Era una notte di Agosto, una di quelle che non dimentichi facilmente. Il vento soffiava appena dalla finestra appena socchiusa, un leggero fischiettio interrotto di tanto in tanto dal fruscio delle foglie e dalle ruote delle auto di ritorno a casa, si udiva fino a perforare il timpano. Gli occhi sgranati per l'assenza di sonno, un semplice dormiveglia durato poco più di un'ora, prima di tornare a udire, assaporare e vedere ogni cosa. Uno scatto per tirarsi su e sedere sul bordo del letto, un'occhiata veloce ai piccoli letti attorno a se, controllando che nessuno stia imitando le sue gesta, ed il ticchettio alla porta che avvisa l'arrivo di chi stava aspettando. Già vestito di un paio di jeans e una maglia a maniche corte, bianca e stropicciata a causa di quella leggera dormiveglia. Un balzo per saltar giù ed afferrare le scarpe posate sul pavimento, a bordo letto. Passi veloci, ma silenzioni, fino a raggiungere il vetro della finestra, ed aprirlo con uno scatto per non farlo cigolare,
Testolina di fuori, a guardare verso l'alto. < Alyce, tira giù. > Voce bassa, ma perfettamente udibile. La ragazza dai capelli rossi che aveva già rubato tutta la sua attenzione era lì, pronta a mandar giù quel lenzuolo che avevano sistemato con cura e legato nel modo più sicuro possibile, con un sorrisino sul volto e tutta la voglia di passare una nuova serata su quel tetto.
Bastavano loro due, un paio di birre, un pacchetto di sigarette ed un cielo abbastanza scuro per dargli la sensazione di protezione che lui cercava quanto lei. Non avrebbe chiesto altro Lenn, se non rimanere al fianco di Alyce il più possibile. Ma di lì a poco, tutto ciò che di bello c'era, sarebbe scomparso lasciando solo un vuoto incolmabile.