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Autore: Sophie Hatter    18/05/2007    8 recensioni
Le note di Debussy continuano a uscire, sfocate come un’eco lontana, dalla finestra di quella casa.
Drabble riguardante gli avvenimenti di New Moon.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: questa fanfic riguarda gli avvenimenti di “New Moon”, perciò se ancora non l’avete letto e non volete rovinarvi la sorpresa siete pregati di non proseguire nella lettura

ATTENZIONE: questa fanfic riguarda gli avvenimenti di “New Moon”, perciò se ancora non l’avete letto e non volete rovinarvi la sorpresa siete pregati di non proseguire nella lettura. Grazie.

 

 

Nota di inizio: questa drabble di 100 parole vuole provare a descrivere un attimo di quelle pagine bianche di “New Moon”, in cui Bella vive come in un limbo privo di senso. L’ho scritta senza calcolo, provando a lasciarmi trasportare, ad immedesimarmi nelle sue sensazioni in un ipotetico momento in cui qualcosa le ricorda Edward. È la prima drabble che scrivo, perciò non so se il mio esperimento è andato a buon fine, e apprezzerei molto ricevere pareri di qualsiasi tipo.

Jane

 

Claire De Lune

 

Fisso il vuoto, e stringo. Stringo forte. Sento i muscoli contrarsi, mi si appanna la vista. Le note di Debussy continuano a uscire, sfocate come un’eco lontana, dalla finestra di quella casa.

 

Non dirlo. Sarebbe la fine.

Non puoi permetterti di cedere così, dopo tutti gli sforzi che hai fatto. Non pensare è la cosa migliore. Riempirsi il cuore di vuoto fino a scoppiare.

Non ci sarà più spazio per tutto il resto, e la sua musica cesserà di giungermi alle orecchie.

 

Mi sforzo di muovere un passo.

Un velo di lacrime mi annebbia lo sguardo.

 

È solo il vento.

 

Nota di fine fanfic: probabilmente chi ha letto il libro di fresco ha presente il gesto familiare che fa Bella quando pensa a Edward e che io ho cercato di descrivere, e cioè quello stringersi le braccia al petto e rinchiudersi in se stessa. Come avrete capito, la drabble non si focalizza su niente di eclatante: semplicemente, Bella, camminando per Forks in una giornata come tante di quei mesi vuoti, sente provenire da una casa la melodia del “Claire De Lune” di Debussy, e ovviamente questo le fa ricordare immediatamente Edward. Ma il modo migliore per non soffrire è non pensare, cercare di ignorare il suo ricordo e di scacciare le sensazioni che questo provoca. Perciò Bella si riscuote e ricomincia a camminare, dicendosi, con una scusa, che è soltanto colpa del vento se le sono venute le lacrime agli occhi (non so se capiti a tutti, ma per quanto riguarda me quando soffia un vento forte sembra davvero che pianga, da quanto mi fa lacrimare. Tutto questo solo per dire che Bella cerca la scusa più plausibile da inventarsi per giustificare il suo momentaneo cedimento). Da ultimo, anche se la nota è più lunga della fanfic, vorrei spendere due parole sull’aspetto grafico che ho scelto di dare alla drabble: gli spazi bianchi che ho inserito li immagino come profondi respiri di Bella, che cerca di calmarsi e riprendere il controllo di sé; mentre il corsivo finale è volto ad esprimere un suo pensiero diretto.

 

   
 
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