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Autore: Nikon_    03/11/2012    3 recensioni
She went away and then I took a different path
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 The Meeting

 
- Ci possiamo dare una mossa? Ho un aereo da prendere-
Aereoporto di Los Angeles, check-in.
Devo prendere un aereo per tornare a Londra dopo aver passato le vacanze in America a casa di mia madre e del suo nuovo compagno. Mi aspetta un volo di un triliardo di ore, non ho comprato neanche una rivista, tra due giorni inizia il secondo anno di college e no, il mio umore non è buono.
In più ci si devono mettere anche questi due idioti davanti che stanno bloccando la fila.
- Anche noi bambina dobbiamo prendere un aereo.- Mi dice Idiota numero due. È un ragazzo alto e moro, con la pelle…mi rifiuto anche solo di pensare alla parola ambrata.
- Non lo avrei mai detto! Pensavo che fossi venuto in gita all’aereoporto. E quindi quanti anni hai tu, “adulto”?-
 Ho diciannove anni, cavolo. Li dimostro.
Nessuno può permettersi di darmi della bambina.
Mentre Idiota numero uno si toglie tutti gli oggetti di metallo che ha addosso, e che non sono pochi, Idiota numero due si gira.
Oh che occhi belli che ha.
- Oh che belli i tuoi occhi..- Non dovevo dirlo non dovevo dirlo non dovevo dirlo. Io non faccio figuracce.
Ok, ne faccio ogni dieci minuti, ma non mi comporto da ragazzina che sclera per un paio di occhi, andiamo!
Poi i suoi occhi sono perfettamente normali.
Comunissimi occhi marroni.
Ride. – Ma grazie. Ho diciannove anni, comunque.-
Riacquistiamo serietà. Frugo nella mia grande borsa, e gli porgo il passaporto. Lo legge curioso e anche un po’ preoccupato per la mia sanità mentale.
- Ok, te la sei presa perché ti ho chiamato bambina. Eliza Hunning- legge dal documento – Ti porgo le mie scuse.
Sorrido. Sono scontrosa ma non fino a questo punto. – Accettate. E comunque chiamami Liza.-
Che frase inutile. Andiamo, non è il primo ragazzo incredibilmente incredibile con cui parli.
- Zayn. Tu dove vai?-  Idiota numero due diciamo che ti stai prendendo un po’ troppa confidenza?
Oh, Idiota numero uno si sta muovendo! Esiste un dio lassù.
- Londra, vado ad un college lì.-
- Modernity British College- risponde lui. – Con il mio amico Niall- e indica Idiota numero uno.
Ma la mia mascella e la mia borsa sono cadute a terra già da un po’. Da un po’ molto.
La borsa mi conviene raccoglierla, è Gucci.
Regalo di compleanno.Si, ho delle amiche meravigliose.
- Perché hai fatto quella faccia?- mi chiede curioso mentre passa sotto il metal detector. Forse ora la guardia lo sta vedendo nudo. Sembra di sì, dalla faccia che ha fatto.
- Camera 33 del Modernity British College. Piacere.-
 
 
- Com’è possibile che non ci siamo mai visti?-
Sembra “Scherzi a Parte”, andiamo. Studiano al mio stesso college?
Mi accorgo che Niall, Idiota numero uno, aspetta una risposta.
In realtà Idiota non lo è per nulla, anzi.
È solo tenero, con i capelli bionda, gli occhioni azzurri e la faccia da osetto.
Quando una cosa è vera è vera.
Come il fatto che Zayn sembra il figlio del David di Michelangelo con la dea Venere.
L’unico difetto è che parlano troppo, cavolo.
Stiamo aspettando di essere imbarcati e non sono stati zitti neanche un secondo.
- Evidentemente non ci siamo mai notati- Strano che io non abbia mai incrociato questi due ragazzi per i corridoi. Sono del genere che ti provocano una crisi respiratoria fulminea.
- Io avrei notato una bella ragazza come te- interviene Zayn.
- Si, come no. Dai, in piedi. Stanno imbarcando.-
- Tanto il volo dura dodici ore, possiamo parlare su!- Niall è particolarmente contento.
- Yuppy- replico sarcastica.
- Sai che quest’anno cambiano le camere?- Zayn avanza lentamente. Oggi le file mi vanno male. Capito. – Camere miste.-
Mi giro a guardarlo preoccupata.
- Sei carina quando fai la faccia preoccupata. Comunque il papà di Harry è nel consiglio di istituto e…-
Lo blocco con una mano.
- Fermi tutti. Chi è Harry?- Per tutta risposta Zayn mi mostra una foto dal cellulare. Riconosco lui, Niall, poi c’è un ragazzo riccio con gli occhi verdi e due ragazzi castani, uno con gli occhi azzurri e un gran sorriso.
- Loro sono i miei migliori amici- Dice Zayn. Gli do un pizzicotto sul braccio.
- Tenero Zayn con i suoi migliori amici-
Mi ignora. – Harry è quello riccio con gli occhi verdi.-
Certo che sono tutti bellissimi. Saranno diventati amici dopo una sfilata di Armani. “Amici Modelli”, una nuova serie TV. Tutti i venerdì su Italia Uno.
- E il papà di questo Harry è nel consiglio di istituto.- Non sapevo neanche che esistesse un Consiglio Di Istituto.
- E quindi sa che faranno le camere miste? Ma che cavolata!-
Niall sorride. – A me non dispiace-
- Non avevo dubbi.-
Finalmente è il nostro turno. Un’altra fila quasi finita.
- Mi scusi.- chiede Zayn all’hostess, che deve avere trent’anni, ed è alquanto gelosa della mia compagnia maschile. Ti sta bene,  vecchia.- Potremmo avere tre posti vicini?-
- Certo.- Sorride melensa.
- Ma..- dodici ore con quei due che parlano ininterrottamente?
- Cosa c’è che non va?- L’hostess mi sostituisce il biglietto e mi spinge via, verso l’aereo.
- Muori vecchia.- borbotto facendo ridere Niall. – Andiamo, ma è legale sostituire il biglietto?-
- Non è legale neanche il mio sorriso allora- mi risponde Zayn.
- Modesto.-
- Una volta siamo entrati al cinema gratis grazie al mio sorriso- Continua, con lo sguardo perso a ricordare bei momenti passati.
- Bene, sono contenta, se possiamo montare su questo maledetto aereo…-
Poggio una mano sulla schiena di Zayn per spingerlo avanti, ma divento di colpo rossa e tolgo il contatto.
Lui, che non si è accorto di un bel niente, prosegue nel ricordare tutte le volte in cui grazie al suo sorriso ha ottenuto qualcosa, e non voglio sapere cosa.
Niall invece ha visto tutto, e mi sorride complice.
Complice poi non so di cosa.
 
 
- Tra dodici ore sono a casa, tra dodici ore sono a casa…- mi ripeto come un mantra mentre prendo posto tra il finestrino e Zayn.
- Non sei contenta di essere qui? Potremo raccontarci i segreti.- Scherza Zayn-
Il pilota annuncia il decollo mentre le hostess- per fortuna non c’è la vecchia pedofila di prima- ci spieganocome salvarci da incidenti che sicuramente colpiranno il nostro aereo.
Stringo il bracciolo della sedia.
Non ho paura di volare, ma del decollo e dell’atterraggio sì, sono sincera.
- Paura?- mi chiede Zayn.
- Si vede tanto?-
- Sei bianca come la canottiera di Niall- Uh, allora si vede – Vuoi che ti tenga la mano?-
Mi ha sempre fatto abbastanza paura tutto quello che vola, compresi insetti e uccelli, e l’idea che io stia per volare non mi entusiasma.
- Sembra molto da cretini?- Oddio ci stiamo muovendo.
Prendo con forza la sua mano.
- Dopo dimmi se ti faccio male, ok? Ma dopo.-
- A 19 anni non è normale avere paura dell’aereo… Oh!-
- Cosa c’è?- Esclamo aprendo gli occhi alla sua espressione preoccupata.
- Oh, un uccello stava per entrare nelle eliche, niente di grave. Sto scherzando Liza!-
- Gli tiro un colpo sul braccio.-
- Muori Zayn! Ho paura sul serio!-
 
 
 
 
 
 
Hola!!
Eccomi con una nuova storia.
Ho deciso finalmente di pubblicarla dopo tanto, anche perché l’altra sta per finire.
Ci tengo tanto tanto a questa storia.
E….grazie anche se non è ancora passato nessuno.
Non ho molto da dire.
Ciaoo
Tilde

   
 
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