Ricordo
Non che Vegeta non fosse
sempre scorbutico e scontroso, ma a Gohan sembrava
che dalla sera prima lo fosse più del solito.
Era indeciso se chiedergli il
motivo o meno, temeva la sua reazione.
“ ehm…scusa Vegeta.. ” mormorò
tenendosi a debita distanza
“Cosa vuoi?” ringhiò l’altro
facendolo sobbalzare
“Niente…ecco…ti vedevo particolarmente
pensieroso…e…beh mi chiedevo se ci fosse qualcosa che non andava…”
“ adesso anche i mocciosi mi devono infastidire” pensò tra sé e sé
“Non sono fatti che ti riguardano”
rispose scortese tornando a guardare con attenzione l’orizzonte
“Il nostro Vegeta è
preoccupato” la voce di Piccolo era un sibilo, le sue parole trasudavano ironia
“Sta zitto muso verde, sei troppo in basso per
poterti rivolgere a me con quel tono” ora la voce del sayan
era carica di collera
Piccolo rise
“Lo sappiamo solo io e te, o
almeno siamo gli unici che sembrano essersi accorti di lei”
Maledizione, quindi anche
Piccolo si era accorto della sua presenza?
Non ci voleva, Vegeta era
convinto di essere l’unico ad aver percepito quell’aura.
“E’ una di voi o sbaglio?”
aggiunse
“Si”
Quella risposta telegrafica fece
comprendere a Piccolo che Vegeta non avrebbe detto altro sull’argomento.
Era da molto tempo che non la vedeva.
La ricordava bambina, alle prese con i primi
allenamenti di routine, e mai si sarebbe aspettato di rivederla così bella.
Era la figlia di uno dei generali di suo padre, sangue
nobile scorreva nelle sue vene.
“Devo farti i miei complimenti”
Sarsha si voltò lentamente, quella voce calda e
suadente poteva appartenere solo ad un sayan.
Quando incrociò gli occhi scuri e penetranti del nuovo
arrivato quasi le mancò il fiato, ma riuscì a non darlo a vedere.
“La sala allenamenti è occupata come puoi ben vedere
Vegeta, sei pregato di tornare più tardi” disse cercando di riprendere la concentrazione
Vegeta rise, quella donna gli piaceva decisamente, e
l’avrebbe avuta.
“Se fossimo su Vegeta Sei e tu fossi semplicemente la
figlia di un luogotenente di mio padre, non ti rivolgeresti al tuo principe
così, Sarsha” le disse avvicinandosi
“Può darsi di si…o può darsi
di no” gli rispose lei voltandosi per affrontare il suo sguardo.
“ tu dici eh…” la voce di Vegeta si era fatta di colpo maliziosa e Sarsha non potè
fare a meno di notare quanto fosse sensuale.
“Perché tremi?” le chiese toccandole il braccio con le
dita “ Non mi dire che hai paura di me?” continuò ridendo
Sarsha decise che non gli avrebbe concesso altro, non
poteva mostrarsi debole davanti a lui: gli afferrò la mano che le aveva
poggiato sul braccio e con abile mosse gli girò con
forza il braccio dietro la schiena.
La forza combattiva di Vegeta era superiore alla sua,
ma la posizione le era favorevole
“Ti ho detto che se vuoi allenarti dovrai aspettare il
tuo turno” gli sussurrò all’orecchio prima di
spingerlo lontano da sé.
Vegeta non si scompose di un centimetro.
“Allenati Sarsha, chissà che prima o poi non ti tocchi
affrontarmi” le disse massaggiandosi il polso
La sayan gli
sorrise
“Augurati che non capiti mai”