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Autore: lethebadtimesroll    01/11/2012    2 recensioni
Che stupido. Nella foga di liberarsi finalmente da quel peso, Harry non ha neppure pensato a cosa dire.
Si alza di scatto a sedere sul letto. Louis lo imita più lentamente, fissandolo confuso.
- C’è qualche problema? – la sua voce ora è più seria.
- Sì. Cioè… No – risponde Harry.
È impaurito e turbato allo stesso tempo. La poca determinazione che aveva è subito sparita nel nulla. Non può più farlo.
Scuote la testa - Non importa… Scusa. –
Fa per andarsene quando si sente tirare per il colletto della felpa e, senza alcun preavviso, si ritrova a pochi centimetri di distanza dal viso dell’altro.
- Invece importa – bisbiglia Louis.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry sa che rimuginare ancora su ciò che ha deciso non lo aiuterà.
Sa che ha sprecato troppe occasioni, sa che il discorso toccante di Liam nel ripostiglio della hall lo ha armato di una decisione troppo evanescente, pronta a sparire al minimo dubbio.
E in effetti, Harry sente già la sicurezza arretrare veloce dentro di sé.
Ha lasciato perdere tante volte, e vorrebbe farlo anche stavolta.  Rifugiarsi nella paura è sicuro; nulla cambierebbe, lui non potrebbe minimamente sospettare.
Ma vuole farlo davvero?
Per qualche istante si perde a fissare la macchia di condensa che i suoi respiri hanno lasciato sul vetro freddo della finestra.
Poi, all’improvviso, il suo sguardo pare rianimarsi.
- Al diavolo –, mormora, ed esce dalla stanza.
Questa volta no. Questa volta, vada come vada, Harry proverà.
 
 
Gli occorrono circa una decina di secondi per accorgersi che sta facendo una grande cazzata.
Harry si ferma nel bel mezzo del corridoio deserto e guarda fisso davanti a sé, l’espressione seria, le labbra appena schiuse.
Mai ascoltare Liam, lui lo dice sempre. Riesce a sparare cavolate atomiche e a farle passare per convincenti, come il fatto che Louis avrebbe potuto capire, e magari persino ricambiare i sentimenti di Harry.
Che stupido è stato, pensa mentre sente il solito fastidioso groppo in gola che precede le lacrime. Che stupido, si ripete, Louis è fidanzato.
È fidanzato con una ragazza.
Gli occhi di Harry si bagnano, mentre fa dietrofront per tornare in camera sua.
Non pensarci, supplica a se stesso, ma ormai è inutile. Non può più fare a meno di pensare a Louis, al suo sorriso gentile, ai suoi occhi azzurri sempre felici.
È completamente perso di lui.
Sta per riaprire la porta della sua camera, ma si sente tirare per un braccio e subito dopo si ritrova attaccato al muro.
- Credevo avessimo deciso – dice Zayn tra i denti.
Ora gli sembra una maledizione che tutti siano così interessati alla sua causa.
- Non posso – risponde Harry, e si sorprende nel notare che la sua voce è così sottile e debole.
Lui è debole.
- Sì che puoi – Zayn lo tira, ignorando le sue proteste, fino alla porta della stanza di Louis.
Lo lascia andare malamente e alza il pugno a mezz’aria per bussare, ma Harry lo ferma appena in tempo.
- Aspetta, aspetta! – sussurra. L’altro si ferma, suo malgrado, e si volta a guardarlo:  i suoi occhi sono gelidi, ma in fondo Harry sa che i ragazzi fanno tutto per il suo bene.
Harry appoggia la testa al muro e chiude gli occhi. Lo sguardo di Zayn si addolcisce appena, e anche se c’è una punta di tenerezza nella sua voce la sua risposta resta dura - Non è più tempo di rimandare, Harry. –
- È anche fidanzato... – tenta di nuovo, ma Zayn scuote la testa. - Non importa – risponde freddo.
Harry invece sa che importa. Le lacrime questa volta si fanno più prepotenti, iniziano a scendere lentamente e a rigargli le guance.
Si lascia scivolare a terra. Sente un sospiro, e quando riapre gli occhi Zayn gli si è seduto accanto.
Per fortuna ha lasciato perdere la fermezza: non è mai l’arma giusta da usare con Harry. Lui ha bisogno di calma, di dolcezza, e soprattutto ha bisogno di vedere la realtà a suo favore. Ed è proprio quello che Zayn sta cercando di fare.
- Cosa ti ha spinto a credere che lui possa ricambiare? – sussurra, allungando una mano ad accarezzare il ginocchio dell’amico.
Harry si sente un po’ meglio.
- Il discorso di Liam – dice, tirando su col naso.
Zayn sorride - Non è di quello che parlo. –
Poi tacciono tutti e due.
Harry sa esattamente di cosa sta parlando: tutti i loro abbracci, i loro sguardi, le parole dolci che Louis gli sussurra sempre all’orecchio, sia pure per scherzare, tutte le volte in cui lo ha preferito ad ogni altro membro della band, alla sua ragazza, le lunghe notti che hanno trascorso insieme a parlare per ore…
- Non puoi negare che ti voglia davvero bene – fa Zayn.
No, Harry non può negarlo.
- E allora prova. – Lo guarda per l’ultima volta, poi d’improvviso si alza e bussa alla porta.
– Capirà – sussurra, prima di allontanarsi.
- Avanti –.
Quando Harry sente la voce sommessa di Louis vorrebbe scappare, ma ormai sa che non può più. Dà una scrollata ai capelli per riordinarli e asciuga le lacrime con la manica della felpa, poi apre piano la porta.
La stanza è immersa nella penombra: Louis è sdraiato nel grande letto identico al suo, sommerso da una montagna di coperte. Quando lo vede fa una faccia sorpresa. Si alza sui gomiti e – vieni – dice piano, scoprendo una parte del letto per invitarlo.
Harry lo raggiunge e, dopo aver calciato via le converse, si infila accanto a lui sotto le coperte.
Fa un caldo tremendo, in più la sua pelle è bollente. – Sei freddo – si lamenta Louis, circondando i fianchi di Harry con un braccio.
- Perché non sei venuto a pranzo, prima? – inizia Harry con voce tremante, tanto per prendere tempo. Stare vicino a Louis lo ha sempre rilassato, ma ora è teso come una corda di violino.
Louis si accorge subito che qualcosa non va.
- Ero troppo stanco.. Che c’è? – chiede, aggrottando appena le sopracciglia.
Harry deglutisce. – Niente. –
- Non mentire – lo incalza l’altro. – Cos’è successo? –
Harry deglutisce ancora.
- Io… -
Louis alza le sopracciglia. – Sì? –
- Io… Tu… -
Che stupido. Nella foga di liberarsi finalmente da quel peso, Harry non ha neppure pensato a cosa dire.
Si alza di scatto a sedere sul letto. Louis lo imita più lentamente, fissandolo confuso.
- C’è qualche problema? – la sua voce ora è più seria.
- Sì. Cioè… No – risponde Harry.
È impaurito e turbato allo stesso tempo. La poca determinazione che aveva è subito sparita nel nulla. Non può più farlo.
Scuote la testa - Non importa… Scusa. –
Fa per andarsene quando si sente tirare per il colletto della felpa e, senza alcun preavviso, si ritrova a pochi centimetri di distanza dal viso dell’altro.
- Invece importa – bisbiglia Louis.
Harry si sente improvvisamente mancare; la sua vicinanza lo fa impazzire.
- No – dice ancora, una volta che si è ripreso. Non può più restare.
Ma Louis non allenta la presa e si fa ancora più vicino. – Andiamo – insiste con un filo di voce – Dimmelo –.
Ogni tentativo di resistenza diventa vano nel momento in cui si accorge che gli occhi chiari dell’altro sono fissi sulle sue labbra.
- Louis – sussurra, mentre la mano calda del ragazzo si infila lentamente tra i suoi ricci, e suona più come una domanda. Harry non sa spiegarsi cosa stia succedendo e non vuole neppure saperlo, ma resta come ipnotizzato ad osservare i suoi lineamenti dolci e allo stesso tempo maschili, e pensa che per lui non potrebbe esistere un ragazzo più bello.
- Dimmelo – soffia Louis per l’ultima volta, ed è talmente vicino che le loro labbra socchiuse quasi si sfiorano.
Ma Harry resta immobile.
Perciò è Louis a protendersi verso di lui e a baciarlo delicatamente, trascinandolo con sé sotto le coperte.










#ciauu!
Oh mamma, perdonatemi. Sono secoli che non scrivo, sinceramente non so neanche perché sto postando questa Larry che non ha uno straccetto di senso ma vabbè.
è scritta un po' alla cazzo anche se ci sto sopra da più di due ore, e anche se è molto molto tranquilla ci tenevo davvero a scrivere una larry (la mia prima slash *o*)
Niente quindi... Spero che vi piaccia e spero di scrivere presto qualcos'altro su questo fandom. A presto! Baci
   
 
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