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Autore: Argorit    02/11/2012    1 recensioni
Poche settimane dopo gli eventi di Edoras, Fairy Tail è costretta a combattere una nuova minaccia. Heaven, una gilda oscura che sino a quel momento si era limitata ad agire nell'ombra, esce finalmente allo scoperto, ed in suo possesso vi è un'antica anfora dai poteri sconosciuti appartenuta a Zeref.
Per sconfiggere il nemico e riportare l'artefatto al sicuro, Makarov invia i suoi maghi con l'appoggio dell'alleanza tra gilde. Questa volta, però, un altro membro si unirà alla squadra, perchè il master di Fairy Tail ha chiesto l'aiuto della temutissima Dark Phoenix, la più potente organizzazione mercenaria di Fiore.
E loro hanno mandato il migliore.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                      Il drago, la stella e il demone


I maghi di Fairy Tail e quelli di Heaven si fissarono, in attesa del benché minimo spiraglio l’uno nella guardia dell’altro. La magia crepitava nell’aria come una sottile corrente elettrica, carica di minaccia.
Il primo a rompere gli indugi fu Baku, che con uno scatto felino balzò in avanti. Natsu lo seguì all’istante, le braccia interamente rivestite dalle fiamme.
Quando furono vicini, Salamander sferrò un violento pugno all’avversario, che si chinò per schivarlo e rispose caricando un montante. Il dragon slayer evitò il colpo rilasciando una vampata dal gomito che lo spostò lateralmente, ma l’attacco del nemico non andò completamente a vuoto: nel momento in cui le nocche del Secondo Re mancarono il bersaglio, una potente deflagrazione squarciò l’aria, investendo in pieno Natsu, che fu bruscamente scaraventato a terra.
Lu:-Natsu!-
La giovane maga fece per andare in soccorso dell’amico, ma Kai intervenne proprio in quel momento. Il ragazzo mosse una mano, indirizzandole contro una serie di dardi d’acqua compressa. Mirajane si mosse veloce, e in un battito di ciglia si era trasformata, frapponendosi tra Lucy ed il pericolo. La dura corazza ossea di Mira intercettò tutti i proiettili senza riportare alcun danno.
Mi:-Non distrarti Lucy. Natsu se la caverà-
In effetti Salamander si era già rialzato, anche se le sue ferite erano tutt’altro che lievi: il petto e le braccia erano gravemente escoriate, e una scheggia di pietra gli aveva tagliato il sopracciglio destro. Il sangue gli colava in continuazione dallo squarcio, obbligandolo a pulirsi per non rimanere accecato. I suoi occhi s’incrociarono con quelli della bionda solo per un istante, tuttavia fu abbastanza perché lei recepisse il messaggio. “Pensa a te. Io vincerò”.
Lei annuì, gli rivolse un sorriso e poi concentrò la sua attenzione sul mago delle acque, risoluta.
Lu:-Apriti, porta del palazzo del toro dorato. Tauros-
In uno sbuffo di fumo chiaro emerse lo spirito stellare, l’ascia bipenne già in pugno. Tauros lanciò un muggito assordante che riverberò per tutta la grotta e si lanciò all’attacco.
Ta:-Per le mammelle!-
Lu:-Ti pare il caso di urlarlo?!-
Kai lo fissò mentre caricava, incerto sul da farsi. Poi, con una scrollata di spalle, raccolse una manciata d’acqua nella mano e la indirizzò verso le ginocchia del toro, che si ribaltò in corsa, ruzzolando al suolo.
Sorrise con indulgenza, preparandosi ad infliggergli il colpo di grazia, e stava ancora sorridendo quando il pugno di Mirajane lo centrò alla bocca dello stomaco, mozzandogli il respiro. Kai si piegò in due, emettendo un ansito sommesso, dopo di che il suo viso si rilassò e una patina liquida si staccò dal suo corpo, avvolgendosi intorno al braccio della Take Overer. La corazza e la pelle sottostante cominciarono a sfrigolare, aggradite dal calore dell’acqua rovente. Mirajane urlò, staccandosi dal nemico prima che il suo incantesimo la ricoprisse interamente, ed il Terzo Re si raddrizzò, rassettandosi l’abito sgualcito.
Alle sue spalle, un redivivo Tauros si preparava a colpirlo con un poderoso fendente che l’avrebbe squarciato dal collo all’anca. Baku, tuttavia, se ne accorse, schivò una palla di fuoco e calciò una stalagmite contro lo spirito stellare, centrandolo in pieno. La punta di pietra gli si conficcò nello stomaco, e Lucy fu costretta a rimandarlo nel suo mondo, in modo che potesse rigenerarsi. Al suo corpo evocò Scorpio e Sagittarius.
L’inatteso sfoggio di altruismo costò a Baku una bruciatura alla guancia nel punto in cui Natsu lo colpì con un diretto. Irato, il mago caricò il proprio potere nelle gambe, mentre Salamander spalancava la bocca.
Na:-Karyuu no Houkou (Ruggito del drago di fuoco)
Ba:-Flashbang-
Nel medesimo istante in cui le fiamme eruttarono dalla gola del dragon slayer, una serie di piccole esplosioni in rapida successione spinsero il Re alle spalle di Natsu ad una tale velocità da rompere il muro del suono. Baku gli piantò un dito tra le scapole.
Ba:-Big bang point-
La deflagrazione, concentrata in un’area di pochi centimetri, squassò il ragazzo dall’interno. La forza dell’impatto gli si propagò per tutto il corpo attraverso ossa, tendini e organi. Alcune vene superficiali si ruppero, e la maggior parte dei capillari si spezzarono in più punti.
Salamandre cadde in ginocchio, vomitando un fiotto di sangue scuro. Il dolore era così intenso da mozzargli il respiro.
Lucy e Mirajane assistettero sgomente alla scena, ma non poterono intervenire, perché Kai sollevò una muraglia d’acqua tra loro e il compagno ferito.
Kai:-Mi duole ricordarvi che il vostro avversario sono io. Se volete aiutare il vostro amico, dovete prima sconfiggermi-
Il suo tono di voce pacato e privo di inflessioni diede loro sui nervi. Sagittarius scoccò una raffica di frecce a ritmo serrato, il braccio che saettava avanti ed indietro, talmente rapido da non essere visibile, e Scorpio generò un vortice di sabbia per occultarli. La frusta di Lucy sibilava come un serpente impazzito.
Kai cominciò a ruotare su se stesso come una trottola, un fiume in piena si sollevò con lui, avvolgendolo e proteggendolo dai colpi.
In preda all’ira e alla preoccupazione, Mira snudò zanne ed artigli e ruggì. Lampi neri sottili come capelli le balenavano tra le dita, intrecciandosi in una sfera di un nero cupo e profondo mentre la magia le ribolliva nelle vene.
Mi:-Muori verme. Dark Elegy (Elegia oscura)-
La sfera di tenebre si staccò dalla sua mano e volò verso Kai a forte velocità, quasi fosse dotata di una propria volontà e bramasse di assaggiare la tenera carne del mago.
Il ragazzo non si scompose, sicuro che il suo incantesimo l’avrebbe protetto dall’attacco della sua nemica, ma la sua maschera di calma cominciò ad incrinarsi quando il colpo di Mira attraversò senza difficoltà lo strato esterno della sua barriera, mutando istantaneamente l’acqua in vapore. Allarmato, il Re diresse un potente getto ad alta pressione contro la sfera senza neppure riuscire a rallentarla.
Troppo tardi si rese conto che non sarebbe stato in grado di contrastare il potere della sua avversaria. Furibonda com’era, la giovane aveva raccolto nell’incantesimo una quantità abnorme di energia.
Imprecando tra i denti, il pacato, indifferente Kai si gettò nella polvere per evitare di essere centrato al petto.
Purtroppo per lui, si mosse troppo lentamente e troppo in ritardo, e la Dark Elegy gli sfiorò la schiena, strappandogli via pelle e carne e lasciandosi dietro una profonda scia sanguinante.
Lucy fu subito sopra di lui, stupendosi per la prontezza con cui era riuscita a muoversi. Gli piantò il tacco dalla scarpa nello stomaco, all’altezza dell’ombelico, e premette con tutto il proprio peso.
Lu:-Abbassa la barriera-
Kai:-E se non lo facessi?-
Lucy premette più forte, affondandogli la punta di legno nel ventre.
Lu:-Soffrirai-
Il suono della propria voce –aspro, duro, persino crudele- la inquietò, ma non le importava: Natsu era in pericolo, e nient’altro contava il quel momento. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Quando li riaprì, Mira era accanto a lei. L’amica aveva il fiato grosso per l’incantesimo lanciato poco prima, tuttavia nel suo sguardo brillava una ferrea determinazione.
Kai le fissò, gli occhi ridotti a due fessure grondanti odio.
Kai:-Per il vostro amico è troppo tardi-
Mira si abbassò di scatto, calando il ginocchio sul braccio del mago sconfitto, spezzandoglielo come un ramoscello secco. Il ragazzo grugnì per il dolore, ma non urlò.
Mi:-Fallo e basta-
Tra le dita della giovane saettarono di nuovo scintille scure, cupe, che riempirono l’aria dell’odore dello zolfo e del calore delle fiamme. Una vampa violacea divampò sul suo palmo.
Kai:-Non avete capito nulla. Abbiamo appena cominciato-
Con un movimento repentino Kai batté la mano sana al suolo. File di rune intrecciate gli emersero dalla pelle, scivolarono sul terreno e cominciarono a risplendere. Una vibrazione sorda percorse la base di Heaven, scuotendola dalle fondamenta.
L’incantesimo di Mira si dissolse insieme a Scorpio e Sagittarius, e all’improvviso le due donne si sentirono mancare la terra da sotto i piedi.
Il Re dell’oceano diresse contro di loro un maglio d’acqua, togliendosele di dosso e mandandole contro una parete.
Libero, si rizzò a sedere, massaggiandosi il braccio rotto con evidente disappunto. Si avvolse l’arto ferito in una brina umidiccia, che si solidificò in una steccatura trasparente.
Con passo lento si avvicinò a Mira e la sollevò, stringendole la gola in una morsa. Lucy era riversa al suolo, la schiena trafitta da lunghe schegge di pietra. Il suo sangue sgorgava a fiumi dalla pelle candida.
Kai non la degnò di un’occhiata, preferendo concentrarsi sulla fanciulla che si dibatteva tra le sue dita in cerca d’ossigeno. Le convulsioni la squassavano con violenza, ma si facevano sempre più deboli, e alla fine cessarono del tutto.
Il Terzo Re si disfò del cadavere quasi con noia, gettandolo accanto alla sua compagna moribonda. Solo allora abbassò la muraglia liquida, permettendo a Baku di portare il corpo di Salamander accanto agli altri. Il ragazzo si era battuto bene, questo doveva riconoscerlo: il suo compagno era ricoperto di tagli e ustioni più o meno gravi, e una lunga ferita slabbrata gli solcava la spalla destra.
Kai:-Hai avuto problemi?-
Ba:-Era un osso duro-
Kai annuì. Per ferire il vicecomandante doveva esserlo per forza, anche se dei due era senza dubbio Natsu ad esserne uscito peggio. Gli mancava la mano destra, amputata da un’esplosione, e parte della carne che gli copriva le costole era stata strappata, lasciandole scoperte. Perdeva sangue dagli occhi e dal naso, e la pelle era quasi completamente nera per via delle emorragie interne. Era sorprendente che avesse resistito fino a ridursi in quello stato.
Ba:-Hai attivato il sigil…-
Un ruggito assordante, maestoso e terribile, scosse la base, tranciando ogni possibile frase. Quel suono ancestrale penetrò loro fin nelle ossa, facendole tremare.
Fu così intenso, così potente da penetrare nell’abisso di dolore e tenebra in cui Natsu era sprofondato, risvegliando la sua coscienza distrutta.
Na:”Igneel…”
Non era la voce del suo patrigno, questo lo capì subito, eppure qualcosa in quel ruggito glielo ricordò. Il fuoco è vita. Il drago del fuoco glielo aveva detto una volta, tanti anni prima. Era notte, se non ricordava male. Lui ed Igneel stavano guardando le stelle, e due falconi erano precipitati dal cielo sull’ala del grande rettile, scivolando a terra. Suo padre ne aveva approfittato per impartirgli una lezione.
Uno dei possenti predatori era troppo malandato per sopravvivere, così lo aveva separato dall’altro e aveva soffiato, incenerendolo in un istante.
Ig:-Vedi Natsu? Le fiamme sono così, crudeli e volubili. Sono vive ed affamate, sempre in cerca di cibo. Se non le domini, divorano ogni cosa senza lasciare altro che cenere nera, eppure…-
Si era avvicinato al secondo falcone e aveva soffiato di nuovo. Fiamme azzurre stavolta, luminose e delicate, tiepide al tatto. Le vampe avvilupparono il volatile risanandogli l’ala ferita, curandogli le piaghe, e quando si spensero il predatore si rialzò in volo, gridando la propria riconoscenza.
Ig:-Il fuoco è anche vita e rinascita, perché non c’è terra più fertile di quella baciata dalle fiamme-
Natsu non aveva detto nulla, troppo stupito per parlare, ma il grande drago rosso aveva letto la domanda sul suo viso.
Ig:-Tenka (Fiamme del cielo). Da millenni è tradizione che il Drago del fuoco e quello del cielo si scambino una scintilla dei rispettivi poteri, perché Fuoco e Cielo sono Distruzione e Rinascita, facce opposte della stessa medaglia. Un giorno, anche tu lo farai-
Lui e Wendy non avevano mai eseguito lo scambio, però la piccola maga lo aveva curato in diverse occasioni. Gran parte di quel potere era ormai scomparso, tuttavia poteva ancora percepirne minuscole tracce annidate qua e là nel proprio corpo. Doveva solo alimentarle, nutrirle con la propria forza.
Le fiamme rosse e quelle blu divamparono all’unisono e con la medesima intensità. Baku e Kai saltarono via per non essere bruciati vivi, ma le Fiamme del cielo fecero lo stesso il loro lavoro: la mano di Natsu si rigenerò, come se non fosse mai stata strappata, e le sue altre ferite guarirono in un bagliore color zaffiro. L’odore del sangue di Lucy lo colpì come un pugno, ma gli bastò un guizzo di pensiero per indirizzare le vampe verso lei e Mira per sanare i loro corpi.
Sotto lo sguardo sconvolto dei due maghi di Heaven, la schiena di Lucy espulse le schegge e tornò liscia come seta, e i polmoni di Mirajane ripresero a funzionare, irrorati dal potere benefico del Cielo e del Fuoco.
Ba:-Facevi meglio a restare morto amico-
Baku si lanciò all’attacco per finire ciò che aveva cominciato. Tempesto il dragon slayer con una pioggia di pugni, scuotendo la grotta col fragore delle onde d’urto emesse dai suoi colpi. Non uno di essi riuscì anche solo a far barcollare il ragazzo, che si limitò a fissare il Secondo Re con sguardo vacuo, assente.
Furioso, il moro gli sferrò un calcio sulle ginocchia, una testata, una ginocchiata. Provò a ferirlo in ogni modo a lui noto, eppure non poté neppure scalfirgli la pelle.
Ba:-Flashbang impact-
A piedi uniti, compì un balzo esplosivo, saettando attraverso il fuoco come un’enorme lancia scura. Natsu fu più veloce: si mosse con una tale rapidità che il fuoco lo avvolse come un turbinante mantello rovente. Un attimo prima era di fronte a Baku, un attimo dopo era al suo fianco. Gli afferrò la gamba sinistra con la mano risanata, munita di unghie ricurve, dure e spesse come gli artigli del drago che si stava ridestando in lui. Sotto la sua stretta, tibia e perone si ruppero con uno schicco raccapricciante, e il mago fu scaraventato in aria come un bambolotto.
Una palla d’acqua si abbatté sul giovane drago, ma sarebbe potuta essere di ovatta per quel che gli fece. Non tremò nemmeno.
Lo sguardo del dragon slayer si posò su Kai. Il ragazzo era pallido come un cencio.
Kai:-La magia…come puoi…il sigillo-
Il suo balbettio si perse nel fragore del fuoco. Il calore era talmente intenso da inaridire l’aria. Due volte il Re dell’oceano provò ad utilizzare un incantesimo, e due volte ottenne solo un patetico sbuffo di vapore. Le fiamme stavano iniziando ad attecchire persino sulla roccia, risalendo fameliche lungo le pareti. La pietra colava in innumerevoli rivoli incandescenti.
Kai:-Pietà-
L’indice del dragon slayer puntò le due ragazze stese a terra.
Na:-Tu non ne hai avuta per loro-
La sua voce suonava più come un ringhio, distorta com’era dal fumo e dall’ira. I suoi sensi si erano stranamente acuiti, accresciuti da un istinto selvaggio e antico quanto il mondo: “Combatti. Uccidi. Divora”. Il mago non era un nemico, era una preda; né più né meno che cibo. La sua paura era un profumo delizioso, allettante, gli stuzzicava il palato come una spezia rara.
Le sue mani scattarono in avanti, artigliando in profondità le spalle del Terzo Re. Lo sbatté a terra, schiacciandolo con proprio peso alla stregua di un leone, e gli azzannò la gola, bevendone il sangue.
Le urla di Kai non fecero altro che alimentare la sua furia, spingendolo a sbranare, dilaniare, strappare. La carne umana aveva un sapore orribile e delizioso ad un tempo, l’umano che era in lui la aborriva, il drago la bramava. E il drago stava vincendo.
Qualcosa di morbido gli toccò la schiena. Natsu si voltò, scrollandosi il nuovo nemico di dosso. Un ruggito furibondo gli fuoriuscì dalle labbra nello stesso istante in cui l’odore salato delle lacrime gli giunse alle narici.
La sua nuova preda aveva grandi occhi azzurri, i capelli biondi e piangeva. Lucy. Nonostante le ferite gli si era avvicinata, nonostante il fuoco l’aveva abbracciato. I palmi delle mani e le guance erano ustionati, ma la ragazza non sembrava farci caso. Riusciva solo a fissarlo negli occhi senza alcun timore.
Lu:-Basta così Natsu. È morto-
Gli prese il viso tra le mani, incurante della propria carne che sfrigolava. Stupefatto, Salamander si affrettò a curarla con la Fiamma del cielo, anche se quest’ultima si stava rapidamente esaurendo.
Na:-Lucy, io…-
Il drago perse terreno sulla sua coscienza, e la consapevolezza di quanto aveva appena compiuto gli precipitò addosso come un macigno. I conati di vomito minacciarono di spezzarlo in due.
Na:-Io…cosa ho…-
Lucy lo guardò negli occhi, quegli occhi ardenti e sorridenti che l’avevano stregata fin dal primo momento. Sembravano così smarriti, ora, così sconvolti. Lo baciò sulle labbra ancora rosse di sangue, desiderando che bastasse a restituirgli il Natsu che amava. Il dragon slayer la abbracciò in cerca di aiuto, di conforto, di qualcosa a cui aggrapparsi, e la maga glielo offrì, ricambiando la sua stretta, sfiorandogli la gola con le dita.
Lu:-Tu ci hai salvate Natsu. Questo è tutto ciò che conta, almeno per me-
Lo aiutò a rialzarsi, poi gli pulì il viso con un fazzoletto e lo baciò ancora.
Mi:-Se avete finito…-
La ragazza dai capelli argentei li osservava, sorridendo. Non sembrava più molto provata, e le Tenka avevano guarito gran parte delle sue escoriazioni. Non disse nulla riguardo Kai, cosa di cui il ragazzo le fu immensamente grato.
Mi:-Sbrighiamoci-
Ba:-Voi non andate da nessuna parte-
La voce rabbiosa del mago si era ridotta ad un fioco sussurro, e le ossa della gamba rotta sporgevano dal polpaccio di quasi un pollice, ciononostante stava in piedi, ansimante e lacero, con un’ampolla di cristallo vuota stretta nel pugno.
Mi:-Sei conciato troppo male. Vattene-
Ba:-Flashbang-
Uno scoppio immane e Baku tagliò loro la strada, frapponendosi all’uscita. L’aria intorno al suo corpo frizzava per via dei suoi poteri. Le ferite non sembravano dargli impiccio.
Con un sospiro, Natsu fece per attaccare, ma Lucy lo trattenne: il ragazzo era troppo stanco per combattere, e lei non voleva che si sporcasse ancora le mani di sangue.
Toccava a lei e Mira farsi avanti. Presero gli Oushitsu, li misero in bocca e li masticarono. Le foglie incantate avevano un sapore orrendo, ma le mandarono giù lo stesso. Tutto ciò che Salamander riuscì a tirare fuori dalle tasche fu un mucchietto di cenere nera e fumante, fragili residui che le fiamme del drago avevano privato del loro potere. Le gettò via.
Non appena il sigillo runico perse la sua presa sulle maghe, queste evocarono i rispettivi incantesimi. La corazza della regina-demone ricoprì la morbida pelle di Mirajane e Lucy ruotò nel vuoto le chiavi del Cancro e del Leone.
Mi:-Dark Elegy-
Leo:-Lux-
Ca(cancer):-Cutter-
Il fascio di luce emesso da Leo fu il primo a raggiungere il bersaglio. Baku lo intercettò con la mano destra, perdendo l’indice, il medio e parte dell’anulare.
La lama d’aria di Cancer lo raggiunse un secondo dopo, scavandogli una voragine sanguinante dalla spalla al fianco. Barcollò all’indietro, tuttavia pianto saldamente i piedi e riuscì a non cadere.
Ba:-Tutto qui?!-
Il Dark Elegy di Mira fu l’ultimo a colpire. Volendo, l’attacco era abbastanza lento da essere schivato. Invece, in spregio alla propria vita, il ragazzo lo affrontò di petto, convogliando nelle braccia tutta l'energia magica che gli rimaneva.
L’impatto tra i due incantesimi generò una pressione immensa, tale che il corpo di Baku scavò un cratere nel suolo nel tentativo di sostenere la forza della spinta. Con rabbia, il mago mosse un passo in avanti, solo per essere nuovamente respinto all’indietro.
La sua pelle cominciò a disintegrarsi, poi fu la volta dei muscoli e delle ossa. La sfera di energia oscura lo consumò fino ai gomiti e, destabilizzandosi, implose, trascinandolo nella polvere.
Ba:-Se pensate che questo basti…-
Tentò di rialzarsi facendo leva sulle ginocchia, ma anche se non avvertiva il dolore grazie alla droga, aveva perso troppo sangue, e le forze cominciavano ad abbandonarlo. La frusta di Lucy gli avvolse il collo, strattonandolo a terra, dove stavolta rimase immobile.
Ba:-Ho perso, vero?-
C’era una sorta di rassegnazione, ora,  nella voce del mago.
Mi:-Si, hai perso-
Ba:-Allora andatevene. Un guardiano sconfitto non serve a nulla-
Lu:-Potremmo portarti…-
Natsu la interruppe posandole una mano sulla spalla. Nei suoi occhi brillava un’altra volta il drago; non l’istinto del cacciatore, bensì quello del combattente. Baku non voleva sopravvivere alla propria sconfitta, e nulla l’avrebbe dissuaso.
Na:-Andiamo Lucy-
E così i tre compagni s’incamminarono lungo il corridoio di pietra, lasciando il Re sconfitto al proprio funerale.
Baku attese pochi minuti, poi inspirò profondamente. “L’ultimo respiro”.
Ba:-End bang-




Ebbene si, sono resuscitato dalla morte. A dire il vero, pur vergognandomi come un ladro, devo dire che il capitolo era pronto in cartaceo già da un pò,  ma non riuscivo mai a trovare il tempo di digitalizzarlo. Ora però ce l'ho fatta, e non credo che avrò ritardi per il prossimo capitolo perchè è già scritto. Devo solo metterlo su Word.
Spero mi perdoniate l'attesa.
Al prossimo capitolo: "La voce dell'Imperatore"
Sayonaraaaaa.
PS: Visto, un pò di Nalu l'ho messo alla fine u.u

  
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