There is no key to happiness, the door is always open.

Capitolo 1. London





Non mi volevo svegliare.
Certo che non volevo. 
Non volevo andar a rovinarmi un'intera Estate a Londra da mio cugino Liam.
Non avevo nulla contro di lui. 

 

La questione era un'altra: non volevo passar l'Estate con la sua stupida Band, i One Direction. Cercai di rimanere a letto il più a lungo possibile, non volevo che arrivasse il momento in cui avrei dovuto caricare le valige in macchina, e sarei dovuta partire dalla mia amata Amsterdam per Londra.
Ma purtroppo non potevo dormire per sempre.
-KATHERIN!- Gridò a squarciagola mia madre, per la centesima volta.-Su! Sai che dobbiamo andare da tuo cugino! Non vorrai mica fare tardi?- 

Oh. Sì invece. 
-Credo di avere la febbre- Sussurrai, tossichiando, con le coperte sopra la testa.
-Non dire sciocchezze! Forza! Vestiti!- Urlò Karen.
Va bene. 

Andai in bagno, e con l'entusiasmo di un bradipo in coma afferrai lo spazzolino ed il Colgate, e cominciai a spazzolarmi i denti.
Mi cambiai con calma, probabilmente ci avrò messo più di mezz'ora. 
-Forza ch'è tardi!- Gridò mia madre.

Uscii dal bagno pronta e pulita, con una smorfia di tristezza stampata sul volto.
 

Arrivammo alla macchina, e con fatica strisciai le valigie dentro il baule.
-Sbrigati!- Sibillò.
Salii sul veicolo, tirai fuori dalla tasca il mio Mp3 e m'infilai una cuffia rossa per ogni orecchio.
Partì Stereo Hearts a tutto volume.
Amavo quella canzone, come amavo la musica in generale, era tutta la mia vita, l'unico modo e l'unica cosa che riusciva a farmi pensare a cose impossibile ed inimmaginabili.
Chiusi gli occhi, e probabilmente mi addormentai, ascoltando Beauty and a Beat di Justin Bieber, la mia canzone preferita.

Sentii una mano scossarmi la spalla.
-Siamo arrivati- Aprii gli occhi e vidi il volto sorridente di Karen.
-Di già?!- Urlai.
-E sì! Per favore, sii gentile con tuo cugino, è stato così carino ad invitarti-
"Se lo poteva anche risparmiare, mi ha rovinato l'estate" Pensai.
Aprii lo sportello della macchina, in un attimo scesi, e mi ritrovai circondata dalle braccia muscolese di Liam.
-Ehi bella!- Disse sorridente.
-Payne!- Risposi, altrettanto felice.
-Liam, ora devo andare, ci sentiamo, chiamami se dà fastidio- Disse mia madre.
-Mamma! Non ho più 8 anni!- Ringhiai.
Mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
-Ti ha lasciato il segno del rossetto- Commentò divertito il biondo.
Mi tolsi lo stampo con il braccio, schifata.
-Dove sono gli idioti?- Domandai, cortese.
-In casa, vieni- Liam mi prese per un braccio e mi portò dagli altri quattro.
Uno di loro si avvicinò e mi strinse la mano. 
-Piacere, io sono Louis- Disse questo, sorridendo come un'ebete.
Tossicchiai il mio nome, sembrando altrettanto ebete.
I ragazzi si presentarono. 
Ovviamente non mi sarei ricordata il nome di nessuno di loro, e non mi sarei nemmeno sforzata di provare a ricordarli.
-Dov'è la mia camera?- Domandai, annoiata.
-Vieni, ti accompagno io- Disse uno di loro, con una folta chioma castana riccia sulla testa.
Feci l'indifferente.
Salimmo le scale ed arrivammo al secondo piano. 
-E' questa- Disse. 
Aprii la porta, la stanza era esattamente come me la immaginavo: Bellissima.
Tente di pizzo, letto matrimoniale pieno di cuscini, un bagno, una scrivania, un computer, un armadio, due sedie, e una piccola cucina.
-Carina- Commentai.
Appoggiai le valige di fianco al letto e diedi un occhiata al riccio, Harry.
-Posso aiutarti a mettere a posto le tue cose?- Domandò, cortese.
PFT. Ma certo! Secondo te ti lascio mettere le mani fra i miei reggiseni e le mie mutande?!
-Emh. No, grazie, faccio da sola- Risposi.
-D'accordo, per qualsiasi cosa chiama- 
Annuii.
Mi tuffai sul letto fra tutti quei cuscini e feci un sospiro.
Volevo tornare a casa, volevo tornare ad Amsterdam dai miei amici e la mia famiglia. 
Ma perchè a me?! PERCHE'?! Non potevano invitare una di quelle loro Fans arrapate?! 
Almeno avrebbero fatto felice qualcuno...
Bussarono alla porta della'mia stanza'.
Chi cazzo è?!
-Avanti- Sussurrai.
La porta si aprì, e apparve la figura di Niall davanti ai miei occhi.
Wow, ho ricordato il nome!
-Noi andiamo in spiaggia, ti va di venire?- Domandò.
-No grazie- Risposi, con un sorisetto.
Non volevo andar in spiaggia coi One Direction! Sicuramente non avrei passato una giornata tranquilla se sarei scesa con loro! Scommetto che qualche ragazza avrabbe addirittura fatto domande tipo"Liam, quella è la tua fidanzata?" o altre cavolate simili.
Aprii la porta finestra, mi diedi uno sguardo intorno e notai un'enorme balcone che mi collegava ad un'altra stanza. Diedi un occhiata alla stanza attraverso la finestra, era tutta disordinata, probabilmente di uno dei ragazzi. Già.
Presi una sedia e mi misi a spiare le persone in spiaggia, che sguizzavano nell'acqua come pesci o che costruivano castelli in riva al mare.
Feci un respiro. 
Adoravo l'aria del mare, mi faceva sentire libera. 
Notai i cinque avvicinarsi alla riva, circondati da una cinquantina di ragazzine urlanti.
"Galline" Pensai.
Liam si tuffò in acqua seguito digli altri amici, tutti tranne Zayn, che rimase a intrattenre quella folla di ragazze in lacrime.
E ancora una volta volevo tornare a casa. 
Non odiavo quel posto, anzi, era bellissimo, ma volevo tornare a passare pomeriggi interi coi miei amici, a fare passeggiate nel parco, o a mangiare marshmallow e bere cioccolata calda davanti ad un film Horror, ecco cosa mi mancava della mia città.

Holas! (Sono coscente che Holas non esiste)

Ecco qua il primo capitolo di una nuova ff. 

Spero che continuerete a seguire la storia! Ma soprattutto spero che vi piaccia! :) (Non credo che a Londra ci sia il mare lol, ho usato un po' di immaginazione)

Beh.. Allora, ciao bella gente! 

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Eli x