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Autore: Vampilica    01/11/2012    0 recensioni
Quando dei cacciatori si trovano faccia a faccia con numerose creature supernaturali con il loro stesso scopo.. Si istaurerà forse una nuova alleanza? O inizierà una guerra?
Mio primo crossover con Supernatural, The Vampire Diaries, True Blood e la straordinaria partecipazione di Twilight. Enjoy!
Genere: Commedia, Fantasy, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Tagliamoli la testa
 


“Ma è impossibile!” disse Sam sconvolto rivolto a Bobby dall’altra parte del telefono.
“E invece è così” rispose Bobby in vivavoce. Sam si passò una mano tra i capelli e fissò il fratello.
“Come diavolo li uccidiamo?” chiese Dean.
“Non lo so.. pensavo non esistessero nella realtà! Infatti ne parla solo un libro al mondo, che è il diario di Carlisle Cullen”
“E non dice niente su come lo possiamo far fuori?”
“Idiota” disse Bobby sospirando.
“Va bene Bobby, grazie ci pensiamo noi” disse Sam e mise via il telefono.
“Sam, fate-vampiri! Che diavolo ha in testa la natura? Come se non ci fossero abbastanza problemi sulla terra!.. Fate-vampiri!” ripeté Dean stortando gli occhi, poi si posò una mano sulla fronte.
“Ci conviene tornare al Motel” disse Sam scoraggiato.
“No, neanche per sogno. Li facciamo fuori questa sera stessa!”
“Dean, non abbiamo idea di come si uccidano!”
“Non me ne frega un cazzo, useremo i metodi per i vampiri! Almeno uno funzionerà!”
“Ma Bobby ha detto che sono pacifici.. insomma brillano pure! Non hanno nulla di minaccioso”
“Sam, qualcuno ha ucciso due ragazze da quando siamo qui, e a quanto pare ci sono dei mostri proprio in città!”
“Ma magari non sono stati loro.. ascolta non voglio mettere in gioco la pelle per dei vampiri luccicanti.. pensiamo ad un piano!”
Dean si avviò verso l’Impala ignorando il fratello e prese dal baule l’accetta, due boccette d’acqua santa e si mise una croce nella tasca del giaccone. Senza che Sam riuscisse a fermarlo si mise ben in vista nel vialetto della villa. Sam corse ad armarsi a sua volta sperando che il tutto funzionasse. Ormai il sole sarebbe scomparso a minuti, e il suo sesto senso non sembrava per niente tranquillo, ma raggiunse lo stesso il fratello.
“Hey! Venite fuori fatine!” urlò Dean.
Un uomo biondo dalla pelle chiarissima uscì seguito da altri tre.
“Buonasera” disse Carlisle.
“Buonasera un corno!” disse Dean e Sam gli disse sottovoce di calmarsi un attimo.
“Entrate, vorremmo spiegarvi quello che sta succedendo”
“Avete ucciso due ragazze, e altre persone sono scomparse. Non c’è nulla da spiegare” disse Sam con voce pacata.
“Non siamo stati noi!” disse un vampiro che affiancava Carlisle.
“Edward per favore. Scusate mio figlio. Io sono Carlisle Cullen e la mia famiglia è pacifica. Noi non uccidiamo nessuno”
“Sì, come no! Le fatine dei boschi che succhiano sangue” disse Dean sorridendo.
“Dean!” disse Sam ad alta voce.
“Abbiamo diciamo degli ospiti non troppo pacifici, che hanno ucciso due persone. E poco tempo fa c’è stato diciamo un disguido con qualche vampiro di passaggio. Ma ci siamo comunque occupati della cosa” disse Carlisle mantenendosi sul portico, lontano dai due cacciatori. Poi all’improvviso si sentì un rumore provenire dalla casa. E Carlisle si affrettò a dire a Emmet e Jasper di andare a controllare. Dean approfittò del momento di distrazione per correre verso il portico, ma Edward gli sbarrò la strada, portandosi davanti a lui.
“Noi non abbiamo fatto niente, lasciateci in pace” disse guardandolo negli occhi. Dean alzò le spalle e con l’accetta gli tagliò la testa. In un solo colpo la testa del vampiro rotolò sull’erba e il suo corpo cadde a terra in preda a delle breve convulsioni. Sam si avvicinò al fratello guardando il corpo senza testa e poi fissando il fratello con disappunto.
“Hai visto? Funziona!” disse sorridendo soddisfatto e Sam si portò una mano alla tempia.
Carlisle urlò alle figlie e alla moglie di andarsene. Alice e Esme uscirono dalla casa reggendo una Rosalie ferita al collo e alle braccia. Alice vide la testa immobile di Edward sull’erba e gridò di dolore, lasciando un braccio di Rosalie. Era già pronta ad andare dal suo corpo, ma Carlisle con voce ferma le disse di andarsene e allora Alice spaventata riprese il braccio di Rosalie e corse via nella foresta insieme ad Esme.
Intanto Dean e Sam si avvicinarono al portico, dove Carlisle li aspettavo con i sensi all’erta. In casa sua stava succedendo il finimondo e lo stesso stava accadendo fuori. I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di Bill e Eric.
“Bene, bene, bene.. adoro la violenza” disse Eric facendo spuntare i canini.
“Oh che diavolo, altri figli di fata!” disse Dean adirato e strinse l’accetta nelle mani come un battitore fa con la mazza da baseball, e suo fratello lo imitò.
“Figli di fate? Noi siamo vampiri idioti” disse Bill facendo spuntare a sua volta i due canini.
“Sì, certo! Vai a raccontarlo a tua madre la fatina che ha fatto la puttana con tuo padre il vampiro” disse Dean a sua volta. Stava cercando di prendere tempo, per trovare un piano.
“Ma di che cazzo..” le parole di Eric si fermarono a mezz’aria, mentre Carlisle scese le scale del portico e parlò adirato.
“Mia madre non era una puttana! Si era innamorata dell’uomo sbagliato! Mio padre l’ha uccisa! Io mi sono dedicato alla pace e all’armonia tra vampiri e umani! Allo stesso modo sono stati educati i miei figli e mia moglie che ho trasformato personalmente. E ho portato sulla retta via alcuni di loro che mi hanno chiesto aiuto. La mia famiglia è tutto il contrario dei vampiri sanguinari che conoscete. Noi siamo anche figli della luce! E voi ci volete uccidere” disse in tono di accusa.
Eric e Bill lo guardarono esterrefatti.
“Sei il figlio di un vampiro e di una fata? E’ per questo che puoi stare alla luce?” chiese Eric non sapendo se essere schifato o felice di quello strano gioco della natura.
“Sì, perché ho ereditato parte del sangue di mia madre, che mi permette di farlo”
“Perché possono stare alla luce anche i tuoi figli?” chiese Bill sprezzante.
“Hanno parte del mio dna nel sangue e quindi quello di mia madre. Lo stesso vale per Jasper e Alice che hanno ereditato quello dei loro creatori uguali a me, questo permette ad alcuni di avere anche i poteri” disse Carlisle chinando la testa sul corpo di Edward.
Dean e Sam ebbero tutto il tempo per parlarsi sottovoce elaborando un piano.
“Dean, io prendo il biondo. Tu prendi il basso”
“Il biondo fata o il biondo enorme?”
“Direi il biondo fata”
“Si però se io mi fiondo sul basso, il biondo enorme potrebbe attaccarmi”
“E allora io prendo il biondo enorme e tu il biondo fata”
“Finalmente hai  trovato qualcuno alla tua altezza fratello!” e così chiusero il discorso con quell’ultimo sussurro. Poi uno corse a destra e l’altro a sinistra.
“Andiamocene” disse Bill ad Eric ritirando i denti, Eric ubbidì di malavoglia e scomparvero insieme. Mentre Sam che era riuscito in pochi secondi a prendere la mira, si ritrovò a svolazzare l’accetta per l’aria. Dean fu più fortunato, e decapitò Carlisle.
“Meno due!” gridò fissando Sam, che cercava di riprendere l’equilibrio dal mancato colpo col collo di Eric.
“Sam, che diavolo stai facendo?”
“Mi hanno preso alla sprovvista! Se ne sono andati via!”
“Ma che cazzo succede oggi? Vampiri che brillano, altri con canini aguzzi con la super velocità che altro ci manca?”
“Beh vi manco io..” disse un vampiro uscendo sul portico.
“E chi diavolo sei?” disse Dean con l’accetta ben alzata.
“Stefan Salvatore, piacere tutto mio” e mostrò i canini ringhiando leggermente, mentre il suo viso si inscurì. Si portò velocemente vicino a Dean, che lasciò cadere l’arma a terra, prendendogli i capelli e spostando la sua testa di lato. Sam si portò vicino al fratello e lanciò l’acqua santa sul vampiro che sorrise.
“Ma che cazzo..” Dean e Sam guardarono il vampiro esterrefatti, perché avrebbe dovuto contorcersi dal dolore. Poi Dean prese la croce che aveva in tasca e la infilò nel collo di Stefan, che questa volta si infastidì. Si sfilò la croce dal collo senza lasciare la presa sulla spalla si Dean.
“Sam scappa!” Dean tirò un pugno a Stefan, che non gli fece neanche il solletico e cercò di divincolarsi dalla presa. Il vampiro era pronto ad infilare la croce nello stomaco del cacciatore, quando Demon uscì dalla casa e fermò il braccio del fratello in pochi secondi. Poi lo guardò con rabbia.
“Ti avevo detto di scappare pezzo di idiota!”
“Eddai fratellone, mi stavo divertendo! Non vuoi divertirti anche tu” disse Stefan scoppiando in una risata malsana. Sam alzò l’accetta veloce per sgozzare Demon, ma lui gli fermò il braccio a mezz’aria e poi gli morse il braccio. Sam urlò, e Dean si tolse il giaccone che Stefan stringeva e raccolse la croce da terra infilandola vicino al suo cuore. Questa volta il vampiro barcollò all’indietro ansimante. Demon spinse a terra Sam e scomparve portando via Stefan di peso. Dean si avvicinò al fratello e gli fermò la fuoriuscita di sangue strappandosi un lembo della camicia.
“Vedrai starai bene”
“Dean non credo che fosse avvelenato”
“Dai su alzati, allontaniamoci da qui”
“E gli altri?”
“Credo che li abbia uccisi il vampiro con gli occhi azzurri, o forse l’altro”
Sam annuì e si alzò. Insieme corsero verso l’Impala lasciandosi con tutta fretta la casa alle spalle, dove un paio d’occhi ammiravano le stelle dal giardino.

   
 
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