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Autore: Jales    04/11/2012    4 recensioni
Sirius non avrebbe mai davvero pensato che Dorcas fosse il tipo da sedersi tranquillamente a bere un tè in perfetto stile inglese; invece eccola là, seduta su una delle poltroncine della Sala Comune, fra le mani una tazza di porcellana e gli occhi puntati su di lui.
Sirius non riesce a trattenere una risata -perché è buffa, perché è strano vederla così, perché James gliel'aveva detto che ha quell’effetto su di lui.
{Sirius Black/Dorcas Meadowes - Per Cla, buon compleanno!}
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, Sirius Black | Coppie: Dorcas/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Open your eyes and live
{Sirius Black/Dorcas Meadowes}

A Cla, per il suo compleanno.
Perchè è una persona speciale a cui tengo moltissimo, e perchè sì <3

#1 - Gryffindor Pride. {100 words}
Mentre le dita di Sirius le scorrono sulla schiena Dorcas rabbrividisce e lei può quasi giurare di sentire il suo sorriso sul collo -e le sue labbra che le mordono la pelle, quelle non avrebbe mai potuto non sentirle.
Inarca la schiena e si morde il labbro perché no, non vuole urlare.
Lei e quel suo maledettissimo orgoglio Grifondoro.
Il tocco di Sirius scende, le sfiora la pelle e lei rabbrividisce -ed è un attimo, un istante in cui perde il controllo: Dorcas si lascia sfuggire un gemito, e stavolta il sogghigno di Sirius le è più che evidente.
Dannazione.

#2 - A cup of tea. {200 words}
Sirius non avrebbe mai davvero pensato che Dorcas fosse il tipo da sedersi tranquillamente a bere un tè in perfetto stile inglese; invece eccola là, seduta su una delle poltroncine della Sala Comune, fra le mani una tazza di porcellana e gli occhi puntati su di lui.
Sirius non riesce a trattenere una risata -perché è buffa, perché è strano vederla così, perché James gliel'aveva detto che ha quell’effetto su di lui.
«Buon pomeriggio, signorina Meadowes.»
Il sopracciglio di Dorcas si inarca immediatamente.
«Che è successo?»
«Assolutamente niente.»
D’improvviso la tazzina è fra le dita del ragazzo, e Dorcas lo guarda contrariata.
«Ridammi immediatamente quella tazza.»
«Ovviamente, mia signorina.»
Sirius ride e le volta le spalle, incamminandosi verso l’uscita della Sala Comune con la tazza stretta fra le mani.
«Allora ti conviene metterti a correre, ma sta’ attento a non versare una sola goccia di quel tè altrimenti la vedo assai peggio di quanto già non si prospetti ora. E ti assicuro, non è affatto piacevole.»
Sirius non avrebbe mai nemmeno creduto che il tè le piacesse fino a quel punto, ma ciò rendeva solamente le cose molto più interessanti.
«Vieni a prendertelo, il tuo tè.»
E Dorcas, d’improvviso, sogghigna.

#3 - Under the snow. {200 words}
È arrivata la neve e Dorcas allunga una mano fuori dal suo ombrello, osservando i fiocchi che le si posano sulla mano.
«Chissà com’è il parco di Hogwarts, adesso...»
E già se lo immagina, coperto di quella coltre bianca, con i ragazzi che corrono fuori imbacuccati nelle sciarpe e nei cappotti per giocare a palle di neve.
«Al solito. Tutto sepolto sotto questa dannatissima neve .»
Dorcas sposta lo sguardo su Sirius, che tiene l’ombrello con sguardo leggermente scocciato.
«Non ti piace proprio, eh?»
Lui la guarda, prima di distogliere lo sguardo e sbuffare.
Dorcas ride, e si abbassa a raccogliere una manciata di neve: la porta poi davanti al volto di Sirius e lo osserva mentre la guarda con espressione interrogativa.
«Come fai ad odiarla?»
Sirius inclina un poco il capo, scrollando le spalle.
«Beh, non la odio. Non mi piace, ma ha dei lati positivi...»
Ora è lui a chinarsi, e quando si rialza ha anche lui un po’ di neve nella mano libera.
«...tipo questo.»
Si muove, fulmineo, e Dorcas in men che non si dica si trova la neve in faccia, sul cappotto, perfino dentro la sciarpa.
Lei lo guarda in tralice e Sirius, adesso, ride.

#4 - Never get back. {100 words}
Dorcas piange, piange fra le braccia di Sirius e si lascia cullare.
Marlene non c’è più e niente potrà mai portarla indietro.
E nessuno osa più dire che va bene, nemmeno Sirius.
Nemmeno lui può portare indietro i morti.
Dorcas si aggrappa a lui, alza il viso e lo bacia. Lui si irrigidisce appena, sorpreso, prima di stringerla ancora più forte a sé.
Perché lui non lo sa, ma lei sì: una volta che sarà lei ad essersene andata -e manca poco, manca poco e Dorcas lo sente- non potrà portarla indietro.
Dorcas piange, per il passato ed il futuro.

  
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