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Autore: GiulyHermi96    02/11/2012    3 recensioni
Non c'è nulla da dire.
Crisi adolescenziale = scleri notturni e lacrime a non finire, ecco di cosa tratta questa misera shot.
Forse voleva trattare di cose profonde o altro, ma la realtà è che vuole essere solo un chiarimento con me stessa, almeno credo... eppure non lo so, perché sono persa
Dalla ff:
È normale sentirsi piccoli e inutili?
È normali chiedere di poter addormentarsi e di non svegliarsi mai più?
È normale, a volte, voler semplicemente mollare tutto e fregarsene di ciò che questo comporterà?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Persa

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Vorrei farmi un nome, vedere il mondo e brillare, ma al contempo vorrei rimanere seduta sul divano e fregarmene di tutto, con una prima edizione di Jane Eyre in mano davanti ad un camino e una tazza di thé zuccherato sul tavolino alla mia destra.
È normale sentirsi piccoli e inutili?
È normali chiedere di poter addormentarsi e di non svegliarsi mai più?
È normale, a volte, voler semplicemente mollare tutto e fregarsene di ciò che questo comporterà?
C'è qualcuno? Qualcuno che mi ascolti e mi capisca?
Tutti dicono che è l'età e che passerà, ma io mi chiedo, è davvero così, oppure sono solo io quella strana.

Non so perché, ma mi piacciono i tavolini rotondi di legno. Magari con quei piedini che fanno un ricciolo in fondo e sembrano sempre in procinto di cadere.

Vorrei poter volare. Volare come un'aquila, lontana da qui, metri e metri sopra tutto, le aquile non hanno problemi. Loro cacciano, mangiano e dormono. Soprattutto, volano, senza problemi, senza pensieri, senza dover rendere conto a nessuno.

Posso essere un'aquila? O anche uno scarafaggio, non mi interessa, non voglio essere me stessa. Odio tutto di me, come sono dentro e fuori. Potrei dire: “è normale sentirsi così a sedici anni” ma mi suonerebbe troppo falso.

Io non voglio essere me stessa. Vorrei talmente tanto che tutto ciò che ho intorno mi ascoltasse, ma sembra che questa richiesta non sia degna di una soluzione, o di una risposta.

Mi sento in gabbia, voglio uscire... o meglio, voglio rimanerci per chiudere fuori tutto, o chiuderci dentro tutto, per poi uscire senza più alcun pensiero a cui dedicarmi.

Non voglio la vocina che mi parla nel cervello. Vorrei che si zittisse una buona volta.

È così difficile da capire?

Vorrei qualcuno che mi ascolti, ma sembra che nessuno lo faccia.

Forse sono io la bacata.

Effettivamente, non è normale parlare a così tanti e pretendere che nessuno capisca, ma allora perché mi succede così? Perché mi sento come la bollicina dell'acqua lete in cerca di segni di vita?

Perché devo sempre essere sola?
Perché ho reazioni che non ritengo normali?
Perché sto piangendo mentre scrivo? Io non volevo piangere!
Non volevo!

Non è una reazione normale!

Non voglio!

Non voglio essere debole, ma cavolo perché finiamo tutti col dimostrarci così?
Perché le cose che vogliamo sono così difficili da ottenere?
Perché ciò che vorrei non può essere raggiunto? Perché?
Che qualcuno mi ascolti! Vi prego!
Vorrei solo smettere di piangere!
Vorrei solo avere delle risposte!
Non mi sembra di chiedere il mondo!

Perché non esiste il genio della lampada? Perché anche a undici anni ero così e i miei amici no?
Perché non posso essere come gli altri?
Cos'ho di sbagliato?
È sbagliato essere diversa?
È sbagliato volere cose diverse?

 

È sbagliato preferire un libro a una serata in discoteca?

È sbagliato arrabbiarsi dopo che il tuo ex ragazzo ti ha mollata con un SMS?

È sbagliato aspettare un cd di una cantante che si adora con talmente tanta trepidazione da essere presa in giro 24 ore al giorno?

È sbagliato voler scomparire? Voler scomparire e fregarsene di fare del male a quelli che tengono a te? Lo so che è sbagliato. Eppure, mi chiedo, è così terribile chiedere di non esistere? Sarebbe così orrendo chiedere di non avere mai vissuto?
So che può suonare orrendo, ma a volte mi chiedo se, con tutta la sofferenza che c'è nel mondo, ne valga la pena, poi, di vivere.

Le esperienze ne fanno valere la pena?

Io proprio non lo so, ora come ora, credo di no.

Credo che l'unica cosa, anzi l'unica persona che mi faccia rimanere con la testa sulle spalle e che a volte mi ascolti sia mia sorella.
Al contempo, però sono così dispiaciuta e arrabbiata con me stessa per non essere la sorella maggiore di cui lei avrebbe bisogno. Sono così orrenda come persona e come vivente, e rovino sempre così tante cose, che mi chiedo se farebbe davvero la differenza se non ci fossi... è sbagliato?
Perché allora le persone ridono?
Perché non ho nessun talento mentre gli altri sì?
Sono davvero destinata a diventare una moglie casalinga che viene sottomessa dal marito perché non è troppo intelligente e non lavora molto? Oppure sono destinata a rimanere sola a vita?
Probabilmente sarà così, ma io non voglio!
Lo so che non tutto ciò che si vuole o non vuole può accadere, ma è talmente frustrante non sapere cosa mi succederà.

E se mi perdessi?
Forse sono già persa... forse sono davvero persa nei meandri di questo schifo di mondo.

Basta piangere! Io non piango per delle domande esistenziali, di solito.

Eppure ora lo sto facendo e mi odio per questo.

Sono piuttosto confusa, non trovate?
Forse perché sono persa...

Sì, è così...

Mi sono persa.



Angolino autrice:
Non credo ci sia altro da dire, tranne il fatto che probabilmente domani, quando sarò in un momento particolarmente felice, mi darò dell'idiota e cancellerò questa cosa...
Ciao,
Giuly

   
 
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