Fanfic su artisti musicali > Amy Winehouse
Segui la storia  |       
Autore: WildTeenSpirit_    03/11/2012    2 recensioni
[Amy Winehouse]
Anna ha solo 14 anni. Bè, solo, li deve ancora compiere, il mese prossimo.
Ma non è come gli altri quattordicenni, ha trovato un'amica particolare. Quest' amica le parla attraverso le canzoni e l'accompagna in tutta la sua vita, anche se la segue dall'alto.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2: Wake up Alone

Dopo aver studiato l'esterno del suo diario, Anna ne aprì una pagina. Aveva paura di ricordare: erano passati 2 anni, e il suo cuore si stava lentamente ricomponendo. Lesse una pagina a caso:

"Caro Diario,
Oggi Max mi ha invitata a casa sua. Non stavo più nella pelle, ero felicissima. Certo, lui voleva solo fare i compiti, ma una volta finiti potevamo anche stare un po' insieme e parlare, come facevamo ai vecchi tempi.
Ero carichissima, saremmo andati a casa sua dalla scuola a piedi, ma quando sono scesa fino alla piazza sotto la scuola lui stava parlando con Sharon. Lei gli prendeva le mani, rideva, era bellissima.
Ma non importa, mi son detta, dopotutto lui ha invitato me, non lei. Bè l'ho pensato fino a quando non l'ha baciata. Così, di punto in bianco, davanti a tutti, mentre lei, con i suoi occhi verdi come il veleno, mi guardava con aria di vittoria.
OK, non importa. Me lo son detta una seconda volta, dopotutto lei ora se ne sarebbe andata. Allora lui mi ha visto, mi ha sorriso ed è venuto verso di me. Con Sharon che lo seguiva a ruota. Prima che arrivasse lei, Max fece per parlare.
Ha detto 'Ei, ciao!' io gli ho sorriso e ho ricambiato il saluto. Ma lui non si è fermato 'Ehm, senti, per oggi ho qualche problema... vedi è che...' il mondo mi stava crollando addosso, finchè non è arrivata Sharon e ha terminato il suo discorso
'Senti tesoro, oggi ho la lezione aperta di danza, e Max viene a vedermi. Bè, voi potete studiare insieme un'altra volta. Max andiamo?' ecco il mondo che mi schiaccia 'Si, un attimo. Avviati, ti ragguingo.. Senti Anna, sai com'è fatta.. è un po' prepotente, ma infondo ha ragione... è da molto che mi chiede di venire a questa maledetta lezione, ok?'. A quel punto non so che m'è preso. Non mi andava che una stronzetta e il mio (ormai ex) migliore amico mi trattassero così, sono Anna, non mi faccio mettere i piedi in testa da Miss Universo e il suo stupido ragazzo! 'No, non è ok. Allora "senti" come dice la tua stupenda ragazza, prima ci dicevamo tutto, senza vergogna, ora perchè hai smesso? Io non sono cambiata, tu si. Perchè quando ti chiamo tu hai il telefono staccato, quando ti vedo a ricreazione tu vai dai tuoi amci, quando siamo in classe sei più attento alla lezione che a ciò che ti dico io, e questo non è normale; tu, hai smesso d'essere Max'. Ormai non ce la facevo più. Lui non se l'aspettava, rimase spiazzato e per qualche secondo silenzioso, poi disse: 'Sai cos'è cambiato veramente tra noi? Che tu m'ami, e io no'. Ormai non mi interessava più che l'avesse detto esplicitamente e che ogni speranza fosse andata in frantumi sotto i suoi piedi, chissenefrega! 'Sei arrogante, ecco cosa sei. Volevi cambiare il mondo, ma t'hanno cambiato loro. E sai cosa? Io posso anche averti amato, e tu non sai come. Con l'amore più sincero che esista, perchè eri come un fratello per me. Mi consolavi. Mi aiutavi e mi facevi ridere; la nostra era la migliore amicizia della storia. E così, pensi che sia stata io a rovinare tutto innamorandomi d'un coglione, o tu a scappare dalle situazione e ad abbandonare un'amica per seguire quelli che credi veri amici, ma che quando Sharon ti lascerà ti abbandoneranno anche loro? Io la mia risposta ce l'ho già, tu pensaci un po' se ti rimane qualcosa nella testa, sai, non si può sapere se ci rimane qualcosa. Intanto vaffanculo. Ciao'. E me ne sono andata, senza aggiungere altro, senza aspettare una risposta, perchè non ne avevo bisogno. Lui rimase lì, fermo dove l'avevo lasciato per qualche secondo, poi si voltò, pallido, e seguì Sharon in una pizzeria. E oggi, 8 Gennaio 2012, si segna la fine dell'amicizia, della fratellanza, e dell'amore mai esistito e mai ricambiato tra me e Max"

Anna lesse tutto d'un fiato, ricordando ogni singola scena di quel giorno infernale. Ricordò che sua madre non era a casa, e che passò tutta la sua giornata in riva al mare, sulla scogliera a lanciare sassi, sabbia, e tutto ciò che le capitava tra le mani. Aveva il viso rosso e rigato di lacrime, il ginocchio con un ampio taglio ancora sanguinante (era la sua prima volta sulla scogliera ed era caduta al primo ostacolo), e una ferita ancora più ampia e ancora più sanguinante sul cuore. Anna ricordò che tornò a casa, dicendo alla mamma che c'era stata a casa di Max, che s'era divertita molto. Cosa poteva fare, andare dalla madre dicendo "Ei, ma', veramente oggi non sono andata da Max. Vedi, lui ha preferito passare la giornata con la sua ragazza, per poi andarla a vedere piroettare come una bambolina, e quando l'ho saputo ho cominciato ad urlargli in faccia. Quindi, vedi, non ci sarà possibilità di tornare da lui". Già, aveva mentito alla madre, quel giorno. Lo segnava sul calendiario, l'8 gennaio, come il giorno più brutto e più bello della sua vita. Bello perchè sulla spiaggia, vicino alla scogliera, qualcuno aveva abbandonato un vecchio CD, rotto e consumato, che sulla copertina ritraeva una bellissima ragazza, e Anna le rivolse lo sguardo più curioso che avesse mai rivolto a qualsiasi cosa. Era una ragazza giovane, sulla ventina, con un grande cesto di capelli neri, rialzati sulla testa e sciolti sulle spalle; aveva un ciuffo biondo che spiccava tra quei capelli neri così belli, pensava Anna. Gli occhi della ragazza erano abbassati, ed era in mostra il suo trucco nero, con una lunghissima coda di rondine. Aveva le braccia tatuate con delle pin-up, e su una spalla aveva un ferro di cavallo con su scritto "Daddy's girl". Anna ricordò d'aver letto il titolo dell'album: "Amy Winehouse Lioness: Hidden Treasures" e di esserselo portato a casa nascosto nello zaino. Dopotutto se era lì era perchè non lo voleva nessuno, e nessuno voleva Anna. Quindi lo portò a casa, lo ascoltò tutto, travolta da quella voce calda piena di sfumature, sofferente come lei. Ascoltò anche l'album prima, e quello prima ancora. Si sentiva come legata a quella ragazza, sentiva che Max non le serviva. Così, con le lacrime ormai asciutte sul viso, andò a cercare sul suo sito il prossimo concerto, ma non c'era. Amy era morta l'estate stessa. A quanto pare di alcol, era sempre stata una grande amante dell'alcol, e per un periodo anche della droga. Ma non era morta di droga, quel circolo vizioso l'aveva già superato. Anna versò un'altra lacrima. Voleva con tutto il cuore incontrarla, ma poi pensò che le parlava ogni volta che cantava, così continuò a documentarsi sulla vita della cantante. Poi uscì, andò al negozio di dischi e comprò tutti i suoi album, sia in versione CD che in versione vinile, e tutti i suoi concerti in DVD. Poi, si ricordò Anna, vedette anche un altro DVD, che parlava della sua morte. Con la mano un po' tremante lo prese, voleva sapere. E comprò tutto. Anna pensò che era morta una grandissima amicizia, ma ne era nata un'altra ancora più potente, perchè Amy non l'avrebbe mai abbandonata per un ragazzo. 

I pensieri di Anna furono interrotti dalle grida di sua madre, che la chiamava per cenare. E partirono le domande.
'Anna, tesoro, come è andata oggi a scuola?' solite domande retoriche.
'Bene'. Anna era stanca di rispondere e la madre di domandare.
'Ho parlato con la madre di Max, oggi. Vedi tesoro, ha bisogno di ripetizioni di letteratura, è una materia per lui impossibile, dice la madre'. Il boccone di carne di Anna le andò di traverso. Come era possibile?
'No. No e no'. Anna era sicura, non avrebbe aiutato la gente quando non c'era stata per lei. Max doveva sguazzare nelle insufficienze, e bocciare. Anna gli avrebbe riso in faccia!
'Anna, senti, ti pagherebbe anche. Ha bisogno di te'. Anna rise, prima di rispondere.
'Ah, e così siamo arrivati anche alla corruzione? No. Tu non avrai il coraggio di chiedere dei soldi a sua madre, e impedirai a me di essere 'così maleducata' da chiederli a Max. Mamma, sai che i miei rapporti con lui si sono allentati, anzi, distrutti per motivi di cui ora non ho voglia di parlarti, fatto sta che alla fine non ci faremo pagare. Sua madre è così tirchia che lo chiede a me per non pagare qualcun altro'. Anna era incorruttibile.
'ANNA! Basta, tu gli farai ripetizioni. L'ha chiesto lui, non mi interessa quello che pensi, ma tu l'8 gennaio, giorno prima della verifica di lettere, andrai a casa sua e lo aiuterai. Discorso chiuso'. Anna si alzò da tavola e se ne andò in camera sua a guardare uno dei concerti di Amy. Voleva fare ripetizioni l'8 gennaio, ma che ironia! A distanza di due anni precisi dalla loro rottura. Anna svuotò la mente, aiutata dalla calda morsa al cuore della voce di Amy. E si addormentò.


Si svegliò di soprassalto. Era sudata, le tremavano le mani. Aveva sognato il giorno in cui avrebbe dovuto dare quelle famose ripetizioni a Max. Dopo essere andata via dalla sua casa era andata alla scogliera ad ascoltare un po' di musica e a tirare sassi, quando arrivava Max si sedeva accanto a lei. Le diceva 'Scusa per quello che è successo. Ti amo'. Anna, nel sogno, era cosciente, ma non comandava lei, perchè la Anna del sogno si avvicinava a Max, il Max del sogno si avvicinava alla Anna del sogno e la baciava; poi le sorrideva, lei le dava la mano ma lui la spingeva giù dalla scogliera. Lei cadeva nel mare, fino al fondo. Poi Max cominciava a tirare sassi, tanti sassi, fino a sotterrarla e farla morire. Anna si ripeteva 'è solo un sogno!' ma continuava a tremare. Non riusciva a riaddormentarsi, così andò sul balcone, a prendere un po' d'aria fresca anche se era il 23 dicembre. Prese l'iPod, ascoltò Amy. Poi si voltò verso il poster, disse 'Amy, grazie. Ti voglio bene'. 'Anch'io', disse qualcuno alle sue spalle. Anna raggelò. Una ventata d'aria calda la investì. 'Girati' disse la voce alle sue spalle. 'Sei tu?' disse Anna, con quel coraggio con cui aveva parlato a Max due anni fa. 'Girati, sono io' disse la voce. Anna riconosceva quella voce. Quella voce aveva parlato in tutti i concerti che aveva ascoltato, in tutte le interviste che aveva seguito. Quella voce apparteneva alla ragazza che l'aveva aiutata, alla sua migliore amica. A quella ragazza che, quando cantava, le faceva dimenticare i problemi e le aveva fatto ritrovare la forza che aveva perso. Anna si voltò. 'Ciao, Amy'. Era lei.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Amy Winehouse / Vai alla pagina dell'autore: WildTeenSpirit_