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Autore: Mary West    03/11/2012    6 recensioni
{Per i cinque anni del mio Capo ♥ Auguri, Lights}
Nel caldo sonnecchiare di quel mattino molto speciale, Hermione entrò nella stanza.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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It’s a very special day today ~Di biglietti, Edvige, compleanni e falsi impegni




 
Era davvero una splendida giornata, quell’ultimo giorno di Luglio nel Surrey.
Il sole brillava entusiasta ancor prima del solito, anche lui visibilmente desideroso di dare inizio a quella giornata speciale, e irradiava con i suoi raggi mattutini l’incantevole cittadina sotto di sé. In uno dei quartieri di questa cittadina, poco lontano dal centro, nel silenzioso e raffinato viale di Privet Drive, la giornata speciale doveva ancora cominciare.
Al secondo piano del numero 4, un raggio malandrino faceva capolino da uno spiraglio nella finestra e cadeva esattamente sul letto, a illuminare il viso del festeggiato.
Un altro bagliore luminoso varcò la soglia e la stanza s’illuminò di più.
La prima a svegliarsi, quella mattina di quel giorno speciale, fu Edvige. La luce del sole aveva colpito anche lei e l’aveva destata dal suo sonno profondo. Irritata da quel brutale risveglio, la civetta sbatté le ali contro la gabbia ed emise un suono altezzoso, cercando, invano, di attirare l’attenzione del suo padrone addormentato.
Aldilà del mare di oggetti che divideva la scrivania dal letto – matite, fogli, libri, penne, pennarelli, inchiostro colato, piume d’oca, bauli, abiti e perfino un manico di scopa – Harry dormiva.
Incurante di quel raggio birichino, teneva gli occhi ancor ben chiusi e respirava profondamente contro il cuscino di piume, con il lenzuolo avvolto in vita in un modo che non sarebbe mai riuscito ad eguagliare da sveglio e un ciuffo di capelli particolarmente ribelle che gli ricadeva delizioso sulla fronte, a nascondere il segno del suo passato inciso sulla pelle.
Edvige, tremendamente seccata dall’atteggiamento indifferente del suo padrone, si rassegnò al suo destino e nascose la testa sotto un’ala, nel tentativo, vano quanto il precedente, di riprendere sonno.
Nel caldo sonnecchiare di quel mattino molto speciale, Hermione entrò nella stanza.
Edvige osservò incuriosita l’arrivo della ragazza mentre lei si richiudeva la porta alle proprie spalle usando estrema cautela nel non fare il minimo rumore. Una volta che le fu vicina, Hermione le aprì la gabbia ed Edvige emise un segno di assenso e gratitudine, volando fino al davanzale della finestra e riprendendo ad osservare con aria consapevole ed esasperata il suo padrone.
Hermione si sedette sul bordo del letto e posò sul comodino, accanto alla sveglia che ormai aveva dato le dimissioni, un pacchetto incartato con un involucro scarlatto e dorato. I suoi occhi si assottigliarono in un’espressione di adorazione nella contemplazione del ragazzo che ancora dormiva e una mano andò ad accarezzargli la fronte calda, scostando il ciuffo ribelle.
Harry respirò più profondamente e finalmente si svegliò.
Dischiuse lentamente gli occhi e si strofinò con vigore i pugni sulle palpebre stanche, prima di inforcare gli occhiali.
“Buongiorno” disse sorridendo. Hermione sorrise a sua volta.
“Buongiorno” replicò compiaciuta. “Dormito bene?”
“Benissimo, grazie” rispose Harry mettendosi seduto sul letto. Edvige notò le sue guance avvampare e trattenne a stento uno sbuffo di impazienza.
“Come mai da queste parti?”
Hermione sorrise con più forza e un guizzo divertito le sfuggì dalle labbra.
“Allora” esordì fra le risate. “Il mio compito è di distrarti tutta la giornata per evitare che tu vada a casa di Ron, dove lui e Sirius stanno ancora litigando con Remus e Molly a proposito della storia della spogliarellista dalla torta, e fare in modo che tu non contatti nessuno fino alle otto di stasera.”
Harry scosse la testa, divertito.
“Non riesco a credere che si stiano applicando tanto” disse ridendo. “Insomma, non lo sapessi… ma mi è bastato guardare negli occhi Neville per mezzo secondo per capire che non doveva andare a trovare suo zio Archie, ieri mattina.”
Hermione rise divertita e Harry con lei.
“Sì, be’” lo giustificò, “Neville non è molto bravo a raccontare le bugie, dovresti saperlo. Ci sarà anche Piton” aggiunse poi con uno sguardo malizioso.
Harry sollevò le sopracciglia allusivo.
“Delizioso” commentò compiaciuto. “Perché Ron e Sirius non ci danno un taglio con la storia della spogliarellista? Potrebbero far uscire Piton dalla torta. Sono sicuro che sarebbe davvero adorabile, in gonnellina e pareo…”
“Silente ha insistito perché venisse” spiegò Hermione sorridendo esasperata.
“Be’, allora risparmino sul regalo, perché lui è più che sufficiente.”
“La smetti di esasperare quel pover’uomo? Non dirmi che ce l’hai ancora con lui perché alla fine si è scoperto che è una brava persona…”
“Scherzi? Io l’ho sempre saputo, solo che non lo dicevo per scaramanzia…”
“Naturalmente.”
“E questo cos’è?”
Hermione arrossì lievemente e strinse le mani attorno al bordo del pacco incartato.
“Una stupidaggine” disse rossa in viso. “Nulla di importante, solo… be’, aprilo, no?”
Harry sorrise imbarazzato e afferrò lo scatolo che lei gli porgeva. Scartò con mani quasi tremanti la carta cremisi e dorata e spalancò la bocca stupefatto davanti al contenuto che avvolgeva.
“Oh mio Dio” sussurrò incredulo. “Non posso crederci.” Le sue dita strinsero eccitate i due fogli di carta sul fondo del pacco e nei suoi occhi brillava una luce di totale meraviglia.
“Sono due biglietti per la finale di Sabato” disse Hermione a disagio. Continuava a torturarsi le mani nervosamente. Girò altrove lo sguardo e vide quello severo di Edvige. Con espressione di disappunto, tornò a guardare Harry.
“Hermione, è… è un regalo meraviglioso. Tu sei meravigliosa.”
Lei avvampò ulteriormente e abbassò il capo, imbarazzata.
“Non sapevo ti piacesse il Quidditch.”
“Cosa?”
“Dicevo, non sapevo ti piacesse il Quidditch” disse lui e sorrideva malizioso.
“Di che parli? Certo che non mi piace.”
“Oh, be’… sai, visto che Sabato andremo a vedere la finale…”
“Andremo?” Hermione sbarrò gli occhi stupefatta. “Io non vengo.”
“Sì che ci vieni. Mi hai regalato due biglietti… funziona sempre così, nei film… se qualcuno ti regala due biglietti, uno è per te e l’atro per lui… o lei, naturalmente…”
“Harry” intervenne Hermione seria. “Non se ne parla. Io non ci capisco niente di Quidditch, so solo che le palle sono rotonde…”
“E io pensavo si giocasse con le racchette! Lo vedi, sei una donna preziosa!”
“Harry!” urlò lei esasperata. “Non capirei nulla, sul serio…”
“Ma sì, invece… ti spiego tutto io…”
“Harry…”
“Hermione. È il mio compleanno.”
Si guardarono negli occhi e Harry sbatté le palpebre sulle luminose iridi di smeraldo. Edvige sospirò.
“Va bene” cedette. “Non potrò raccontarlo a nessuno, ma va bene…”
Harry saltò dal letto e lei schioccò un bacio sulla guancia.
“Viene” disse poi correndo verso la porta. “Andiamo a fare colazione, che dobbiamo caricarci… abbiamo una lunga giornata di falsi impegni oggi…”
Hermione scosse la testa e sentì il viso avvampare ancora. Si alzò e incontrò lo sguardo di Edvige, che sembrava voler dire molto di più di quanto i suoi versi di esasperazione e impazienza le concedessero di fare.
“Hermione?!”
“Arrivo!”
Oh sì, quella sarebbe stata davvero una giornata speciale.
























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Chiariamo che dovrei studiare tedesco - e francese, letteratura italiana, letteratura tedesca, critica e tanto altro ancora - chiariamo che sono in ritardo, chiariamo che è insensata e che mi è venuta uno schifo, chiariamo anche che stanotte non ho dormito e mi reggo in piedi con muffin e caffé, oltre che con gli spilli e con lo scotch, ma chiariamo anche che lei è stata una delle prime persone che ho conosciuto in questo mondo favoloso e che merita anche un altro caffé e due ore in più sui libri. 
Per cui, eccomi qui.
Devo dire che è davvero tanto che non posto qualcosina in questo fandom - il mio primo, adorato fandom - e che mi mancava davvero tanto scrivere su questi due gioielli. Ho pensato all'occasione e il tutto è venuto di conseguenza. 
Naturalmente, il 'what if?' è per la gente che è ancora in vita - sono già abbastanza depressa per lo studio che devo fare, se li lasciavo morti mi deprimevo ancora di più. 
Il risultato non è bello come avrei voluto, ma questo passa il convento. 
La dedica è al mio adorato Capo, la dolcissima Lights. <3 Auguri di cuore, Capo. <3 Anche se tremendamente in ritardo, come al solito. Spero potrai apprezzare la buona volontà. 
E grazie a tutti quelli che, come sempre, mi seguono, recensiscono, leggono e tutto il resto. Mi rendete davvero immensamente felice e senza di voi davvero non saprei come fare. <3
Alla prossima!
Mary 
   
 
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