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Autore: IWishLiamPayne    04/11/2012    1 recensioni
Questa storia parla di una ragazza di nome Avange che, alla sola età di tredici anni, si ritrova ad affrontare il trasloco del suo migliore amico, Liam. Dalla sua partenza la vita di Avange viene stravolta per svariati episodi molto duri da affrontare sia da un'adolescente che per un adulto con forza e determinazione.
Quando la sua vita sembra finita, la ricomparsa del suo migliore amico la fa "rinascere" nel vero senso della parola.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

Avange aveva solo tredici anni quando il suo migliore amico, Liam, si trasferì a nord dell’Inghilterra lasciandola da sola in un periodo difficile della sua vita e con l’adolescenza alle porte.
Da quando Liam era andato via, Avange cambiò radicalmente, divenne una persona chiusa, timida, riservata e impaurita, aveva tanto paura di relazionarsi con la gente per la paura di perderla.
Liam era il suo migliore amico fin dai tempi dell’asilo, era il suo vicino di casa e miglior confidente. Lui era nato il ventinove agosto del novantatré, mentre Avange il quindici novembre dello stesso anno, erano coetanei e complici. Due caratteri tanto differenti, ma tanto incuriositi l’uno dell’altro, due corpi, due cuori che batteva all’univoco, migliori amici per sempre, l’avevano inciso nella quercia maestosa nel cortile della scuola elementare di Wolverhampotn, migliore amici nonostante tutto, le avversità, le invidie e la distanza.
Quella partenza fu un trauma indelebile nella mente di Avange, Liam se n’era andato quasi per caso, in punta di piedi, senza darle tanto disturbo, ma le aveva lasciato un vuoto dentro tanto grande da far risucchiare al suo interno tutti i ricordi e le belle emozioni provate insieme.
Lei ricorda quel pomeriggio di metà ottobre come un giorno maledetto. Liam bussò alla sua porta, lei andò ad aprire sorridendo convinta che Liam l’avesse raggiunta per studiare insieme.

Avange-Hey figone, pronto per lo studio?- disse abbracciando Liam.
Liam-Io devo andare!- disse indietreggiando
Avange-Vai per qualche giorno a Londra con i tuoi?- accennando un sorriso dei suoi.
Liam-Papà ha avuto un trasferimento e dobbiamo traslocare- ribattè abbassando lo sguardo.
Avange-Partite la settimana prossima?- disse spedita accennando ancora un piccolo sorriso preoccupato.
Liam-Stanno finendo di caricare i mobili, parto tra poco- disse girandosi guardando la macchina del padre e un camion 

Avange uscì in giardino, fissò la viletta di Liam, vide le sue sorelle maggiori caricare i loro bagagli in auto, si girò verso di Liam, le scese una lacrima e subito l’asciugò.

Avange-Perché non me l’hai detto prima?- balbettò sconvolta.
Liam-L’ho saputo l’altro ieri-
Avange-E perché non  me l’hai detto l’altro ieri?- buttò dritta fuori alzando la voce.
Liam-Non volevo ferirti- cercò di dirle asciugandosi in fretta quell'unica lacrima che aveva intoppato il suo dolce viso.
Avange-Volevi andartene e zitto?!- disse iniziando a piangere.
Liam-Questo no- le disse avvicinandosi.
Avange-Rimani qui con me, ti prego amico, ti prego!- pronunciò con una voce dolce quasi pentendosi di aver alzato la voce qualche attimo prima.
Liam-Vorrei, ma non posso- riuscì a dire solo questa e dopo l'abbracciò.
Avange-Puoi, certo che puoi, va a dire a tua madre che rimani qui con me, io ho bisogno del mio migliore amico- urlò respindengo l'abbraccio di Liam.
Liam-Ti prego panda, non chiedermi questo, sai che non posso- mormorò trettenendo le lacrime.
Avange-Non chiamarmi panda!- rispose continuando a piangere.
Liam-Ricordi, tu panda io orso, per sempre!- la rissicurò asciugandole le lacrime.
Avange-Orso no, non puoi rimanermi qui all’inferno, non ho nessuno oltre te e Ruth- questa volta lei lo abbracciò e lo strinse forte.
Liam-Ce la farai senza noi due, ma ricorda, io mi trasferisco, ma questa non significa che io non sia il tuo migliore amico. Ti chiamerò tutti i giorni, faremo le video chiamate, ti scriverò email sulle mie giornate, ti farò sapere come va con l’atletica, ti terrò aggiornata su tutto. Io e la mia famiglia verremo a trovarti ogni qualvolta sarà possibile, io te lo prometto panda, lo prometto sulla nostra amicizia- proferì questa sorta di giuramento accarezzandole i capelli, come era suo solito fare per rassicurarla.
Avange-Tornerai per il mio compleanno?- questa volta disse quelle parole piangendo, ma cercando di sorridere.
Liam-Certo. Io, Ruth e Nicola ti faremo il regalo più bello del mondo, dritto dal nord dell’Inghilterra!- le disse molto, ma molto tranquillamente e sorridendo.
Avange-Chissà come Summer prenderà la notizia della vostra partenza, Nicola è la sua migliore amica e quest’anno avevano il ballo del liceo- ribattè pensando a suo sorella Summer al piano di sopra che era la migliore amica della sorella maggiore di Liam.
Liam-Ecco, Nicola sta piangendo da due giorni, la mamma non riesce a calmarla- 
Avange-Vado a chiamare Summer?- gli chiese.
Liam-Lasciala tranquilla per altri dieci minuti, mia sorella ha detto che appena finiva di caricare i bagagli le andava a parlare- rispose.
Avange-Esattamente tra quanto parti?- incuriosità e impaurita.
Liam-Qualche ora- disse abbassando lo sguardo. - Che ne dici di andare a fare una passeggiata?- continuò subito dopo sorridendo.
Avange-Non so se posso, la mamma è con Amber per discutere degli addobbi del matrimonio-
Liam-Tua madre non s’incazzerà perché sei andata a fare una passeggiata prima che il tuo migliore amico parta!- disse entrando in casa di Avange e prendendo il suo giubbotto.
Avange-Dove andiamo?- gli disse prendendo il giubbotto dalle sue mani e infilandoselo.
Liam-Al nostro rifugio- rispose gioiosamente.

Il loro rifugio era la maestosa quercia della scuola elementare che avevano frequentato da bambini, proprio dove erano incisi i loro nomi e la loro promessa.

Liam-Non mi lascerai mai, vero?!- le chiese sotto quell'albero.
Avange-Migliori amici sempre e per sempre- rispose sorridendo.

Lei ricorda il momento in cui Liam entrò nell’auto per andare via come un momento straziante, in cui le urla della sorella maggiore Summer arrivavano alle stelle. La scena in cui Liam la salutava da quell’auto mandava il suo cuore in pezzi, ripetutamente. Ricorda il dolore in un saluto, i cataloghi dei vestiti di sposa della sorella Amber per terra in mezzo al giardino buttati lì di fretta e furia per tirare con forza Summer. Si ricorda di lei, una bambina con i capelli corti neri che le incorniciavano il viso, gli occhi color ghiaccio ormai rossi, ricorda il suo stare immobile davanti la porta di casa sua, ricorda il suo odio verso quel qualcuno che aveva portato Liam via da lei, ricorda tutta quella giornata ogni giorno della sua giovane vita.

Quando ormai Liam era andato via da un pezzo, la madre di Avange la fece entrare di forza in casa, non volle cenare, non volle bere, non volle piangere, non volle semplicemente andare avanti. Corse in camera sua, urtò col polso vicino ad un pizzo della sua scrivania, si fece un taglio profondo, accidentale.
Polso sotto l’acqua, cercava di tamponare la ferita con un asciugamano bianco. Quella sera guardò il sangue scorrere proprio come le lacrime e capì che da lì la sua vita sarebbe cambiata, radicalmente.
  
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