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Autore: Ely_KTM    01/11/2012    0 recensioni
tratto dal primo capitolo:
Serena non era la tipica ragazza bellissima amata da tutti, certo non si può dire che fosse brutta, ma possedeva una bellezza speciale, che andava capita, e Corinne l’aveva colta in pieno. Serena aveva diciannove anni, era magra, non molto alta, portava i capelli corti di un castano scuro e possedeva uno sguardo, quello sguardo che lasciava Corinne senza parole, che l’ammaliava ogni qualvolta i suoi occhi incontravano casualmente quelli di lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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 Come ogni mattina, Corinne prese il pullman per andare a scuola, alla fermata c’era Serena ad aspettarla. Mentre facevano colazione Serena informò Corinne che quel giorno non sarebbero andate a scuola, ma avrebbero trascorso la giornata in un luogo che momentaneamente sarebbe dovuto rimanere segreto. Corinne adorava le sorprese, e Serena l’aveva capito.
Prima di salire in macchina Serena bendò Corinne; dal momento che era giugno inoltrato, e la loro scuola era a circa un’ora di distanza dalla spiaggia, Serena aveva deciso di portare la ragazza al mare.
***
Quando arrivarono, Corinne aprì la portiera e capì subito dove si trovava: amava l’odore della salsedine, e il rumore delle onde le dava un senso di serenità. La ragazza dai capelli corti le tolse la benda e le chiese << allora, ti piace il posto? >>, e Corinne sorridendo le rispose << certo! Amo il mare! >>.
Arrivarono in spiaggia, e mentre sistemavano le loro cose Corinne chiese all’altra ragazza << come mai mi hai portata qui? Non che mi dispiaccia, sono solo curiosa >>, << mi andava di passare una giornata con te in un posto tranquillo, diverso dal solito >>, Cori andò verso l’altra ragazza e spontaneamente l’abbracciò, mentre le sussurrò un timido << grazie… >>.
***
Corinne si tolse le scarpe, alzò i jeans stretti poco sopra le caviglie e si diresse verso il mare: l’acqua era ancora fredda, ma comunque bellissima. All’improvviso sentì qualcosa cingerle i fianchi: si girò lievemente e vide Serena dietro di lei che la stava abbracciando; restarono in quella posizione per un tempo indefinito: Corinne si sentiva al sicuro, protetta tra le sue braccia, e al tempo stesso Serena non avrebbe mai voluto lasciare la presa, era bello sentirla così vicina.
La suoneria  del cellulare di Corinne riportò le due ragazze alla realtà, a malincuore Serena sciolse quell’abbraccio, nel quale si era immersa totalmente. Corinne lesse il nome sul display del telefono “mamma”, dall’espressione che assunse il suo viso, Serena capì che era qualcuno di indesiderato.
Quando la chiamata terminò la ragazza dai capelli corti si avvicinò a Corinne, che aveva appena tirato un sospiro di sollievo << chi era? >>, << mia mamma… la mia prof. di italiano ha chiamato a casa per sapere per quale motivo non fossi a scuola, fortunatamente mia mamma mi ha coperto! >>, << davvero? >>, << si! Nemmeno io pensavo che avrebbe mai fatto una cosa simile! Però mi ha detto che quando torno a casa facciamo i conti… >>, << vabbè dai! Certo che quella prof. è proprio una stronza! >>, << lasciamo perdere, che è meglio! >>, << è mezzogiorno passato, hai fame? >>, << un po’.. >>, << dai, allora aiutami a tirar fuori i contenitori dalla borsa frigo >>.
Mentre pranzarono non parlarono molto, ma comunicarono comunque, attraverso i loro sguardi. Nessuno aveva mai guardato Corinne come la guardava Serena: le prime volte che si videro quello sguardo per lei era indecifrabile, e ancora tuttora la metteva in soggezione, tanto che era sempre lei la prima ad abbassare gli occhi, mentre ora, in quello sguardo così penetrante e luminoso al tempo stesso, riusciva a leggere ciò che pensava Serena.
Per far passare il tempo si misero a giocare a carte, e tra una chiacchiera e l’altra iniziarono a mangiare i pop corn; Corinne ad un certo punto iniziò a lanciare, per scherzo, addosso a Serena i piccoli oggetti sferici; Serena guardò l’altra ragazza, e con tono di sfida le disse << vuoi la guerra? >> Corinne non rifiutava mai una sfida, ma questa volta se ne pentì, perché Sere impiegò poco tempo a scoprire il suo punto debole: il solletico. Corinne soffriva il solletico ovunque e molto, e Serena si divertiva tantissimo a vederla dimenarsi come una pazza. La ragazza più grande si ritrovò a cavalcioni su Corinne, improvvisamente si fece seria, la guardò negli occhi, ne rimase incantata, e senza rendersene conto diede voce a ciò che da tempo pensava << non avevo mai provato con nessuno queste emozioni… quando ti vedo è come se ritrovassi una parte del mio cuore.. lo so, può sembrare stupido, però quando sono con te ho tutto ciò di cui ho bisogno, non mi serve altro per essere felice… >>. Corinne riprese fiato, mentre la ragazza dai capelli corti, lentamente si avvicinava a lei, fino ad azzerare la distanza tra le loro labbra: il loro primo bacio, all’inizio così casto e timido, ma subito dopo venne approfondito, tanto ché le loro lingue iniziarono a danzare all’unisono. 
  
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