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Autore: shelly2010    02/11/2012    6 recensioni
Usagi è una psicologa infantile e lavora accanto a Mamoru, il suo migliore amico. La sua vita procede più o meno tranquillamente, fino a quando Seiya ritorna improvvisamente, sconvolgendola completamente. Perché Usagi nasconde un segreto e quando Seiya lo scoprirà, potrebbero iniziare i guai...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 7   -   La svolta
 
 
“E questo è tutto” disse Fabiola rivolta all’amica dopo averle confidato gli ultimi avvenimenti tra lei e Seiya.
Come se tra loro due ci fosse stato un tacito accordo, non avevano affrontato l’argomento per tutto il tragitto fino alla casa di Elena, ma non appena varcarono la soglia – accolte da una festosa Shelly, che metteva il suo musino nelle borse di entrambe in cerca di qualche leccornia – la biondina l’affrontò, volendo sapere tutto per filo e per segno.
Fabiola le raccontò tutto stando seduta sul divano in pelle nera che troneggiava la piccola sala dell’appartamento, mentre Shelly – percepito lo stato d’animo della ragazza – le mise il suo musino sulla gamba in segno di solidarietà, lasciandola completamente spiazzata da quel gesto di sensibilità canina, molto differente da quello delle persone.
“Sei di una dolcezza infinita” le disse con un sorriso, accarezzandole la testa.
“Sì… effettivamente Shelly è davvero una cagnolina speciale” le rispose Elena guardando il suo cane con sguardo pieno di affetto, per poi spostare la sua attenzione sull’amica e chiederle: “Cosa hai intenzione di fare? Con Seiya, intendo…”
“Tra noi due è finita definitivamente!” le rispose l’altra in tono deciso. “Lo sai quanto sia importante per me la sincerità in un rapporto, e Seiya non lo è stato per niente con me!”
“Tanto sono certa – conoscendolo - che lui verrà qui a cercarti: gli do tempo due giorni al massimo, e vedrai che lui sarà qui!” le disse Elena con un sorriso, facendo venire un tuffo al cuore a Fabiola, la quale si sforzò di essere indifferente alla cosa e le rispose, distogliendo però gli occhi dall’amica: “Se – e sottolineo se – verrà, io non lo voglio nemmeno vedere!”
“Sì sì… quando lo vedrò ci crederò!” la prese in giro la biondina. “Voi due siete stati inseparabili sin dal giorno in cui vi siete conosciuti… non credo proprio che riuscirete a stare lontani l’uno dall’altro per troppo tempo…”
“Questa volta è diverso, Elena… c’è una figlia di mezzo e il fantasma di Usagi che è tornato prepotente tra noi…” le rispose Fabiola.
A questo punto Elena divenne di colpo seria e le disse: “Non lasciare che la gelosia abbia il sopravvento su di te: ti conosco Faby… so che tu agisci in modo istintivo su tutto per poi pentirtene… non voglio che anche questa volta sia così…”
A questo punto Fabiola cambiò repentinamente discorso e chiese all’amica: “Adesso tu cosa fai? Scommetto che devi andare a lavorare… mi dispiace di averti fatto perdere delle ore di lavoro a causa del mio arrivo improvviso…”
“No mia cara…” le rispose Elena. “Ho preso qualche giorno di ferie per poterti stare vicina al meglio”.
A questa dichiarazione, Fabiola sgranò gli occhi e le chiese: “Hai preso delle ferie? Tu che vai a lavorare anche con la febbre alta? E perché, scusa?”
“Perché una mia carissima amica in questo momento ha bisogno di me, e quindi il lavoro può aspettare” le rispose Elena secca. “Comunque… tu cosa vuoi fare? Sei stanca per il viaggio? Ti vuoi riposare?”
“No… per il momento non sono stanca e l’ultima cosa che voglio è riposare…” le rispose Fabiola.
“Bene… allora so io cosa ti ci vuole in questo momento…” le rispose la biondina con uno strano scintillio negli occhi. “Ti porto dalla mia amica Licia per farti coccolare un po’… trattamento viso completo e una bella messinpiega… ti va bene?”
“Non c’è niente da fare: tu mi conosci troppo bene e sai sempre cosa di cui ho bisogno!” le rispose ridacchiando Fabiola.
“Perché ti voglio bene tesoro!” le rispose di rimando l’altra.
 
“Ecco qua… adesso lasciamo agire la maschera per circa un quarto d’ora e poi passiamo ai capelli, va bene tesoro?” le disse Licia con un sorriso affettuoso.
Fabiola si limitò ad annuire con la testa, essendo impedita a parlare dalla maschera per il viso che Licia, l’amica di Elena, le aveva appena applicato.
Quando erano arrivate in quel salone di bellezza, Elena aveva chiesto espressamente di Licia, la quale l’aveva immediatamente presa sotto la sua ala protettrice quando la biondina – con grande disappunto di Fabiola – le aveva spiegato a grandi linee quello che le era successo.
La ragazza - un tipino minuto tutto pepe, con lunghissimi capelli scuri e grandi occhi verdi – però le era risultata subito molto simpatica, perciò decise di sorvolare sulla lingua lunga di Elena.
Quando le due amiche furono lasciate sole nella cabina, Elena all’improvviso ruppe il silenzio e disse: “Lo so che ti ha dato fastidio che raccontassi a Licia la tua situazione, ma credimi: l’ho fatto per il tuo bene. Conosco Licia e so che è molto sensibile alle sofferenze di cuore… di conseguenza, le ho raccontato la tua storia affinché lei si dedicasse a te nel migliore dei modi”.
Improvvisamente Fabiola sentì un moto d’affetto per l’amica: come aveva potuto solo pensare che lei le avesse fatto un torto simile? Eppure la conosceva bene e doveva sapere che non l’avrebbe tradita mai…
 
Le due amiche passarono un paio d’ore in quel salone di bellezza e alla fine il risultato fu stupefacente: Fabiola aveva la pelle del viso fresca e levigata e i capelli avevano cambiato completamente forma e colore grazie a un taglio azzeccato e a delle sapienti mechés color rosso ciliegia.
“Sai cosa ci vorrebbe per te, tesoro? Una bella serata allo “Zero” per dimenticare tutti i tuoi dispiaceri e divertirti…” le disse Licia poco prima che le due ragazze si congedassero da lei.
“Giusto… dobbiamo andare allo “Zero”! Hai avuto una grandissima idea, Licia! Facciamo stasera? Sì sì… dai… anzi… vuoi unirti a noi?” le propose Elena entusiasta.
“E cosa sarebbe questo “Zero”?” chiese un po’ preoccupata Fabiola all’amica.
“Una discoteca all’aperto in funzione soltanto nei periodi caldi… e guarda caso ha da poco aperto i battenti per la stagione” le spiegò Elena con un sorriso.
“Una discoteca? E da quando tu e Davide frequentate le discoteche, scusa?” le chiese dubbiosa Fabiola.
“Da mai in effetti” le rispose Elena ridacchiando. “Però stasera Davide non sarà dei nostri: sarò una serata di sole donne! Dai… bello bello… da quando sono sposata non ho più fatto cose così… sempre e solo uscite con altre coppie!”
“Ma… io non so se sia il caso…” disse reticente Fabiola, facendo un po’ di resistenza.
“E dai Faby… non fare troppo la difficile!” protestò Elena. “E poi te l’ho detto: faresti un favore anche a me, visto che è una vita che non esco sola con le amiche…”
“E va bene… andiamo in questa discoteca!” concesse Fabiola. “Ma guarda che non voglio problemi con il tuo Davide: se dovesse protestare, io gli darò man forte!”
“Vedrai che Davide non avrà nulla da dire al riguardo” le rispose sicura Elena, pensando mentalmente che il suo uomo sicuramente sarebbe stato solidale con lei nell’idea che Fabiola avesse bisogno – in quel momento – di tutta la distrazione possibile per non pensare al suo dolore.
 

 

* * *

 
Dopo aver parlato a lungo con Motoki, Usagi e Mamoru si recarono alla spiaggia per vedere cosa stesse facendo Akiko e per liberare anche Makoto dall’incombenza di dover badare a lei. Con loro enorme sorpresa, però, sia la donna che la bambina protestarono per l’interruzione e ad Usagi non restò che permettere alla figlia di seguire la sua nuova amica in casa per aiutarla a preparare il pranzo.
In questo modo la biondina rimase da sola con l’amico e concordemente decisero di fare una passeggiata sulla spiaggia.
Procedettero per un po’ in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri.
Ad un certo punto Usagi provò un grande desiderio di sentire Mamoru vicino in ogni modo possibile e, con un’audacia che non le era abituale, gli afferrò la mano intrecciando le sue dita con quelle di lui.
Mamoru si fermò all’istante, guardando stupito le loro mani intrecciate, per poi guardare la ragazza al suo fianco e dire: “Usako…”
“Shhhh…” gli disse dolcemente lei, mettendogli un dito sulle labbra per zittirlo, provocandogli mille brividi in tutto il corpo. “Lo so cosa stai pensando in questo momento, ma posso dirti che ti stai sbagliando completamente Mamo-chan. Se credi di essere un ripiego, fai un grosso errore, perché non è assolutamente così… io sento qualcosa per te e adesso so che non è semplice amicizia… ti prego, non rifiutarmi anche questa volta…”.
L’uomo rimase in silenzio per un lungo momento a guardarla, poi – come se stesse andando al rallentatore – chinò la testa e posò le sue labbra su quelle della ragazza.
Immediatamente una scossa elettrica li attraversò entrambi, portandoli a stringersi maggiormente all’altro.
Con la lingua, Mamoru iniziò a leccarle le labbra in cerca di accesso in esse; permesso che gli fu accordato immediatamente e presto le loro lingue presero ad accarezzarsi ed intrecciarsi tra loro.
Si staccarono solamente quando entrambi ebbero bisogno di ossigeno per respirare: con il fiato corto si guardarono intensamente negli occhi, sorridendo felici; poi Usagi appoggiò la testa sul petto del ragazzo, ascoltando in questo modo il battito frenetico del suo cuore, mentre lui la stringeva maggiormente a sé.
Rimasero in quella posizione per un lunghissimo momento.
 

 

* * *

 
Le ragazze erano uscite da poco e Davide si era messo seduto comodo sul divano, con accanto Shelly, a guardare la televisione, quando il trillo del campanello alla porta lo fece alzare di scatto.
Con un sorriso stampato sul viso, conoscendo il modo di essere smemorata della moglie, disse: “Che cosa ti sei dimenticata questa volta?” ma il suo sorriso gli morì nell’istante in cui vide la persona ferma sulla porta: “Seiya… cosa ci fai tu qui?” chiese sorpreso.
“Fabiola è venuta qui, vero?” fu l’unica risposta dell’altro.
Conoscendo la vena pettegola dei vicini, Davide si fece da parte per farlo entrare e soltanto quando chiuse la porta lo affrontò dicendogli con voce dura: “Sì Fabiola è venuta qui da noi… mi spieghi adesso cos’è questa storia di te che hai avuto una figlia da Usagi?”
Grattandosi la nuca in chiaro segno di disagio, Seiya gli rispose: “Sì… ecco… io non ne sapevo niente… è stata tutta una sorpresa anche per me…”
“Avevi fatto credere a tutti quanti che Usagi per te era sempre stata soltanto un’amica… ma a quanto pare non è così…” insistette Davide serio.
“E’ stato soltanto per una notte, te lo assicuro… me l’ero anche quasi dimenticato… e l’ho scoperto soltanto per caso dell’esistenza di questa bambina…” gli spiegò Seiya, per poi continuare: “Ma dov’è Fabi?”
“Sono andate allo Zero” disse secco Davide, che in quel momento avrebbe volentieri riempito di pugni l’amico per la sua leggerezza.
“Lo Zero? E che cos’è?” chiese Seiya dubbioso.
“E’ una discoteca all’aperto in funzione soltanto nel periodo estivo…” gli spiegò Davide.
“Portami là” esclamò deciso Seiya.
“Cosa?” gli rispose Davide preso in contropiede.
“Hai capito benissimo: dai… forza…” lo incitò l’altro nervoso.
Brontolando sul fatto che non si poteva rimanere in pace nemmeno un minuto, Davide prese le chiavi della sua auto e si apprestò ad uscire con l’amico.
 

 

* * *

 
L’auto di Mamoru si fermò nel vialetto davanti alla casa di Usagi.
Voltandosi verso il sedile posteriore, la ragazza sorrise dolce nel notare che, durante il viaggio, sua figlia si era addormentata come un sasso.
“Quando dorme sembra davvero un angioletto” sussurrò dolce.
Mamoru si chinò sulla bambina prendendola teneramente in braccio, cercando di non svegliarla, e seguì Usagi dentro casa.
Quando ebbero sistemato la bambina a letto, i due ragazzi si recarono verso il salotto in silenzio e si sedettero vicini sul divano.
Dopo un attimo di silenzio, Mamoru prese una mano della ragazza e iniziò a giocherellare con le sue dita, dicendo poi: “Usako… quello che è successo oggi tra noi…” ma fu interrotto dalla biondina, la quale – voltandosi di scatto verso di lui – gli chiese: “Te ne sei pentito?”
“Questo mai” esclamò lui, per poi continuare: “Solo… ecco… volevo sapere cosa provi tu realmente per me…”
A questa domanda Usagi abbassò per un attimo la testa, immersa nei suoi pensieri, per poi rispondergli: “Per tanto tempo sono rimasta legata al ricordo di Seiya… quando ho fatto l’amore con lui io ne ero pienamente cosciente, e pensavo che anche per lui fosse lo stesso, ma mi sbagliavo… io l’ho amato per tanto tempo fingendomi solo sua amica, mentre per lui ero soltanto questo… un’amica… quella del cuore, forse… ma alla fine solo quello. Poi lui è partito ed io ho scoperto di essere incinta… il resto lo sai benissimo perché lo hai vissuto insieme a me… la verità, Mamo, è che tu non mi sei mai stato indifferente, solo che – vista l’esperienza passata – avevo paura a lasciarmi andare con te”.
“E cosa ti ha fatto cambiare idea così all’improvviso?” le chiese lui serio.
“Il fatto che tu sei sempre stato dolce con me… che sei adorabile con mia figlia… che non mi hai mai fatto pressione alcuna…” poi, dopo aver fatto un grosso respiro, alzò la testa e lo guardò dritto negli occhi dicendogli: “Il mio cuore ha sempre battuto per te, da quando mi hai dato il tuo appoggio per non abortire… allora ero poco più che una ragazzina e per me eri il mio eroe… poi sono cresciuta, ma tu eri sempre lì al mio fianco, l’amico sempre pronto ad aiutarmi e a darmi consigli utili… e ho capito che mi ero innamorata di te, solo che non volevo costringerti a portare il peso di stare con una ragazza-madre”.
“A me non è mai importato Usako… tu lo sai bene: voglio bene a tua figlia come se fosse mia” le disse con occhi sinceri.
“Lo so… e lei ricambia il tuo affetto in pieno, te lo assicuro: tu sei la figura più vicina a un padre che lei abbia mai conosciuto” gli rivelò seria.
“E tu? Tu cosa pensi di me Usagi?” le chiese serio.
“Io ti amo Mamoru” gli disse altrettanto seria lei, sentendo nel frattempo il cuore che le batteva forte nella gabbia toracica.
“Non sai quanto ho aspettato questo momento Usako…” le disse Mamoru con voce piena di emozione. “Anch’io ti amo” e, detto questo, le chiuse le labbra con un bacio che risultò sin da subito molto passionale.
Senza staccarsi da quelle labbra che da tempo sognava, Mamoru la prese in braccio e la portò nella camera da letto, appoggiandola molto delicatamente sul letto.
Per un lungo momento la fissò intensamente in viso, per poi riprendere a baciarla.
In poco tempo i loro vestiti vennero ammucchiati sul pavimento, e quando Mamoru finalmente entrò in lei, ad entrambi sembrò di essere arrivati in Paradiso.
 

 

* * *

 
Le luci della discoteca illuminavano la pista da ballo, mentre una musica assordante fuoriusciva da grandi altoparlanti.
Non appena arrivarono, Seiya e Davide si guardarono immediatamente intorno alla ricerca delle loro donne, ma senza successo.
Erano ancora impegnati nella loro ricerca quando una voce alle loro spalle li fece voltare.
“Allora alla fine sei venuto veramente”
Elena guardava seria quello che era stato il fidanzato della sua migliore amica, senza lasciar trapelare i suoi veri pensieri.
“Fabiola dov’è?” fu l’unica risposta del ragazzo.
Con un cenno del capo, Elena indicò un punto poco più in là, dove Fabiola era seduta a un tavolino con lo sguardo perso nel vuoto.
Seiya fece per dirigersi verso di lei, ma fu bloccato seduta stante da Elena, la quale gli disse in tono lievemente minaccioso: “Sta molto soffrendo per causa tua… perciò se è tua intenzione prenderla ancora in giro, ti invito ad andartene immediatamente”.
“Io non ho preso in giro proprio nessuno!” esclamò Seiya esasperato. “Non lo sapevo della bambina… e per quello che è successo con Usagi in passato, beh… si è trattato soltanto di una volta e per me non ha avuto nessuna importanza… me ne ero quasi dimenticato, figurati…”
A quella risposta Elena lasciò libero il braccio del ragazzo, che finalmente poté dirigersi verso la sua ragazza… o almeno quella che lui considerava tale.
 
Fabiola stava sorseggiando il drink che teneva in mano molto lentamente, mentre la sua mente era occupata da pensieri non propriamente belli.
Ad un certo punto sentì qualcuno alle sue spalle dire: “Finalmente ti ho trovata”
La ragazza sussultò lievemente e pensò: “Sto andando completamente fuori di testa: adesso sento anche la sua voce…”.
Ma non fece in tempo a elaborare completamente questo suo pensiero che le apparve davanti il viso di Seiya, il quale la stava guardando in modo grave.
All’improvviso una forte rabbia si impossessò della ragazza che, buttando in malo modo il bicchiere che teneva in mano sul tavolo, disse: “Si può sapere cosa ci fai tu qui adesso?”
 

 

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Ciao a tutte!
Eccomi qua con un nuovo aggiornamento di questa storia, dove avete avuto l’occasione di conoscere anche mio marito… ^___^
Allora… Seiya ha raggiunto Fabiola in Italia per chiarirsi con lei e rappacificarsi.
Nel contempo, tra Usagi e Mamoru siamo giunti a una vera svolta nel loro rapporto… come andrà a finire?
Preciso che lo “Zero” esiste davvero ed è una discoteca all’aperto che si trova dalle mie parti e che funziona soltanto nei periodi estivi.
Un bacione a tutte.
Shelly

 

   
 
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