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Autore: ticci    02/11/2012    4 recensioni
Alanis, una giovane cacciatrice, cresciuta da Bobby, è abituata a investigare su strane sparizioni, a combattere, a uccidere i mostri. La sua vita riceverà una sterzata inaspettata grazie all'incontro con Dean, Sam e Castiel.
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Ciao a tutti! Questa long fic l'avevo già pubblicata, ma ho deciso di cancellarla a causa di innumerovoli errori sia di "grammatica", sia perchè, rileggendo alcuni capitoli, non mi soddisfavano appieno. Così l'ho riscritta, nella speranza di averla migliorata.
Fatemi sapere che ne pensate.
ticci
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 2

Eccomi finalmente arrivata dopo due ore di viaggio. È andato tutto tranquillamente: niente traffico e musica a tutto volume. Quale metodo migliore per allontanare i pensieri su quello che dovrò fare?
Bobby non sarebbe soddisfatto di me nel sapere su quale genere musicale si è concentrato il mio interesse. È da quando sono adolescente che cerca di farmi piacere il rock, ma invano. Ricordo ancora i suoi goffi tentativi di farmi ascoltare gli AC/DC, quando io preferivo le boyband.
Anche se odio ammetterlo, mi manca molto. Alla fine è stato come un padre per me. Da quando mio padre James e mia madre Carol sono morti (avevo 11 anni), ho passato tutte le mie estati con lui, mentre il resto dell’anno lo passavo in un collage. All’inizio è stato difficile, soprattutto per lui: un uomo burbero, che amava stare da solo e per di più cacciatore, si è trovato sulla soglia di casa, da un giorno all’altro, una bambina, molto abbattuta a causa del lutto.
Il mio ricordo sui primi giorni con lui sono molti confusi, anche perché cercavo di stare molto tempo da sola per non farmi vedere piangere e quando mi trovavo in sua presenza ero sempre arrabbiata. Bobby dopo vari tentativi inutili trovò finalmente trovato la soluzione per farmi stare meglio: mi ha insegnato, all’inizio, la boxe in modo tale da scaricare tutta la rabbia che portavo dentro e poi le varie arti marziali orientali per aiutarmi a gestirla. Appena raggiunta la maggiore età ho iniziato a cacciare con lui fino a quando non ho incontrato il Principe Azzurro. Almeno, all’epoca, credevo che lo fosse. Si chiamava Jason ed era bellissimo: occhi di un azzurro come il cielo nelle giornate primaverili più belle e i capelli castani tenuti molto corti. È stato un colpo di fulmine per entrambi. Mi ha chiesto di seguirlo e così ho fatto. Bobby ha capito e mi ha lasciato andare. Purtroppo, però, non è finita come nelle favole, poiché Jason non era il principe, bensì il lupo, per la precisione un lupo mannaro. Sapevo fin da subito la sua “natura” e avevo imparato ad amarla. Bobby invece una volta venuto a conoscenza, aveva cercato invano di persuadermi a lasciarlo. Continuava a ripetermi: “Con la merda che vedi tutti i giorni come puoi fidarti di uno così?”. Ma com’è il proverbio? All’amor non si comanda? Così sono andata a vivere con lui e per quasi un anno è stato un idillio. Cacciavo solo quando lui diventava peloso, quindi una volta al mese, perché andava in una struttura a “prova di lupo”. Era tutto perfetto, ma poi qualcosa è andato storto. Con il cuore (e non solo) letteralmente rotto, Bobby mi ha riaccolto e mi ha risollevato ancora una volta. Tuttavia qualcosa era cambiato, Bobby mi guardava con delusione, quante volte mi aveva detto che Jason non era adatto a me? Come aveva potuto la sua figlioccia innamorarsi di un mostro? Dopo avermi rimesso in sesto, sono andata via e da allora non ci siamo più visti. Chissà come reagirebbe, se lo chiamassi. Ci proverò appena avrò finito con questo caso.
Questi ricordi sono riaffiorati mentre sono sdraiata nel letto della terribile camera in un albergo a due stelle con la moquette bordeaux. Mi sono fatta una doccia e adesso aspetto che la piastra si scaldi per stirare i miei lunghi capelli color rosso-mogano. Domani devo interpretare un’agente dell’FBI, quindi devo essere completamente in ordine. Il completo giacca e gonna fino al ginocchio è già pronto sulla sedia, e gli occhiali con le lenti finte erano appoggiati sulla scrivania. Come odio nascondere i miei occhi blu topazio dietro quelle lenti. Ma Bobby mi diceva che così sembro più professionale.
Una volta finita finito di stirare i capelli, finalmente prendo sonno, per fortuna un sonno senza sogni.
 
NdA: ecco il secondo capitolo. Beh, è una sorta di presentazione di Alanis, e spiega la natura del suo legame con Bobby.
Negli altri capitoli ci sarà più azione, giuro!
Ci tenevo a specificare che alcune espressioni, come “diventare peloso”, sono tratte dai libri della Hamilton.
Un grazie a chi ha messo la storia nelle seguite e ricordate. Un bacio a Diemmeci, per la sua recensione.

  
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