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Autore: BlondeAngel    01/11/2012    1 recensioni
Era strano essere a Capitol City nonostante tutti i fatti accaduti nella guerra di tanti anni prima.
Non riuscivo a credere che mia madre l'avrebbe permesso, non riuscivo a credere di essere in quella grande stana come tanti anni prima lei...
Era inquietante pensare che nonostante tutto cioè che il passato ci aveva dimostrato fossimo lì
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finnick Odair, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una bambina poco più piccola di mio fratello mi guardava dal fitto di un'albero, come a volermi avvertire che dovevo fuggire, ma a cadere era lei, colpita da una lancia. Non potevo far altro che cantare la canzoncina che la mamma mi cantava sempre da bimba, lasciando che la bimba morisse.
-Prim sveglia, Priiiiiim, è tardi. Svegliati dai.- Era Finnick che mi chiamava, sorprendentemente ero nel mio scompartimento del treno, nonostante l'ultima cosa che avessi visto era il suo vagone.
Nemmeno quella domanda riuscì a essere emessa dalle mie labbra. Era buio, come se fosse notte. Ma probabilmente era solo il lungo tunnel che dovevamo percorrere prima di affacciarci nella città dove tutto avrebbe avuto inizio. O meglio, nella città che avrebbe decretato la nostra fine.
-Ti ha riportato qui Haymitch, dopo che una donna è salita sul treno- Spiego il ragazzo rispondendo a quelle silenziose domande che era consapevole mi stavo facendo.
-Una donna? 
Chiesi con quel poco di forza che avevo, mi misi orzatamente seduta sul letto, era disceso il giorno, era arrivato il momento di affrontare gli sguardi di una folla che voleva solo vedermi al patibolo, i miei occhi si gonfiarono di lacrime, ma le asciugai ancora prima che venissero fuori, non potevo dimostrarmi debole, dovevo farmi coraggio.
-Si, è anziana ma si mantiene bene- Disse un poco confuso, anche a lui l'idea di un'estranea che saliva sul treno senza motivo non convinceva molto.
-Finnick, vai nella tua stanza, arrivo tra qualche istante e devo parlarti.- Haymitch interruppe i nostri discorsi entrando nella stanza, mio fratello inizialmentre si rifiuto, ma lo rassicurai con uno sguardo ed in pochi attimi uscì diretto nel suo vagone.
-Visto che non potrai avere Cinna come stilista per ovvi motivi... Tuo padre vorrebbe che a prepararvi entrambi fosse la sua stilista, Portia. Lei ci ha mandato qualcosa da farvi mettere ma non disponiamo qui del team di preparatori quindi sarà lei ad aiutarti.- Si spostò dalla porta lasciando entrare un'anziana signora con gli occhi chiari. Mi guardava con il viso spento, il viso di una donna che ha perso tutto. Per certi versi era ancora molto bella, ma il suo dolore aveva reso irriconoscibile l'antica bellezza.
-Ciao Prim- Mi salutò con voce stanca
-Salve 
Dissi io abbassando lo sguardo.
-Allora io vado.- Disse Haymitch uscendo.
Lasciai che la donna mi aiutasse a vestirmi e poi mi trucco in una maniera molto leggera. Fu solo quando mi pettinò i capelli che notai l'acconciatura. Era come quella di mia madre, quella che facevano vedere che aveva dopo la mietitura quando fu estratto il nome di zia Prim.
La donna si accorse subito del mio sguardo e si mise seduta a cavalluccio e il suo viso era riflesso come il mio sullo specchio, prese ad accarezzarmi i capelli dolcemente.
-Sei bellissima tesoro, hai preso il meglio dei tuoi genitori- Mormorò con le lacrime agli occhi e scappò subito via proprio quando il ytreno si fermò.
Mi alzai in piedi con lo sguardo alto e la schiena diritta, camminando sicura di me. Trovai gli altri ad aspettarmi, ci furono dati i soliti consigli che la nostra accompagnatrice si ostinava a ripetere ogni due ore. "Sorridete, comportatevi in modo naturale. Non dimenticate mai che siete sotto le telecamere e siete figli di due vincitori."
Prendendo per la mano il mio fratellino appoggio la testa sulla sua spalla. 
Appena ci fanno segno di scendere dal treno mettiamo in cantiere i sorrisi più smaglianti che abbiamo e scendiamo. salutando tutti.
Stringo le mani di sconosciuti e mi abbasso dando bacini sulla fronte a dei piccoli bimbi che mi guardavano tra la folla trionfante.
Un velocissimo viaggio in automobile ci porta davanti al centro di addestramento. Quest'anno è stato ampliato. A partecipare ai giochi ci saranno 4 ragazzi in più. Due appartenenti al distretto 13 e due che vengono direttamente da Capital City.
Il nostro piano era l'ultimo. Appena le porte dell'ascensore si aprirono una figura familiare rapì il mio sguardo e mi precipitai a buttarmi tra le sue braccia.
Mio padre mi strinse a se con forza. A volte dimenticavo che aveva perso una gamba durante gli Hunger Games.
Il suo sorriso nel vederci si spense nel vedere la donna che era venuta con noi.
-Signora Everdeen, è un piacere rivederla dopo tanti anni.- Usava un tono troppo formale, non era da lui.
-Peeta, tu e Katniss siete sposati, puoi darmi del tu e se ti va chiamami mamma.- Rispose lei
-Non credo sia il caso.- Ribattè secco papà
Gli occhi di tutti i presenti si spostavano da uno all'altro come se si laniassero una palla e noi stessimo seguendo i movimenti di essa.
-Su venite- Disse la voce tranquilla di mia madre dalla stanza affianco, probabilmente non si era accorta di nulla.
Ci aspettava seduta sulla poltrona, papà la fece alzare e sedere in braccio a lui. Haymitch ci disse che stavano per mandare in onda la replica delle mietiture.
Tutti cercavano di fingere tranquillità, ma la tensione nell'aria era evidente.
Iniziarono dal distretto 13.
Poi il 12 e con voce tintinnante a nostra accompagnatrice prima pesco e poi lesse i due nomi: Primrose Mellark e Finnick Mellark.
I figli di due vincitori. Due fratelli. Entrambi destinati all'arena nella stessa edizione. Una prima edizione indimenticabile..
Notò mio padre stringere la mamma in quell'istamante ma la nostra prima vera sorpresa arrivò al distretto 4 quando ad essere scelto è Alecxander Odair.
Mamma si alzò cacciando un'urletto soffocato, io e Fin come tutti gli altri rimanemmo pietrificati. Era il nipote di Finnick Odair ed Annie Cresta.
Cercammo tutti di darci un contegno ma la sorpresa successiva tardò poco ad arrivare, per il distretto 3 fu scelta una certa Braisly Hawthorne. Mia nonna fa un verso strozzato, sembra che sappia chi è, ma nessuno commenta.
Per Capitol City inaspettatamente fu sceldo Jarden Paylor il figlio della ex presidente.
Quando però venne il turno di scegliere il tributo femminile ci alzammo tutti. 
La ragazza si chiamava Ariadne Snow.
  
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