Vinto e vincitore.
Siamo soli nell’ombra di questo stretto corridoio. Alla fine dello scontro ci sarà un solo vincitore.
Alle sue orecchie giunge il forte scroscio di un liquido che s’infrange su d’una superficie marmorea.
Lui è all’allerta, atterrito, terrorizzato.
Arretra senza smettere di fissare la minaccia alle mie spalle, si volta e fugge.
Io lo afferro per il colletto e lo pongo davanti al suo destino.
Si dimena,scalcia, cerca di liberarsi, ma si deve arrendere e arrossisce.
Lui mi supplica:
«Ti prego mamma, lasciami!»
«Severus non fare i capricci. Entra nella vasca!»
Siamo soli nell’ombra di questo stretto corridoio. Alla fine dello scontro ci sarà un solo vincitore.
Alle sue orecchie giunge il forte scroscio di un liquido che s’infrange su d’una superficie marmorea.
Lui è all’allerta, atterrito, terrorizzato.
Arretra senza smettere di fissare la minaccia alle mie spalle, si volta e fugge.
Io lo afferro per il colletto e lo pongo davanti al suo destino.
Si dimena,scalcia, cerca di liberarsi, ma si deve arrendere e arrossisce.
Lui mi supplica:
«Ti prego mamma, lasciami!»
«Severus non fare i capricci. Entra nella vasca!»