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Autore: _Euphoria_    02/11/2012    8 recensioni
Ipoteticamente, cosa potrebbe succedere tra Damon ed Elena nella attesissima festa al college della 4x04?
Alla fine Damon pensò che se doveva essere costretto ad una costante, quotidiana tortura almeno una risposta voleva averla. Ruppe il velo silenzioso della notte, ma solo con un filo di voce.
«Cosa hai provato quando hai bevuto il mio sangue?»
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cosa successe alla festa di una confraternita al College Whitmore
 
Successe lì, nel campus di quel college. Mentre ballavano travestiti, ubriachi di sangue, macchiati del loro peccato ma felici. Mentre la stanza girava intorno ad Elena, mentre Damon la afferrava e la lasciava andare ballando in modo incontrollato in mezzo a una folla di ragazzi ubriachi che non li avrebbe notati e non li avrebbe giudicati. La musica assordante, il caldo insopportabile. Il corpo di Damon era bollente per il sangue assorbito, bollente quanto quello di Elena. I loro volti macchiati di sangue non davano nell'occhio in un party del genere, le loro espressioni estatiche non potevano essere più azzeccate e li confondevano tra i ragazzi persi dall'alcol.
La vampira focalizzò inevitabilmente l'attenzione su Damon, su quanto i suoi movimenti fossero sinuosi, su quanto il suo volto fosse bello e le sue labbra schiuse e sporche di sangue attraenti.
La mente di Elena pensò che Damon fosse la creatura più sexy che avesse mai visto ed il suo corpo reagì di conseguenza, senza resistenze, senza inibizioni e senza controllo.
 
Perciò successe lì, nella festa di una confraternita al College Whitmore Elena affondò le mani nei capelli di Damon e lo attirò a sé unendo le loro labbra. Elena baciò Damon di nuovo.
Un bacio famelico, ubriaco di sangue e voglioso, che Damon non esitò a ricambiare. Si perse tra le labbra di Elena e la strinse più forte, una mano sulla sua nuca e una sulle sue natiche.
Elena sorrise lasciva e imprigionò la testa di Damon tra le braccia mentre con un piccolo balzo gli saltava in braccio e circondava il suo bacino con le gambe. Damon la sostenne senza sforzo e, inutile dirlo, con quella mossa i due impiegarono poco a ritrovarsi chiusi in una camera a caso del campus.
 
Inizialmente era Damon a strusciarsi sopra alla neo-vampira, accarezzandole le cosce sotto il vestito, lasciando scivolare le labbra umide sul suo collo e nell'incavo tra i seni, poi Elena aveva capovolto le posizioni e sfregandosi languidamente sulla sua erezione aveva cominciato a sbottonargli la camicia senza smettere di baciarlo. Sangue, saliva ed eccitazione, questo era ciò che Damon stava sentendo e si rese  conto che non era ciò che aveva sempre desiderato con e per Elena. Lui voleva di più. Fu quando lei sfiorò il suo inguine con le dita che Damon si oppose. Le prese le mani e le spinse via «Fermati Elena.»
Lei gli ringhiò contro e lo fissò con lo sguardo appannato dal sangue, dalla voglia, dalle troppe sensazioni. Damon le afferrò il volto con delicatezza tra le mani «Elena, basta. Non così.» Elena lo guardò smarrita per qualche altro secondo poi si ritrasse ed il suo volto tornò quello di una ragazza comune. «Che stiamo facendo?»
 
In tutta risposta Damon si coprì il viso con la mano e cercò di regolarizzare il respiro. Elena scese dal suo bacino e si inginocchiò al suo fianco sistemandosi il vestito, l'ubriachezza ormai lontana.
Damon finse. Finse come solo lui sapeva fare, sarcasmo e un sorriso ironico per coprire il disagio. «Elena, so di essere irresistibile ma così mi sembra troppo squallido» Il suo cuore martoriato perse un altro frammento quando Elena non lo guardò negli occhi e fece per alzarsi e andarsene «Sono d'accordo.»
Il vampiro le afferrò un polso tirandola verso sé. Neanche lui avrebbe potuto sopportare un tormento simile, maledizione, era stata lei a baciarlo e lei sarebbe andata fino in fondo e ora aveva il coraggio di essere fredda con lui.
 
«Stiamo un po' qui.» Damon le accarezzò il viso e la guardò tanto intensamente che per un attimo la ragazza pensò volesse soggiogarla. Poi si ricordò di essere una vampira e sorrise dandosi della stupida.
«Mi stai deridendo?» Le sopracciglia del vampiro si aggrottarono e le sue labbra si aprirono in un sorriso incredulo.
«No, è che non riesco ad abituarmi a questa cosa del vampirismo» Si accoccolò accanto a lui e chiuse gli occhi crogiolandosi in quel calore confortante.
«Avrai fin troppo tempo per abituarti.» Si lasciò lambire il volto dalle mani di Damon e rimasero immobili e in silenzio per un'eternità, coricati nel letto di uno sconosciuto studente del college.
 
Alla fine Damon pensò che se doveva essere costretto ad una costante, quotidiana tortura almeno una risposta voleva averla. Ruppe il velo silenzioso della notte, ma solo con un filo di voce.
«Cosa hai provato quando hai bevuto il mio sangue?»
Elena spalancò gli occhi. Forse temeva quella domanda più di una sui suoi sentimenti, perché la descrizione stessa delle sue sensazioni di quel momento sarebbe stata una dichiarazione. Ma Damon se la meritava e ne aveva bisogno quindi decise di dire la verità.
«Mi hai mentito Damon, bere sangue da un tuo simile è molto più che "personale"» Piegò il braccio sul suo petto, ci appoggiò la testa e lo guardò negli occhi, intensamente come era solito fare lui.
Damon le rivolse un'occhiata colpevole e non disse niente, aspettando che continuasse.
 
«Ero terribilmente tentata, sono una neo-vampira e tu hai avuto l'accortezza di squarciarti il palmo sotto il mio naso. Sentivo le vene in rilievo intorno agli occhi, i canini spuntare, la gola bruciare impossibilmen...» Damon la interruppe impaziente, lo sguardo glaciale. «Ti sembra che ti abbia chiesto cosa provi quando hai sete?! Quei sintomi li hai anche davanti ad un criceto ferito, Elena»
La ragazza sospirò ormai in trappola. Spostò gli occhi sulla sua clavicola, incapace di mantenere il contatto visivo e prese a sussurrare.
«È stata pura estasi, Damon.»
 
«Pura estasi. Quello era sì viscoso, caldo, saporito sangue, ma era anche molto di più. Era come bere te. Nutrirmi della tua sostanza più intima, ti sentivo scorrere come un fiume in piena nelle vene. Dilagavi, fuori e dentro di me e la mia mente era in confusione, non riuscivo a capire se i pensieri erano miei o tuoi.» Il tono di Elena si fece ancora più basso mentre si lasciava trasportare dal ricordo. «Siamo diventati una cosa sola, Damon. Credo che anche tu abbia provato un piacere infinito, lo sentivo penetrarmi ad ondate, esplodere profondo ed oscuro in me. E i nostri cuori!» Rotolò sul letto coricandosi supina, si portò una mano alla fronte e chiuse gli occhi sopraffatta dalle emozioni. «Oh i nostri cuori! Martellavano all'unisono nelle mie orecchie, erano assordanti e ben presto ho capito la loro frequenza e quando pompavano mi arrivava più sangue, e io bevevo, bevevo ed il mio sangue scorreva mischiato al tuo tanto frenetico che lo sentivo bruciare nelle vene di tutto il corpo!» Sentiva le lacrime agli occhi per quanto era ancora intenso quel momento indescrivibile.
 
Damon concluse per lei, sconvolto, lusingato, affranto. «Era la fusione più completa ed appagante delle nostre essenze. So cosa intendi.» La abbracciò con forza, celando i singhiozzi di Elena contro il proprio petto. Rimasero abbracciati senza più bisogno di parlare perché Damon aveva capito e poteva dirsi soddisfatto. Come lo scambio di sangue era molto più che personale, la descrizione di Elena era molto più che una descrizione. Era una dichiarazione. Lo scambio di sangue normalmente era sì intenso, ma non così tanto.
 
In quel momento Damon promise a se stesso di non darsi per vinto, Elena poteva credere di amare Stefan sempre e comunque e forse sarebbe successo, ma se le sensazioni di Elena erano reali lei non aveva comunque scampo. Quello era amore.
 
Ecco cosa successe quella notte nella camera di uno sconosciuto al College Whitmore: Damon ebbe la conferma che Elena lo amava, e si ripromise di aspettare che lei fosse pronta ad accettare totalmente quel sentimento.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
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Questa shot è un manifesto Delena o sbaglio? Non volevo ma..... alla fine è davvero così quindi non diamoci per vinte compari Delena!!  Una "storia", diciamo, un "coinvolgimento" tra quei due è inevitabile e questo l'abbiamo capito dalla prima serie.
Ok, sono le 3.15am e io volevo assolutamente postare prima di vedere la puntata, e ora sto lasciando un commento insensato che potete anche ignorare. È una settimana che provo a scriverla ma mi riduco all’ultimo come sempre.  
Ecco, erotismo, dolcezza, sentimento e attesa. Questo è il riassunto. L'ultima frase credo di odiarla e forse la toglierò ma cosa ne pensate nel complesso? Elena è troppo OOC? Me la immagino un po' isterica nella sua "confessione".
Comunque mi piacerebbe davvero sentire Elena parlare del fatto di aver bevuto il sangue di Damon perché sembra che questo non abbia avuto altre conseguenze che un pugno e invece vorrei che approfondissero la cosa. Intanto l'ho approfondita io ;)
Lasciatemi un commentino please!
Grazie a chi è arrivato fin qui e si è addirittura sopportato le mie insensatezze!
Un bacione, Giulia
 

  
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