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Autore: percysword    03/11/2012    1 recensioni
Claire ha un amico molto speciale: suo fratello William. Nessuno li può separare o così sembra…
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì, due giorni al matrimonio.

 

Erano passati soltanto cinque giorni dall'arrivo dei parenti e io già non li sopportavo più, credo che lo stesso fosse per Sam che ogni volta che mi veniva a trovare mi obbligava ad andare in centro anche se non ne avevo granché voglia, ma come biasimarlo? Erano tali e quali a mio padre, tranne mia zio, ossia il marito della sorella di papà. Lui era una specie di padre acquisito per me, ed era l'unico che non era ossessionato da Elizabeth. Se state aspettando un colpo di scena favorevole a lei be' sappiate che se non la smette di intrufolarsi nella mia stanza senza bussare la vedrete volare di sotto dalla finestra. Ma, aspettate, questo è favorevole a me. Comunque, stavo dicendo, i miei parenti erano alquanto insopportabili, persino Lucy, che era bravissima a mentire, sembrava non riuscirci con loro perché era sfinita. Figuratevi William, povero caro, gli sono andati tutti contro perché la piccola Beth doveva fare da damigella! Claire si comporta troppo male! , lui soffriva in silenzio e non proferiva parola. Mia madre non aiutava a rendere più calma la situazione, visto che iniziava ad andare nel panico credendo di essere in ritardo prima con le bomboniere, poi con la prenotazione della chiesa, una mattina si è persino messa a chiamare tutti gli invitati per essere sicura che avessero ricevuto gli inviti. Ma la cosa peggiore di tutto questo era che la casa straripava, uno spillo in più e sarebbe scoppiata. I candelabri erano finiti in camera mia, e la notte mi mettevano i brividi, la mia intenzione all'inizio era stata di metterli nell'armadio, ma poi mi resi conto che era pieno di bomboniere. Ma come cazzo ci erano finite lì? provai a parlarne con mia mamma ma sembrò fregarsene altamente, troppo preoccupata a preoccuparsi.

Quel venerdì il tempo non sembrava giocare a mio favore, visto che era terribilmente nuvoloso e un temporale sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro. Sam arrivò come al suo solito alle 9 in punto e insistette per andarcene in centro, alla fine riuscii a convincerlo e a starcene in casa, naturalmente andammo in casa sua. I suoi genitori non erano presenti, avevano un convegno fuori Londra e sarebbero tornati il sabato sera.

«Che farà Lucy domani sera?» mi chiese mentre apparecchiavo la tavola

«Ci ho parlato ieri, ma ha detto che non aveva molte idee. Mi sa che se ne sta a casa…»

«A casa? La sera prima delle nozze?» chiese sconvolto

«Non ti preoccupare la convincerò! Oggi passerò del tempo con lei e la aiuterò a trovare qualcosa da fare…»

«A proposito, come vanno le prove?»

«Male, cioè le prove bene, ma non so come farò domenica, ho paura che non funzionerà»

Si avvicinò dolcemente a me e mi strinse e fianchi, avvicinò le sue labbra alle mie e mi sussurrò un "Andrà tutto bene", poi mi baciò. La sicurezza che sentivo quando ero tra le sue braccia era incredibile, non avevo mai provato niente così, neanche per William, forse perché l'amore che provavo per Sam non era lo stesso che per mio fratello; se in quel momento mi avessero chiesto a chi volessi più bene tra i due sarei andata nel panico più totale.

«Hey, va tutto bene?» chiese Sam notando che mi ero incantata.

«Si, stavo solo pensando…»

«A cosa?»

«Niente» dissi. Sorrisi e lo baciai.

«Non mi fido… Ma non insisterò… Mangiamo?»

«Certo!»

 

Dopo essere andata via da casa di Sam passai parte del pomeriggio in compagnia di Lucy a fare le prove della sorpresa per William, ma ogni tre secondi venivamo interrotte da Beth e Philip, che sembravano voler prendere parte a quello che stavamo facendo, quindi dopo neanche un'ora ce ne andammo a fare una passeggiata nel quartiere.

«Hai deciso cosa fare domani sera?» le chiesi

«Credo che mi rinchiuderò in camera a guardare film strappalacrime» disse, ridendo

«E Will è contento?»

«Oh, lui se ne andrà in giro con alcuni amici che vengono dall'America, quindi non credo che si lamenterà» 

«Non puoi passare l'addio al nubilato da sola! Va contro i principi morali! Dobbiamo trovare qualcosa da fare, magari con alcune tue amiche… Vengono, vero? O dei tuoi parenti!»

«Verranno mia madre, le sue sorelle e le mie cugine… Io non ho amiche, neppure amici.» il suo sguardo si incupì «L'unico io amico in questi anni è stato William. Non sono mai stata brava a legare con gli altri, l'unico di cui mi fidavo era mio padre e dopo che se ne andò, quando avevo dieci anni, mi sono chiusa in me stessa. L'unica persona che credevo mi volesse bene mi ha deluso e mi ha portato a non porre mai più fiducia negli altri, fino a che non ho incontrato Will» sorrise pronunciando il suo nome «I suoi sguardi, il suo modo di camminare, la sua spavalderia, il suo coraggio, la sua voglia di vivere, il suo modo di essere se stesso, semplicemente William»

Le sorrisi dolcemente, cavoli ama davvero Will  pensai. Si era un po' rattristati, quindi per tirarla su di morale iniziai a sparare idee a caso per la sera successiva e tra una ristata e l'altra  ce ne tornammo a casa, accolte da voci femminili che si guastavano il the delle cinque alternando chiacchiere a sorsi.

 

«E tu Claire ce l'hai il fidanzatino?» mi chiese mia nonna

Il the che stavo bevendo mi andò di traverso ed iniziai a tossire. Non si erano mai interessate a me, perché farlo adesso, quando poi papà era appena rientrato dal lavoro? Forse avevano finito gli argomenti di cui sparlare…

Dopo una quasi morte certa riuscii a riprendere fiato pensando di averla scampata, ma mia zia distrusse immediatamente i miei sogni: «Insomma, ce l'hai? Come si chiama? Dove abita?»

Sembrava di aver preso parte ad un interrogatorio più che al solito the del pomeriggio.

«Si chiama Sam» dissi

«Sam? Come il cugino di Zia Mary!»

«Chi Mary?» interruppe la nonna

«Mary!» esclamò mia madre, come se fosse stupido non conoscere questa Mary… «Quella che sposò il marinaio che poi la lasciò per la cugina di suo padre! MA adesso è morta…»

«Mary è morta?» chiese scandalizzata la zia

«Si! Me l'ha detto la nipote di tizio, che bla bla bla…»

Mi stavo sinceramente domandando se anch'io sarei diventata così, quando decisi che dovevo approfittare di questo momento per squagliarmela in camera. Lucy decise di rimanere lì, sembrava divertirla il modo in cui erano in crisi per la morte di zia Mary.

Mentre finivo di impacchettare il regalo per William mi resi conto che non avevo comprato niente per Lucy, inizialmente andai un po' nel panico. Ma poi seppi cosa fare.

 



 

Sabato, un giorno al matrimonio 
 

Il fatto di essersi alzati alle 7 del mattino e aver tirato il tuo ragazzo giù dal letto dopo mezz'ora non ti permette di cantare a squarciagola mentre passeggi per una Londra mattutina, almeno così continuava a dirmi Sam, che in quei giorni era alquanto stressato per via dei genitori, i quali non avevano ancora dato una risposta chiara alla domanda "Posso rimanere a vivere a Londra?".

Mentre passeggiavo e pensavo a cosa regalare a Lucy, Sam mi stringeva forte la mano e camminava a testa bassa. Aveva paura che non lo avessero lasciato vivere qui, me lo aveva detto. Mentre mi diceva questo, la sera prima, era riuscito a farmi capire quanto ci tenesse a me.

Sai, non avrei mai pensato di arrivare a questo. É cambiato tutto così in fretta, non mi ricordo neanche quando mi sono innamorato di te… Forse lo sono sempre stato. Lasciarti sarebbe la cosa più orribile della mia vita. Non riuscirei a tenere una relazione a distanza, lo so. Non riuscirei neanche a starti lontano. Non riuscirei a vederti soffrire. Non so più che fare. Spero solo che la situazione si risolva.

«Che ne dici di Tiffany» mi chiese sorridendo, interrompendo il mio flashback mentale.

«Si! Ottima idea! Così passiamo anche da Abercrombie, è un po' che non ci vado… Poi non avrei voglia di tornare subito a casa. La confusione presente oggi è immensa.»

Alla parola "abercrombie" mi fa uno sguardo, come per dire "No, ti prego. Non mi portare lì", ma non mi abbindola neanche con il labbruccio, quindi ce lo trascino dentro dopo essere stati da Tiffany.

 

«Grazie! É Bellissimo!» dice Lucy scartando il pacchetto e osservando il ciondolo che ha la forma di una chiave.

«Speravo ti piacesse!»

«Si è bellissimo! Poi con la scusa del tuo regalo sono riuscita a trovare un secondo libero, sono stanchissima.Tra la prova finale del vestito, il ritiro delle bomboniere, la conferma del ristorante e altre cose che non ti sto ad elencare  potrei collassare da un momento all'altro.»

«Quindi non ti va di fare qualcosa stasera?» le chiedo speranzosa.

«Non lo so… Cosa avevi intenzione di fare?»

«Pensavo di passare la serata giù in taverna a ballare e a bere alcolici» dissi scherzosamente «ma visto che sei stanca… "Le pagine della nostra vita" e una valanga di popcorn?»

«Così si che mi piaci» dice ridendo.

Quindi tutto quello che facemmo quella sera fu strafogarci di popcorn davanti alla tv, senza pensare al domani. Ci addormentammo abbastanza presto nei nostri scacchi a pelo, immerse nei pensieri e sulle paure, le mie, da affrontare il giorno seguente.

 



 

#aboutme

VISTO COME SONO BRAVA? AVEVO PROMESSO CHE AVREI AGGIORNATO IN QUESTI GIORNI E L'HO FATTOOOOO VGYBUHN

 

okay, questo è il penultimo capitolo. lo so, dispiace anche a me lol

spero vi sia piaciuto :)

nel prossimo inserirò le foto degli attori a cui mi sono ispirata per i personaggi :)

 

a presto,

chiara :)

   
 
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