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Autore: Fiamma Erin Gaunt    04/11/2012    2 recensioni
Katherine Banks è l'unica erede di una famiglia molto antica e facoltosa,bella e algida,con la risposta sempre pronta;il suo destino è quello di sposare un ricco mago all'altezza del nome della sua famiglia,fin da piccola è stata educata affinchè soddisfacesse le aspettative dei suoi genitori. Doveva affascinare un mago ricco e rispettabile,non certo un ragazzo ripudiato dalla sua stessa famiglia e per di più donnaiolo.
Katherine cederà alla corte del bel rinnegato o sceglierà Regulus,il più sobrio dei due fratelli Black?
Genere: Generale, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Prologo
 













 

25 dicembre 1976








Sirius si stava annoiando immensamente;come tutti gli anni,da quando aveva memoria,si era ritrovato costretto a passare il pranzo di Natale in famiglia,o meglio,tra tutte le famiglie di ricchi Purosangue presenti in Gran Bretagna. C'è chi penserebbe che,dato il fatto di essere stato ripudiato,certe seccature non dovrebbero riguardarlo per niente,e invece no,sua madre aveva strepitato,e chiunque conoscesse Walburga sapeva bene che era capace di rompere la barriera del suono quando ci si metteva, finchè non si era deciso a prepararsi e ad uscire di casa per andare a pranzo dai Malfoy. Il risultato era che Sirius si trovava da più di tre ore,seduto su uno dei divani color ghiaccio della residenza invernale dei Malfoy,incastrato tra sua zia Druella e Amelie Lestrange,che non facevano altro che chiosare su quanto sarebbe stato sfarzoso il matrimonio di Rodolphus e di quella pazza di sua cugina Bellatrix.

-Sirius,ragazzo mio,perchè non vieni a farci un po' di compagnia?- la voce di suo zio Alphard,intento a parlare con sua cugina Andromeda,lo salvò da quell'atroce supplizio.

-Ti ringrazio zio,non ne potevo più di starle a sentire- esclamò Sirius,una volta che furono fuori portata d'orecchio delle due donne.

-Ti capisco,le donne Purosangue sanno essere estremamente noiose quando ci si mettono- concordò Alphard.

-Ti ringrazio a nome della categoria,Al- replicò Andromeda con tono fintamente indignato.

-Tu,mia cara,sei una splendida eccezione- si corresse l'uomo,accennando un lieve inchino,e facendola sorridere compiaciuta.

Sirius ammirava molto suo zio Alphard,non solo perchè riusciva a giostrarsi perfettamente nei suoi rapporti con il gentil sesso,ma anche perchè riusciva sempre a rimettere apposto sua sorella Walburga,il che non era decisamente cosa da poco.

-Cosa succede lì fuori?- chiese Narcissa,la sua voce cristallina risuonò colma di sincero stupore e spinse il resto degli astanti a sporgersi per vedere a cosa si stesse riferendo la più piccola di casa Black.

Una carrozza,trainata da una coppia di cavalli morelli,si era appena fermata davanti al patio di casa Malfoy.

-Ah,mi stavo giusto chiedendo quando i Banks avrebbero fatto la loro comparsa- commentò Alphard,scostando una delle sottili tende in lino per vedere meglio.

Sirius,suo malgrado,si ritrovò a sbirciare con curiosità fuori dalla finestra;aveva sentito parlare dei Banks,erano una famiglia molto ricca e facoltosa,proveniente dalla America,e si diceva che le donne di quella famiglia fossero tutte molto avvenenti.

La carrozza si aprì a mostrare un gentiluomo sulla cinquantina,che si affrettò ad aiutare a scendere una donna di una decina d'anni più giovane,accompagnata da una bambina che doveva avere non più di dieci anni. Finalmente anche l'ultima dei componenti della carrozza fece la sua comparsa;si trattava della ragazza più bella su cui Sirius avesse mai posato lo sguardo. Una soffice cascata di ricci castani incorniciava un volto che sembrava disegnato dagli angeli e su cui erano stati incastonati un paio di occhi castani che rilucevano maliziosi.

-Quella è Katherine Banks- gli disse Alphard,facendolo tornare alla realtà.

Sirius si voltò verso suo zio,che sorrideva con l'aria di chi la sapeva lunga. Stranamente non trovò nulla da dire e si ritrovò ad annuire con aria composta.

-Cosa c'è, Sirius,ti si è paralizzata la lingua?- scherzò Andromeda,che aveva avuto già modo di intravedere un paio di volte la rampolla di casa Banks e aveva constatato,suo malgrado,che era piuttosto simile a sua sorella Bellatrix.

-No,certo che no,ero solo sorpreso. Tutto qui- replicò il bel Black,continuando a seguire con lo sguardo l'avanzata della ragazza.

-Bè,credo che sia giunto il momento di far sfoggio di tutto lo charme dei Black- considerò Alphard,avviandosi a passo deciso verso le tre donne.

-Kristelle,siete bella proprio come vi rammentavo- esordì,chinandosi a depositare un lieve bacio sul dorso della mano della signora Banks.

-Alphard,vedo che non avete perso la vostra galanteria- replicò la donna,sorridendo compiaciuta.

-Dico solo la verità,dovreste saperlo- si schermì Alphard,prima di rivolgere la sua attenzione alla bambina che stava aggrappata al vestito di Kristelle.

-Immagino che lei sia vostra nipote,la deliziosa Kestrel-

-Sì,è la figlia della mia defunta sorella- confermò la signora Banks,prima di lanciare un'occhiata carica di aspettativa alla piccola,che arrossì con aria imbarazzata.

- Salve signor Black,è un vero piacere conoscervi- mormorò Kestrel,facendo una leggera riverenza.

-Il piacere è tutto mio,signorina- replicò Alphard,sorridendogli benevolo e facendo anche a lei un piccolo baciamano,che fece imporporare ancora di più le guance della bambina.

-Ma vedo forse l'elusiva e affascinante Katherine?- aggiunse,rivolgendosi alla giovane Banks che li aveva appena raggiunti.

-Mi rubate le parole di bocca,Alphard- replicò la ragazza,sorridendo all'indirizzo dell'uomo.

-Cosa odono le mie orecchie? Il mio fascino è davvero assai poca cosa se viene paragonato al vostro-

-Voi mi confondete- replicò Katherine, ma il modo in cui sorrideva lasciava capire che non si sentiva affatto in imbarazzo,al contrario,aveva il pieno controllo della situazione ed era compiaciuta da come le cose stavano andando.

-Kristelle,posso rubarvi vostra figlia? Vorrei presentarla ai miei nipoti-

La signora Banks annuì sorridendo,i fratelli Black erano famosi per la loro bellezza e per il loro cospicuo conto in banca,sarebbero stati dei pretendenti eccellenti per la sua Katherine.

Alphard porse il braccio a Katherine e la condusse verso la finestra,dove Sirius e Andromeda stavano ancora chiacchierando del più e del meno.

-Andromeda,conosci già Katherine,vero?-

La Black di mezzo annuì e rivolse un sorriso di cortesia alla ragazza,che lo ricambiò per una frazione di secondo prima di tornare a rivolgere la sua attenzione al ragazzo.

-Allora permettetemi di presentarvi il maggiore dei miei nipoti: Sirius Orion Black- aggiunse.

Katherine accennò una riverenza,non perdendo di vista neanche per un attimo il volto del ragazzo. Aveva sentito parlare di lui,era un ribelle ed era stato diseredato,ma nessuno le aveva mai detto quanto fosse affascinante.

-Lieta di fare la vostra conoscenza,ho sentito molto parlare di voi- disse,mentre Sirius le prendeva una mano per farle il baciamano.

-Il piacere è tutto mio,spero solo che non vi abbiano parlato troppo male di me- replicò,rivolgendole un sorriso sghembo.

-Suppongo che il bene e il male siano concezioni alquanto relative,d'altronde,le male lingue si trovano ovunque.Sono certa che conosciate il detto parenti serpenti.- replicò,sorridendo divertita.

-Vedo che la sincerità e la schiettezza non vi mancano,sono doti che apprezzo- commentò Sirius,divertito dal modo di parlare diretto di Katherine.

-Diciamo che non amo i giri di parole,se voglio qualcosa me la prendo e,allo stesso modo,se penso qualcosa la dico.-

Si resero conto solo in quel momento che,troppo presi dalla loro conversazione,non si erano accorti di essere rimasti soli;l'intera sala era ormai deserta.

-Credo siano andati nella sala da pranzo,sarà meglio raggiungerli o tua madre ci darà per dispersi- intervenne Sirius,rendendosi conto solo alla fine di essersi rivolto a lei usando il "tu".

Come se gli avesse letto nel pensiero,Katherine gli sorrise con aria complice - Credo che si possano anche abbandonare le formalità,e,in tutta franchezza,questa storia del "voi" mi fa sentire terribilmente vecchia- confessò,facendo scoppiare a ridere il ragazzo.

-Sì,sono d'accordo con te- confermò Sirius,offrendole il braccio per scortarla dagli altri.











 

*******













-Katherine,dove ti eri cacciata?- le chiese Kristelle,una volta che la figlia ebbe preso posto accanto a lei.

-Scusatemi madre,stavo parlando ed ho perso la cognizione del tempo.- replicò,sorseggiando distrattamente un calice di vino elfico.

-Immagino che Sirius Black sia una compagnia che causa grande distrazione- commentò ironica.

-Sì,non nego che sia piacevole conversare con lui- confermò la ragazza,con tono diplomatico.

-Naturalmente,è un giovane di grande fascino,proprio come suo zio del resto,ma ricordati ciò che ti ho detto- la ammonì con aria severa.

-Lo so,lo so. Devo concentrare la mia attenzione su un giovane e degno Purosangue,non su un ragazzo rinnegato- concluse,inforchettando una patata arrosto con un po' più forza del dovuto.

-Esattamente,ricordati che sei l'ultima delle Banks- confermò Kristelle,tornando a rivolgere la sua attenzione ad Alphard,che stava raccontando uno dei suoi soliti aneddoti.

Katherine alzò gli occhi al cielo,trattenendosi dal sospirare solo perchè sarebbe stata una grande mancanza dal punto di vista dell'etichetta. Fin da piccola le avevano imposto chi frequentare,come comportarsi,come rivolgersi a seconda della scala sociale e perfino come doveva camminare. Era giunta all'età di sedici anni colma di un risentimento che la portava a vedere solo il lato cinico delle persone;certo,era molto probabile che questo suo comportamento fosse solo una naturale estensione di quello che aveva avuto sua madre alla sua età.

Infatti,non era un segreto per nessuno che Kristelle Bouvier,al secolo la signora Banks,da giovane fosse stata innamorata di Alphard Black e che avesse finito con lo sposare Klaus Banks solo perchè ques'ultimo possedeva un patrimonio ben più ingente del primo. Bè,Katherine detestava l'idea di passare il resto della sua vita al fianco di qualcuno che non amava e di ritrovarsi,una volta adulta,a dover convivere con un uomo sempre in viaggio per affari e che era poco più che un completo sconosciuto. Tuttavia,non si faceva alcuna illusione su quale sarebbe stato il suo futuro,una pallida copia della vita di sua madre,senza alcuna ombra di dubbio.

Era talmente persa nei propri pensieri che sua madre fu costretta a darle un leggero colpo di gomito per riportarla alla realtà;il minore dei fratelli Lestrange,Rabastan le sembrava che si chiamasse,le aveva chiaramente posto una domanda e,dalla sua espressione,doveva anche averlo fatto per più di una volta.

-Vi prego di perdonarmi,ero sovrappensiero. Cosa desideravate chiedermi?- disse,guardandolo negli occhi come a testimoniare che da quel momento in poi avrebbe avuto la sua completa attenzione.

Rabastan scrollò le spalle sorridendo,non sembrava essersela minimamente presa per la sua distrazione.

-Volevo chiedervi se desideravate unirvi al resto di noi in giardino,si muore di noia qui dentro- replicò,sorridendole nuovamente. Katherine soppesò per un momento il suo interlocutore,ma,quando capì che le sue intenzioni erano amichevoli e che non era uno dei candidati a possibili spasimanti,decise di sorridergli di rimando ed accettò volentieri il suo invito.

-In realtà non c'è molto da fare neanche in giardino,ma i discorsi sulla politica e sul denaro sono a dir poco soporiferi.- le rivelò,quando uscirono sul patio.

-Già,ad ogni modo credo che rimarrò in veranda a godermi il panorama-

In effetti il giardino dei Malfoy era un vero e proprio tripudio di magnificenza,Katherine non ricordava di aver mai visto,in tutta la sua vita,un altro giardino così sfarzoso,ricordava quello di una residenza principesca.

-Posso farvi compagnia,se lo desiderate- le propose Rabastan,ma,proprio in quel momento Sirius fece la sua comparsa,prendendo posto accanto a lei.

-Non credo che ce ne sarà bisogno,ma vi ringrazio per la cortese proposta- replicò Katherine,rivolgendo un ampio sorriso al bel Black.

-Di nulla,a più tardi- si congedò Rabastan,lanciando un'occhiata perplessa a Sirius.

-Non andate molto d'accordo- osservò Katherine,notando l'espressione corrucciata del ragazzo.

-Cosa te lo fa pensare?- replicò ironico,estraendo una sigaretta dal pacchetto stropicciato che teneva in tasca.

-Oh,diciamo che sono piuttosto intuitiva- scherzò,fissandolo con aria esigente.

-Ne vuoi una?- chiese perplesso.

-Sì,trovo che siano una delle invenzioni babbane più piacevoli- ammise Katherine,afferrando il pacchetto che le veniva porto ed aspettando pazientemente che Sirius gliel'accendesse.

-Ti ho visto persa durante il banchetto,a cosa stavi pensando?-

Il volto della ragazza si rannuvolò e Sirius temette di averle fatto una domanda troppo personale.

-Se non vuoi parlarne fa lo stesso,non sentirti obbligata- si affrettò ad aggiungere.

-No,non è questo;stavo solo pensando a come sarà la mia vita tra...diciamo vent'anni- replicò,buttando fuori il fumo.

-E come sarà?- chiese incuriosito.

-Un vero schifo,se mi decido a fare ciò che ci si aspetta da me- decretò.

-Già,immagino che l'avere il peso di essere l'ultima della tua famiglia non sia facile da sopportare-

-Essere l'ultima delle Banks? Diciamo che è un po' come essere l'ultima Purosangue in vita. Certe volte penso che la mia vita segua...-

-Segua un tracciato già prestabilito,che deve essere scrupolosamente rispettato o finirai con il perdere tutto quello che hai sempre avuto- concluse per lei Sirius;aveva perso il conto delle volte in cui si era sentito esattamente nello stesso modo.

-Esatto- confermò Katherine,sorpresa dall'inaspettata intesa che aveva trovato con quel ragazzo.

-A proposito,com'è...bè sai,l'essere diseredato. Cosa si prova?- gli chiese d'un tratto,arrossendo imbarazzata per la sua poca delicatezza. Sirius,tuttavia,non sembrava affatto turbato ma pareva cercare le parole più adatte per esprimere ciò che si provava.

-Bè,in parte c'è il sollievo di non avere più una vita decisa a tavolino,puoi finalmente fare le tue scelte e vivere la vita come più desideri...ma non è facile,devi mettere in conto di rinunciare a tutto ciò che hai sempre avuto. Per me non è stato poi così difficile,non sono mai andato d'accordo con i miei genitori,ma con mio fratello Regulus è stata tutta un'altra storia. Si è sentito tradito,abbandonato e da allora il nostro rapporto si è incrinato in un modo che credo sia ormai irreparabile.- concluse,scrollando le spalle come a voler scacciare la tristezza,ma Katherine aveva visto come si erano oscurati i suoi occhi quando aveva nominato suo fratello.

-Regulus è il ragazzo che sedeva accanto a Lucius Malfoy,vero?- gli chiese,si era resa conto solo in quel momento che non aveva la più pallida idea di che faccia avesse il minore dei Black. Lo aveva associato al vicino di Malfoy solo perchè aveva gli stessi occhi grigi di Sirius,ma anche dal suo comportamento si capiva perfettamente che i due erano diversi come il giorno e la notte.

-Sì,quello era proprio il mio fratellino- confermò Sirius,prima che una voce maschile li interrompesse.

- Spiacente di interrompere quella che,ne sono sicuro,deve essere una conversazione decisamente avvincente, ma vostra madre vi attende in salone-

A parlare era stato proprio Regulus Black,che fissava ostinatamente Katherine,come a non voler incontrare neppure per un breve istante lo sguardo del fratello.

-Vi ringrazio,la raggiungerò immediatamente- replicò,rassettandosi l'abito bianco e accettando il braccio che il minore dei Black le porgeva.

-A proposito,non ci hanno presentato. Sono Regulus Arcturus Black- disse,afferrandole la mano che aveva posato sul suo avambraccio e baciandola delicatamente.

-Katherine Banks- replicò,chinando graziosamente il capo.

-Vi scorto dentro,tu ci perdoni,vero,fratello?- disse,rivolgendosi ironicamente a Sirius.

-Certo,permettimi solo di salutare Katherine; è stato un vero piacere conoscerti- disse,chinandosi a baciarle ostentatamente una guancia.

-Anche per me,Sirius- replicò,baciandolo a sua volta e voltandogli le spalle per tornare da sua madre.

Kristelle era intenta a scambiare le ultime parole con Alphard e,appena vide arrivare la figlia,si separò dall'uomo e si avvicinò alla carrozza.

-Andiamo Katherine,tuo padre ci attende a casa. Alistar,affrettati- aggiunse,rivolgendosi al gentiluomo che le accompagnava ed altri non era che suo fratello maggiore.

Le donne presero posto all'interno dell'abitacolo e la carrozza partì. Katherine continuò a guardare fuori finchè la residenza dei Malfoy non scomparve alla sua vista; dalla casa tre uomini seguivano la carrozza,Alphard con i pensieri rivolti a Kristelle e Sirius e Regulus con le menti che correvano a quell'incantevole creatura che era Katherine Banks.

Nessuno dei presenti sapeva che non si sarebbero rivisti fino al settembre seguente.











Spazio autrice:

L'ispirazione per questa storia mi è venuta mentre guardavo un video su youtube in cui Dorian Gray (interpretato da Ben Barnes,che secondo me è il perfetto Sirius Black u.u) incontrava Katherine Pierce (il mio personaggio preferito di The vampire Diaries,interpretata da Nina Dobrev).
Visto che era già un po' di tempo che volevo scrivere una fanfiction su un intreccio amoroso con i due fratelli Black...bè ho colto l'ispirazione al balzo ed ecco qui il primo capitolo.
Spero che vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate.
Baci baci,
                Bella_92

 

 

 

 

 

 
  
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