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Autore: RoxxHarry    02/11/2012    5 recensioni
Sarah jones è una ragazza di diciassette anni che si iscrive al provino come ballerina di x factor nel 2010... incontrerà qualcuno di speciale che la aiuterà molto e rincorrerà il suo sogno come tutti gli adolescenti.. buona lettura. (:
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Prologo:  hall of fame
 
                                                                                                                                 29 agosto 2010
“Dai Sarah, io lo so, ce la puoi fare, devi soltanto credere in te stessa.”
 
Queste poche parole rimbombavano nei miei pensieri.
Ero seduta sulla panchina degli spogliatoi con i gomiti sulle ginocchia e le mani tra i capelli.
Ero terrorizzata.
Gocce di sudore freddo come il ghiaccio mi solcavano la fronte e il nervosismo era alle stelle. Le mie ditta erano intrecciate tra di loro. Tendevo a gesticolare per il nervoso.
Aspettavo con ansia che mi chiamassero, così finalmente mi sarei tolta quel fottutissimo peso dallo stomaco.
Erano mesi che provavo per questa audizione, avevo passato l’estate in sala prove.
Una parte di me era convinta che non mi avrebbero mai selezionata, ma l’altra pensava che forse qualche opportunità poteva esistere dato che ero arrivata fin qui.
Il dubbio mi tormentava, e fissavo l’orologio ogni secondo.
Mi alzai ed infilai gli scaldamuscoli iniziando a sciogliere un po’ i legamenti.
 
Passarono circa quindici minuti e poi sentii nominare il mio nome nella stanza affianco.
Inghiotti e con molto coraggio e determinazione entrai nella sala prove con un’espressione  molto seria sul volto.
Nei miei occhi grigi come il fumo si poteva leggere il mio stato d’animo. Un miscuglio tra emozione, determinazione, nervosismo, paura.
Inserii il cd nello stereo e partì la canzone “Hall of fame”.
Chiusi gli occhi per qualche millesimo di secondo per entrare in simbiosi con la melodia e mi lasciai trasportare dalle note ipnotizzanti del brano.
 
Una coreografia mista, una mezza cosa tra il classico e l’hip hop.
I miei piedi scivolavano leggeri sul pavimento di legno e le mie dita leggiadre sfioravano l’aria, come se fossero ali di una farfalla.
Le giravolte si susseguivano, i passi diventavano sempre più complicati.
Il modo in cui ballavo rispecchiava la mia anima: sensibile, solitaria, determinata, pura.
 
Dopo quasi quattro minuti il suono della musica si affievolì fino a terminare definitivamente.
La coreografia terminò e i giudici impassibili appuntarono qualcosa su un blocchetto che avevano davanti posto sul loro tavolo.
“Può andare, signorina Jones” mi dissero.
Sorrisi leggermente e ritornai negli spogliatoi.
MI tolsi gli scaldamuscoli, il body, e mi rinfilai i miei normali vestiti.
Un paio di jeans vecchi e stravecchi, un po’ stretti, a sigaretta e una felpa larghissima con sopra qualche disegno colorato.
Presi il borsone da terra e mi diressi verso l’uscita dell’edificio.
 
Buttai la borsa nel ‘bagagliaio’, se così si poteva definire, entrai e accesi il motore.
Dopo qualche spinta  riuscii a partire e ad arrivare a casa, miracolo.
Dovevo assolutamente portare quel pick up da Jackson a farlo aggiustare.
 
Parcheggiai, sempre per miracolo, presi il borsone ed entrai nel mio minuscolo appartamento nel centro di Londra.
Non potevo permettermi uno di quegli appartamenti lussuosi, questo era il massimo lusso che mi potevo permettere: uno squallido e minuscolo appartamentino al centro di Londra.  Ma almeno si adattava alle mie richieste.
Il resto del denaro mi serviva per mantenermi e pagare il conto per le lezioni di danza.
Facevo due lavori per mantenermi. Cameriera la mattina da Starbucks e due volte a settimana lavoravo al centro commerciale come commessa in un negozio di telefonini.
Se mi avessero preso ai provini per x-factor avrei abbandonato uno di quei lavori e avrei potuto divertirmi un po’ di più.
Pratico danza da quando ho sei anni, e non ho mai smesso, ora ne ho diciassette, e finalmente, forse, avrei avuto la mia occasione.
 
Mi infilai il mio pigiama e mi preparai un tè al limone.
Mi sedetti sul divano e feci una telefonata a mia sorella.
Parlammo del provino e promisi di contattarla quando avrei saputo i risultati.
 
La mia famiglia viveva in Italia, e io, dopo vari scongiuri, inginocchiamenti e scene ridicole convinsi i miei genitori a trasferirmi in Inghilterra per ballare.
E adesso eccomi qui, in un minuscolo appartamentino scadente in attesa di alcuni fottutissimi risultati.
 
Mi infilai sotto una copertina leggera e accesi la tv godendomi tutto il relax possibile aspettando il giorno successivo per sapere che fine avrei fatto.
 
*alza la manina per farsi vedere*
Buon
Sono tornata con una nuova storia.
Spero il prologo vi abbia incuriosito almeno un pochino.
Avete visto il video di little things? Jfeiuhfeiohfqe+
Da svenimento, letteralmente.
Poi domani escono i biglietti ebfreuwfhrio, sono terrorizzata, e se non riuscissi a prenderli?
Ho paruissima (?) :3
Tornando a noi (lol) spero che il capitolo vi sia piaciuto, se vi va lasciatemi qualche recensioncina, giusto per aiutarmi a far migliorare la mia autostima lol
Vabbene, un grande bacio, e al prossimo capitolo gentee. <3 
 

  
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