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Autore: DoctoRose91    04/11/2012    2 recensioni
< Quante cose sono successe in quest’anno. Finalmente riuscii a trovarti sul quel ciglio della strada abbiamo combattuto nuovamente insieme,abbiamo vinto,poi mi hai lasciato su quella spiaggia con te! Oh come posso dimenticarmi quel discorso che mi facesti lì,timido e incerto;“Io ho solo un cuore…in parte sono umano soprattutto invecchierò e non mi rigenerò mai…ho soltanto una vita Rose Tyler e potrei viverla con te se ti va?!”,“Questo vuol dire che invecchieremo insieme?!”,“ Insieme!” > in quella parola c’era tutto,amore,gioia,sentimento,emozione,paura e sofferenza.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10 (human), Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho aggiornato cercando di minimizzare gli errori di battitura e alleggerire la lettura con un più approfondito controllo sulla punteggiatura.
Spero ,comunque, di averlo migliorato! :)
 
XVIII Capitolo

Addio Rose!


Una nuova avventura coinvolse il Dottore e Rose, questa volta non c’entravano gli alieni o per meglio dire non direttamente,ma c’entrava un magnate ricco e spudorato che controllava giri di droghe ,di donne e di oggetti alieni ,soprattutto armi che non erano alla sua portata, trovati nei vari siti archeologici o addirittura rubati ai Torchwood . È fu proprio un oggetto alieno sottratto da molto tempo al torchwood di Londra, che furono incaricati Rose e il Dottore per questa missione. Si infiltrarono in una festa di ricconi organizzata in un palazzo di questo magnate, dove lì aveva anche il suo cosiddetto ufficio. Il Dottore indossava uno smoking nero, camicia bianca, papillon nero e converse nere ; non si sapeva mai servivano per scappare! mentre Rose indossava un abito lungo fino alle ginocchia, a canotta nero con fiori banchi, scarpe con il tacco argento ,un velo di trucco sul volto e capelli raccolti con piccole ciocche riccioline che cadevano qua e là.
Si fecero chiamare Susan Anderson e Richard James, una coppia di fidanzati,ovviamente!!, compratori di manufatti alieni.
“Richard James e Susan Anderson !”si presentò il dottore al body-guard  all’entrata.
“prego signori e buona serata!” rispose l’uomo dopo che controllò i nomi e gli inviti.
L’appartamento dove ospitava gli invitati era molto grande, disposto su più livelli . Il palazzo forse prevedeva anche un sotterraneo dove,si supponeva, c’era il vero giro di soldi di quest’uomo. Raggiunsero il salone,molto grande con un lampadario enorme arricchito con diamanti che luccicavano grazie alla luce, tavoli imbanditi e una pista dove poter ballare. Rose notò Martha e la sua famiglia, non sembrava strano che ci fossero lì, questo magnate sapeva nascondere la sua vera natura; infatti ai due fu molto complicato capire chi ci fosse dietro a tutto ciò.
“Richard guarda un po’ lì chi c’è!”indicò con lo sguardo Rose . Il Dottore guardò e vide la famiglia Jones.
Subito si toccò la guancia ,all’improvviso gli venne un piccolo dolore ,si ricordò infatti di quel ceffone che la signora Jones gli diede alla festa di Lazzarus.
“perché ti tocchi la guancia? ti fa male un dente?”domandò stranita la fanciulla.
“no! Un doloroso ricordo a dire il vero!”rispose lui guardando la madre di Martha.
Non subito si misero a cercare; doveva passare almeno un po’ di tempo ,ma questo non l’impedì di fare domande e investigare. A Rose, però, balenava un altro pensiero, ballare con il suo fidanzato,per lei non sembrava in appropriato, anzi faceva avvalere la loro copertura,ma il Dottore era immerso nei suoi giri con il cacciavite sonico per captare anche un minimo segnale. Dopo aver chiacchierato con molti ricconi , si sedette su una sedia aspettando che il dottore finisse per poterlo invitare per un ballo.
Passarono così un lento,un latino,e di nuovo un lento. Prima che lei potesse parlagli non  lo vide più ,non gli sembrò strano , era fatto così, un minuto qui l’altro chi sa dove. Nella pista tra la folla vide una cosa che non si sarebbe mai aspettata “il dottore che balla con un’altra donna!!”. Subito si diresse in pista, proprio di fronte a lui con uno sguardo a dir poco da assassina.
Lui se ne accorse. Lasciò la sua ballerina e inseguì Rose per la pista.
“Rose… Rose… aspetta, fammi spiegare!!ma come sei veloce con quelle scarpe!”cercava di sdrammatizzare lui.
“sai! me lo sarei aspettata un no da te per ballare! Sai Rose dobbiamo lavorare! Ma questo proprio no! Ballare con una perfetta sconosciuta !”iniziò adirata per il suo comportamento.
“ma stavo investigando!”cercò di spiegarsi.
“senti… anch’io ho fatto domande, ma non per questo mi sono messa a ballare con degli sconosciuti!”rispose lei con lo stesso tono.
“ e non dire altro, peggioreresti soltanto la situazione!  non ti perdono!ma ora non è la cosa principale ,abbiamo una missione da portare al termine !”.
“e non mi seguire… sto andando alla toilette!”continuò lei frenandolo da lontano con la mano.
Talmente era grande quell’appartamento che Rose si trovò tutta ad un tratto in una zona completamente deserta e buia. Mentre camminava notò degli starni oggetti e capì che forse aveva trovato il nucleo della faccenda. Si affacciò, e capì di trovarsi al trentesimo piano,uno in più a quello della festa. Chiamò al cellulare il dottore,ma come al solito non rispose: “stai ballando con un’altra spilungona riccona… E bastar...!” farfugliava tra sé e sé. Poi all’improvviso vide un uomo non molto grasso con gli occhiali e capelli neri che fumava una sigaretta al telefono: “si si certo, la spedizione dovrà essere senz’altro sicura e inequivocabile!”.
Rose si avvicinò con molta cautela per poter sentire meglio il discorso, ma ad un tratto di svegliò in una piccola stanza circolare distesa su un pezzo di legno, con addosso ancora il suo cellulare.
“come mai non si sono presi il telefonino?”si domandava tra sé e sé la ragazza, poi notò che non aveva le tacche della linea e capì che lì non serviva.
“ma non sanno che il mio è un super-telefono!”pensò entusiasta la ragazza.
“per favore Dottore rispondi!” pregava  speranzosa .
“Rose ma dove sei? ti sto cercando da molto tempo!” rispose dall’altro capo della cornetta.
“oh per fortuna hai risposto! Dottore sono stata presa; mi hanno addormentata. Ho ancora tra le mani il fazzoletto con il sonnifero. Sono rinchiusa in una piccola cella, non so dirti come sono arrivata!” spiegò Rose.
“come… ti hanno presa?! Resisti che vengo a prenderti!”disse lui. Dovettero chiudere la telefonata perché la biondina sentì delle voci dietro la sua porta e non voleva guai.
Infatti due uomini alti, uno nero calvo, l’altro bianco muscoloso prelevarono la biondina.
“dove mi state portando!” domandava sbattendosi tra le prese di quei due omaccioni.
La condussero in quella stanza che aveva spiato e proprio quell’uomo la ricevette.
“allora signorina mi vuole dire il suo nome?”domandò con voce terebrante.
“mi chiamo Susan Anderson!”rispose la ragazza.
L’interrogatorio non durò più di 2 minuti. Infatti Rose doveva essere uccisa, sapeva troppo e aveva visto troppo. In un momento di distrazione dei due omaccioni, riuscì a scappare, ma non accorgendosi cadde giù, fece un volo di ben 30 piani,arrivando a terra senza vita.
Il dottore la vide cadere, mentre saliva le scale. Si spalancarono gli occhi per lo stupore di ciò che vide. Senza pensarci due volte, scese di corsa le scale per raggiungere la ragazza.
Rose era distesa per terra circondata da persone scioccate. Lui subito si precipitò addosso alla ragazza con le lacrime agli occhi che sgorgavano come cascate. Strinse tra le sue braccia quel grazioso corpicino privo di vita tra le urla di dolore e rabbia che non finiva mai.
“Rose no! Rose ! perché ?!perché?! Amore mio! Non doveva accadere una cosa del genere,sei così giovane, cosi bella!no!no!Rose!NOOOOOO!ROSEEEEEEEEEE!” urlava il suo nome tra i pianti .La stringeva così forte a sé  per la disperazione.
“MA NON FINIRA’ COSI’ ROSE . IO TI SALVERO’!!”disse con voce più possente. Raccolse il corpo della ragazza e la condusse nella macchina del tempo, si! il dottore aveva una macchina del tempo! Prese spunto dal progetto ideato dall’istituto e con le sue enormi conoscenze ne creò una più sofisticata .
Distese il corpo della ragazza su un lettino e si mise ai comandi: “no mi interessa se questa volta trasgredisco le leggi, non ti posso perdere amore!”disse ad alta voce con un volto affranto e stremato dal dolore, aveva perso tante persone,anzi troppe, ma no Rose, non poteva perdere la sua ragione di vita.
Arrivò un’ora prima. Rose in quel momento stava origliando il discorso di quell’uomo al telefono. Mise fuori uso il delinquente che doveva drogarla  e poi si avvicinò lentamente dietro alla ragazza.
“Rose!”disse con un tono felice e sollevato.
“ah sei qui! hai letto il mio messaggio bravo!”disse molto naturalmente la ragazza. Non si immaginava neanche tutto quello che era successo. Al dottore non interessò la situazione, la prese per i fianchi e la strinse a sé ,sembrava che non la vedeva da anni: “perdonami per quello che ho fatto!”si riferiva al mancato salvataggio,mentre Rose capì alla litigata per il ballo.
“non ti preoccupare! Ti ho già perdonato!”rispose lei con un leggero sorriso.
“ho già chiamato la polizia !”informò lui.
“come hai già  chiamato la polizia? perché hai trovato qualcosa?!”domandò incuriosita , mentre si allontanavano da quel luogo. Uscirono con gran disinvoltura dalla festa. Il Dottore condusse la biondina per un vico.
“diciamo che troverò qualcosa!”rispose lui .
“sei un po’ enigmatico, ma non era faccia di Boe ad essere il campione di enigmatica?”domandò ironicamente la ragazza non capendo minimamente cosa voleva intendere il dottore.
“ho una storia da raccontarti! Io sono il dottore di u’ora avanti nel futuro!”iniziò a spiegare lui.
“come? hai usato la macchina del tempo e io dove sono?”domandò non molto stranita la ragazza , ormai con il dottore si doveva essere preparati a tutto.
Lui le spiegò tutta la faccenda come era realmente andata.
“oh Rose ! Amore Mio! Perché questo passato che ti ho raccontato svanisca, devi raccontare tutto al dottore in modo tale che tutto verrà cancellato !”spiegò lui trattenendo tra le mani il volto della fanciulla.
“e a te cosa accadrà?”domandò preoccupata lei.
Lui la guardò con le lacrime agli occhi e Rose capì; appena avrebbe raccontato tutto al suo dottore, lui sarebbe svanito, morto in poche parole;si sarebbe ucciso pur di lasciare lei e il dottore a vivere una vita felice…ecco perché non si poteva andare indietro nel tempo sulla linea temporale di qualcuno, ma questo a lui non importava, avrebbe fatto di tutto pur di salvare la sua Rose.
Il Dottore la guardò intensamente negli occhi come non aveva mai fatto prima. Si avvicinò lentamente, così lentamente da sentire il suono del suo respiro, chiuse gli occhi seguito da una tremante Rose. Una lacrima bagnò il suo pollice che accarezzava il volto della biondina,la ragazza stava piangendo, stava piangendo per lui, per quello che stava per andare ad affrontare , per quello che aveva rischiato solo per un ultimo ed appassionante bacio. Si avvinghiarono così forte l’uno all’altra con una passione allucinante, non volevano mollare la presa,le lingue che si intrecciavano così velocemente, le braccia che stringevano il corpo dell’altro …
“Rose dove sei?”chiamò nelle vicinanze l’altro dottore .
I due si distaccarono lentamente l’una all’altra, Rose guardò l’uomo davanti a sé e tra le lacrime e voce tremolante disse: “ I LOVE YOU!” poi lo baciò nuovamente e lo abbracciò, per poi correre lontano da lui, senza voltarsi dietro… era troppo forte l’emozione e il terrore di vederlo solo ad affrontare il suo tragico destino, non l’avrebbe riuscito a sopportare. Corse tra le braccia del suo uomo ;il dottore rimase scioccato nel vederla conciata in quel modo.
“tesoro cosa succede?”le domandò percependo le braccia della ragazza stringerlo forte a sé.
“ho una storia da raccontarti !”gli rispose guardandolo fisso negli occhi con le lacrime che le sgorgavano come fiumi a bagnarle il suo meraviglioso volto.
Il Dottore dall’altra parte della strada osservò la scena , vide altro dottore  baciarla sulla fronte e camminare mano nella mano. Sapeva cosa Rose gli stava per rivelargli e si diresse nella macchina del tempo, si sedette vicino a quello splendido corpo che la vita gli aveva portato via, le accarezzò il viso e poi si distese al suo fianco ad aspettare che l’oblio prendesse posto.
Tutto ad un tratto il Dottore si svegliò nel suo letto,si girò ma non vide Rose,sentì dal bagno il suono dell’acqua e capì che la ragazza era a rinfrescarsi,osservò la sveglia che segnavano le 9:00. Si sedette su letto attendendola con uno splendido sorriso ,contento che tutto quello era stato solo un brutto incubo.
Uscì dal bagno dandogli le spalle ,con un asciugamano nei capelli raccogliendoli in una specie di turbante ,li aveva lavati.
“Rose!”chiamò lui per farla girare.
La ragazza si voltò e : “Rose? dolcezza sono io River!”.
Lui spalancò gli occhi scioccato da ciò che vide.
“e tu che ci fa qui ?”domandò con un tono arrogante coprendosi con le coperte per la vergogna.
“come cosa ci faccio qui? Ci vivo con te!”rispose con un sorriso nervoso la donna.
“hai sognato nuovamente Rose Tyler è vero?”gli chiese con un tono quasi da madre ,sedendosi sul letto.
“come nuovamente?”domandò sempre più stranito lui.
“quasi tutte le sere sogni o fai incubi su Rose!”gli spiegò River.
“questa volta  è stato un sogno o un incubo?”domandò incuriosita, ma senza preoccuparsene troppo ;ormai ci aveva fatto l’abitudine a quanto pare!.
“un incubo!”rispose rammaricato lui.
“ quale? quello che cadeva dal trentesimo piano o quello in cui lei non ti riconosceva o…”stava elencando lei quando il dottore la frenò.
“quello in cui cadeva dal trentesimo piano!”confermò sempre più stupito.
“capisco! ultimamente questo incubo ti sta perseguitando! Da quando hai lasciato Rose su quella spiaggia 20 anni fa non te ne sei più liberato. Ci tenevi proprio molto a quella ragazza!” le confessò lei.
“Si! ci tenevo molto!”ribadì lui  con lo sguardo privo di vita.
“ma devi farti coraggio! ora lei sta vivendo con l’altro te stesso. Te lo ricordi? Per questo non l’hai perduta del tutto!”cercava di rincuorarlo lei.
“su vai a farti un bel bagno caldo, mentre io ti vado a preparare una bella colazione!”pensò lei con un sorriso, per poi lasciare la stanza.
Il dottore si distese e fece un respiro profondo, poi voltò lo sguardo sul comodino e vide due foto: una di lui con River al parco seduti sul prato,l’altra lui e Rose sul motorino vestiti ad anni 60. Prese  quest’ultima fra le mani. Una goccia bagnò il vetro della cornice… era una lacrima, una lacrima caduta dal suo viso, una lacrima piena di dolore, di nostalgia, una lacrima  d’amore per una donna ormai perduta per sempre. Bisbigliò con voce tremante: “ Addio Amore mio! Addio Rose!”. Si asciugò quelle lacrime, non voleva che River lo vedesse piangere e si diresse in bagno. Riempì la vasca di acqua calda e si immerse. Appena entrò dentro, andò sott’acqua per bagnarsi il viso segnato dalle lacrime versate… aprì gli occhi e …
…si svegliò nel suo letto ! si girò di scatto , ma non vide nessuno.  Stava per alzarsi quando sentì la porta della camera aprirsi e da lì entrò la sua adorata Rose, con quei suoi buffi pigiami extra large e i capelli arruffati dal sonno.
“Rose!”disse con una voce piena di gioia e un sorriso luccicante.
“oh scusa ti ho svegliato? Perdonami!”affermò lei rimettendosi nel letto.
“ero solo andata a bere ...!”stava per concludere la frase quando il Dottore la interruppe con un profondo ed intenso bacio. Rose spalancò gli occhi stupita da quella reazione,ma subito li richiuse per assaporarsi quel improvviso romantico momento. Cinse il collo del suo uomo, distendendosi completamente sul letto; si adagiò su di lei senza abbandonare quel bacio. Si baciarono al lungo senza riprendere fiato,non voleva minimamente lasciare quelle labbra. Iniziò ad accarezzarla tutta, le tolse il pigiama delicatamente e prese a stampargli piccoli baci su tutto il corpo,mentre Rose concluse la sua frase: “… in cu..ci…naaaa!”disse entrando in estasi quando lui prese ad accarezzarla più intimamente . Si unì delicatamente a lei con una voglia matta di entrare in contatto con la sua amata ,era così felice, così felice di rivedere quello splendido volto mezzo addormentato e sconvolto dal sonno. Dopo aver fatto l’amore,un amore così intenso e dolce.
“è stato fantastico!”confessò lei con un sorriso, adagiando la sua testa sul suo torace. Lui le accarezzava i capelli inebriandosi del suo profumo.
“ti amo Rose!”le disse con una voce emozionata.
Rose alzò il capo guardandolo fisso negli occhi: “mi dici come mai questa passione improvvisa?”gli domandò incuriosita.
“mi sei mancata così tanto, che non hai idea!”le confessò accarezzandole il viso.
“prima ti ho visto stravolto. Non credo che fosse il sonno; hai fatto un incubo dimmi la verità!”intuì la ragazza.
“come lo hai capito?”chiese incredulo lui.
“ormai ti conosco abbastanza!”rispose vantandosene.
“raccontami tutto!”gli chiese poi incuriosita.
Il Dottore iniziò a raccontare lo strano incubo che aveva fatto: dall’ avventura quasi alla 007 con la donna che amava, alla sua totale perdita, al risveglio accanto ad un’altra donna. Rose rimase ad ascoltare tutto il tempo con un volto molto triste, triste per quello che aveva passato e per quello che aveva visto. Sapeva che se fosse successa una cosa simile, lui si sarebbe comportato nella medesima situazione. Capì in quel momento quanto fosse grande il suo amore, capì come fosse importante per lui, in una maniera che non poteva essere descritta. Mentre le raccontava, iniziò a piangere così tanto. Stava scaricando tutto lo stress che aveva accumulato, ormai ora era finita, era tranquillo e il suo corpo sfogò in questo modo. Rose si intenerì, ma non fece nulla. Voleva dargli la possibilità di concludere il discorso; sapeva che per lui era importante arrivare fino alla fine.
Appena concluse, anche la biondina  con le lacrime agli occhi abbracciò il suo uomo sedendosi al cavalluccio su di lui, sentiva le sue lacrime bagnarle la spalla. “ ora è finito tutto amore mio! Piangi piangi pure e sfogati ne hai bisogno!”disse lei con voce tremante provocate dalle lacrime.
“la prossima volta dirò a mamma di non cucinare le lasagne per cena d’accordo?!”ideò la ragazza per sdrammatizzare la situazione.
Il Dottore rise per quella battuta,poi prese un grande respiro e si rilassò. Lei si distaccò dall’abbraccio rimanendo in quella posizione ,gli asciugò le lacrime con le dita  poi si asciugò le sue,gli fece un tenero sorriso e lo baciò sulla bocca a timbro dimostrandogli  il suo affetto e la sua vicinanza. Non si distaccò molto gliene diede un altro nella stessa maniera e poi un altro ancora, poi dischiusero le labbra per assaporare il gusto dell’altro. Si distesero. Rose prese a baciargli la spalla, poi a succhiargli l’orecchio ,amava farlo,poi discese sul suo torace e via di seguito. Il Dottore la teneva tra le braccia contento di stringere nuovamente quel corpo pieno di vita. Rose sospese i baci confessandogli: “ non ti liberi facilmente di me Dottore!”con uno sguardo da pantera.  Lui la capovolse adagiandosi su di lei; le prese la mano baciandole il palmo e rispose : “non ne ho nessuna intensione!!”poi la baciò sulle labbra desideroso di entrare in contatto nuovamente con la sua ragazza. Passarono così quella sera a fare l’amore e coccolarsi senza distaccarsi mai l’una dall’altra. Quella sera crearono un legame così forte e indistruttibile. Quella sera esistevano solo Rose Tyler E Doctor Who.


Allora che ne pensate ragazzi! Questo capitolo è il mio preferito… lo adoro! Spero che sia riuscita a farvi immergere nello stato d’animo del nostro Dottore… non è facile vedere la persona che ami tra le tue braccia senza vita, accusandoti di essere la causa di tutto ciò. Ovviamente, essendo tutto un sogno, la presenza di  Martha e la sua famiglia facevano parte dei ricordi di lui , come anche River del resto! Ma non preoccupatevi Martha verrà… molto più avanti… ma verrà!  Spero che questi 2 capitoli vi siano piaciuti e che non abbia deluso le vostre aspettative! Un abbraccio DR!
  
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