'Confessioni'
Il preside rimase senza parole, credevo che gli era preso il colpo della strega c.c
Un po’ gli dispiaceva, insomma, l’anno passato ci avevo fatto amicizia e ci stavamo simpatici l’uno con l’altra.
Preside: “Bhè, se pensi che questo potrà far cambiare il tuo comportamento con i professori di lì, non vedo perché no”
“Grazie preside” dissi mentre io e Erika l’abbracciammo.
Preside: “Ora devo solo chiamare la scuola di Londra per avvertirli del tuo arrivo”
“Preside… un ultimo favore, a Erika e a me, può farci mettere nella stessa classe? La prego **”
Preside: “Solo se mi dai del ‘tu’”
“Ah è vero, scusa capo u.u”
Erika non poté che ridere di quella scena.
Le lezioni finirono e tornammo a casa, Erika sarebbe rimasta a dormire di nuovo da me per aspettare la chiamata del preside.
“Mamma…devo dirti una cosa”
Mamma: “Dimmi tesoro”
“Partirò per Londra, sto aspettando solo la conferma.”
Il piatto che aveva in mano le scivolò e si frantumò in mille pezzi quando incontrò il pavimento.
Papà: “Cos’è successo?”
Mamma scoppiò in un pianto isterico e abbracciò papà e poi me.
Mamma: “Perché, dammi solo una motivazione!”
“Voglio continuare lì gli studi, e poi sarà più facile trovare lavoro, sai in Italia c’è crisi.”
Papà: “Hai sempre voluto andare a Londra e non ti sei mai arresa, testaccia dura. Io voglio solo il meglio per te, stai attenta mi raccomando.”
“Certo! :D Sono matura ormai!”
Papà: “Si certo! Così matura che non ti sei accorta che oggi sei andata a scuola con due paia di scarpe diverse! E ancora adesso le indossi.”
Abbassai lo sguardo per controllare, merda.
Eh vabbè può capitare u.u
“Ehm, questa mattina andavo di fretta sai..”
Mamma: “Tornerai vero?”
“Ma certo mamma! Che domande!”
Mamma: “ti lascio andare a patto che tornerai qui a Natale, a Pasqua a tutte le feste!”
“Ahahaha oddio x’D sisi ok :)”
Papà: “Chi verrà con te?”
“Erika! Ma.. a proposito, dov’è? ERIKAAAAAAAAAA!”
Erika: “Dimmiiiiii!”
“Che cazzo di minchia di fine hai fatto?”
“Sono sopra che parlo con Zayn, ti salutano tutti.”
“Risalutameli”
Erika: “Ok… Ehi Zayno vi risaluta!”
Zayn: “Ci mancate c.c ma torneremo!”
Erika: “Non dirlo! Perché sarete così impegnati che chissà quando verrete!”
Zayn: “Non ci possiamo fare niente! dobbiamo andare in America!”
Erika: “Certo perché in America ci siete andati così poche volte no!”
Zayn: “Cazzo Erika non siamo noi che decidiamo!”
Erika: “Ecchepporcodinci voi potreste anche rifiutarvi!”
Zayn: “Sono nostre fan! Non le rifiuteremo mai cazzo!”
Erika: “Si ma anche in Italia avete delle fan! O in spagna! Francia! Dove cazzo ti pare non solo in AMERICA!”
Zayn: “In America lavoriamo di più! Abbiamo più fan! Capiscimi cazzo!”
Erika: “Più fan? Zayn ma ti senti cribbio! Più fan ahahaha! Zayn tu dovresti capire noi! FANCULO.”
Attaccò.
Liam: “Cos’è successo?”
Zayn: “Abbiamo litigato in un certo senso!”
Louis: Eccheporcol’amichettodiharry sempre a litigare!”
Harry: “Ehi ma cosa centra il mio bambino OwO E poi Zayn, anche tu cazzo! Le vai a dire quelle cose! Un po’ di contegno.”
Zayn: “E’ che sono nervoso e mi girano le palle.”
Louis: “Le palle girano? O.o’”
Niall: “Louis -.- battute infelici.”
Liam: “Comprendila! Un po’ ha ragione però…”
Zayn abbassò lo sguardo.
Io: “Ho sentito delle urla, ti stavi facendo il mio panda Mr Kiplin o hai litigato con Zayn?”
Erika: “Non sono così disperata di andarmi a scopare il tuo panda! E bene si, la seconda opzione mi sembra più appropriata ;D”
“Perché avete litigato?”
“Perché è un cazzone e non ci capisce una minchia!”
“Ah wao.”
Mi raccontò tutto per filo e per segno.
“Quindi? Hai intenzione di non venire più con me?”
“Come? Nono io vengo eccome! Quando lo vedrò il ragazzo si cagherà sotto ;D”
Squillò il telefono.
“Pronto?”
Preside: “Celine?”
“Ah preside dimmi!”
Preside: “Ho chiamato la scuola e …”
“E??? Dai preside cazzo non mi far stare sulle spine c.c”
Preside: “E avete l’aereo domani mattina alle 8.00!”
“Cazzus così presto? c.c”
Preside: “Domani verrò a salutarvi! Ora andate a dormire che sono le dieci!”
“Basta che ci credi tu ahahaha”
Erika: “Ho sentito ‘aereo’ ‘8.00’ ‘domani’ daje cazzo andiamo a Londraaaaaaaaaaaaaaaaa!”
“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! HJEDUITEDRTIOUJE MACARENA, ODRUIE9HGEO COSA BUENA, IROSTUBHAEIO MARACARENA EEEEEEEEEEH MACARENAAAA!” dissi saltando sul letto come una cogliona.
6.00 di mattina suonò la sveglia.
Senza pensarci due volte ci alzammo, facemmo colazione e ci vestimmo, io (http://data.whicdn.com/images/25481042/3038959685_1_5_D2xsVzyl_large.jpg) Erika
(http://data.whicdn.com/images/20560763/tumblr_lxavqbeQaa1r8w8vno1_500_large.jpg)
Salutai con un immenso abbraccio mamma e papà che mi raccomandarono di stare attenta e bla bla bla.
Erika chiamò sua madre e gli disse che stava per partire, sapevo che il padre era morto quando lei avena tredici anni, non ne parlava mai, è da lì che ha iniziato ad essere fredda e acida con le persone, le uniche di cui si fidava eravamo noi e sua madre Eva.
Prendemmo un taxi e andammo all’aeroporto, erano le 7.30 così andammo a fare il check-in.
Ci mettemmo circa un’ora e mezza/due ore.
Scendemmo dall’aereo.
Eravamo a Londra.
CONTINUA.
Non vi chiedo nada stavolta.
lasciatemi qualche commento lungo più di 10 parole.
FACCIO PUBBLICITà: nelle recensioni lasciata il link della vostra storia, al prossimo capitolo pubblicizzo, RICAMBIATE, CONTROLLO.
baci, celine xx