Dove sono?
Mi alzo da terra. Mi guardo intorno. La testa mi pulsa e mi gira. Davanti a me si innalza un muro, con una porta.
Senza pensarci ci entro. Faccio dieci passi barcollanti e cado a terra, stordita.
Perché devo sempre rovinare tutto?
Il mio problema é che non so controllare la rabbia. Maledizione.
Provo a tornare indietro, ad usare i miei poteri, ma non riesco: sono troppo stanca, sono troppo confusa. E fuori di me.
Ho anche le allucinazioni. Una palla di cristallo, delle dimensioni di una pesca, sta rotolando al suolo. O forse no...
Forse non sono allucinazioni, ed é tutto vero. Sì, anche quel barbagianni che si é posato davanti a me e che si sta trasformando in un uomo.
"Chi sei?"
"Wanda Maximoff. Dove sono?! Ti prego, dimmelo."
"Sei nel labirinto, la strada che porta al castello dopo la città dei Goblin. Perché sei qui?"
"E io che ne so perché proprio qui? Volevo andarmene, me ne sono andata, e ora eccomi."
"Ah... E come hai fatto a venire qui? Che strada hai preso?"
"Non ho preso nessuna strada! Ho usato i miei poteri che... No, troppo complesso... Non capiresti..."
"Capisco benissimo invece! Sei una strega!"
Ci risiamo. Un altro che mi dà della strega. Non ho voglia di discutere, perciò rispondo solo: "Diciamo... Ecco... Diciamo di sì. Ma non riesco a usare i miei poteri per tornare a casa."
"L'unico modo per tornare a casa é attraversare il labirinto e entrare nel mio castello. Allora ti mostreró come tornare a casa. Non pensare che sarà facile arrivarci, perché non lo sarà."
L'estraneo comincia a prendere un tono che non mi piace. "Ma tu chi saresti per parlarmi così?!"
"Io sono Jareth, il Re dei Goblin!"
"Ahahah! Ma ti sei sentito? Roba da pazzi! Il Re dei Goblin?! Esaltato..."
"Ma che... Ma come... Come osi parlare così a ME? Che situazione... Insultato da una strega!"
"Sì, ok ma ora io vado eh! Il castello é molto distante?"
"Oh, molto più distante di quanto tu possa immaginare." Dice Jareth, e come é arrivato, va via.
Che persona strana.

Scrigno dei pensieri:
Ok! Capitolo nuovo! Spero vi piaccia!
E spero stiate meglio di me che ho la febbre. Che dire... Buona lettura... E a presto!
Gió!