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Autore: Demone    03/11/2012    0 recensioni
Una ragazza si aggira per le vie di Londra. E' bellissima, attira tutti gli uomini ma in realtà lei è qualcosa di più. Lei è una demone. Ogni sera uccide un ragazzo diverso e si diverte nel farlo. Crede di aver abbandonato il passato ma il passato, prima o poi, torna sempre. Puoi scappare, puoi fuggire ma tutto ciò che hai lasciato alle spalle ti salta addosso. Forse per Kayline è arrivato il momento di cambiare, di affrontare il passato. Chissà, anche nel cuore meno umano c'è una scintilla di vita che può germogliare in amore....
E' la mia prima ff, l'avevo pubblicata in un'altra categoria prima di postarla qui, spero di non aver sbagliato! Perfavore leggete e recensite, sono curiosa di leggere i vostri pareri e, se la storia piace, sarò ancora più invogliata a scrivere! Buona lettura :)
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Il sole brillava prepotente e illuminava uno dei tanti parchi di Londra. Il verde brillava di una bellezza incredibile e i colori dei fiori erano ancora più accesi.  Kayline era distesa su un prato e aveva un libro davanti a se.  Le piaceva leggere. Anche se era diventata una demone alcune cose di lei non erano cambiate. Amava ancora leggere e stare all’aria aperta. La faceva sentire umana. Quel giorno il sole le riscaldava le  spalle che la maglia lasciava scoperte.  Quella storia le piaceva era interessante. A lei le storie d’amore non le interessavano neanche un po’ ma quel libro era uno dei preferiti. Era un libro di Verne, uno dei suoi autori preferiti. Non c’erano stupidi fronzoli nel suo modo di scrivere e la storia riusciva a trasporla in una realtà diversa dove non esisteva quella fame di anime che la tormentava. L’aria le solleticava il viso e le alzava i capelli neri. Era così presa dalla storia da non accorgersi di un’ombra che la guardava e la seguiva. Da dietro un albero, infatti, qualcuno la osservava. Restava completamente all’ombra e di lui non si intuiva niente, neanche i lineamenti.
“Ti ho trovata. Non sarà facile portarti via però”
 
Era notte e Kayline stava di nuovo camminando per le vie di Londra con un ragazzo. Si tenevano mano nella mano. Gli occhi di quello sconosciuto erano pieni di malizia e di desiderio. Gli occhi della demone ricambiavano in parte quello sguardo eppure in fondo c’era un desiderio più importante. Un desiderio che nessun umano poteva capire. Il ragazzo improvvisamente tirò Kayline in un vicolo e la buttò al muro. Le tirò su la gonna.
“Ti voglio”
“Lo so. E io voglio la tua anima”
Gli occhi di Kayline si erano fatti gelidi e in un solo istante aveva ribaltato la situazione. Il ragazzo aveva le spalle al muro e guardava Kayline con paura. Gli occhi di ghiaccio di Kayline erano freddi, gelidi. C’era solo una lieve traccia di fame. Una mano entrò nel suo petto e la sua anima fu risucchiata via.
Kayline lasciò cadere il corpo e si aggiustò una gonna. Dal buio emerse una voce.
“Ecco come li attiri. Una bella idea, niente da dire.*
Una risatina sommessa.
Un brivido percorse la schiena di Kayline e si immobilizzò. Quella voce la conosceva. L’aveva sentita anni prima. Mille anni prima.
“Ciano”
Il suo era un sussurro. Aveva paura di quell’essere che era appoggiato al muro del vicolo. Era bello, indubbiamente. Aveva i capelli scuri, fra il nero e il castano. I suoi occhi erano neri, due pozze di oscurità. I lineamenti erano belli. Avevano qualcosa di irresistibile. Ciano era appoggiato al muro con noncuranza. Era molto bello. Kayline tornò in se. Odiava Ciano e lo temeva
“In persona.”
Un altro brivido percorse la schiena di Kayline.
“Non ho nulla da dirti. Addio”
Gli passò davanti per andare via. Camminava a testa alta, mostrando una sicurezza che non aveva. Una mano di Ciano le prese l’avambraccio e lo strinse, bloccandola. Kayline si immobilizzò per un secondo
“No Kayline. Io devo parlarti. Lo sai cosa voglio e sai che ti farò venire con me quindi smettila con queste storie da bambina e vieni con le buone”
Kayline si liberò dalla presa e si permise una risata.
“Tu sei ancora convinto che io sono quella ragazza sperduta che si era appena trasformata in demone che hai conosciuto 100 anni fa, vero? Bhe, sono cambiata e le tue minacce sono parole vuote”
Lo guardò negli occhi per un paio di secondi poi si girò e se ne andò. Ciano rimase fermo a osservarlo. Non si aspettava una reazione come quella. Sorrise con sarcasmo. Lei lo avrebbe seguito comunque. Non poteva fermarlo. Per quella sera la lasciava in pace. Avrebbe provato il giorno successivo.
 
Mancavano poche ore all’alba e Kayline non riusciva a dormire. Si girava inquieta nel letto. Ricordava ancora quello che era successo nel vicolo. I ricordi si sovrapponevano in continuazione senza darle tregua. Non riusciva ad arginarli. Si sentiva soffocare dal loro peso. Alla fine si arrese. Chiuse gli occhi e lasciò che i ricordi la sommergessero.
 
Era una sera tiepida di primavera di 1000 anni prima. Il vento le solleticava i capelli e portava odori fantastici. I boccioli dei fiori, l’erba fresca, la terra grassa e umida. Tutto aveva un odore di amore. Eppure Kayline era triste. No, era distrutta. Stava cavalcando un cavallo nonostante l’ora tarda e correva a rotta di collo, incurante dei pericoli. Un masso e il cavallo cadde e Kayline con lui. Rimase a terra, a piangere. Grosse lacrime le solcavano il viso. Le asciugò con rabbia ma non cambiava nulla. Si sedette a terra con le spalle su un masso e continuò a piangere. Voleva piangere fino ad annullarsi, fino a svuotarsi. Aveva ucciso, aveva massacrato. L’aveva fatto e si era saziata. Aveva estratto i cuori fumanti dal loro corpo. Era un’assassina. Pianse finché non ebbe più lacrime e gli occhi non si seccarono. I singhiozzi continuavano a uscire prepotenti ma provava a soffocarli. Avvertì un braccio attorno alle spalle. Si girò e vide un ragazzo bellissimo che l’abbracciava con dolcezza
“Ssh.. calmati. Va tutto bene. Io sono qui per aiutarti. Non piangere più”
La sua voce era calma e pacata e anche dolce, a suo modo. Le asciugò le lacrime con un gesto dolcissimo.
“Chi..chi siete?”
La voce di Kayline era leggermente allarmata.
“Sono un tuo amico, ora calmati. Va tutto bene”
“No. Io sono un’assassina io..io ammazzo e mi diverto nel farlo. Uccido le persone. Sono un mostro!”

Le lacrime erano tornate a scorrere sul viso e lo sconosciuto l’aveva abbracciata come si fa con i bambini quando hanno paura. L’aveva lasciata piangere finché non si era calmata. Poi si era alzato, aveva acceso un fuoco e aveva iniziato a cucinare. Kayline lo osservava incuriosita.
“Io non mi sono preparata. Sono Kayline Jones”

Lo sconosciuto aveva sorriso
“So chi sei. Ti cercavo. Io sono Ciano.”
 
Il ricordo finì in quel momento lasciando solo una vaga traccia di tristezza nei gelidi occhi di Kayline. Era stato molto tempo prima e lei era solo una ragazza che all’improvviso si nutriva di anime e uccideva le persone. Ciano l’aveva aiutata ma solo per conseguire il suo scopo. Le aveva spiegato molte cose. Era un essere infido, un vampiro. Kayline l’aveva scoperto poco dopo. Lo odiava con tutta se stessa. L’avrebbe voluto uccidere ma non poteva. Era troppo potente. Si girò di nuovo nel letto. Stava pensando se doveva scappare da Londra quando finalmente si addormentò. 
  
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