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Autore: Xemyd    05/11/2012    2 recensioni
A volte la monotonia della vita ci porta a desiderare di essere diversi, di essere speciali...
Ma cosa succederebbe se un evento simile accadesse veramente? Cosa accadrebbe nel caso si riescano a compiere azioni straordinarie, come leggere la mente delle persone o essere in grado di teletrasportarsi?
Otto ragazzi come tanti, vittime di un incidente che cambierà drasticamente la loro vita!
Genere: Azione, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'New Life'
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L’uomo seduto dietro la scrivania, prese un sigaro da una scatola davanti a lui e se lo poggiò tra le labbra. Non ci mise molto ad accenderlo mentre, grazie ad alcuni schermi aveva la visione completa di ciò che stava accadendo all’interno del suo palazzo. Il telefono alla sua sinistra squillò, quindi non perse tempo ad alzare la cornetta.
“Pronto?”
“Signore! Le difese primarie sono state oltrepassate, ci sono intrusi al quinto, all’ottavo e al dodicesimo piano. Lucas si sta occupando del quinto piano mentre le pattuglie quattro e sette stanno arginando la minaccia agli altri due piani! Ha altri ordini signore?”
L’uomo rimase in silenzio un paio di secondi prima di parlare.
“Sto monitorando le loro azioni dal mio ufficio, ma ho notato che ne mancano due. Probabilmente non sono qui … Scovate la loro posizione attuale e mandate la pattuglia numero dodici a terminare il lavoro!”
Riattaccò violentemente il telefono, continuando a godersi lo spettacolo all’interno del suo palazzo.

Lucas colpì con una potente manata Luke facendolo volare contro il muro. Nonostante i suoi sensi, il licantropo gli era nettamente superiore sotto ogni punto di vista.
“Ora che hai finito con lui … Ti va di giocare con me?”
Matt guardò il lupo mannaro con aria di sfida.
“Probabilmente con te sarà più divertente!”
I due corsero l’uno verso l’altro, pronti a colpirsi violentemente.

La voce di Valerie risuonò nelle orecchie di Andy e Frank ancora intenti a fuggire dalla squadra di soldati che li stava inseguendo da quando erano arrivati in quel maledetto palazzo.
“Ci siete quasi! Dovete arrivare al decimo piano!”
I due si erano nascosti dietro l’ennesimo angolo.
“Dove cazzo siamo?”
“Al nono!”
Frank guardò Andy. “Sei pronto per un’altra corsetta?”
Andy non rispose, piuttosto iniziò a correre con Frank verso l’ennesima scalinata, quella che li avrebbe condotti al decimo piano.

A casa di Valerie, la ragazza e Simon stavano coordinando le azioni dei loro amici attraverso una mappa del complesso in cui si trovavano, guidandoli verso la vittoria.
“Bene! Stephen, Alyssa! L’armeria si trova tre piani più su verso la vostra posizione attuale! Per arrivare alle scale, dovrete passare attraverso un complesso di laboratori. Vi ricontatto quando li avrete superati!”
Simon notò che Luke e Matt erano fermi da un po’ nella stessa stanza.
“Hai idea del perché si siano bloccati li?”
Valerie scosse la testa.
“Non saprei, forse hanno incontrato qualche difficoltà!”
La ragazza decise quindi di contattare i due.
“Matt! Luke! Riuscite a sentirmi?”
Dall’altra parte, la voce di Matt non sembrò far tranquillizzare la ragazza.
“Valerie! Di ad Andy di muovere il culo e di tirarci fuori di qui! Questa bestia finirà per ridurci a brandelli!”
Non ci furono altre parole, ma Valerie e Simon si scambiarono un’occhiata di preoccupazione.
“Andy e Frank! Devono sbrigarsi!”
Intanto fuori all’abitazione, un gruppo di uomini si stava muovendo nell’ombra.

Matt sentì gli artigli di Lucas penetrargli entrambe le spalle, ma con i propri riuscì ad aprire una ferita sul petto del licantropo, costringendolo ad arretrare momentaneamente.
“Te la cavi per essere un vampiro!”
Matt aveva il fiatone e poco più in la, Luke sembrava aver perso conoscenza.
“Sempre meglio di te, mucchio di peli!”
Il vampiro corse verso il suo avversario, saltandogli addosso e mordendolo con i canini alla base del collo. La bestia emise un ruggito di dolore ma non si diede per vinta. Infatti azzannò a sua volta il collo di Matt, causandogli una profonda ferita. Il sangue dei due sporcò tutto il pavimento, dando l’idea che ci fosse stata una carneficina all’interno di quella stanza. Matt non avrebbe resistito ancora a lungo.

Stephen e Alyssa si stavano aggirando per il complesso di laboratori che Simon aveva indicato loro. In quelle stanze non c’era anima viva, probabilmente erano state sgombrate al loro arrivo. I due avevano dato un’occhiata a tutto quello che sarebbe potuto servire per reperire qualche informazione.
“Stephen, dai un’occhiata qui!”
Alyssa diede una cartellina a Stephen, contenente alcuni fogli.
“Sono i rapporti riguardo la galleria e il centro commerciale!”
Il ragazzo diede una letta veloce.
“Si, ma niente che non sappiamo già!”
La ragazza corresse l’amico.
“Sbagliato! Guarda qui!”
Alyssa indicò una riga che Stephen aveva ignorato.
Gli esperimenti sono falliti in tutte e nove le sedi.
Lette quelle parole i due si scambiarono un’occhiata preoccupata.
“Nove sedi? Quindi questa è solo una sede e ciò che stiamo facendo si sta rivelando inutile!? Anche ammesso che riuscissimo a distruggere questa sede ne rimangono altre otto sparse chissà dove in giro per il mondo …”
Stephen lasciò cadere i fogli a terra mentre Alyssa fece un’altra osservazione.
“Senza contare che ci saranno altre persone con doni particolari …”
“O mostri come quel licantropo che abbiamo incontrato l’altra sera!”
I due decisero di non perdere altro tempo e si affrettarono a superare i laboratori per arrivare all’armeria.

Andy e Frank erano finalmente riusciti a raggiungere la stanza del generatore. Li dentro avrebbero potuto disattivare il campo elettromagnetico e Andy sarebbe riuscito ad usare nuovamente i suoi poteri.
“Quindi è questo il generatore …”
“Entro domani mattina magari!”
Andy urlò a Frank il suo disappunto, visto che quel branco di soldati era ancora alle loro calcagna.
“Valerie, ci siamo!”
La ragazza rispose a Frank.
“Bene, ora ti dirò come disattivare il generatore! Innanzitutto devi scollegare il filo blu e quello giallo … Poi dovrai staccare quello verde esattamente tre secondi dopo i primi due, così causerai un riavvio e infine …”
Frank sembrò andare in confusione a quelle parole.
“Al diavolo!”
Mise una mano sul generatore, causando un potente impulso elettrico sul macchinario. La stanza venne avvolta da una puzza di bruciato non indifferente.
“Cazzo! L’hai letteralmente fritto!”
“Non sapevo che fare …”
Ci fu un secondo si silenzio quando Valerie parlò attraverso le auricolari.
“Anche se non doveva andare così, ha funzionato ugualmente … Andy! Vai ad aiutare Luke e Matt, sono nei guai! Si trovano al quinto piano!”
“Ok ci penso io! Frank, aspettami qui!”
“E se riescono ad entrare?”
Andy sorrise.
“Riuscirai a tenerli a bada …”
Andy sparì nel nulla mentre Frank rimase perplesso
“Si, vattene pure!”
Frank decise di prendere la situazione in mano. Aprì la porta con fare sfacciato mentre i soldati lo stavano prendendo di mira.
“Fatevi sotto!”
Gli uomini fecero fuoco e Frank utilizzò i suoi poteri per difendersi. Non sapeva cosa fare, raggiungere l’ultimo piano gli sembrò una buona idea e non sarebbero stati alcuni uomini armati a fermarlo.

Luke riprese conoscenza, giusto il tempo di vedere Lucas che stava per dare il colpo di grazia a Matt.
“Hai un’ultima parola?”
Il vampiro non rispose, evidentemente affaticato dalle ferite subite. Se solo avesse avuto cinque minuti di tempo, sarebbe tornato come nuovo ma quel mostro non gli avrebbe dato nemmeno cinque secondi. Luke si rialzò.
“Non toccarlo!”
Il licantropo emise un ruggito.
“Non temere, dopo di lui toccherà subito a te!”
Quelle furono le ultime parole di Lucas. Matt vide chiaramente una mano sbucargli dal petto.
“Scusate il ritardo!”
Luke e Matt, videro Andy che aveva appena trafitto Lucas alle spalle. Il ragazzo sfilò il braccio dal petto del licantropo che cadde a terra senza vita. Nonostante fosse un essere dalla grande resistenza, una ferita del genere al cuore lo aveva condannato.
“Come diavolo hai fatto? Ci ha sopraffatti e tu lo hai ucciso in un secondo?”
Matt e Luke non riuscivano a spiegarsi come il loro amico fosse riuscito a sbarazzarsi così facilmente di quella bestia.
“Semplice! Mi sono materializzato alle sue spalle e nel farlo ho fatto apparire il mio braccio all’interno del suo corpo! Non sapevo se avrebbe funzionato ma a quanto pare si!”
Luke aiutò Matt a rialzarsi.
“Ho bisogno di cinque minuti di riposo … Sarò di nuovo in forma!”
Andy annuì.
“Ho lasciato Frank da solo! Vado a vedere in che condizioni si ritrova!”
Il ragazzo sparì nuovamente nel nulla.

Valerie e Simon, videro attraverso la mappa che i poteri di Andy erano di nuovo utilizzabili. Videro anche che Alyssa e Stephen stavano proseguendo senza alcun intoppo.
“Sembra che sia quasi finita!”
Simon annuì quando avvertì qualcosa.
“Il caposquadra ha detto di fare irruzione tra un minuto dalla porta principale!”
C’era qualcuno nelle vicinanze, qualcuno che non avrebbe dovuto trovarsi li.
“Valerie … C’è qualcuno qui fuori?”
“Cosa intendi dire?”
“Intendo dire che la Fratellanza ci ha trovati!”
La ragazza scattò in piedi.
“Tra meno di un minuto faranno irruzione dalla porta principale!”
Valerie prese le pistole dei due agenti che quel pomeriggio avevano attentato alla loro vita e ne diede una a Simon.
“Nasconditi in salotto io vado al piano di sopra! Quando sentirai degli spari, fai fuoco su tutto ciò che si muove davanti a te!”
Il ragazzo annuì e i due si separarono e riuscirono a nascondersi appena in tempo, quando quattro soldati sfondarono la porta d’ingresso e fecero irruzione all’interno della casa.

Alyssa e Stephen salirono la rampa di scale dopo il complesso di laboratori e iniziarono la ricerca dell’armeria. Negli ultimi minuti sia Valerie che Simon non avevano risposto alle loro auricolari.
“Alyssa, usa il tuo potere e dai un’occhiata in giro, l’armeria è qui intorno! Io contatto Andy per aggiornarlo sulle novità e vedere se può usare il suo potere!”
La ragazza annuì e iniziò a cercare l’armeria mentre Stephen iniziò a parlare tramite l’auricolare.
“Andy?”
“Stephen! Com’è la vostra situazione?”
“Noi stiamo bene! Stiamo cercando l’armeria ma ci siamo quasi! Puoi usare di nuovo i tuoi poteri?”
“Si!”
“Bene! Torna a casa, Valerie e Simon non rispondono più!”
“Cosa? Vado a vedere subito!”
La comunicazione cessò mentre Alyssa tornò dall’amico dicendo di aver trovato l’armeria.

Simon, nascosto dietro il divano, sentì degli spari provenire dal piano superiore. Si alzò di scatto e fece fuoco sui due uomini davanti a lui, che si accasciarono a terra. Gli altri due, che pochi minuti prima erano saliti al piano superiore, dovevano aver fatto la stessa fine visto che Valerie apparve in salotto sana e salva. Una mano era occupata dalla pistola, l’altra da alcune buste con su scritto qualcosa.
“Stai bene?”
La ragazza annuì.
“Che roba è quella?”
Valerie non fece in tempo a rispondere che Andy apparve dal nulla.
“Che cazzo è successo qui?”
Simon fece per parlare ma Valerie lo anticipò.
“La Fratellanza ci ha scoperti! Andy, andiamo alla loro sede! Non fare domande!”
Il ragazzo non si fece pregare e dopo aver preso la spalla di entrambi si teletrasportò tornando precisamente nella stanza dove Matt e Luke stavano aspettando.
“Eccoci arrivati!”
I due si sorpresero di vedere anche Simon e Valerie.
“Andy! Non dovrebbe esserci anche Frank con te!?”
“Appena sono arrivato dove l’avevo lasciato sono stato contattato da Stephen e sono corso da loro!”
"Siamo nell’armeria!”
Tutti sentirono la voce di Stephen nelle loro auricolari.
“Qui dentro ce n’è abbastanza per un bel capodanno!”
“Va bene! Mettete quanto più esplosivo in una borsa, salgo a prendervi!”
Andy sparì mentre Valerie e Simon raccontarono tutta la storia a Luke e Matt.

Frank salì anche quell’ultima rampa di scale. Era riuscito a liberarsi di tutti i soldati che avevano cercato di fermarlo. Non aveva idea del piano a cui era arrivato, ma vicino alle scale trovò un ascensore che decise di usare per raggiungere l’ultimo piano. Una volta arrivato entrò e salì senza alcun problema. L’ultimo piano era decisamente più piccolo degli altri e presentava una sola stanza. Frank aprì la porta e si ritrovò in un ufficio.
“Benvenuto!”
Furono quelle le parole dell’uomo dietro la scrivania. Un uomo di mezza età, con folti baffi e i capelli neri tirati all’indietro.
“A quanto pare, il vincitore sei tu!”
Frank mosse qualche passo verso di lui, non capendo di cosa stesse parlando.
“Frank giusto? Sei pronto a lasciarti tutto quanto alle spalle per iniziare una nuova vita?”

Andy tornò dagli altri assieme ad Alyssa e Stephen. Con loro avevano portato un bel po’ di cariche esplosive, che piazzate ai primi piani avrebbero fatto crollare l’intero palazzo. Andy si prese l’incarico di piazzare le cariche mentre Stephen disse agli altri ciò che avevano scoperto.
“Come sospettavo …”
Valerie non sembrò sorpresa della loro storia.
“Non preoccupatevi, esiste una via d’uscita, vi dirò cosa fare una volta usciti da qui!”
Andy tornò dal gruppo.
“Cariche piazzate! Abbiamo cinque minuti prima che questo posto diventi un mucchio di macerie fumanti!”
Stephen notò l’assenza di Frank.
“Dov’è Frank?”
Simon guardò Stephen.
“Dopo che siamo stati attaccati non abbiamo più potuto monitorare i vostri movimenti … Non sappiamo dove sia!”
Valerie alzò lo sguardo al soffitto.
“All’ultimo piano … E’ sicuramente all’ultimo piano! Quando Andy l’ha lasciato solo, avrà pensato che avanzare fosse l’unica soluzione possibile! Andy ce la fai a portarci tutti su!?”
Il ragazzo sospirò. Non aveva mai portato più di tre persone assieme a lui.
“Posso provarci!”
“Non abbiamo tempo da perdere, tra quattro minuti sarà tutto finito!”
Tutti quanti misero una mano sulle spalle del ragazzo che si teletrasportò. Riapparvero sani e salvi all’ultimo piano.
“Wow! Conviene non farlo più … Ho fatto molta fatica a tenervi tutti insieme!”
Valerie notò una sola porta davanti a loro e notò che era socchiusa. Tutti corsero verso quella porta ma non immaginarono di trovarsi davanti una scena simile. Frank era seduto davanti alla scrivania dell’uomo che doveva essere a capo di quel posto.
“Frank!”
Il ragazzo non rispose quando Andy lo chiamò.
“Che cavolo sta facendo? Prendi the e pasticcini con questo grassone?”
L’uomo rise.
“Fate silenzio, feccia! Questo ragazzo è stato il primo a raggiungere il mio ufficio quindi è l’unico degno di vivere! Voi non servite assolutamente a nulla!”
L’uomo estrasse dall’interno della giacca una pistola.
“Ah dimenticavo … E’ caricata a proiettili d’argento, quindi essere un vampiro non ti servirà a molto! Addio!”
Frank si alzò di scatto e colpì con una gomitata il volto dell’uomo che cadde a terra.
“Frank?! Che stai facendo?”
“Mi spiace signor Rotamiv ma non ho alcun interesse ad unirmi alla Fratellanza!”
“Bastardo!”
L’uomo tentò di fare fuoco ma Frank riuscì a disarmarlo usando i suoi poteri. Infatti la pistola volò nelle mani del ragazzo.
“E con questo la Fratellanza cessa di esistere!”
Frank sparò un paio di colpi alle gambe dell’uomo che urlò, dopodiché getto via la pistola.
“Credi veramente che la Fratellanza cesserà di esistere? Stupidi mocciosi, avrete anche messo a ferro e fuoco questa sede ma ne rimangono altre otto!”
“Niente che già non sappiamo!”
Valerie sorrise e mostrò le buste che reggeva ancora in mano all’uomo.
“Andy, andiamocene!”
Il ragazzo teletrasportò tutti quanti fuori due a due, ma rimasto solo tornò un’ultima volta all’interno di quell’ufficio.
“Perché sei tornato?”
“Solo per dirle di fare buon viaggio!”
Andy si teletrasportò fuori dall’edificio e alcuni secondi dopo ci fu l’esplosione. Un rumore fortissimo e tanto fuoco avvolsero il palazzo che crollò su se stesso. I ragazzi assistettero a quello spettacolo dalla boscaglia in cui erano apparsi prima di cominciare quella missione che sembrava impossibile. Tuttavia Andy sapeva che non era finita e tutti quanti tornarono a casa di Valerie.
“Ce l’abbiamo fatta!”
Nessuno però sembrò festeggiare così allegramente fino a quando Frank parlò.
“Cos’è questa storia delle altre sedi?”
Valerie decise di spiegare tutto.
“Ragazzi, abbiamo al massimo un’ora prima che qualcuno di poco gradito faccia il suo ingresso qui dentro e nelle nostre case. Stasera la Fratellanza ha perso un importante pezzo del suo puzzle, ma a questo punto ci darà la caccia senza mai fermarsi!”
La ragazza mostrò meglio le otto buste che teneva sotto il braccio e rivelò che su ognuna di esse c’era il nome di ognuno di loro.
“In queste buste c’è tutto l’occorrente per farsi una nuova vita e vigilare sui movimenti della Fratellanza!”
“Che cazzo stai dicendo?”
Nessuno prese bene quella notizia.
“Lo so! Non piace nemmeno a me l’idea ma è ciò che dobbiamo fare! Agiscono a livello mondiale e rimanere qui non è più sicuro!”
Andy prese la busta e ne esaminò il contenuto. Documenti falsi, curriculum falso e una cartina di una città. Il contenuto delle buste era simile per tutti.
“Ognuno di voi ha una cartina di una città all’interno della propria busta … Li condurrete la vostra nuova vita!”
Passarono dieci minuti buoni a discutere ma alla fine tutti si convinsero che era la soluzione migliore. Dovevano sparire per il bene di tutti. Andy accompagnò ognuno dei suoi amici a casa, giusto il tempo di preparare qualche valigia. Dopo venti minuti tornò a prendere tutti e si ritrovarono nuovamente a casa di Valerie. Ovviamente si erano tutti cambiati vista la notte movimentata che avevano avuto.
“Allora siete pronti? Ricordate … Questo non è un addio, potremo sentirci con le dovute precauzioni attraverso Internet o qualcosa del genere!”
Tutti annuirono.
“Vogliamo salutarci in modo decente almeno?”
Le parole di Andy furono accolte da tutti, che presero ad abbracciarsi e a stringersi la mano.
“Andy, per favore … Accompagnaci nelle nostre nuove città!
Il ragazzo annuì e iniziò a fare i suoi viaggi. In meno di dieci minuti vide svariate città del mondo. Portò Frank per primo nella lontana Sidney, seguito da Stephen a Edimburgo e da Matt a Mosca. Poi fu il turno di Alyssa che venne portata al Cairo dopo di che toccò a Simon andare a New York, infine Luke andò a Buenos Aires. Andy tornò da Valerie l’ultima rimasta.
“Tutto bene?”
Il ragazzo scosse la testa.
“No, per niente!”
Valerie lo abbracciò.
“Vorrei che nessuno di noi avesse mai ricevuto questi doni!”
“Il destino a volte può essere molto crudele … Ti spetta Tokyo vero? Andiamo!”
I due si teletrasportarono a Tokyo.
“Valerie, fa attenzione …”
“L’hai detto anche a tutti gli altri?”
“Secondo te?”
Andy non aspettò risposta e svanì nel nulla. Il ragazzo si era preso la briga di salutare i suoi amici uno ad uno, una volta arrivati a destinazione. Tuttavia non ci sarebbe stato nessuno per lui a salutarlo. Apparve con la propria valigia sotto un cielo nuvoloso, mentre l’acqua lo colpiva senza sosta. Aveva sistemato i documenti falsi nel portafoglio e si apprestava a consultare la cartina che aveva trovato nella busta.
“Bhè, eccoci qua … Londra!”
Il ragazzo mosse alcuni passi mentre l’acqua cadeva con insistenza sulla capitale inglese.
   
 
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