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Autore: V@le    17/05/2007    1 recensioni
E se Ramon Victorino fosse un campione di calcio argentino e migliore amico di Juan Diaz? E se avesse una sorella per cui Juan ha una particolare attenzione? Leggete e scoprite... N.d.A. Il titolo è tratto da un verso della canzone "Hermanita" degli Aventura ULTIMO CAPITOLO
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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ayer...


CAPITOLO 9
 
 
-Ciao, piccola. Mi raccomando, stai attenta.
-Sì, papà- rispose Ingrid abbracciandolo, per poi fare lo stesso con la madre -ciao, mamma.
-Mi mancherai tanto, tesoro.
-Anche tu.
Separatesi, la ragazza sventolò la mano in aria e seguì i tre che l'accompagnavano.
Arrivarono alla fermata dell'autobus diretto a Buenos Aires. Il veicolo era un po' più in là, concedendo la tranquillità che necessitano i saluti.
-Ok. Ci siamo- sentenziò Alan, avvicinandosi all'amica -stammi bene.
-Anche tu- rispose lei ricambiando l'abbraccio.
Ramon guardava la scena con la valigia della sorella ai piedi. Quanto si vedeva che le sarebbe mancato da morire quel posto.
Ingrid si voltò lentamente verso Juan e avanzò un poco verso di lui.
Si guardarono per un infinito attimo negli occhi e quelli di lei cominciavano a diventare lucidi.
-Troveremo il modo- disse quasi a convincere non il ragazzo ma sé stessa.
-Certo.
Alla sua voce la ragazza abbassò il capo per nascondergli la contrazione dei muscoli del suo viso, ma Juan vide ugualmente le lacrime.
-Oh, avanti...- sussurrò attirandola a sé dolcemente -ci rivedremo presto, ok?
Come risposta sentì solo dei gemiti soffocati. Ma poi lei risollevo la testa, dandogli la possibilità di baciarla.
-Ti voglio bene- le bisbigliò all'orecchio prima di dargli un altro bacio sulla guancia.
-Anch'io ti voglio bene- fece lei sempre a voce bassa.
Dopo un ultimo bacio sulla fronte, la lasciò andare.
Fratello e sorella si avvicinarono all'autobus. Caricato il bagaglio, venne anche il suo turno.
-Lo capisco che sei triste, ma sta sicura che vi rivedrete prima di quanto immagini.
-Sì.
-A presto, sorellina.
Ancora un abbraccio.
E dopo un ultimo sguardo ad una certa persona, Ingrid salì sull'autobus.
 
-Dunque, dunque... dov'era la stazione dei taxi?
Ingrid era appena arrivata a Buenos Aires e cecava disperatamente di ricordarsi dove poteva trovare un benedetto taxi che la portasse all'aeroporto.
Stava per svoltare a sinistra, quando...
-Ingrid!
La ragazza si voltò e non credette ai propri occhi.
Una bella bionda di carnagione scura stava correndo verso di lei.
-Nelly!
Si saltarono praticamente addosso.
-Che ci fai qui in Argentina? Pensavo che dovessimo incontrarci al Plaza Hotel di Parigi...
-Piaz Hotel, qua a Buenos Aires. Vieni, stavo giusto finendo di mangiare il dolce.
La guidò a un tavolino davanti a un bar. Si sedettero.
-Meno male che ci sei tu. Mi stavo sentendo tremendamente sola... aspetta- guardò sospettosa l'amica che si stava abbuffando di torta.
-Cosa?
-Tu che mangi qualcosa fuori pasto...e poi qualcosa di dolce...
-Ma va!
-No, dico sul serio... è successo qualcosa?
-Qualcosa... praticamente niente.
Ingrid insisté con lo sguardo.
Allora Nelly mandò giù l'ultimo boccone e:
-Ok, mi arrendo: ho due notizie, una buona e una cattiva. Quale vuoi sapere per prima?
-La buona, ne ho bisogno.
-Bene. Il discografico &Co. vengono a vederti domani pomeriggio, quindi hai tutto oggi e domani mattina per provare un altro po'...
-No, no, frena: vengono? Domani? Vuoi dire che sono qui solo per vedere me?
-Io oggi non ti seguo proprio. Guarda che il discografico è proprio di Buenos Aires. Non è andato da nessun parte per nessuno.
Alla ragazza le ci volle un po' per mettere insieme i pezzi.
-Aspetta, vuoi dire che nel caso venissi ingaggiata...
-...rimarresti qui in Argentina?! Sì, esatto.
-Oh mio Dio!
In due secondi era saltata addosso all'amica e ora la stava stringendo forte.
-Grazie grazie grazie!
-Ma di che? Non potevo portarti via proprio ora che ti sei fatta il ragazzo.
Ingrid era pazza di gioia. Si sarebbe messa a cantare e ballare lì in mezzo alla strada.
Dopo un po' andarono tutte e due al Piaz Hotel.
Sistematesi nella camera, si sdariarono sul letto.
-Un momento- Ingrid si voltò verso Nelly -la notizia cattiva qual era?
-Cattiva... ho esagerato. Più che altro complica le cose...
-Sì ma che è successo?
La bionda sospirò, si mise a sedere, prese qualcosa dal cassetto del comodino e lo diede all'amica.
-Santo cielo... Nelly, non sarai mica...?
-Sì invece. Sono incinta.
-Ma come diavolo...? Di chi?
-Di nessuno, non preoccuparti...
-Come di nessuno...oh- illuminazione -non sarà mica Benji, vero?
La ragazza aprì la bocca per rispondere, ma non disse nulla.
-Aspetti un bambino da Benji?! Cavolo, e ora che fai?
-Prima cosa, me lo tengo. Secondo, devo decidere se dirglielo o no.
-Non lo sa? Ma come, non state insieme?
-Sì, magari, infatti quando la sua corriera decolla un figlio è proprio quello che ci vuole.
-Ma la tua di carriera, Nelly? La tua di vita?
-Ehi, la mia carriera e la mia vita vanno e andranno benissimo. Bisogna pensare alla tua di carriera adesso, anche perché se vuoi rivedere il tuo amato Juan, ti conviene passare il provino. Ok?
Ingrid non sapeva che pensare.
Ritornò a guadare il soffitto.
 
continua...
 
 
N.d.A.
Grazie a Hikarisan per la recensione... scusa, a che canzone ti riferisci?? fammi sapere. Baci
  
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