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Autore: RoxxyNeko    01/11/2012    1 recensioni
Vi era un castello, collocato in un mondo inesistente, popolato da esseri che non dovrebbero esistere, i Nessuno.
Questi esseri erano solo dei gusci vuoti, che andavano avanti guidati dal desiderio di completare Kingdom Hearts, colui che avrebbe ridonato loro un cuore. Queste figure incappucciate di nero erano tredici.[...] Purtroppo questi tredici Nessuno non erano più in grado di continuare la loro scalata, poichè il loro lavoro non era sufficiente per raggiungere Kingdom Hearts.
Xemnas decise di mandar loro in cerca di altri senza cuore, come loro, e di portarli al castello.Mandò in ricognizione i suoi sottoposti in diversi mondi ma, solo tre di loro restarono più a lungo nei mondi assegnati, forse guidati dal richiamo di altri simili.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Organizzation XVI'
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02 The First Mission

La consapevolezza di essere incompleti, di essere solo dei gusci vuoti faceva ancora male. Perchè porprio a loro?
Cos'avevano fatto nella loro vita precedente per ridursi così?
Avevi passato pieno di felicità e una vita a dir poco fantastica. Una madre e un padre disposti a tutto pur di farti felice. Eri popolare, una ragazza amata da tutti. Avevi una vita perfetta, ma non sai mai cosa può accadere.. a volte il destino può fare brutti scherzi e, tu, piccola ragazzina, hai reagito continuando a sbagliare. Hai fatto sbagli su sbagli, cadendo sempre più nel baratro dell'oscurità.
Eri bella e leggera. Bella come una dea, leggera come l'iris.. e, come l'iris dopo una bufera, sei scomparsa.


Passarono giorni, forse anche settimane dall'arrivo delle tre matricole. Il tempo scorreva velocemente, senza che qualcuno se ne accorgesse. Era difficile capire che ore fossero in quel mondo dove l'oscurità regnava sovrana. 
In un grande spazio bianco due figure si stavano scontrando, tra assoli di Sitar e lame argentate che tagliavano le innocue copie d'acqua di Demyx. L'ultima nota finì e le copie svanirono, lasciando a Xisir il tempo di riposarsi "Mh, ancora non ci siamo, sei troppo lenta!" la ragazza lo guardò male "È da poco che combatto, non puoi aspettarti che riesca a controllare tutte quelle copie!" "Forse hai ragione, dovremmo prima scoprire quali altre abilità hai.. non sarà un lavoro facile!" il numero IX non era il migliore quando si trattava di combattere, preferiva di gran lunga vagare per i nuovi mondi in cerca di indizi. Ancora non capiva perché Xemnas avesse dato a lui il compito di allenare quella ragazzina, lui non era adatto ad insegnare! Guardò ancora Xisir, seduta a terra che riprendeva fiato, poi si girò dalla parte opposta cercando di capire quanto tempo fosse passato dall'inizio dell'allenamento "Credo che per oggi possa bastare, alla fine non è andata malaccio.." il Notturno Melodico non aveva alcuna voglia di continuare, si sentiva stanco ed aveva una grande fame repressa. Il numero XIV fece scomparire le due sciabole per poi tirare un sospiro sollevato "..ok"

Xemnas guardava la grande luna a forma di cuore che splendeva nel nero di quel regno. Quel regno troppo vicino all'oscurità per risplendere di luce. Chissà per quanto tempo ancora avrebbero dovuto sfruttare i poteri del Custode?
Il Superiore era perso nei suoi pensieri tanto che non si accorse dell'uomo dai capelli azzurri, appena entrato nella sua stanza "Buongiorno, Sir. Mi stava cercando?" Xemnas si voltò a vedere l'alta figura del suo sottoposto "Si, Saix. Chiama tutti nella Sala dei Troni.." il numero VII  lo guardò fisso negli occhi ambrati, mentre gli si avvicinò lentamente "È successo qualcosa?" il numero I aspettò il suo arrivo, prima di carezzargli una guancia "Nulla, vorrei solo mettere alla prova i nuovi Nessuno." il guanto di pelle era freddo, a differenza del fiato caldo del Superiore vicino al viso "Perfetto, Sir." Saix prese il viso del superiore con una mano, per poi mordere delicatamente il labbro inferiore. Xemnas sorrise appena, lasciando che la lingua del suo amante si scontrasse con la sua, in una danza lenta. Non si mosse, quando la lingua calda di Saix scese verso il suo collo, seguendo una linea immaginaria e le sue mani scesero a verso la cerniera del soprabito. Il Superiore allontanò dolcemente le mani per poi guardarlo in modo duro "Saix, abbiamo una riunione ora."
Il numero VII abbassò lo sguardo per poi allontanarsi "Certamente, Sir."

Un varco oscuro si aprì, facendo uscire il numero VII "Ah, Saix! Cosa ci fai qui?"Demyx quasi sobbalzò, come se l'avesse scoperto a fare qualcosa di sbagliato "Vedo che stai allenando bene la nuova recluta.." bastò uno sguardo per far paralizzare il biondo "N-no! Non è come sembra! Io.. io l'ho vista stanca e ho preferito farle fare una pausa!" "Sarà anche così, ma ora non mi importa. Il Superiore vi vuole nella Sala dei Troni.. vedete di sbrigarvi" e detto questo scomparve, com'era arrivato, lasciando Demyx e la sua compagna a sospirare sollevati, al pensiero di quello che avrebbe potuto fargli se non fosse stato per la riunione.

Nella grande sala circolare alloggiava un grande silenzio, prima che nel trono più alto prese posto il Superiore. Diede un'occhiata al resto dei presenti per controllare se ci fossero tutti "Allora, non è da molto tempo che i nuovi membri sono qui con noi, ma dobbiamo velocizzarci. Ho bisogno che Xisir, Jekax e Linxeve, uno dopo l'altro facciano una missione in solitaria nel loro mondo nativo. È una missione che hanno affrontato tutti e, dopo che l'avrete portata a termine, comincerò ad affidarvi missioni più complesse, assieme ad altri membri." aspettò un secondo prima di continuare il discorso, vedendo una certa ansia crescere nei tre Nessuno.
"Ma così presto? A me non sembra che siano poi così preparati!" Demyx prese parola, notando poi gli sguardi di fuoco del numero VII "So benissimo che è presto, ma, come ho già detto, non possiamo aspettare ancora!" il numero I rispose serio, per poi voltarsi verso Xisir "Tu sarai la prima. Al termine della riunione preparati e vai nell'atrio, dove Saix ti spiegherà cosa dovrai fare.." e detto questo Xemnas si congedò, sparendo nell'oscurità. 

Xisir guardò il numero IX nervosa "Non mi mangerà, vero?" e si voltò verso Saix, che l'aspettava serio. Demyx non potè fare a meno di ridere, sentendo quell'affermazione "Non preoccuparti, l'ho pensato anche io la prima volta, ma sono ancora vivo! Qunidi non c'è pericolo." la ragazza non sembrò molto rassicurata, ma si diresse verso l'uomo dai capelli azzurri. Sorrise docilmente, prima di sentirsi intimidita dallo sguardo serio e privo di sentimenti dell'altro "Allora, la tua missione è semplice: dopo che aprirò il varco oscuro tu ci entrerai ed esplorerai il mondo in cui sarai portata. Nella tua mente cominceranno a girare tanti ricordi e tu li dovrai seguire. Dovrai ricordarti tutto il tuo passato, solo allora potrai ritornare nel luogo dove si è aperto il varco oscuro e tornare qui. Hai delle domande?" l'ultima parte fu seguita da uno sguardo ancora più intimidatorio "E.. se mi perdessi?" "Ti verremo a cercare, ovviamente. Altro?" Saix alzò gli occhi al cielo, ma evitò di aggiungere qualche frase minatoria. Xisir fece cenno di no con la testa ed entrò timorosa nel varco oscuro.
Aprì gli occhi e sobbalzò, trovandosi in un luogo ben diverso dal Castello: il cielo aveva un colore aranciato, le case avevano colori diversi e allegri. Si trovava in un vicoletto, vicino a una scaletta che sembrava portare a qualche piazza. Decise di seguire quelle scale, nella speranza di trovare qualche ricordo. Arrivò nella piazza, completamente allestita per ospitare un qualche torneo. Per terra erano sparse grandi quantità di fogli, ne lesse uno: "Struggle". Doveva essere il giorno del torneo. Si guardò intorno e cominciò a ricordare qualche pezzo del suo passato:

Stava seduta su una panchina, col suo bel vestito rosa e aspettava che l'incontro finisse. Guardava ammaliata un ragazzo biondo che si scontrava con grande agilità con un altro ragazzo, sperando nella vincita del primo. 

Si guardò nuovamente in giro e vide il biondo dei suoi ricordi, altre visioni cominciarono a girarle nella mente:

"Ho vinto questo round, e volevo dedicartelo Fiore" le sorrideva, con quelle iridi azzurre in cui avrebbe potuto perdersi "Grazie tante, sei dolcissimo!" sorrise, come se quel ragazzo fosse la cosa più bella che avesse mai visto.

Cadde sulle ginocchia tenendosi la testa con le mani, molti altri ricordi le offuscarono la mente. Si alzò cercando di riprendere il controllo e si allontanò da quella piazza. Trasportata dai ricordi si ritrovò davanti a una villa, dove sul cancello risplendeva una targhetta: "Campbell".

Nel grande giardino c'erano tantissimi ragazzi che si divertivano. Alcuni vicini al buffet, altri nella piscina, chiunque poteva trovare qualcosa da fare. Una donna bionda si avvicinò a Iris, sorridendo "Tesoro, ti piace la festa che io e tuo padre abbiamo organizzato?" la ragazzina rispose al sorriso "Si, tantissimo!"

Ricordava tutte le belle feste che i suoi genitori organizzavano. Non avrebbero badato a spese per la loro unica figlia. Eppure, c'era qualcosa che ancora non ricordava, qualcosa che l'aveva uccisa dentro. Entrò nel giardino che, come il resto della casa sembrava trascurato. Non pareva che ci vivesse qualcuno. La porta bloccava rendeva inaccessibile la casa, Xisir decise di avviarsi verso una finestra, magari sarebbe riuscita ad entrare.
Quasi tutti i vetri erano rotti e, la ragazza non faticò a distinguere i resti di un grande salotto. Trovò alcune fotografie vicino a un mobiletto. Fu uno shock rivedersi, era così sorridente e notò che il suo aspetto era diverso. Certo, forse divantando un Nessuno l'aspetto subiva dei cambiamenti. Affianco a lei c'era solo sua madre e questo la fece pensare molto. Perché suo padre non era presente?
Camminò ancora per la casa e arrivò in una grande sala da pranzo e, le risposte alla sua domanda cominciarono ad arrivare:

Si sentiva molto triste. Sua madre era seduta su una delle sedie e teneva le mani sul viso. Piangeva, e ancora non poteva credere che sarebbe finita così. Iris non avrebbe mai pensato di poter odiare suo padre, ma in quel momento la rabbia cresceve sempre di più.
Lo odiava, per quello che aveva fatto a sua madre e per tutto quello che sarebbe successo in futuro per colpa sua. Doveva essere l'unico uomo che non l'avrebbe mai tradita, l'unico di cui si sarebbe potuta fidare e, invece, le aveva lasciate da sole.


Xisir sentì delle lacrime scendere sul suo viso. Si allontanò più in fretta che potè da quella casa e pianse. Pianse come pensava di non aver mai fatto. Sapeva che era solo un ricordo della tristezza, ma non poteva fare a meno di lasciarsi andare a quei finti sentimenti.
Si rialzò con ancora gli occhi rossi e umidi "Ora ricordo tutto.." si voltò un'ultima volta verso la sua vecchia casa "Mamma, mi dispiace tantissimo! Avrei dovuto ascoltarti.. ho sbagliato in tutto! Tu volevi solo proteggermi e io, presa dalla rabbia, ho continuato a sbagliare, fregandomene di tutto il resto.. se solo ti avessi ascoltata, ora avrei ancora un cuore!" si voltò e cominciò a incamminarsi verso il varco oscuro. 





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Salve a tutti! 
Dopo tantissimo tempo mi è tornata l'ispirazione e sono tornata con un nuovo capitolo! Certo, non è il massimo e spero che non veniate sotto casa mia per fucilarmi xD
Però me lo meriterei e.. OMG è la prima volta che scrivo così esplicitamente un bacio >///< mi sento così imbarazzata *va a nascondersi rossa come un pomodoro* 
Spero che però vi piaccia, altrimenti preparerò un cesto per raccogliere i pomodori che mi lanciate. Almeno farò un buon sugo!
A presto, RoxxyNeko




RECENSIONI:

CliceXia: Farò attenzione alle ripetizioni e non preoccuparti per la data della recensione ;) guarda io come sono lenta ad aggiornare!
Mi sentirei davvero onorata se facessi il cosplay di Xisir *.*

Lizzie Sora: Credo che quei poveracci siano rimasti traumatizzati da tutta l'Organizzazione XD
Non sono così cattiva con Xisir, almeno.. per ora muahahah! 
Si, in effetti le armi di Jekax somigliano un po' a quelle di Dante ( *ç* ammore mio || È? Cosa? N.d.Dante )
Evviva l'AkuRoku *_*
Probabilmente Xemnas è juventino sul serio x°D

Jenova: Ahah certo che la continuerò! Lentamente, ma continuerà ^^ *suu, da brava! Metti via il bazooka*

CantanteMaledetta: Non preoccuparti del ritardo ;)
Oh beh, l'AkuRoku c'è sempre di mezzo nelle mie fanfiction! 

Nickoku: Emh, no.. niente LuxDem! 
Purtroppo la versione spiritosa per ora è sospesa ):

 

 

   
 
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