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Autore: xhisdimples    05/11/2012    9 recensioni
Ad Elisa.
Ho paura.
Tutto gira intorno a questo, alla fine.
Ho paura di non essere abbastanza per lui. Ho paura che domani qualcuno di migliore di me arrivi a portarmelo via.
Non ce la farei senza di lui. Niall è la mia vita, è la mia risata, è l'aria che respiro, è la ragione che mi spinge ad alzarmi dal letto la mattina e che mi permette di sopportare le cattiverie del mondo che mi circonda.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Elisa.

Ti voglio bene.

You're perfect to me.

 

Ho paura.

Tutto gira intorno a questo, alla fine.

Ho paura di non essere abbastanza per lui. Ho paura che domani qualcuno di migliore di me arrivi a portarmelo via.

Non ce la farei senza di lui. Niall è la mia vita, è la mia risata, è l'aria che respiro, è la ragione che mi spinge ad alzarmi dal letto la mattina e che mi permette di sopportare le cattiverie del mondo che mi circonda.

 

Mi rigiro nel letto e guardo fuori dalla finestra: la luce della luna piena filtra dalla tapparella abbassata delineando le ombre della scrivania sul pavimento. Cissà cosa sta facendo Niall in questo istante. Chissà a cosa sta pensando. Chissà con chi sta parlando.

Basta Elisa, stai diventando paranoica.

Guardo la sveglia appoggiata sul comodino, solo le due di notte, probabilmente sta dormendo, come tutte le persone normali. Il silenzio regna sovrano, è quasi surreale. Ho letto, da qualche parte, che a volte non c'è nulla di più rumoroso del silenzio: beh credo che questo sia uno di quei casi. Ho troppi pensieri in testa e ho bisogno della sana confusione, di quella che non ti permette di sentire nemmeno la voce della persona che ti siede accanto.

 

Ho conosciuto Niall in aeroporto, al bar per essere precisi. Io partivo, lui tornava, entrambi aspettavamo il nostro volo con aria annoiata seduti ai tavolini, in un freddo pomeriggio di Dicembre.

Ormai lo zucchero si sarà sciolto tutto lo sai?” Alzai la testa dal cappuccino disorientata: un ragazzo con gli occhi color del ghiaccio mi fissava con aria divertita.

Parli con me?”

Sì, stai girando quel caffè da mezz'ora e credimi ormai lo zucchero è andato.”

Oh. Sì, ehm.. Grazie.” Lui sorrise, un sorriso bello, puro, di quelli senza malizia, che ti tolgono il fiato, che ti fanno sentire le farfalle ballare il valzer del moscerino nello stomaco.

Posso sedermi?”

Sì, sì certo.” Mi affrettai a spostare il bagaglio a mano dalla sedia per fargli spazio e fu così che feci conoscenza con Niall James Horan.

 

Elisa muoviti, è ora di alzarsi.”

Mia madre entra in camera simpatica come solo lei sa essere. Apre la finestra e tira su la tapparella facendo entrare l'aria fredda che mi solletica il collo. Tiro su il piumino in modo che mi copra fin sopra le orecchie e lei mi scuote per una spalla insistendo sul mio già clamoroso ritardo per la scuola.

La scuola. Il mio piccolo inferno personale. Lì nessuno mi capisce. Non ho amici, nessuno che abbia i miei stessi interessi o comunque qualcosa in comune con me. Odio dover studiare cose che nella vita di tutti i giorni non mi serviranno mai, l'unica lezione che mi piace è quella di inglese: amo scrivere, è l'unico mezzo che ho per comunicare, l'unico mezzo a mia disposizione per esprimere le mie emozioni.

Elisa sii seria con te stessa.

La cosa che odio di più è non avere Niall. Saperlo lontano kilometri mi distrugge, sapere di non poterlo abbracciare, di non poter respirare il suo profumo o di non poter trovare rifugio tra le sue braccia mi causa un dolore quasi fisico. Mi manca come l'aria che respiro.

 

Per sfuggire alle urla di mamma e alla morsa che mi attanaglia il petto mi butto sotto la doccia sperando che il getto caldo aiuti a rilassarmi. Quando esco mi sento decisamente meglio, più sveglia e riposata, pronta per affrontare l'ennesima giornata in quella Londra che già brulica di vita.

Indosso la gonna blu morbida e la camicia bianca che compongono l'uniforme della Cilton, la scuola privata per secchioni alla quale sono iscritta. Scendo in cucina dove bevo velocemente la mia tazza di caffè accompagnata da un paio di biscotti al cioccolato, i preferiti di Niall.

Esco mamma. Ci vediamo a pranzo.” Non mi risponde nemmeno, si limita ad alzare la testa dal giornale in segno di saluto ed io corro fuori avvolgendomi stretta nel cappotto.

Finalmente sono libera, rovisto nella cartella alla ricerca del cellulare: ho bisogno di scrivere a Niall. Mentre la mia mano infreddolita si agita all'interno della borsa sento il telefono vibrare nella tasca della giacca e sorrido di quanto io possa essere sbadata la mattina.

 

Niall: Buongiorno piccola.

Elisa: Ciao tesoro tutto ok?

Niall: Ora che parliamo sì.

Elisa: Amo quando sei dolce!

Niall: :) piccola mia ho una notizia da darti..

Elisa: Bella o brutta?

Niall: Brutta.

 

Oh. Brutta.

Nel frattempo sono arrivata alla fermata dell'autobus, salgo e sento l'agitazione impossessarsi del mio corpo. Si è stufato di me. E' sicuro. Lo sapevo. Insomma, Lui abita a Mullingar, Irlanda, io a Londra, Regno Unito, ci siamo visti una sola volta, eppure è la persona più importante della mia vita.

Mentre penso a cosa rispondere mi viene da ridere, una risata amara, densa di lacrime. Cosa ti aspettavi Elisa? Avrà trovato un'amica migliore di te, una ragazza senza tutte le tue seghe mentali.

 

Elisa: Dimmi.

Niall: Mamma sta cercando casa. Andiamo in Italia e io non voglio.

 

Bam. Riesco a sentire il mio cuore rompersi in mille pezzi come se fosse fatto di cristallo. Davanti ai miei occhi focalizzo l'immagine di mille schegge di vetro arrivarmi addosso, ferirmi, graffiarmi e farmi male. Non puoi farmi questo Niall. Non puoi.

 

Elisa: Cosa? Cosa?! No,no,no,no...

Niall: Ho tutto qui e neppure io voglio. Ci sto male.

Elisa: No porca troia... così saremmo ancora più lontani e le possibilità sarebbero sotto zero..

Niall: Stavamo così bene in Irlanda.. io non voglio andarmene Ely,non voglio.

Elisa: Cerca di convincerla.. diglielo che non vuoi, spiegaglielo..

 

Devi fare qualcosa Niall! Se l'Irlanda è lontana, l'Italia è a dir poco irraggiungibile!

Guardo fuori dal finestrino dell'autobus: mancano due fermate a scuola, siamo all'altezza di un parchetto pubblico a quest'ora deserto. Prenoto la fermata e scendo: fanculo tutti, oggi devo stare sola, ne ho bisogno.

Mi siedo su una delle altalene e inzio a dondolarmi lasciando che le lacrime calde mi righino il volto e vadano a bagnare la camicia. Dopo poco sono scossa da violenti singhiozzi: devo sembrare patetica, una ragazzina di quindici anni che piange in un parco seduta su un gioco per bambini.

 

Niall: Ci ho provato. Lo giuro.

Elisa: Reagirò, lo farò per te.

Niall: Grazie piccola.

Elisa: Tu non abbandonarmi però, potrei cadere ancora di più..

Niall: Non lo farò,giuro.

 

Guardo il cellulare con gli occhi ancora gonfi di lacrime e decido che devo mantenere fede alla mia promessa. Ho detto a Niall che reagirò e lo farò, per lui, per la mia ragione di vita.

Mi alzo e torno alla fermata, sarei ancora in tempo per andare a scuola ed entrare alla seconda ora ma oggi non è giornata.

Attraverso la strada e prendo l'autobus che va in senso opposto, quello che mi riporterà a casa, a chiedere a mia madre di mettermi su un aereo per Mullingar. Adesso.

 

Mamma dobbiamo parlare.” Entro in casa come una furia. Lei è ancora in cucina, esattamente dove l'ho lasciata quando sono uscita un'ora fa, l'unica differenza sta nell'espressione sconvolta che ha dipinta sul volto.

Elisa perché non sei a scuola?!” Urla ma io non mi lascio intimorire, non oggi. Non adesso.

Devo andare da Niall.”

Mamma scoppia a ridere. Sembra che io le abbia raccontato una barzelletta e la cosa mi ferisce profondamente. Lei sa, sa quanto quel ragazzo sia importante per me. Ok, non l'ha conosciuto di persona ma alla fine nemmeno io posso dire di averlo realmente fatto no?

Certo, e con quali soldi?”

Ho 15 anni. Sono 15 anni che ai compleanni i nonni mi danno i soldi e io li metto da parte aspettando l'occasione giusta per spenderli. Bene, l'occasione è arrivata. Non mi fermerai mamma. Ho bisogno di andare da lui. Non ti sto chiedendo il permesso. Ti sto avvisando.” Silenzio. Siamo in piedi agli opposti del tavolo, nessuna delle due osa proferire parola. Il mio è stato un palese affronto e forse ho un po' esagerato ma ho un disperato bisogno di abbracciare l'irlandese, di stringerlo tra le mie braccia e sussurrargli che va tutto bene e che io ci sono.

Ok allora. Vai.” Non posso credere alle mie orecchie. Forse ho capito male.

D-d-davvero?”

Sei minorenne, ti accompagnerò all'areoporto e ti metterò su quell'aereo, ma non sborserò un centesimo.”

GRAZIE MAMMA!” Mentalmente ringrazio tutti i Santi che mi hanno aiutata in questo momento e le salto al collo abbracciandola, ok sarà una spesa folle ma mi permetterà di vedere Niall. Gli mando un sms chiedendogli il suo indirizzo di casa e lui mi risponde come se nulla fosse, come se fosse una cosa normale. Meglio così.

 

Sono tesissima, atterrerò a Dublino tra 10 minuti, poi solo due ore di treno mi separano da Mullingar, quindi da Niall. Quando sono arrivata in aeroporto, a Londra, non ero nemmeno a conoscenza dell'esistenza dei biglietti “last-minute”, quindi se qualcuno mi avesse detto che di lì a mezz'ora sarei stata in volo non ci avrei creduto. Mentre aspettavo di salire a bordo avevo scoperto questo treno che mi avrebbe scaricata a tre minuti dalla via che il ragazzo mi aveva indicato come quella in cui abita.

Coraggio Elisa, stai calma. Andrà tutto bene.

 

Scendo dal treno e chiedo indicazioni al giornalaio, manca poco. Pochissimo.

Dopo neanche 5 minuti di cammino arrivo davanti ad una serie di villette marroni, tutte uguali. Ecco l'imprevisto che non avevo calcolato. Quale sarà quella di Niall adesso?!

Mando un sms a mia mamma dicendo che va tutto bene, sono arrivata e che la chiamerò più tardi. L'occhio mi cade sull'ora: le 14.30, scorgo l'autobus che porta il mio amico a casa da scuola in lontananza.

C'è una panchina in fianco alla fermata del bus, mi siedo e inizio a torturarmi le unghie impaziente.

 

Elisa?” Respira. Dentro dal naso, fuori dalla bocca.

Ciao Niall.”

Cosa ci fai qui?” Il suo sorriso va da un orecchio all'altro e la voglia di abbracciarlo sta diventando irrefrenabile.

Sei il motivo per cui sono qui.”

P-posso abbracciarti?” Sento le lacrime pungermi gli occhi e per la seconda volta nella giornata mi lascio andare al pianto. Non rispondo, mi limito ad annuire e mi fiondo tra le sue braccia. Ora mi sento finalmente a casa.

Niall, mi sento come se avessi ricominciato a respirare dopo un lungo periodo di apnea.”

Elisa tu sei l'unico motivo per cui respiro.”

Credo di essermi innamorata di te.”

In quel momento il mondo si ferma. Ci siamo solo io e Niall in piedi di fianco ad una panchina, io che affondo la faccia nell'incavo del suo collo con il cuore in gola e lui che mi stringe forte senza dire una parola.

Ho paura.

Tutto gira intorno a questo, alla fine.

Ho paura di aver detto un'enorme cazzata. Sotterratemi. Adesso.

Anche io ti amo Elisa. Ti amo perché sei perfetta. Perfetta per me.”

 

I’m in love with you
And all these little things

You’ll never love yourself half as much as I love you’ll never treat yourself right darlin’
But I want you to
If I let you know i’m here for you
Maybe you’ll love yourself like I love you


 


 


 


 


 


 


 


 

SPAZIO AUTRICE


 

Ciao pipol :D

per prima cosa vorrei dire che se leggendo avete pensato a @Jawaadhugsme e a @niall_officiale, beh sì: Elisa e Andrea sono loro :)

seconda cosa: mi sento profondamente una ladra a pubblicare questa storia quindi non lo farò senza il consenso di Elisa :D

terza cosa: buona parte delle conversazioni (quasi tutte in realtà) sono prese dai loro tweet, perciò di farina del mio sacco c'è soltanto la cornice

quarta ed ultima cosa: ho scritto questa OS perché, leggendo le storie di @jawaadhugsme su EFP e i suoi tweet mi sono affezionata a lei. Non so perché, non la conosco e lei non oonosce me. Lo stesso vale per niall_officiale, di lui so solo che si chiama Andrea e che è un unicorno :) * fa ciao ciao con la manina *

So, this is the end of this spazio autrice LOL

Grazie a te che hai letto questa OS

Grazie a Elisa e Andrea che mi fanno sorridere con i loro tweet dolci :)

Grazie a te che/se lascerai una piccola recensione a questa storia :)

#LoveYouAll @Fedesmile96

   
 
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