Autrice:
Serena-Masked13
Titolo originale: “Counting on a star” [da qui,
si accede al link della storia scritta in lingua originale]
Traduttrici: Anle e
Saya
La fanFic NON ci appartiene. Noi abbiamo
provveduto solo alla traduzione di quest’ultima.
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Enjoy^^.
***
Affidandosi ad una
stella
Le stelle erano troppo luminose.
Questo sembrava al di là dell’ impossibile, ma ancora, il grande superstite
Uchiha sentiva che fosse così.
Le stelle praticamente lo accecavano.
Questo è quello che faccio per dormire,
nella completa oscurità, quasi da tre anni, pensò Sasuke, girandosi ed
alzando un braccio sul volto, che ancora era coperto, per metà, dalla luce
stellare.
Questo aiutava- un poco. L’impatto non era così notevole, ma… non
lo faceva stare granché bene.
Suigestu, Karin,e Jugo dormivano ancora
profondamente, ma Sasuke sembrava non potesse trovare il sonno che, invece,
desiderava disperatamente. Era sempre stato così. Era sempre stato difficile,
per lui, immergersi nell’inconscia felicità che poteva dargli il sonno. Era
troppo scuro. Era troppo luminoso. Era troppo caldo. Troppo freddo.
Ed era
troppo forte- fatto assolutamente senza senso, visto che Sasuke era vissuto da
solo per cinque anni.
Lui soffriva di una leggera insonnia, specialmente
quando le foreste aperte erano avvolte dalla luce. Non era mai riuscito a
dormire serenamente, eccetto una volta…
Era stata una missione con il suo
vecchio team, con quelle persone che infestavano i suoi ricordi e gli
ricordavano a cosa avesse rinunciato per cercare di ottenere vendetta e
potere.
Loro avevano dormito tra le costellazioni e l’unica cosa che portò il
sonno alla sua porta era stata…
Sakura.
“ Sasuke-kun?” Chiese la ragazza dai
capelli rosa chewing-gum con sguardo stanco, sedendosi e uscendo, poi, dal suo sacco a
pelo. “ Che cosa fai sveglio?” Di sicuro, la sempre-presente curiosa ragazza che
abbia mai brillato, tra le sue più grandi fangirls.
Sasuke era indeciso
se darle un indifferente alzata di spalle, la stessa che avrebbe dato a chiunque
avesse ficcato il naso dove non doveva, eppure, la sua lingua seguì un’altra
strada.
“Troppo luminose,” fu tutto quello che disse, come lei strisciò per
terra sedendosi vicino a lui.
Era stata intelligente. Tra di loro, c’ era
abbastanza spazio in modo che Sasuke non se ne sentisse infastidito, ma sedevano
comunque in maniera sufficientemente intima che, Sakura ne era convinta, avrebbe
fatto terribilmente ingelosire Ino, quando glielo avrebbe detto, più tardi.
Sakura mostrò con naturalezza un, confuso, ma senza darlo a vedere, sorriso
dei suoi, “ Le stelle?”
Lui annuì.
Il silenzio si insinuò lentamente
tra i due, prima ancora che Sakura sospirasse, e colse l’occasione. “Sai,” fece
un sorriso radioso, “ogni volta che non riesco a dormire, conto le stelle...Lo
so, sembra infantile- ”, anche dirlo così, appariva infantile, “ Ma, funziona.”
Alzò le spalle, esitò, ed infine
sospirò, di nuovo. “ Buonanotte, Sasuke-Kun.”
Si alzò e arrancò indietro
verso il suo sacco a pelo.
Sasuke aspettò fino a che il suo respiro divenne
regolare. Dopo, anche lui trovò la strada indietro per il sacco a pelo, che
stava reclamando il suo nome.
Rimanendo con la testa contro il
cuscino, guardò le stelle. Erano ancora troppo luminose, ma lentamente e, con
riluttanza, incominciò a contare…
“1…2…3…4…5…6…7…” E questo fu tutto
ciò che prese a fare il grande Superstite Uchiha, cadendo, poi, in un sonno
profondo.
Anni dopo, il metodo gli sembrava ancora stupido, tuttavia…-
Sasuke si girò di nuovo sulla sua schiena e fissò le stelle un’altra volta. Di
nuovo troppo brillanti…ma lo confortava il fatto che, da qualche parte, una
chioma rosa femminile, nello stesso momento, poteva star guardando le stelle in
alto.
“ Sasuke-kun…” Sussurrò una giovane
donna dalla chioma rosa, attenta a non svegliare i suoi compagni. La confortava
sapere che, da qualche parte, la sua misteriosa era-stata-una-cotta poteva star
fissando, proprio adesso, le stelle sopra di lei. Per questo, al di là delle
parole, non erano mai stati veramente separati.