Capitolo 10: Kilari no Vongola

Era un giorno tranquillo a Namimori, e tutti i ragazzi si stavano preparando per andare a scuola, tutti meno Kyoya e Killer, che erano già lì ad allenarsi.

Tsunayoshi si stava per avviare, ma notò che c’era qualcosa di strano, o per meglio dire, non c’era, infatti il piccolo Reborn non si trovava sulla sua testa come a suo solito: Reborn? Ma oggi non vieni a scuola?

Lui rispose: no, oggi ho altro da fare, verrò più tardi.

Sawada lo guardava stranito, ma contento, infatti nella sua testa ballava la samba urlando *ma vieni! Ma vai! Finalmente una giornata tranquilla!!*, ma l’arcobaleno, lesse nella sua mente ed esclamò: non esultare!

Lui annuì terrorizzato dal timore di ricevere uno dei calci che il baby-assassino sapeva dare, ma prima di andare a scuola domandò nuovamente: sei sicuro? che devi fare?

L’altro lo fulminò con lo sguardo e disse: non sono affari tuoi! Sappi solo che ho altro da fare!

Tsuna deglutì e se ne andò. Era vero, l’arcobaelno aveva “di meglio” da fare che andare a scuola, anche se lo avrebbe preferito di gran lunga. Lui detestava l’uomo da cui stava andando, era la causa di tutti i suoi problemi, era un alcolizzato, era stupido, era un drogato, era un maniaco pervertito, era fissato con le “bombe grosse”, come le chiamava lui (le tette) ed era il suo maestro, e si, lo detestava davvero.

Guardò il cielo e subito comparì un elicottero con abbordo Lal Mirch: oi, Reborn! Sono arrivata! Come mai vuoi tornare in Italia? Così all’improvviso poi!

L’assassino rispose: devo andare a trovare una persona, è per lavoro.

Lei annuì, stupefatta dall’insolita serietà del compagno, ma non erano di certo affari suoi: ok…forza sali! Questo è l’ultimo modello della serie *KAROL-X*, arriveremo in un paio d’ore!

L’atro commentò pensieroso: bene…

Era strabiliante…i due erano davvero arrivati dal Giappone in Italia in sole due ore, questa volta Giannini aveva fatto davvero un ottimo lavoro.

Si erano fermati davanti ad uno strip-club e la mora disse con un tono turbato: s-sei venuto fino in Italia p-per uno…strip-club?!

Lui rispose: non è il club quello che mi interessa…magari fosse solo per questo…purtroppo io sto cercando un uomo in particolare, che al 99% delle possibilità si trova qui dentro.

L’arcobaleno entrò lasciando la compagna di fuori ad aspettare ed una volta dentro, iniziò a cercare con gli occhi qualcuno.

Finalmente inquadrò  un gruppo di donne mezze nude riunite intorno ad un uomo, quindi l’assassino si avvicinò e disse: oi, ti devo parlare, Seya Shizuku!

L’uomo fece cenno ad una delle donne, di spostarsi e poi replicò: che piacere, il mio piccolo Reborn, è da sette o otto anni che non ci vediamo…vorrei dire che sei cresciuto, ma mentirei, accidenti ti sei ristretto? Mi ricordi il personaggio principale del mio anime preferito…com’è che si chiamava…ah! Shinichi Kudo del Detective Conan!! Comunque…di che hai bisogno?

Lui rispose: il Detective cos- vabbè, lasciamo stare…comunque se mi chiedi di che ho bisogno, significa che non hai capito niente, da idiota il quale sei…guardati la collana razza maestro-coglione!

Seya sollevò il ciondolo e immediatamente sgranò gli occhi, ne mancava metà, ed era quella metà che possedeva Killer, sua figlia: c-che significa?!

Reborn rispose con una faccia scocciata: semplice…il DNA dell’ultima dei tuoi figli è compatibile con la stella e quindi il processo di successione della “Stella dei Vongola” e quindi del passaggio dei poteri è cominciato, io sono appunto, venuto a prenderti per completarlo.

Il rosso balbettò: il p-passaggio dei poteri?! Ma che diavolo- non è possibile!! Non ho alcuna intenzione di cedere i miei poteri dopo tanta fatica e lavoro! E dopo che farò? Sarò di nuovo in mezzo alla strada!

Il moro commentò: questo a me non importa, proprio come non importa a nessun’altro, il tuo futuro dipenderà tutto dalla clemenza e dalla voglia di perdonarti di tua figlia, niente di più, e niente di meno, Seya.

L’uomo, in preda al panico urlò: Reborn! Che ne sarà di me?! Mia figlia di sicuro mi odia, l’unica speranza che mi rimane se-

L’altro lo azzittì: non ci provare neanche! Non ho intenzione di fare da baby-sitter ad un adulto che ha il cervello di un moccioso in fasce! Ora, di grazia, vieni con me, fai il passaggio dei poteri e poi supplichi tua figlia! Ah, ti converrebbe allenarti a strisciare, durante il viaggio, la tua adorata bambina, è….come dire…un tantino aggressiva e….se si può dire…randagia, credo…bah comunque a me questo non interessa! Muoviti!

Lo trascinò fuori dal locale e lo lanciò, letteralmente, dentro all’elicottero, dove li aspettava Lal: oh, finalmente!

Poi la mora vide in volto lo spilungone e urlò tutta agitata: Ma tu che ci fai qui?! Sei “Seya la fenice” giusto? La famigerata “Stella dei Vongola”!!

Lui la guardò, ed una volta accortosi che si trattava di una “donna” disse, con una mano sotto il mento, come per vantarsi di qualcosa: si esatto, in persona! Ora puoi morire in pace, ma dopotutto chi, dopo aver visto tutto questo ben di Dio, non sarebbe contento? Guarda, dato che mi sei simpatica, ti lascio toccare la mia guancia!

Lei un po’ disgustata, e un po’ delusa dal carattere e la sfacciataggine del presunto, uomo piò forte dei Vongola disse: grazie, ma…ne faccio volentieri a meno, comunque ora è il momento di partire, quindi, stai giù, spece di cagnetta narcisista in calore! *mah, sono a dir poco disgustata! Questo sarebbe la stella dei vongola?! Ma chi diavolo gli ha conferito il titolo?! Oh be chi se ne!* 

I tre partirono e arrivarono sul tetto della scuola alle 12.00, dove Killer e Hibari continuavano a combattere senza sosta.

La coppia di ragazzi, notarono l’elicottero, che atterrò davanti a loro due, da cui scesero Reborn e Seya, Lal invece se ne stava a guardare dal posto di comando del mezzo. La stella stava fissando Killer, aveva capito chi era, proprio come lei, che notando la somiglianza aveva intuito che si trattasse di quel maledetto di suo padre.

La ragazza, una volta essersi convinta almeno per il 91% che quell’uomo era il tanto odiato genitore, afferrò un tonfa del moro, che si sorprese della velocità acquisita da lei, e lo attaccò frontalmente. 

Lui stava per respingere il colpo, ma, proprio nel momento in qui i due stavano per toccarsi, i loro ciondoli si illuminarono, tanto da accecare un falco, ed un’onda d’urto potentissima avvolse tutta Namimori…quella era la vera potenza della “Kilari no Vongola”, ovvero la Stella dei Vongola.

Fine Capitolo 10!!!!

Nota dell’autrice: Salve! Questa è la prima volta che vi parlo direttamente! Spero che la fan fiction vi sia piaciuta! Questa serie si conclude con questo capitolo ma niente paura! La stella dei Vongola ritorna con la seconda serie “La Stella dei Vongola: Chaos Shot!”, spero che vi piaccia e che i vostri cuori vibrino proprio come fa il mio mentre scrivo!!! Chi è troppo curioso per aspettare e vuole sapere di più, non esiti a chiedermi tutto quello che vuole!!

PS: senza l’aiuto di una mia carissima amica, registrata sul sito come “fliflai”, non ce l’avrei mai fatta!! Glashie a tutti per la lettura! xD