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Autore: makyu_    03/11/2012    1 recensioni
Niall detestava Lucynda O'Brien.
In un anno quella ragazza era stata capace di farlo sentire come povero irlandese sciocco e stupido.
Ma la verità è che Lucynda non è come sembra, e Niall lo scoprirà la sera del ballo dopo aver ricevuto un biglietto.
Why can't you look at me like that?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Why can’t you look at me like that?



Era dalla sera della festa che Niall non si dava pace.
La stupida festa di una stupida snob  ossigenata gli aveva rovinato il fine settimana.
Lui detestava quella ragazza.
La detestava con tutto se stesso, le provocava un prurito alle mani ogniqualvolta che la incrociava nei corridoi del Sabin High School che talvolta aveva paura di non trattenersi.
Il perché di tanta ostilità? Semplice. Era una ragazza superficiale, in tutti sensi.
Giudicava dalle comitive, dai vestiti, dalla marca di scarpe l’utilità delle persone.
Ma la cosa che più infastidiva Niall era che fosse tanto stupida quanto bella.
Sì, lo ammetteva: era una bella ragazza, ma pur sempre una stupida bionda.
‘Buon giorno Irlanda’, esclamò Liam da dietro le sue spalle per poi comparire al suo fianco.
Niall emise un lamento che doveva sembrare un ‘ciao’ strascicato, prima di fermarsi davanti agli armadietti tra cui c’era anche il suo.
‘Stamattina ti vedo di buon umore!’, scherzò Liam dandogli una pacca sulla spalla facendolo risvegliare da quello stato catatonico. Niall scrollò le spalle prendendo il libro di chimica dall’armadietto ed infilandolo nella tracolla.
‘Liam sono ancora in dormiveglia, non rompere’borbottò issando la borsa sulla spalla e continuando a camminare per il corridoio della sua scuola.
Passando davanti agli altri ragazzi e ragazze del Sabin si meravigliava di come potessero essere così chiacchieroni e sprizzanti già alle prime ore del mattino; a Mullingar, non era così.
Già, Mullingar… gli mancava la sua città, i suoi amici, la sua vecchia vita fatta di calcio, birra e risate, ma soprattutto musica.
Si era trasferito da un’ anno circa a Liverpool ma non aveva mai dimenticato da dove veniva, né chi era: un’irlandese.
Però non disprezzava dove adesso si trovava, anzi era felice perché aveva conosciuto dei veri e buoni amici come Liam, Zayn, Louis ed Harry. Quattro ragazzi completamente diversi fra loro ma accomunati da una sola passione, quella del canto, della musica, delle emozioni che ti trasmetteva un palcoscenico.
Avevano una band, i UPALLNIGHT, si riunivano nel garage della villa Styles ogni giorno e provavano fino a tardi infischiandosene dei compiti e di tutto il resto.
Ma nonostante avesse degli ottimi amici, una band tutta sua, una famiglia ancora unita, era sempre emarginato e il meno considerato solo perché, appunto, era irlandese.
E la colpa di questa ghettizzazione di chi era se non di quella oca bionda?
La prima volta che l’aveva vista era rimasto impalato a fissarla a bocca aperta nei suoi jeans stretti e stracciati, la canotta che aderiva al suo fisico proporzionato, i capelli biondi lisci che ricadevano morbidi sulle spalle, gli occhi verdi incorniciati da lunghe e folte ciglia.
Sì, era rimasto a guardala con la bava per un bel po’ tanto che la diretta interessata gli aveva rivolto un sorriso sprezzante per poi alzargli il dito medio e urlare:- ‘Irlandese sbavoso, chiudi quella bocca!’
Tutti si erano voltati verso di lui scoppiando a ridere, mentre Niall voleva essere risucchiato dal pavimento e rimanerci a vita.
Da quel giorno, lui l’aveva detestata.
Lui detestava lei..
‘Hey finto biondo, stamattina la spazzola l’hai scaricata nel cesso?’, urlò una voce stridula alle sue spalle, Niall si voltò verso di questa e alzò gli occhi al cielo non appena vide Lucynda O’Brien , meglio conosciuta come Lucy, appoggiata agli armadietti guardarlo fredda e superba mentre le sue amichette gracchiavano come galline.
Lucy, lui detestava Lucy.
Liam accanto a Niall lo sguardò supplicante di lasciar perdere e continuare ad ignorarla come sempre, e così fece anche quel giorno: si voltò e passo di marcia entrò nell’aula di chimica.
‘Stupida, stupida, stupida bionda!’, borbottò Niall quando si sedette al suo solito banco in terza fila, ma la tortura non era finita lì.
Quando alzò gli occhi dai suoi appunti ed incrociò quelli di Lucy che si stava dirigendo al banco accanto al suo, Niall sobbalzò sulla sedia aggrappandosi al banco.
‘Che diamine ci fa Lucy a chimica?’pensò Niall seguendo la ragazza con lo sguardo trovandosela a pochi centimetri da lui, con le braccia conserte e lo sguardo corrucciato rivolto al professor McCollister che era appena entrato in aula con la sua ventiquattr’ore e si stava preparando a spiegare le reazioni chimiche tra azoto e anidride carbonica.
‘Fantastico, devo subirmela per la prossima ora? Di male in peggio’borbottò tra se e se Niall, rivolgendo l’attenzione alla lezione che si stava svolgendo in classe.
Passati i primi trenta minuti, Niall era già straziato di stare seduto su quella sedia a sentire inutili collegamenti tra la chimica e la letteratura e non riusciva a stare fermo senza spostare lo sguardo da una parte all’altra della stanza, quando un foglietto bianco volò sul suo banco sotto ai suoi occhi.
Lo aprì facendo attenzione a non farsi beccare dal professore e lo lesse.
 

‘‘Ti aspetto vicino agli spogliatoi della palestra, stasera al ballo, alle nove.’’


Il ballo.
Niall se ne era completamente dimenticato che quella sera avrebbe dovuto suonare al ballo della scuola con la sua band.
Ma chi gli aveva mandato ora quel biglietto? Alzò la testa dal bigliettino e perlustrò l’aula, ma nessuno sembrava notarlo. Si voltò a guardare Lucy che ora aveva il mento posato sulla mano e sbuffava scocciata dondolando il piede avanti e indietro.
Si girò a guardarlo negli occhi, ma prima che potesse parlare la campanella suonò e tutti in quell’aula si volatilizzarono, compresa lei.
 
***
‘Io sono venuto con Melissa al ballo, stasera’, disse Zayn allargandosi il nodo della cravatta nei camerini dietro al palco dove c’erano anche i suoi quattro amici di band.
Liam si passò una mano tra i capelli, stringendo con l’altra il microfono ‘Io ho invitato Allison, sarà sicuramente in pista da ballo..’.
Louis che cercava di schiaffeggiare Harry sul sedere, si voltò verso i compagni lasciandosi cadere a peso morto sul divano, ‘Io l’ho chiesto a Billie e lei mi è saltata al collo ringraziandomi’ si vantò lui, mentre l’amico ricco si sedeva al suo fianco scrollando le spalle ‘ Io ne troverò sicuramente una stasera dopo l’esibizione’.
I quattro risero di gusto, per poi spostare contemporaneamente lo sguardo sul biondo che seduto sullo sgabello stava accordando la chitarra.
Niall alzò lo sguardo sentendosi improvvisamente osservato, e notò Louis, Harry, Liam e Zayn aspettare impazienti una risposta.
‘Che c’è?’
Zayn ridacchiò, ‘Con chi sei venuto al ballo?’, Liam lo osservava sorridente.
Niall si strinse nelle spalle, alzandosi dallo sgabello, ‘Con nessuna, ma mi hanno chiesto di andare davanti agli spogliatoi della palestra dopo l’esibizione… non so chi sia, ma spero non un ragazzo o non metterò mai più piede in questa scuola’.
I ragazzi risero dandogli qualche pacca di qua e di là mentre venivano chiamati per andare a cantare sul palco.
Si avvicinarono e si strinsero in un abbraccio di gruppo, urlando in corro:- ‘Tutti per uno, UPALLNIGHT per tutti!’.
 
***
Il professore di recitazione, Mr Bear, prese in mano il microfono, ‘E questi erano gli UPALLNIGHT!’
Un boato di applausi riempì la palestra dove tutti gli studenti del Sabin High School si erano riuniti per il ballo.
I ragazzi fecero un mezzo inchino, salutando tutti, mentre le ragazze urlavano eccitate ancora i loro nomi.
Niall scese con un piccolo salto dal palco, ritrovandosi nella mischia che ora si dimenava sulle note di un pezzo di musica House.
Si aggiustò lo smoking blu, battendo il cinque con Liam che poi si voltò in direzione di Allison che si stava sbracciando da più di un quarto d’ora cercando di farsi notare da lui.
Guardò in direzione di Zayn che strascinato da Melissa al centro della pista da ballo la stava delicatamente baciando, guardò Louis scoppiare a ridere forse per la faccia a bambina di Billie incazzata perché si era dimenticato di portale la rosa da polso, strizzò l’occhiolino ad Harry che subito aveva adocchiato una mora niente male per poi avviarsi verso l’uscita della palestra, e ritrovarsi nel corridoio vuoto della scuola con la musica rimbombante ancora dentro le orecchie.
Infilò le mani nelle tasche anteriori e camminò in direzione degli spogliatoi, dove appoggiata di spalle c’era una ragazza in uno striminzito abito azzurro, con boccoli biondi che le coprivano le spalle.
Si fermò a pochi passi da lei, tossendo.
Lei si voltò con calma allacciando i suoi occhi verdi a quelli azzurri di Niall, che riconoscendola era rimasto interdetto.
‘Ciao..’mormorò Lucy, guardando da un’altra parte pur di evitare di scontrarsi con quell’azzurro angelico che erano gli occhi del biondo davanti a lei con la bocca aperta.
Niall non capiva.
Non capiva che cosa ci faceva lui lì, in compagnia di Lucy, l’ultima persona con cui avrebbe voluto parlare in quel momento quella sera.
‘Che ci fai qui?’, domandò stupidamente, dato che non riusciva proprio a collegare quello che stava accadendo.
Lucy saettò gli occhi dal pavimento al viso del ragazzo, sentendosi mancare l’aria nei polmoni.
‘Hai ricevuto il bigliettino?’, Niall annuì, ‘Ecco…era da parte mia’.
Niall cacciò le mani dalle tasche avvicinandosi ad un soffio dal viso di Lucy che indietreggiò e fece:- ‘Vuoi rovinarmi anche questa serata? Non ti basta farlo già tutti i giorni a scuola?!.. Cosa vuoi, O’Brien. Dimmi quello che vuoi, e finiamola qua.’
Lucy chiuse gli occhi, immaginando una reazione diversa, ma doveva aspettarlo dopo tutto quello che gli aveva detto in quell’anno che non avevano alcuna verità di fondo.
Li riaprì fissando gli occhi di Niall , ‘Voglio un bacio, Horan.’
Niall stava per attaccarla nuovamente, quando la sua bocca prese la forma di un ‘o’ per lo stupore.
‘Come scusa?’
Lucy si avvicinò a lui, tanto quel che bastava per sentire il suo respiro confondersi col suo, ‘ Voglio un bacio da te, adesso.’
Niall scosse la testa indietreggiando di un passo, ‘Ma cosa stai dicendo? Ti senti bene, O’Brien?’
Lei sorrise triste, abbassando lo sguardo sul suo bellissimo vestito che aveva comprato e indossato solo per l’irlandese quella sera, ‘Mai stata meglio in vita mia! Solo che sono stanca di fingere, sono stanca di fare la parte della stupida priva di sentimenti e negare quello che provo. Non ne posso più di tutte queste bugie..Mi piaci Niall, mi piaci dal primo momento in cui i tuoi occhi si sono posati su di me’.
Il biondo socchiuse gli occhi a due fessure, ‘Ma se mi hai mandata a fanculo davanti a tutti!’, protestò lui, ma quando la vide con gli occhi lucidi, si calmò.
‘Io non potevo darlo a vedere, non sai come ti trattano le persone se non fai o sei come dicono loro… devi credermi, mi pento di tutto quello che ti ho detto, di tutte le cattiverie che ho fatto… Vorrei solo cambiare tutto, vorrei farmi perdonare...’
Niall sospirò grattandosi una guancia, non sapendo cosa fare né cosa dire quando vidi i suoi occhi lucidi trasformarsi in piccole lacrime che scorrevano senza sosta lungo le sue guance.
Non avrebbe mai immaginato di trovarsi in  quella situazione, con quella persone, quella sera, né avrebbe immaginato di dire una cosa del genere:-‘ Se vuoi farti perdonare, allora prova prima a cambiare atteggiamento verso gli altri..’
Lucy tirò sul col naso, sapeva di non essere stata una brava persona, ma lei non era come si comportava a scuola, anzi era l’esatto contrario ma non riusciva a farlo vedere anche agli altri.
‘Se potessi vedermi come sono davvero, forse…’
‘Forse, Lucy, tu potresti dirmi come sei davvero ed io proverei a perdonarti, forse’.
Lucy azzardò un mezzo sorriso, torturandosi le mani, ‘Hai un suggerimento?’
Niall arrossì improvvisamente, sentendosi leggermente a disagio e si avvicinò di un passo a Lucy asciugandole le lacrime agli angoli degli occhi, ‘Beh…potresti dirmi scusa, è già un’inizio..’.
Lucy annuì posando delicatamente la mano su quella di Niall ancora sul suo viso e sussurrò uno ‘scusa’, alzandosi piano in punta di piedi e lasciandogli un bacio sulla guancia.
Niall sentì qualcosa bruciare dentro di lui, così tanto che quando ritrovò gli occhi di Lucy le prese il viso tra le mani e posò le sue labbra su quelle di lei, muovendosi piano su di esse.
Lucy si lasciò baciare, la sua lingua si fece timidamente largo nella bocca di Niall, che a contatto con la sua sentì una scossa per tutto il corpo e la strinse più a se approfondendo quel bacio, che desiderava con tutto se stesso.
Le loro lingue si rincorrevano, giocavano, le loro labbra erano incollate.
Lucy a malincuore si allontanò da quelle labbra sussurrando su di esse, ‘Perdonata?’
Niall sorrise, ‘Perdonata’.
Le lasciò un altro casto bacio su quelle candide labbra a forma di cuore.








Dovrei smetterla di riempire il fandom con queste mie storielle di merda, ma non ci posso fare niente: quando ho l'ispirazione, ho l'ispirazione...
Oggi, poi, dopo aver avuto la bellissssssima notizia che NON andrò al concerto, mi sento così di merda che l'unica consolazione è quella di scrivere.
Vabbiens, non voglio rompervi le scatole quindi mi dileguo e vi lascio leggere questa cacca di one-shot.

Grazie a chi la leggerà, recensirà, e..boh, tante altre belle cose.


p.s= La storia 'WHEN I MET YOUR FATHER' e' TEMPORANEAMENTE sospesa. Scusatemi, ma non ho 'ispirazione' per quella...
Grazie comunque, per esserci sempre.
Alla prossima, 
Makyu_
  
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