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Autore: WakeMeUp    04/11/2012    4 recensioni
Un amore spezzato, quello era il loro. Un amore che la vita aveva fatto nascere dalle fiamme, che aveva illuso e portato a bruciare scottando due ragazzi che avevano provato ad amarsi, a viversi, ma la vita gli aveva messo i bastoni tra le ruote ed aveva frenato la loro corsa.
La vita li aveva presi, aveva incrociato le loro strade, gli aveva dato una direzione, per poi spezzarla nel momento in cui niente sembrava potesse andare storto.
Due ragazzi, un sogno: il canto, una band, 5 amici, una città, milioni di fan, centinaia di concerti, due album, vari premi ed un amore, il loro. Un amore sbagliato, un amore proibito.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un amore spezzato, quello era il loro. Un amore che la vita aveva fatto nascere dalle fiamme, che aveva illuso e portato a bruciare scottando due ragazzi che avevano provato ad amarsi, a viversi, ma la vita gli aveva messo i bastoni tra le ruote ed aveva frenato la loro corsa.
La vita li aveva presi, aveva incrociato le loro strade, gli aveva dato una direzione, per poi spezzarla nel momento in cui niente sembrava potesse andare storto.
Due ragazzi, un sogno: il canto, una band, 5 amici, una città, milioni di fan, centinaia di concerti, due album, vari premi ed un amore, il loro. Un amore sbagliato, un amore proibito.
I giorni passavano e Zayn dimagriva, fumava ormai quasi più di un pacchetto di sigarette al giorno, si svegliava la mattina, cercando di non pensare che quello fosse un ennesimo giorno in cui non avrebbe visto i suoi occhi, non avrebbe sfiorato la sua pelle, non avrebbe bramato le sue labbra, non avrebbe sorriso a colui che era stato capace di insegnargli ad amare.
I giorni passavano e Liam non sorrideva più, non usciva più, non cantava più, non amava più.
Nonostante dovesse provarci, nonostante si sforzasse per amare Danielle e provare ad essere felice, non ci riusciva, semplicemente perché lui non l’amava.
Ed ogni giorno si malediceva per quella scelta che aveva fatto, quella decisione che credeva essere la cosa giusta da fare, era stata il suo più grande sbaglio.

**
Rientrò a casa, con la testa bassa, il cuore che batteva forte per il nervosismo, e le mani tremanti.
-Ehi piccolo, sei tornato...- gli disse il suo ragazzo, vedendolo impalato sulla porta, per poi avvicinarsi, prendergli il viso tra le mani e baciargli le labbra dolcemente. Liam d’altro canto si beò di quel tocco e poi approfondì quel bacio, che sapeva sarebbe stato l’ultimo.
Quando i due si staccarono Zayn sorrise, mentre una lacrima rigava il volto del minore.
-Liam, che hai?- gli chiese l’altro con tono preoccupato. Lui poggiò le mani su quelle del moro, che erano ancora sul suo viso, e fece intrecciare le loro dita, abbassando poi la testa permettendo alle lacrime di solcargli il viso numerose.
-Perdonami, Zayn...- sussurrò, con voce rotta dal pianto, lasciando le mani del moro, e con ancora con la testa bassa, corse al piano superiore, prese un borsone, ci mise dentro le sue cose, e poi si voltò e trovò il suo ragazzo a fissarlo con sguardo smarrito.
-Cosa stai facendo?- chiese allora il moro guardandolo negli occhi.
-Vado via, sono uscito con Danielle, come mi avevano chiesto, ed è una ragazza interessante...- iniziò il minore prima di essere interrotto dal moro.
-Liam, che stai dicendo?- chiese Zayn guardandolo adesso con lo sguardo di chi si è visto crollare il modo davanti.
-Mi dispiace Zayn, ma era la cosa giusta da fare,- disse per poi voltarsi, prendere il borsone e avvicinarsi al moro.
Con mano tremante si avvicinò al volto del moro e gli carezzò la guancia. Poi si avvicinò e gli lasciò un bacio sulle labbra, che il moro prontamente ricambiò. 
Quello era il loro addio. Le lacrime continuavano a scendere copiose dal volto del minore, mentre per l’ultima volta con la lingua esplorava quello che era il suo paradiso.
-Addio Liam...- sussurrò il moro guardando il pavimento. Liam prese il suo borsone, rivolse un ultimo sguardo a Zayn.
-Ti amo.- sussurrò tra i singhiozzi per poi abbandonare la casa del moro.

**
Ricordava bene quel giorno, non l’avrebbe mai dimenticato perché ogni giorno che passava senza guardare gli occhi di Zayn, provava a non aprire neanche i suoi. Non aveva più niente, si sentiva vuoto come non mai.
Erano passati ormai 8 mesi in cui non si erano mai visti se non per lavoro. E adesso che avevano due settimane libere, non l’aveva proprio più visto. Passare quelle due settimane con la sua famiglia avrebbe dovuto farlo stare meglio, era tornato nella sua città, aveva rivisto sua madre, le sue sorelle, il suo cane, ma niente sarebbe riuscito a far sì che Zayn non rientrasse nei pensieri di Liam, che ormai da 8 mesi a quella parte piangeva ogni notte, maledicendo se stesso, quella vita, gli omofobi, e la sua mania per il fare la cosa giusta per la band, senza aver mai pensato a quale fosse la cosa giusta per lui.
Zayn dall’altro lato non piangeva, lui non lo faceva mai, ma per Liam l’aveva fatto. Per Liam aveva pianto, la mattina dopo quel maledettissimo giorno, quando si rese conto, svegliandosi senza il minore accanto, che quella era la realtà e non solo un incubo come aveva sperato nelle ore precedenti.
Zayn fumava, anche troppo in realtà, e qualche volta si ubriacava anche. Zayn non mangiava più, non sorrideva più, non disegnava più, da quando il suo soggetto preferito era sparito, portando via con sé tutta la sua creatività. Zayn non faceva più scherzi con Louis, non faceva più tatuaggi, non giocava con Harry, non si prendeva cura di Niall.. Zayn non faceva più Zayn.
Ma quel giorno, proprio quel maledetto giorno di 8 mesi dopo, Zayn aveva deciso di tornar ad essere Zayn, o almeno di provarci. 
Così in quelle due settimane non tornò dalla sua famiglia, bensì li fece andare tutti a Londra, così da poter restare anche con Louis che sarebbe rimasto anche lui a Londra. 
Zayn tornò a prendersi cura di Niall, tornò a scherzare con Harry... Zayn provò a sorridere di nuovo.
Ci stava provando, con tutte le sue forze, stava provando ad uscire da quello stato di depressione durata fin troppo, e ci stava riuscendo, con calma e con l’aiuto dei suoi migliori amici e della sua famiglia, Zayn stava provando a tornare a vivere. 
Ma se per Zayn provare a tornare a vivere voleva dire dimenticarsi di Liam e cancellarlo per sempre dalla sua vita, per Liam l’unico modo per tornare a vivere era tornare da Zayn.
Così prese e partì per tornare a Londra; aveva paura, paura di essere respinto, paura che Zayn l’avesse dimenticato, paura che il moro avesse trovato qualcun altro ma doveva provarci perché per lui era davvero l’unico modo per tornare a vivere.
Arrivò a casa del moro e si fermò fuori la porta, con le mani tremanti e le lacrime a scendergli lentamente solcandogli il viso.
Non aveva più visto quella casa da quel giorno e rivederla adesso, sempre lì, sempre uguale, gli faceva rivivere tutti i bei momenti passati con Zayn che quella aveva accolto. 
Ricordava la prima volta in cui Zayn, dopo averla comprata, lo portò lì e gli disse che quella sarebbe stata il loro nido d’amore.
**
-Allora, ci vuole ancora molto?- chiese Liam impaziente. Zayn gli aveva messo una benda e l’aveva fatto salire in macchina dicendogli che doveva portarlo in un posto e che era una sorpresa e Liam non riusciva più a resistere, era conosciuto per la sua curiosità.
Zayn sbuffò per poi ridacchiare.
-Ci siamo quasi, ma smettila, me l’hai chiesto un secondo fa,- disse ridacchiando e quella volta fu Liam a sbuffare mettendo su un broncio che il moro trovò adorabile.
-Uffa, lo sai che non resisto.- disse e Zayn ridacchiò ancora, per poi parcheggiare la macchina.
Scese e fece il giro per aprire lo sportello al ragazzo che prese la sua mano e lo seguì.
Zayn lo portò fino al vialetto d’entrata della villetta e poi si posizionò dietro di lui.
-Eccoci qua,- disse, per poi togliere la benda al minore e circondargli la vita con le braccia. L’altro alla vista di quella meravigliosa villetta bianca a due piani sgranò gli occhi e si voltò verso di lui.
-Zayn, è... è meravigliosa!- disse, con gli occhi illuminati e la bocca ancora aperta per lo stupore.
L’altro rise e gli baciò dolcemente le labbra.
-Sono contento che ti piaccia. Questo sarà il nostro piccolo nido d’amore,- disse e l’altro sorrise per poi impossessarsi delle sue labbra.
-Ti amo,- disse poi il minore cercando con le mani quelle dell’altro, che prontamente strinse.
-Ti amo anch’io,- affermò il maggiore sorridendo.

**
Sorrise a quel ricordo e poi bussò. L’ansia lo assalì, non sapeva cosa ci avrebbe trovato oltre quella porta, erano mesi e mesi che non aveva una conversazione con Zayn, se non per lavoro, ed il moro era cambiato, Liam se n’era accorto.
Quando la porta si aprì, Liam vide Zayn sgranare gli occhi e le sue lacrime minacciarono ancora una volta di scendere copiose.
-Che ci fai qui?- chiese il moro atono.
-Posso entrare?- chiese allora il minore, ignorando il tono agghiacciante con cui il moro aveva pronunciato quelle parole. Il moro lo guardò con uno sguardo che Liam non riuscì a decifrare e poi si spostò leggermente per permettere all’altro di entrare. 
Quando entrò vide che non era cambiato proprio niente in quella casa, era tutto esattamente come l’aveva lasciato, addirittura un libro aperto sul tavolino del salone, proprio come l’aveva lasciato lui la mattina di quel maledettissimo giorno.
Il moro chiuse la porta e si diresse in salone, facendo poi accomodare Liam sul divano, mentre lui si avvicinava alla finestra e accendeva una sigaretta.
-Allora, cosa vuoi?- chiese ancora Zayn con quel tono freddo e distaccato da cattivo ragazzo che si era costruito negli ultimi mesi. Liam scosse la testa e lo guardò.
-Non farlo Zayn, non con me,- disse.
-Di che stai parlando?
-Questo tuo tono da cattivo ragazzo, non usarlo con me. Ti conosco troppo bene e tutto sei tranne che un cattivo ragazzo,- disse Liam e vide gli occhi dell’altro cambiare quasi colore, erano diventati di un marrone più scuro adesso.
-Se sei venuto per farmi la predica te ne puoi anche andare, sai dov’è la porta,- disse il moro tornando a guardare fuori dalla finestra.
-No Zayn, sono venuto a chiederti perdono. Perdono per aver fatto la cazzata più grande della mia vita. Perdono per non averti ascoltato quando mi dicevi che restando insieme sarebbe andato tutto bene.Perdono per non esserti rimasto affianco nel momento più difficile, ma esser scappato per la via più facile,- iniziò il minore, mentre vide l’altro incupirsi e abbassare la testa.
-Sono stato un coglione ma sono stato costretto, era la cosa giusta da fare in quel momento, per la band,- continuò, ma questa volta Zayn lo interruppe.
-Sì è vero, sei stato un coglione. Non hai mai pensato Liam, a cosa invece fosse giusto per noi?- disse.
-Non hai mai pensato che forse sarebbe stato più dannoso separarci che non mantenere una relazione segreta? Credevo che tu fossi diverso, credevo che tu fossi pronto ad affrontare qualsiasi cosa con me, ed invece mi sbagliavo...- sputò fuori il moro, prima con un tono accusatore, poi alla fine deluso.
-Lo so, ho sbagliato tutto. Hai ragione, ma sono un’idiota e per questo mi è servito provarlo tutto ciò per capire di aver fatto una cazzata, e adesso ti sto chiedendo perdono. Perdonami Zayn e se mi ami ancora almeno la metà di quanto facevi prima, dammi un’altra possibilità,- disse Liam adesso, alzatosi dal divano, posizionandosi davanti al moro con le lacrime che gli rigavano il volto.
-Cioè tu, che hai mandato a puttane la nostra storia per colpa della tua mania del fare la cosa giusta per la band senza pensare a cos’era giusto per te, per me, per noi, dopo 8 mesi passati nella più completa depressione, provando a dimenticarti, hai la faccia tosta di tornare qui e dirmi che vuoi ricominciare? Proprio ora che io sto ricominciando a vivere? Mi dispiace Liam, non posso farmi questo.- concluse il moro, guardando l’altro negli occhi.
In quel momento il suo cuore si spezzò di nuovo; la vista di Liam con le lacrime agli occhi, in quella casa, gli riportò alla mente quel pomeriggio in cui avrebbero potuto fare la scelta giusta, in cui avrebbero potuto amarsi, avrebbero potuto viversi, avrebbero potuto restare insieme ed essere felici.
Avevano sbagliato tutto, ed avevano sbagliato irrimediabilmente. Zayn amava ancora Liam, e Liam per essere tornato doveva ancora amare Zayn, ma ormai il loro tempo era finito, Liam aveva ancora Danielle a cui donare amore e Zayn era andato avanti, l’aveva fatto per se stesso, e non sarebbe ricaduto nella trappola adesso. 
-Zayn ti prego, tu mi ami, lo leggo dai tuoi occhi, ed io ti amo, come probabilmente non ho mai fatto. Dammi un’altra possibilità, dalla a noi due. Sono stato otto mesi a piangere ogni notte per la cavolata che avevo commesso, ma non potevo tornare indietro, avevo paura. Probabilmente nella nostra storia ho sbagliato tutto, ma adesso le cose sono cambiate e...- iniziò il minore, ma ancora una volta fu interrotto da Zayn.
-E basta Liam, c’eravamo detti addio. Sì è vero, ti amo ancora, e probabilmente lo farò per sempre, ma non esiste più nessun noi, io ti ho dimenticato, o almeno ci sto provando, e non voglio più soffrire. Questi sono stati gli otto mesi più brutti della mia vita, e non voglio rischiare di,- ma mentre il moro parlava, improvvisamente dovette fermarsi perché sentì un paio di labbra morbide sulle sue, e il suo cuore cominciò a battere più velocemente.
Dopo otto lunghissimi mesi di sofferenza aveva toccato ancora quelle labbra. Inizialmente Zayn pensò di respingere Liam ma non ci riuscì, così rimase immobile. Quando i due si staccarono Liam lo guardò negli occhi e parlò.
-Dimmi che non hai provato niente e giuro che uscirò dalla tua vita per sempre,- disse il minore.
Zayn combatté contro sé stesso, avrebbe voluto dirgli che lo amava, che non aspettava altro che le sue labbra poggiate sulle sue da otto mesi, ma non l’avrebbe fatto, era finita, non c’era più tempo per loro, si erano già detti addio, ma quelle erano solo parole, era arrivato il momento di dirsi addio per davvero.
-Non ho provato niente,- disse e abbassò lo sguardo.
-Bene.- disse l’altro, lasciando che le lacrime scorressero nuovamente dal suo viso.
-Allora, addio Zayn...- concluse, sporgendosi un’ultima volta verso il moro per lasciargli un bacio a fior di labbra, bagnando così, con le sue lacrime, anche il volto dell’altro. 
-Addio Liam,- disse.
Il minore si avvicinò alla porta per poi sussurrare.
-Sarai sempre la parte più bella di me,- consapevole che il moro l’avesse sentito, poi aprì la porta e se la chiuse alle spalle, senza però allontanarsi, avendo sentito dei passi avvicinarsi.
Si poggiò alla porta e attese, quando sentì dei singhiozzi e due parole che per l’ultima volta gli lacerarono il petto.
-Ti amo,- sentì sussurrare dalla voce del moro.
-Per sempre,- sussurrò per poi accasciarsi contro la porta e lasciare che i singhiozzi si impossessassero del suo corpo.

Era vero, si amavano e sarebbe stato per sempre. Ma non potevano, non era il loro destino, non in quella vita. Magari in una vita parallela loro si stavano amando, ma in quella non potevano. 
Erano lì, desiderosi si stringersi, di amarsi, contro tutto e tutti, ma non potevano; c’era sempre qualcosa che li divideva, così come quella porta della loro casa. 
Due ragazzi, un sogno: il canto, una band, 5 amici, una città, milioni di fan, centinaia di concerti, due album, vari premi, un amore infinito, il loro, ed una vita sbagliata.






Eccomi qui, a postare, ad un orario improponibile di sabato, una Ziam tutta angst. 
Allora, questa Ziam è venuta fuori oggi pomeriggio, ero triste senza un motivo valido -vi è mai capitato? a me anche troppo spesso- ed ho sfogato su questi due.
Non c'è molto da dire, sono solo Liam e Zayn alle prese con la loro vita che gli impedisce di amarsi.
All'inizio se la vivono, poi, quando i sospetti aumentano i manager propongono a Liam di uscire con Danielle e lui, per il bene della band lo fa, tradendo quindi Zayn e rovinando la loro relazione.
Passano otto mesi e Liam torna da Zayn per ricominciare, ma questo lo respinge perché ormai per lui il loro tempo era finito, ed era arrivato il momento di andare avanti.
Devo essere sincera, ho dovuto lottare con tutte le mie forze contro me stessa per mettere un finale tragico(?). Ci ho pensato più volte a farla finire bene ma no, doveva finire così, mi dispiace. 
Penso non ci sia altro da dire. Spero vi piaccia, buona domenica a tutti.
A presto (o forse no), 
-WakeMeUp Xx
   
 
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