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Autore: MissNanna    06/11/2012    5 recensioni
Arianna a dodici anni lo aveva visto per la prima volta ed era già innamorata di lui.
Dopo quattro anni di una cotta non corrisposta e due in cui non l'aveva più visto, la giovane sventurata si ritroverà faccia a faccia con il suo primo amore platonico. Nico. Dopo sei anni se lo ritroverà ancora lì, sotto il suo naso. Che ne sarà di lei?Così normale, noiosa , grassa e totalmente e perdutamente decisa ad evitarlo per il resto dei suoi giorni?
Peccato che non le sarà tanto facile evitare il fratello maggiore del bambino a cui fa da baby sitter...
Peccato che le risulterà difficile non finirci a letto e farsi spezzare il cuore.
Eppure...eppure ...non è tutto perduto,non credete?
ATTENZIONE:Questa storia era stata pubblicata con un altro contatto..
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 11.11

Stop and Stare

Avrei dovuto dirgli che non potevo, non senza stare insieme, non senza condividere un sentimento. Avrei dovuto dirgli che ero vergine e non volevo che tra noi andasse in quel modo,ma.. come mi succedeva sempre, quando si trattava di lui , non ero mai pronta.

- Fai l’amore con me,Nico.

Sussurrai abbassando lo sguardo.

Fai l’amore con me, perché comunque vada è con te che deve essere la mia prima volta. Perché sei tu quello che voglio da una vita. Stai con me, perché adesso più che mai ho il coraggio di rischiare , domani forse non sarei così decisa .

Non mi rispose. Mi baciò leggermente e si risollevò per poi sfilarsi la canotta . Deglutii fissando il suo fisico asciutto e delineato da addominali che da tanto, forse troppo tempo, desideravo sfiorare. Un desiderio che prese il sopravvento, al punto tale che mi ritrovai a sfiorargli il petto e disegnare con le unghia dei cerci invisibili e perfetti. Le sue mani mi afferrarono per i polsi e baciò ad una ad una le dita che lo avevano toccato. Tremavo e lui lo sapeva. La sua bocca scese sul mio collo e quando mi sentii libera dalla sua presa, compresi subito il motivo. Mi sfilò la felpa e tirò via la t-shirt, lasciandomi con addosso solo il reggiseno e il pantalone. Il cuore pompava e faceva schizzare in viso tutto il suo sangue. Il tempo sembrava fermarsi, per rendere tutto più lungo ed indelebile. Il suo tocco bruciava, quasi come un ago infuocato che disegnava sulla mia pelle . Stava scrivendo a grandi lettere il suo nome su di me ,oltre che in me. I nostri occhi erano incatenati e tra una carezza e l’altra sentivo le sue labbra sfiorarmi e mordermi.

Lentamente mi fece distendere . Ero immobile, quasi paralizzata dalle troppe emozioni, dalla terribile voglia che avevo di lui e dalla troppa paura per tutto quello che stava accadendo. Con un gesto veloce lasciò scivolare i miei pantaloni lungo le cosce , senza però abbandonare mai il mio sguardo. Mi sentivo morire e allo stesso tempo credevo di non aver mai vissuto realmente.

-Non tremare.-mi sussurrò.

Deglutii e feci un cenno positivo.

FACILE A DIRSI!

Le mie mani si arpionarono dietro la sua schiena,mentre prendevo ad affondare con la mia lingua tra le sue labbra. Fu qualche secondo dopo che la terra tremò sotto di noi. Sentii il pizzo delle mutandine scivolare sotto il sedere. Automaticamente sobbalzai e chiusi le gambe. Lo udii ridere.

-Senti Rospo, se hai cambiato idea, dimmelo adesso,perché penso che tu voglia mandarmi al manicomio!

CHE IMBARAZZO.

Urlavo nella mia testa.

-A meno che tu non sappia un metodo alternativo per arrivare là sotto , devi aprire le gambe.

Feci un cenno positivo senza spiccicare parola. Riaprii le gambe strizzando gli occhi . Non volevo vedere. Nico discese lungo il mio corpo, leccando e mordendo prima il pizzo del reggiseno ,poi la ciccetta sulla mia pancia , sino a giungere al mio basso ventre. Sentii la barba ispida  stuzzicare l’interno delle mie cosce e mi sentii avvampare. Ritornò sul mio viso e mi baciò la punta del naso.

-Sono certo che di questo ti ricorderai a lungo.

Si tuffò verso il mio collo e con i denti cominciò a mordicchiarlo. Stavo quasi per svenire e già ansimavo come una gatta in calore, senza che mi avesse neanche toccato in modo concreto. Con i canini lo sentii graffiare la mia spalla e tirare giù la bretellina di pizzo bianco. Mi scoprii un seno e con la lingua lo rese ancora più turgido ed io quasi non mi strappai un labbro. Percepii poi il palmo dell’altra mano insinuarsi sulla mia intimità e neanche il tempo di comprenderlo che un suo dito era sprofondato già in me, provocandomi una fitta di piacere ,misto a dolore.

-Ah!

Gridai,nonostante il fatto che cercassi di trattenermi.

-Cazzo,Ari, quanto sei stretta. Da quanto tempo è che non fai sesso?

Intanto spingeva in me mandandomi sull’orlo di qualcosa che non avrei saputo descrivere pienamente. Rincorrevo quella sensazione che non era fastidiosa quanto,piacevole e tremendamente erotica. Le sue parole però mi fecero agitare più del dovuto.

Cosa rispondergli?

Feci un cenno con le spalle e tornai a distendermi. Dopotutto era una vita che non facevo sesso, probabilmente non era la risposta che si aspettava, ma in un certo senso era “molto tempo,no?”. Riprese a muovere il dito su e giù in modo più veloce e sentii che tra le cosce stava per esplodere qualcosa che non avevo mai provato. Mi dimenai come una pazza e strinsi tra le gambe la mano di Nicola. Tirai le lenzuola e continuai a contorcermi dal piacere, una sensazione che partiva dalla punta dei piedi per raggiungere con un formicolio le mani tremanti e lo stomaco sottosopra. Mi sentivo leggera, quasi svuotata .

-Eh bravo il piccolo rospo. Mi piace il modo in cui vieni.

Lo disse con uno sguardo scuro, eccitato. Non mi diede neanche il tempo di riprendermi da quello shock che lo vidi rialzarsi sulle ginocchia e calarsi pantaloni e slip sotto il sedere, proprio come aveva fatto con me. Girai lo sguardo, non avevo intenzione di sembrare una pervertita,ma lui rise ancora afferrandomi il viso voltandolo verso di lui.

-Puoi guardare.

Mi morsi un labbro osservando quel ragazzo così ben formato così bello e con quell’enorme erezione pulsante tra le gambe. Dio , quant’ero imbarazzata ed eccitata. Sentivo che nel mio basso ventre c’era un fiume in piena e finalmente capii cosa intendeva Irene quando diceva che con il fidanzato si ritrovava subito “bagnata”. Immaginai il suo sesso turgido immerso nel mio corpo e non potei che sentirmi mancare. Avevo le cosce ancora intrappolate dalle mutandine ma a lui non interessò. Prese un cuscino e mi invitò a rialzare il sedere. Obbedii e in meno di qualche secondo il suo bacino era a contatto col mio. Sentivo il suo respiro affannato e già potevo gustare il secondo orgasmo. Una sua mano si posò sulla mia ed intrecciò tutte le dita. Mi baciò con ardore e con un sorriso entrò in me e neanche con molta delicatezza. Mi sentii quasi strappare qualcosa , il dolore e il bruciore erano forti, tant’è che anche lui si rese conto che qualcosa non andava.

-Tutto bene ?Ti ho fatto male?

Inarcai la schiena spingendomi ancora di più contro la sua erezione e provocandomi un’altra fitta.

-Un..un pochino.

Ammisi.

-Cercherò di fare piano- mi morse il collo ed io scoppiai a ridere stringendo ancora di più la sua mano. Lo sentii rialzarsi e sprofondare in me con una lentezza che sicuramente lo stava uccidendo, come il dolore stava facendo con la sottoscritta. Fu lo stesso con la seconda e anche la terza spinta, ma alla quarta ,il dolore e il bruciore erano svaniti.

-Nico,voglio sentirti di più, più veloce, ti prego!

Affermai con una voce che avrei preferito non udire. Mi accontentò senza indugi e talmente della forza che ci mise che la testiera del letto batteva contro il muro senza sosta. Io ansimavo e godevo di quelle sensazioni così belle ed erotiche, così perfette. Durante quei minuti non chiusi nemmeno più gli occhi. Lo fissai a lungo ,mentre si nutriva di me.  Fui io a raggiungere per prima l’orgasmo e fu straziante come la prima volta,ma molto più imbarazzante perché senza volerlo ero venuta con il nome del mio “amante “. Lui mi fissò e con un ultima spinta , si sfilò via da me,lasciando che il suo seme finisse sul mio addome. Con la mente più lucida, sentii subito che avevamo fatto un errore,ma non me ne curai,volevo godermi quei momenti ancora per un po’. Eravamo sudati e stremati. Lui si era accasciato sul mio petto ed io lo avevo abbracciato. Gli accarezzai i capelli sudati,ma poi si riportò seduto come se fosse allarmato.

-Ma che..?

Domandò fissando il suo membro. Mi misi seduta e notai che entrambi eravamo sporchi di sangue e parte di quel rosso era stampato anche sulle lenzuola.

-Doveva venirti il ciclo?

Mi chiese ed io come una sciocca, feci segno di no. Restò immobile fissando nel vuoto.

-Eri..eri vergine!

Affermò ed io mi vergognai più che mai. Mi coprii con il lenzuolo e strinsi le gambe al petto.

Mi guardò con un espressione di sorpresa ,una sorpresa mista a rabbia.

-Perché cazzo non me l’hai detto?-urlò. Sobbalzai spaventata. -Devo averti ammazzata !

Si riportò in piedi e rialzò mutande e pantaloncino. Strinse gli occhi e poi sbuffò.

-Io..non credevo fosse importante.

Tornò ad incenerirmi.

-Porca miseria Arianna, ma con chi cazzo sto parlando?Sei per caso impazzita?

Prese fiato.

-Devo averti fatto proprio male ed inoltre io credevo che fossimo entrambi..

Scosse la testa e uscì dalla stanza. Io ero quasi in lacrime quando ritornò dentro con un paio di boxer puliti e con un suo  pigiama.

- Va a lavarti. In bagno ci sono degli asciugamani puliti.- affermò intenerito?

-Scusa

Sussurrai prendendo quelle cose che mi stava porgendo. Mi rialzai le mutandine e mi liberai dalle lenzuola. Corsi alla porta della stanza e sentii ancora la sua voce.

-Non dovevi farlo, Rospo.- aveva il viso di chi provava pena per qualcuno. -io non posso darti quello che vuoi.. io..

Alzai una mano all’altezza del viso e feci un cenno negativo.

- Nessuna spiegazione. -affermai cercando di tenere in piedi uno straccio di orgoglio. -Volevo che andasse così. Dovevo farlo con te, così non avrò rimpianti. Per quanto stronzo tu possa essere..- cominciai. - ..Sei stato dolce e molto attento. Grazie.

Gli sorrisi con le lacrime che invece stavano bussando alla porta del cuore per poter inondare la stanza.

Lo vidi guardarmi in modo strano,quasi assente.

-Ora possiamo dire di aver condiviso davvero qualcosa, per cui, forse avremo realmente la possibilità di essere amici,no?

Ci pensò su qualche secondo,poi molto perplesso rispose di si.

-Cambia le lenzuola, domattina le laverò io. Intanto vado a fare una doccia.

***

Quella notte, ormai quasi mattina, sotto la doccia piansi tutte le lacrime che non avevo mai pianto. Pagavo il prezzo delle mie decisioni. Sentivo che l’anima mi si era spezzata in mille pezzi ed insieme ad essa anche quello stupido organo che mi teneva in vita. Quando chiusi l’acqua ,ero nuovamente pronta a combattere per me stessa. Era stata la cosa più bella che avessi potuto fare. Avrei custodito per sempre il ricordo delle sue mani su di me,ma dovevo cambiare pagina e sicuramente l’avrei fatto.

Mi rivestii con gli indumenti che mi aveva dato. Senza far rumore lo spiai mentre osservava qualcosa dalla finestra della sua camera. Non lo disturbai e mi limitai a correre sul divano nel corridoio. Per quelle poche ore, era meglio se lo avessi tenuto il più lontano possibile.

-Che fai?

Mi chiese facendomi sobbalzare.

- Se non ti dispiace,preferirei dormire qui!

Fece un cenno negativo.

-Fa pure

-Bene

Affermai pensando che eravamo finiti a fare quello che avevamo fatto,perché non volevo dormire da sola in una casa non mia.

-Bene.

Confermò lui.

-Allora … buonanotte!

Gli sorrisi sincera.

-Altrettanto

Dopo quella breve conversazione,mi resi conto che probabilmente,tutto quello che sognavo da sei anni , vide la fine ancor prima che qualcosa potesse realizzarsi.

 

* Angolo Autrice*

Okay, forse Arianna si è lasciata andare troppo presto..

Magari avrebbe dovuto aspettare e rifletterci, soprattutto per il fatto che era la sua prima volta..

INSOMMA ARIà DOVE HAI LA TESTA?

Devo esser sincera? Ho preferito buttar via la testa di Ari per lasciar parlare il suo cuore. Dopotutto non c'è mai un momento giusto o meno per far l'amore con la persona che si ama da sempre ,no?

Ma ragazze mie ,non adagiamoci sugli allori , perché a me .. le cose semplici che subito trovano un lieto fine non mi piacciono proprio.

QUINDI... 

Chi mi ama mi segue!

GRAZIE A TUTTE QUANTE PER ESSERCI. 

Per aver inserito le mie storie in una qualche sezione o anche solo per i vostri commenti.

Un bacio ,MissNanna

P.s. Aggiornerò Anche "Una Limousine per due".


   
 
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