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Autore: SoleStelle    02/11/2012    1 recensioni
Questa storia è la terza e ultima parte della serie "Incubo..favola..realtà."
avrà 15 capitoli totali anche se due (prologo ed epilogo) saranno brevi, come sempre..
I protagonisti sono sempre loro: Sara e Riccardo.
Affronteranno, anche questa volta, tante avventure e tanti problemi ma per sapere cosa succederà dovrete leggere.
Dal testo:
[...] era un piccolo atto di protesta e lui me lo voleva negare già dal viaggio di nozze..
Siamo sicuri che questo matrimonio non fosse stato un errore? [...]

Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Incubo..favola..realtà.'
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Uscimmo con lui che mi abbracciava per sorreggermi.
Mi passai una mano sul viso e mi staccai da lui.
“ok, sono sveglia” dissi, abbracciandolo normalmente.
“bene, andiamo allora” disse, continuando a camminare.
Lo seguii fino al carrello delle valigie, poi lasciai che tirasse giù le nostre.
Cominciò a camminare ma non lo seguii.
“amore l’uscita è dall’altro lato” dissi, indicando il lato opposto a dove andava lui. Si fermò.
“devo andare in bagno” disse, riprendendo a camminare.
“è da questo lato comunque” risposi. Si voltò e mi guardò male.
“ti dispiace fidarti di me e seguirmi?” chiese, leggermente burbero.
Lo raggiunsi in silenzio e si incamminò, controllando che lo seguissi.
“posso sapere almeno dove andiamo?” chiesi, quasi intimorita.
“diciamo che il nostro viaggio di nozze non è finito” disse, fermandosi davanti ad un nuovo gate.
Posò le valigie sul carrello ed estrasse due biglietti, avvicinandosi all’hostess. Mi prese la mano e mi portò accanto a lui mentre l’hostess gli restituiva i biglietti e ci fece passare.
“dove andiamo?” chiesi, curiosa.
“lo scoprirai quando arriveremo.. questa volta, però, potrai guardare” disse.
Salimmo sull’aereo, dopo aver passato tutti i controlli, e notai subito la differenza..
Per portarmi a Palma di Maiorca aveva scelto la stessa classe turistica che avevamo usato per andarci con la nostra classe.. prima classe.. mentre ora aveva fatto le cose diversamente.. classe luxury.. ancora migliore della prima..
Mi sedetti in una delle grandi poltrone e lo guardai affiancarmi..
Capii perché era ancora migliore della prima classe appena ci sedemmo: le poltroncine erano molto più grandi e potevano diventare dei lettini  allungando i poggiapiedi e regolando lo schienale o divanetti eliminando il poggia gomito interno, tra una fila e quella davanti non c’era lo stesso spazio ma molto di più, davanti a noi avevamo un tavolino con appoggiata sopra una bottiglia di champagne ancora sigillata e due bicchieri avvolti in un tovagliolo, per ogni fila c’erano solo quattro seggiolini, due per lato, e non c’era un’unica hostess ma ogni fila aveva la sua.
Mi prese la mano e la fece intrecciare alla sua. Lo guardai contenta.
“non avrai esagerato?” chiesi. Mi guardò quasi male.
“secondo te se fosse stato esagerato ti ci porterei?” chiese.
“ok, non parlo più” dissi, abbassando la sponda che divideva le nostre poltroncine.
“brava” disse, scherzando. Mi accoccolai su di lui e iniziai a fargli dei grattini sul braccio mentre lui iniziò a coccolarmi.
“ti amo” sussurrai.
“questo puoi dirlo” disse, ridendo. Lo guardai e lo vidi chinarsi su di me. Mi baciò leggermente poi mi fece riaccoccolare su di lui.
Mi addormentai nuovamente, ancora prima di partire..
 
Lo sentii chiamarmi e mi ritrovai completamente sveglia. Scesi dall’aereo, seguendolo. Mi guardai intorno, senza riuscire a capire dove fossimo.
Le scritte di indicazione in varie lingue non mi aiutavano affatto. Capivo, solo, di essere fuori dall’Italia.
Prese le nostre valigie e mi prese la mano.
“amore dove siamo?” chiesi spaesata.
“fidati, vieni” disse. Mi tirò e lo seguii fuori dall’aereoporto. All’uscita trovai una miriade di macchine con autisti e lo vidi avvicinarsi a colpo sicuro ad uno di loro.
Rimasi alle spalle di Riccardo e lasciai che parlasse lui.
“Are you Mr. and Mrs. Avesani, am I right?” disse l’autista.
“yes, we are. Good morning” rispose Riccardo. Lo guardai incantata. Amavo quando parlava inglese. Era estremamente bravo.. “she’s my wife, Sara. Do you remember about her?” continuò, portandomi leggermente in avanti e mostrandomi al signore.
“nice to meet you” dissi porgendo la mano al signore.
“it's my pleasure. Your husband had spoken so much about you, when he phoned me” rispose afferrandomi la mano e stingendola. “if you give me your luggage, I’ll load them” continuò, riferendosi a Riccardo.
“yes, there are over there” rispose indicandoli. L’autista ci aprì la portiera e Riccardo mi fece salire, poi mi seguì. Aspettai che la richiudesse.
“non è molto cordiale” dissi. Mi guardò dubbioso.
“cos’ha fatto che non va?” chiese.
“non si è presentato” constatai. Rise sommesso.
“si chiama Noah” disse. Mugugnai.
“e perché mi ha chiamata signora Avesani?” chiesi. “sbaglio o abbiamo solo aggiunto il tuo cognome al mio?”.
“qui solitamente si usa solo quello del marito, lo avrà dato per scontato amore” disse, giustificandosi.
“suona male” borbottai. Rise.
“mi appurerò che utilizzi anche Righetti” disse, prendendomi in giro. Gli feci la linguaccia.
Sapeva perfettamente che avevo voluto mantenere anche il mio cognome per differenziarmi, ulteriormente, da mia madre che, dopo il matrimonio, aveva adottato solo quello di mio padre.. era un piccolo atto di protesta e lui me lo voleva negare già dal viaggio di nozze..
Siamo sicuri che questo matrimonio non fosse stato un errore?
 
                                                               
 
 
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Note dell’Autrice:
E dopo tanto abbiamo scoperto anche i cognomi dei protagonisti.
Riccardo Avesani e Sara Righetti.. tipici cognomi veronesi.. mi sono documentata anche su questo..
Sarò brava?!
Pecca, però, che sorgano già i primi dubbi sul loro matrimonio.. avranno fatto bene a sposarsi o finiranno col divorziare dopo menola luna di miele?
Per chi fosse negato in inglese: di seguito troverete la traduzione delle frasi in italiano.

 
“Are you Mr. and Mrs. Avesani, am I right?”     “siete il signore e la signora Avesani, giusto?” 
  “yes, we are. Good morning”   “si, siamo noi. Buon giorno” 
“she’s my wife, Sara. Do you remember about her?”   “lei è mia moglie Sara, si ricorda di lei?”
“nice to meet you”   “piacere”
 “it's my pleasure. Your husband had spoken so much about you, when he phoned me”  “piacere mio. Suo marito mi ha parlato molto di lei quando mi ha telefonato”
“if you give me your luggage, I’ll load them”  “se mi date i vostri bagagli provvederò a caricarli”
“yes, there are over there”  “certo, sono laggiù”
 
   
 
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