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Autore: Grumpy    02/11/2012    1 recensioni
Una fic che ho pubblicato molto tempo fa e che non ho più continuato. ora ho deciso di riprenderla.
La storia parla di Sirius Black e di un personaggio da me inventato
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Con un pop si Materializzarono nella casa di Tonks,che si trovava in un quartiere babbano. Quest’ ultima guardò l’amica mentre accendeva la luce. “Allora Hya che dici vuoi andare a nanna o stiamo sveglie un po’?” chiese.
Hydra mugugnò guardandola con faccia stanca “Ok nanna ho capito. Vieni ti faccio vedere la nostra camera ho un lettone che basta per tutte e due” la guidò ed aprì la porta della camera disordinata con tutte le coperte del letto aggrovigliate,Hydra sorrise “Felice di sapere che in tutti questi anni non sei cambiata” esclamò assonnata,Tonks fece un grande sorriso e rispose “Sempre la stessa!”. Le due si misero il pigiama e andarono sotto le coperte “Buona notte Tonks”
“’Notte Hya”.

 
Le prime luci del mattino si infilarono tra le tapparelle semi dischiuse raggiungendo e beccando Tonks proprio sul viso. Ormai era abituata a quel raggio,era la sua sveglia,era la dimostrazione che era a casa. Mugugnò e si stiracchiò come ogni mattina ma quando vide qualcuno sotto le sue coperte cacciò un urlo. “Mmmh Tonks ti sei dimenticata che ci sono io,vero?” sentì la voce di Hydra bofonchiare. Tonks si morse il labbro,ormai una sua abitudine in certe situazioni “Ehilà,buon giorno Hya!”. Tonks vide le coperte muoversi,Hydra stava ridendo silenziosamente. “Buon giorno” rispose Tonks girandosi verso l’amica.
“Che ore sono?” chiese Hya.
“Le 9.30” Hydra si stiracchiò a sua volta “Ah allora mi alzo” borbottò. Le due si alzarono e Hya si diresse in bagno per darsi una rinfrescata.Tonks la guardò,era sempre la stessa Hya.....metamorfomagus,come lei,solo che Hya preferiva sfoggiare dei capelli rosso fuoco.Ora che la guardava meglio aveva anche cambiato il taglio di capelli;quando andavano a scuola portava un caschetto con la frangetta ma ora erano più corti e sembrava un folletto,e il fatto che fosse alta solo un metro e mezzo,o qualcosa di più, rafforzava quest'immagine.Aveva un nasino piccolino che lei scherzosamente definiva a patatina,le labbra carnose e gli occhi un po' piccoli ma di un colore particolare che non aveva mai visto a nessuno,erano a metà tra il grigio e il verde.
Quando Hya uscì dal bagno,Tonks notò che aveva continuato,negli anni, a seguire il suo stile tra punk e goth.L'ombretto nero risaltava di più grazie alla sua pelle bianchissima che contrastava anche con il rossetto rosso scuro.E poi le cose che più le piacevano in lei: il piercing al labbro inferiore,al sopracciglio sinistro,al naso e quelli alle orecchie,se non ricordava male erano 5 ad orecchio;e i tatuaggi.... il pentagramma sulla mano destra e la fenice sull'avambraccio sinistro erano stupendi!E c'era anche la sua mania di avere tanti bracciali ed anelli. La adorava per questo!Aveva fatto tutto questo per far un torto ai suoi genitori con la mania del sangue puro e l'odio verso i babbani.
Tonks mise poi da parte questi pensieri e andò anche lei in bagno a prepararsi.

“Cioccolata?” chiese Tonks,uscendo dal bagno,e l’altra sorrise “Certamente!”. Hydra si diresse in cucina e si sedette su uno sgabello. Guardandosi in torno aveva capito che la casa di Tonks era piuttosto piccola ma estremamente adorabile,disordine incluso. La cucina era posizionata ad angolo dove c’era un grosso e paffuto frigo arancione, il resto era in legno e il piano distaccato della cucina era praticamente un tavolo con il lavandino incorporato,li era dove probabilmente Tonks mangiava visto che intorno ad esso c’erano degli sgabelli di vari colori. Nell’altra stanza c’era il salotto con un grosso divano viola al centro e di fianco un pouf verde. Il tavolino e di fronte al tutto c’era una grossa scatola nera di cui non aveva ancora capitolo l’utilità. Poi nel corridoio,al fondo, c’era la disordinata camera da letto e al fianco il rosa e allegro bagno. Quella era la casa di Tonks:ben arredata,piccola e accogliente proprio come lei. Tonks aprì lo sportello della dispensa e tirò fuori dei biscotti. 
“Scommetto che il frigo è vuoto e dentro la dispensa hai solo schifezze ed ingredienti per le schifezze” le disse l’altra con un sorriso.
Tonks aprì la bocca oltraggiata “Hydra Lavinia Ivanova cosa ti fa pensare una cosa del genere?” trillò.
Rimasero un po’ in silenzio per poi scoppiare a ridere. Tonks si avviò al frigo e l’aprì. Nel portauova c’era un uovo mezzo rotto,una bottiglia d’acqua(a metà) ed una banana solitaria e triste che le guardava contrariata. Tonks chiuse la porticina e Hydra rise di nuovo. “Ecco qua con tanto di marshmellows”.
Le due si avviarono al divano e contemporaneamente si lasciarono cadere pesantemente su esso con la delicatezza pari a quella degli elefanti. All’impatto Hydra riuscì comunque a salvare la sua cioccolata tutta nella tazza,si girò verso Tonks e scoppiò a ridere. La ragazza aveva una grossa macchia di cioccolata sulla maglia con tanto di marshmellows che contornava il tutto. Hydra tirò fuori la bacchetta e borbottò un “Gratta e netta” e tutto andò via.
“Comunque che mi racconti di bello?” esordì Tonks come se nulla fosse. Hydra sorrise per poi rispondere “Cosa vuoi sapere?” “Da quando ci siamo divise” rispose l’altra. Hydra fece un grosso sospiro,dopodiché iniziò.

“Quando i miei genitori mi hanno portato via dall’Inghilterra non gli ho parlato per mesi. Ormai ero maggiorenne e avrei potuto andarmene ma i miei genitori mi stavano sempre con il fiato sul collo e credo avessero fatto una specie di incantesimo per tenermi d’occhio. Non gli interessava il fatto che fossi infelice,il fatto è che in Bulgaria la cosa più importante è il rigore e l’onore e avevano capito che una figlia come me doveva essere tenuta d’occhio,l’unica figlia per lo più. Ho iniziato a capire che non potevo chiudere il mondo fuori, quella situazione mi stava distruggendo. Così provai ad adattarmi a quel mondo elegante, rigoroso e perfetto che non mi ha mai rappresentato e che credo che non mi rappresenterà mai. Ma almeno mi faceva tirare avanti e questo per tutti questi anni,quante notti a piangere...Quanto dolore,quante volte ho sognato di essere qui. L’unica cosa che mi tirava su era il lavoro, ho fatto un addestramento contro la magia e i maghi oscuri,è come diventare Auror. Comunque un giorno i miei genitori mi hanno chiamata a parlare. In pratica mi hanno detto che ero una buona a nulla e un disonore e che non potevano starmi dietro per sempre e così cosa c’è di meglio che affibbiarmi per marito un giovane viscido verme di buona famiglia come Nicolas Karkaroff?Così non ci ho visto più,era davvero troppo. Ho urlato loro contro e il conflitto credo che gli ha fatto abbassare la guardia e così sono riuscita a scappare” concluse.
Tonks l’ascoltava seria ed attenta per poi sussurrare un “Mi dispiace”.
“Oh ma non importa,è tutto ok per me...Ora. E tu che mi dici?” chiese
“Io sto bene. Quando te ne sei andata ho sofferto tantissimo. Tu sei stata una delle poche persone che ha preso tutto il pacchetto: Stranezza,eccentricità,goffaggine...Metamorfosi. Tutto praticamente, tutto ciò che sono e che alcune persone hanno teso,e tendono tuttora ad allontanare. Dopo un po’ di tempo,molto tempo, anche io me ne sono fatta una ragione e mi sono buttata nel lavoro. Ho studiato per diventare Auror e ci sono riuscita, è da un anno che ho la nomina effettiva. Il Ministero si sta comportando da idiota e rifiuta il fatto che...Hya ti ricordi di tu-sai-chi?Bè è tornato. Ovviamente sai di Harry Potter e tutta la storia. Due anni fa tu-sai-chi è tornato ma nessuno ha voluto credere alle testimonianze di Harry e Silente. Qui stiamo passando un periodaccio ma Silente ha rimesso su un’associazione magica che era stata creata prima di Harry. Questa associazione ora che V-Voldemort è tornato si chiama Ordine della Fenice. Io appena ho saputo e ho deciso di farne parte,anche se sono giovane non mi importa. Faccio la spia per loro lavorando al Ministero con un mio altro collega. Stiamo lottando di nuovo per far vivere finalmente in pace questa terra. Per annientare quel mago che da anni,generazioni ormai ci fa tremare. Vivere o morire, ma io non ho paura e per me il mio lavoro è importante, tutto pur che questa guerra che non è ancora iniziata ma che inizierà,avrà fine” concluse Tonks. Rimasero in silenzio per un po’ di tempo,poi Hydra parlò.

“Voglio esserci” disse
“Dove?”
“Voglio entrare nell’Ordine,no non fare quella faccia, non me ne sto qui a guardare. Io non sono in vacanza o per una visita di cortesia qui,sono venuta a viverci e se c’è qualcosa che mi impedisce di vivere allora voglio lottare per la mia libertà. Troppo tempo sono rimasta a guardare il mondo che va a rotoli senza fare niente,ora basta. Ho la cittadinanza anche Inglese ed è questa la mia terra. Tonks,voglio entrare nell’Ordine della Fenice”. Tonks la guardò per poi rispondere soltanto “E’ pericoloso” e Hydra sorrise “Anche per te è pericoloso ma hai fatto la tua scelta ed io voglio fare la mia”.
Tonks la guardò per poi sbuffare “Eh va bene, sta sera c’è la riunione e ne parlerò con Silente. Oggi pomeriggio andiamo al quartier generale così inizio a presentarti qualcuno,c’è anche mio cugino. Credo che andrete d’accordo,anche lui è un rinnegato. La mia famiglia è antica e malvagia quanto la tua. Mio cugino e mia madre sono stati gli unici che hanno avuto il coraggio di scappare e mia madre ha sposato un babbano quindi immagina...Ora mando un gufo al quartier generale per avvisare della tua presenza” le disse per poi ripetere “Ma ne sei sicura?” Hydra la guardò accigliata “Ti ho detto di si.. Ma ehi cos’è sta cosa che mi sta torturando la schiena?” borbottò e tirò fuori un telecomando mentre diceva “E questo cos’è?” Tonks glielo tolse dalle mani sorridendo e accese la TV.
“Ah!Finalmente una TV!” gridò l’altra e Tonks rise. “Erano anni che non ne vedevo una. Mi è mancata in questi anni!”. disse Hydra. Quando vivi in una famiglia di purosangue che odiano le cose babbane ti perdi cose come la TV.” Continuò Hya.
Tonks la guardò e sorrise tra se,ora si rendeva davvero conto di quanto le fosse mancata.
  
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