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Autore: unspoken    02/11/2012    3 recensioni
LongFic formata da OneShots basate su testo di Little Things.
Pairing ♥ Louis/Harry
POVLouis.
Enjoyy *C*
Genere: Poesia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti trottolini amorosi! Mi presento, sono Ju, o Jù, o come vi pare a voi *C* Ciao a tutti trottolini amorosi!
Mi presento, sono Ju, o , o come vi pare a voi *CC* vi basti sapere che studio arte e mi piacciono i dolci (ma solo al cioccolato èé), spero possiate conoscermi attraverso le mie parole oppure posso darvi l'indirizzo di casa.
Questa è la mia prima FF, o meglio, la prima che non mi vergogni a pubblicare. Come già sapete (?) questa sarà una LongFic, basata sulla Harry/Louis, POVLouis sulle note di Little Things che oltretutto è la mia canzone preferita. Dai ora ditemi che QUELLA CANZONE non è stata scritta per/su loro due, avanti su aprite gli occhietti ùù
La Fic sarà divisa in capitoli o 'strofe' come mi piace chiamarli, ed ognuno tratterà appunto delle parole della canzone.
Il rating è rosso ma qui non c'è porn ma non temete mie piccole creaturine: nei prossimi capitoli ne vedrete delle belle x°°°
Detto ciò mi congedo e vi lascio a questo scempio alla fic, enjoyy


Love the Little Things ~ 01

 
"Your hand fits in mine like it's made just for me
but bear this mind it was meant to be
and i'm joining up the dots with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me".
 



Louis se ne sta con una mano in tasca e le spalle curve, dietro Zayn e Liam, guardando il telefono facendo finta di essere indaffarato con dei tweet che in realtà non sta leggendo affatto. Sono appena usciti dal pub ma Louis ha ancora sete, sente Niall e Harry schiamazzare appena dietro di lui.
Harry.
Il solo pensare al suo nome fa andare il cervello di Louis in visibilio.
Rallenta un pò il passo per riuscire ad udire i loro discorsi, "...mi scommetto le palle che quest'anno il pallone d'oro lo vince Neymar!" dice una voce familiare, cristallina, quasi come quella di un bambino, e poi "Neymar? Con quei balletti ridicoli è già tanto se lo prendono a Dancing With The Stars!", eccola, la voce che Louis aspettava. Profonda, sensuale, con quel forte accento che gli proferisce un'aspetto da uomo vissuto. Se si concentra, Louis, riesce addirittura a sentire l'odore di alcol nel suo respiro, il sapore della sua pelle morbida e bianca. Ed improvvisamente realizza una cosa: in quel preciso momento tutto quello che Louis vorrebbe è stringergli la mano. Fargli sentire anche con quel piccolo gesto che lui è roba sua, sua e di nessun altro. Ed infine sentire le sue dita lunghe ed ossute sfiorare la sua pelle sensibile.
Louis sente quest'urgenza che non riesce a reprimere, e tutto quello a cui riesce a pensare è a come le loro mani si completano, a come le loro dita si abbracciano, come se fossero state fatte appositamente per incastrarsi tra di loro, per incastonarsi come diamanti su una montatura di un anello costoso.
Ed è ora che Louis realizza che non può tenergli la mano, perchè sono per strada e perchè le telecamere sono sempre in agguato.
"Dio, finirà mai questa storia?", si ritrova a pensare.
Ma subito dopo il suo cervello inquadra nuovamente le dita del ragazzo dai capelli arruffati ed oggettivamente un pò buffi. Le guarda muoversi mentre gesticola piano chiaccherando con il suo amico, e tutto quello che sente sono le voci ovattate ed attutite dei suoi amici che ridono e che parlano e che magari stanno anche parlando con lui ma Louis non li sente, no, Louis è lontano anni luce da quella viuzza nel centro di Londra. Louis Tomlinson ora si trova sotto le coperte, in riva al mare, su una funivia, al supermercato a fare la spesa con Harry Styles. Ed il suo cervello è talmente occupato a trovarsi lontano che nemmeno si accorge di essere arrivato a destinazione, il suo appartamento.
Torna alla realtà controvoglia e fa mente locale per ricordarsi dove abbia messo le chiavi di casa. Non le trova nelle tasche, intanto saluta distrattamente Zayn e Liam che proseguono diritti verso la casa della quale Louis non ricorda la via o il numero civico.
Nella sua testa c'è ancora Harry Styles, quando rovista le tasche dei pantaloni, tastandole morbosamente in cerca delle chiavi.
Nella sua testa c'è ancora Harry Styles, quando saluta con un gesto della mano l'amico Niall, ed infine, nella sua testa c'è ancora Harry Styles quando si sofferma ad inquadrare l'affare che gli penzola sul naso a due centimetri dai suoi occhi spalancati.
"Stavi cercando queste?", dice Harry, facendo dondolare appena appena il mazzo di chiavi davanto al viso del ragazzo con l'aria da scemo davanti a lui.
Louis respira, una, due forse tre volte (averlo così vicino all'improvviso lo prende sempre alla sprovvista), e tenta di darsi un contegno schiarendosi la voce ed assumendo un'aria leggermente più intelligente.
"Esattamente", riesce a dire, e "Grazie", aggiunge.
Poi afferra le chiavi e si sofferma per un attimo sulle mani che pochi istanti prima penzolavano davanti al suo naso. Quelle mani. Quelle. Dannatissime. Mani.
Louis si gira e comincia a smanettare con la fessura nel portone e tlack aperto.
Con i piedi pesanti e la testa che gli gira ancora per l'incontro ravvicinato di prima
si dirige verso la scalinata che porta al suo appartamento, senza voltarsi indietro.
"Che fai, non mi inviti ad entrare?" sente urlarsi dietro. E finalmente si gira abbozza un sorriso imbarazzato, "Sarebbe il minimo visto che ti ho dato le chiavi", aggiunge quella voce profonda, mentre si avvicina a passo cadenzato, calcolato, calibrato.
Ora sono faccia a faccia e Louis non riesce a non lasciarsi scappare un sospiro liberatorio, ma è Harry a fare la prima mossa, lasciandogli un bacio lento sulle labbra, riuscnedolo a prendere come al solito alla sprovvista.
"Fa freddo qui fuori", dice Harry, guardandosi i palmi, e poi aggiunge "Ho le mani gelate".
E Louis non può che non ricominciare a fantasticare sulle sue mani e sulle sue dita ossute e fredde, con la sola, piccola differenza che ora le sue fantasie possono diventare realtà.
Non ci pensa due volte e subito dopo aver aperto e richiuso la porta dietro di sè afferra quelle mani che tanto agognava, intrecciando le dita facendole aderire perfettamente tra le proprie. Poi se le avvicina alle labra e ci sfiora le labbra a mo' di bacio, Harry aveva ragione<. erano gelate.
Ma non ci mettono molto a riscaldarsi tra i palmi dell'altro, e mentre le lingue schioccano e i baci si fanno più lascivi ed intimi le loro mani rimangono lì, come immutate, perfettamente incastonate tra di loro.
Louis non può che pensare a come le mani di Harry Styles sembrino forgiate apposta per lui, come se fossero state create per intrecciarsi nelle sue, come se fossero solamente proprietà di Louis Tomlinson. 
   
 
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