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Autore: cocochanel    06/11/2012    5 recensioni
“Quella è la tua cena, l’avevo preparata per noi… ma va beh” sorrisi amaramente, e usci da quella casa che sapeva troppo di ricordi e di un amore finito. Mi poggiai sulle scale, aspettandolo. Forse mi avrebbe dato un’altra possibilità, forse era tutto uno scherzo e a un tratto sarebbero usciti delle persone gridando «Sei su candid camera!» questo però, non accadde e con la tristezza nel cuore mi addormentai fuori dalla sua porta.
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One shot sulla canzone Taken
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Poggiai sul tavolo una tovaglia rossa con qualche ornamento, per poi posarci sopra due bicchieri che si usano di solito con gli ospiti o alle feste. Sorrisi guardando come avevo apparecchiato la tavola, era davvero perfetta. Mancava solo una candela, che avrei messo più tardi. Sospirai e presi il grembiule mettendomelo addosso. Raccattai due pentole nel mobile e lo posai sui fornelli con il loro contenuto dentro. Sarebbe andato tutto alla grande, sarebbe stato tutto bellissimo; stasera.
Dopo una mezz’oretta la cena era pronta e la porta si aprì bruscamente e un Cristian stanco del lavoro si buttò a peso morto sulla sedia senza notare quello che avevo fatto per il nostro primo anno insieme. “Tutto bene?” domandai cauta, poggiandogli una mano sulla spalla che lui delicatamente spostò. Si alzò dalla sedia e si parò davanti ai miei occhi che lo guardavano confusi.
“Dobbiamo parlare” annunciò senza mostrare nessuna emozione. Il mio cuore perse un battito, quella frase, me lo sentivo non avrebbe portato niente di buono. In silenzio mi sedetti, e gli feci cenno di parlare.
“Io…” cominciò titubante, guardando altrove. “Io… non ti amo più, Jaqueline” concluse con tono traballante, ma estremamente sincero.
Spalancai gli occhi a quella affermazione, mentre il fiato mi si mozzava in gola. Le mani cominciarono a tremare e gli occhi pizzicare.
“C-come?” chiesi sperando di aver capito male. “Quello che hai sentito” farfugliò, togliendosi la giacca e poggiandola sul divano senza mai incontrare i miei occhi, ormai, pieni di lacrime. “Ma oggi abbiamo fatto un anno, tu… tu non puoi lasciarmi” sussurrai distrutta.
“Non ti amo più da qualche mese ormai, Jaqueline, non ti amo più!” urlò facendomi trasalire. Le lacrime trattenute troppo, cominciarono a scendere, mentre le sue parole mi colpivano come un schiaffo. “Dammi un’altra possibilità Cristian, forse è solo lo stress…” mormorai quelle parole come solo una persona innamorata può fare. “Non c’è più niente da fare, oltre tutto, ho conosciuto una donna”.
Ho conosciuto una donna.
Ho conosciuto una donna. “Q-uando?”.
“Non sono affari tuoi, ora per favore dalla mia casa” finì duro e terribilmente deciso. Con gli occhi ancora spalancati e con ancora le guance bagnate, presi la mia giacca e il mio cellulare. Non abitavo lì, ma mi ricordo che disse che un giorno ci saremmo andati a vivere insieme, forse con un figlio. Non capiterà mai più, pensai facendo scendere altre lacrime amare.
“Quella è la tua cena, l’avevo preparata per noi… ma va beh” sorrisi amaramente, e usci da quella casa che sapeva troppo di ricordi e di un amore finito. Mi poggiai sulle scale, aspettandolo. Forse mi avrebbe dato un’altra possibilità, forse era tutto uno scherzo e a un tratto sarebbero usciti delle persone gridando «Sei su candid camera!»  questo però, non accadde e con la tristezza nel cuore mi addormentai fuori dalla sua porta.
 
8 mesi dopo.
Qualcuno bussò alla mia porta facendomi svegliare di soprassalto. Guardai l’ora, erano le otto di mattina. Chi cavolo bussa a quest’ora?
Sciattamente indossai le pantofole e mi aggiustai un po’ i capelli. “Chi è?” domandai con la voce ancora impastata dal sonno.
“Sono io, Niall!” esclamò dall’altro capo, il biondo. Sorrisi con un po’ di agitazione e aprii trovandomelo in tutta la sua bellezza con un pacco in mano. Mi avvicinai al suo viso e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra. Sorrise, porgendomelo. “E’ la tua colazione, piccola” mormorò facendosi spazio per entrare nella mia/nostra casa. “Davvero?” esclamai stupita, entrando in cucina e posando il pacco sulla mensola.
“Certo” sussurrò al mio orecchio, abbracciandomi da dietro. Quel ragazzo era perfetto, in tutto e forse quello era il momento buono per dichiarargli il mio amore, sapevo che lui non fosse un altro buco nell’acqua, sapevo che lui fosse quello giusto. Sospirai, e mi girai trovandomelo di faccia che sorrideva dolcemente. Era bellissimo. “Niall io…” sussurrai prima che il citofono interrompesse tutto.
Fanculo, pensai andando ad aprire. Dopo qualche minuto bussarono alla porta ed io aprii, ma mi si gelò il sangue nelle vene trovandomi Cristian con un mazzo di fiori in mano. “Che ci fai qui?” dissi dura, chiudendo la porta e uscendo sul pianerottolo.
“Mi manchi, Jaqueline”
Spalancai la bocca, ridacchiando. Che stronzo. “Ora che finalmente sono andata avanti, dici che ti manco?” risposi dopo un po’, con decisione e nessun pentimento. Era dentro l’uomo che amavo. “Sei andata avanti? E con chi? Con quel biondo scambiato?” borbottò.
Lo guardai in modo truce. “Quel biondo scambiato - scimmiottai – è l’uomo della mia vita! Ho dormito fuori dalla tua porta, chiedenti un’altra possibilità, lo capisci?” sussurrai tristemente pensando a quanto cretina ero stata a voler bene ad un ragazzo così.
“Senti io ti amo, ok? Dimentichiamoci tutto, di Sofia che mi ha lasciato e di questo biondino che stai usando solo per farmi ingelosire, e lo sai!”.
Scossi la testa, prendendo i fiori con stizza e buttandoli in posto remoto della scale.
“Chi cazzo credi di essere? Chi credi che io sia? Odierai sentirtelo dire, ma non ti riguarda più! - esclamai a braccia conserte – grazie per avermi mostrato come sei realmente, non ho bisogno di altra crudele sofferenza, tu ami vedermi a pezzi e sei venuto qui, bastardo che non sei altro perché la tua Sofia ti ha lasciato! Beh, mozzicati la lingua e vattene a fanculo!” dissi prima di entrare dentro casa e correre da Niall che seduto mangiava la colazione.
Sorrisi guardandolo, e mi avvicinai a lui che si alzò baciandomi a fior di labbra. “Chi era?”.
“Niall, ti amo” bisbigliai ignorando la sua domanda. Spalancò gli occhi per poi baciarmi con trasporto. “Ti amo anch’io piccola! Anch’io” urlò contento, prima che la passione si diffondesse in noi. 






L'altra one-shot che avevo fatto su questa canzone l'ho cancellata, sinceramente non mi piaceva come l'avevo strutturata,e poi ho degli ingrippi improvvisi AHAHA comunque, sono qui perchè non mi sento bene e non sono andata a scuola :D e ieri ho inagurato l'anno con un bel 6 *^* non è fantastico? 
si beh, per me è tantissimo AHAHAHA
comunque sia, spero di piaccia e che mi lascerete un vostro parere :) se cliccate sulla nota musicale esce la canzone "taken", cioè la canzone che mi sono ispirata per questa storiella, adoro quella canzone, perchè non viene cagata quanto le altre? cioè è perfetta çç 
vi lascio il banner della mia storia in corso, spero ci facciate un salto o una capriola (?) ma quanto sono squallida con stè battute? AHAHAHA


 

meglio che vada, un bacione fortissimo! 
  
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