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Autore: Carliel    02/11/2012    5 recensioni
Cosa succederebbe se Jude si innamorasse della sorella del capitano, innamorata a sua volta di un'altro ragazzo?
enjoy&rate
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel/Shuuya, Jude/Yuuto, Mark/Mamoru, Nuovo personaggio, Shuu
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Dovresti mangiare-
Vidi due occhi di smeraldo sollevarsi dal piatto intatto che avevano di fronte.
-Non penso di riuscirci- sussurrò.
Sussurrò lei, Dianne Evans. Capelli color del miele di castagno, occhi verdi; ora cerchiati da profonde occhiaie che la facevano apparire così vulnerabile.
Sospirai. Mi sedetti accanto a lei: -Come va la testa?- chiesi.
Lei fece un sorriso tirato: -Va molto meglio, davvero- rispose.
-Essere pessimi bugiardi è una dote di famiglia, Dianne-
-Sei tu che fai domande stupide… Come ti sono sembrata stanotte, Jude? Non credo che la tua impressione fosse che scoppiassi di salute- appoggiò la testa sulla mano.
No, decisamente non scoppiava di salute. Mi ero precipitato in camera sua per tentare di placare le urla di disperazione di una ragazza distrutta, che faceva lo stesso sogno ogni notte e che ogni notte si risvegliava tra le mie braccia, in lacrime.
Entrambi sentimmo dei passi. Era Mark. E dietro di lui, si era fermato sulla soglia, Axel. Lui e Dianne si guardarono intensamente per qualche secondo, finchè lei non fu costretta ad interrompere il contatto visivo a causa di un accesso di tosse.
-Dianne!- si preoccupò subito Mark.
-Sto bene, va tutto bene… Mark, sto bene- mormorò lei.
Mi alzai e mi diressi a passo esitante verso Axel.
-Va' via- dissi, senza troppi preamboli.
-Jude?- Blaze sembrava confuso.
Lo guardai dritto negli occhi: -La fai stare male, non vedi?! Se tieni anche solo un minimo a lei… VA' VIA!- gridai.
-Jude, no…- sentii Dianne in lontananza protestare debolmente.
Axel mi guardò per un attimo, poi nei suoi occhi passò un'ombra di dolore e dopo aver annuito, cominciò a seguire il corridoio nel verso opposto.
Mark si preoccupò: -Jude ma che ti è preso?! Axel sembrava distrutto dalle tue parole!-
-Meglio così- dissi. –Axel deve stare lontano da Dianne, la fa solamente peggiorare-
Mark mi guardò con aria interrogativa.
-Mark…- intervenne Dianne. –Tu sai perché non sto più giocando insieme a voi?- domandò.
-Bhe, certo! Stai male, non dormi…- rispose Mark, evidentemente non tanto convinto delle sue parole.
-Sì ma… Sai perché succede?- chiese ancora lei, abbassando lo sguardo.
Mark aggrottò la fronte, era così raro vedere il capitano della Inazuma così serio: -Sogni le persone che ti hanno rapita quando eravamo piccoli…-
Dianne sussultò: -Non solo, fratellino, non solo- una lacrima rigò il suo viso.
-Io sogno… Io…- le si ruppe la voce.
Scattai al suo fianco e lei seppellì il viso nel mio mantello: -Vuoi che glielo dica io?- le sussurrai.
Dopo un attimo di esitazione, annuì debolmente.
Presi un bel respiro e dissi: -Tua sorella sogna la morte di tutti i membri della squadra. Vede ognuno di noi morire nei modi più orribili, modi che sono irripetibili. Ma soprattutto vede morire Axel… Lo vede spirare di fronte ai suoi occhi, lo vede dissanguarsi senza poter far nulla per evitarlo-
Mark si sedette per non perdere l’equilibrio e si coprì il viso con le mani.  
Continuai: -Di per sé, la cosa dovrebbe turbarla come la turbano la morte degli altri, la tua e la mia… Ma al sentimento di amicizia e fratellanza che prova per la squadra, si aggiungono degli altri sentimenti… Che sente solo per Axel-
Dianne si strinse ancora più forte a me.
-Amore… e desiderio di protezione- asserii.
Mark alzò la testa di scatto. –Tu… Tu sei innamorata di Axel?-
Dianne si staccò da me quel tanto che bastava per dirgli: -Sì, Mark. Lo amo… Lo amo e non riesco nemmeno a sopportare la sua vista perché ogni volta che lo guardo negli occhi… Vedo la morte che vedo nei miei sogni!-
Il capitano si prese nuovamente la testa tra le mani: -Oh Dio…- gemette.
Altre lacrime presero a scorrere sulle guance della ragazza e allora Mark si alzò e la abbracciò con dolcezza.
-Si sistemerà tutto, vedrai! Presto potrai tornare a giocare e a ridere con tutti noi e potrai stare con Axel- il solito, inguaribile Mark Evans, l’ottimista.
Dianne si sforzò di sorridere, probabilmente avendo pensato le stesse cose che avevo pensato io, rispose: -Certo! E’ un momento un po’ così, ma andrà sicuramente tutto bene-
Mark le sorrise, la salutò e le disse di riposarsi. Poi mi fece cenno di seguirlo alla porta:
-Grazie per quello che fai per lei, Jude. Lo apprezzo davvero- mi disse.
-Non mi costa nessuno sforzo, non c’è bisogno di ringraziarmi- gli risposi.
Lui sembrava sorpreso: -Bhe comunque, volevo farlo- si passò una mano nei capelli. –Però c’è ancora una cosa che non comprendo… Ho capito perché Dianne non vuole vedere Axel… Ma non capisco perché tu sia stato così brusco con lui-
-Non voglio che lei stia male, tutto qui- tagliai corto.
-Certo, dev’essere senz’altro per questo!- mi rispose allegramente Mark. –Ciao Jude, ci vediamo!-
-Ciao, capitano- lo salutai.
Quando richiusi la porta alle mie spalle, Dianne si era addormentata sul tavolo.
Devi essere così stanca, pensai.
La presi delicatamente in braccio e la portai in camera sua, adagiandola sul letto e coprendola.
Non mi piace mentirti, capitano, ma non puoi saperlo. Non puoi sapere che aiuto questa ragazza non per bontà d’animo o per amicizia, ma perché la amo. Non lo puoi sapere… O anche lei lo scoprirebbe. E non avrei più nessun momento da passare con tua sorella. Vuoi sapere perché sono stato brusco con Axel? Per il semplice fatto che lui ha qualcosa che ha fatto innamorare Dianne; qualcosa che io non ho. A volte lo odio, a volte non ci riesco… Perché so che lei starebbe malissimo senza di lui; lo provano le urla di disperazione che riempiono questa stanza ogni notte.
Non farei mai nulla per ferirti, mia piccola Dianne… Ti amo.
Prima di uscire dalla stanza non riuscii a trattenermi dal posare leggermente le mie labbra sulle sue, per sentirne la morbidezza, per sentire l’aroma di vaniglia che emanava tutto il suo corpo.
Dormi, dormi e smetti di sognare la morte, piccolo angelo.
   
 
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