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Autore: Just a dreamer_    06/11/2012    1 recensioni
That’s why I need you to hear
I’ve found out a reason for me
To change who I used be
A reason to start over new
“Ho bisogno che tu sappia una cosa. So che non è molto parlarne adesso, ma mi dispiace. Per tutto, tutto quanto. Per ogni singola volta che ti ho tradita, per ogni singola bugia che ti ho detto, per ogni singolo giorno in cui sei stata al mio fianco e io te l’ho lasciato fare, sapendo comunque che non ero la persona giusta per te. Ma ho trovato una ragione per cambiare quello che ero. Una ragione per cominciare di nuovo”.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’VE FOUND OUT A REASON TO BE 
AND THE REASON IS YOU

 

Ciao a tutti! Lo so, è da un bel po' che non aggiorno, ma tra l'uscita di Little Things e i biglietti non ho proprio avuto tempo di scrivere i capitoli...
Cooomunque, stavo ascoltando la canzone 'The reason' dei 'The Hoobastank' (spero di averlo scritto giusto) e mi è venuta in mente questa OS. Lei è Hilary Duff e lui, beh, non ha bisogno di presentazioni :D
Spero vi piaccia! Se volete potete leggerla con la canzone in sottofondo :)
Lasciate una piccola recensione please!
Bye <3

P.s. Per chi volesse aggiungermi su twitter sono   Em_AndThem

 

I’m not a perfect person
There’s many things I wish I didn’t do
But I continue learning

 
Non sono una persona perfetta. Non lo sono mai stata.
Non sono una persona giusta. Non lo sono mai stata.
Non sono una persona brava. Non lo sono mai stata. O forse si. Ma in passato.
Non sono una persona malvagia. No, quello no.
Di certo non sono un modello di persona. Assolutamente no.
 
Osservo le persone che camminano per la stazione. Sono tutti di fretta, hanno tutti qualcosa da fare e non possono permettersi di perdere minuti preziosi.
Ma se fosse il tempo a fermarsi? Lo farebbero anche loro? O continuerebbero ad andare avanti, facendo come se fosse tutto normale? A fare i soliti sbagli?
Io probabilmente continuerei a fare gli stessi errori e poi troverei una scusa. Sbagliando s’impara, mi hanno detto. Si, ma fino a che punto si può sbagliare? In fondo c’è un limite a tutto. E io l’ho raggiunto da un pezzo.
Ci sono molte cose che non avrei voluto fare. Ma le ho fatte. Perché? Perché sono uno stupido. Posso rimediare? No, ormai è troppo tardi. Ormai sono su questo treno e sto per partire. Ormai i miei genitori hanno fatto la loro scelta. Ormai ho salutato tutti i miei amici. Ormai ho preparato le valigie, mettendoci dentro tutta la mia vita. Ormai ho la mia nuova camera, pronta al nuovo istituto in cui sto per andare. Ormai il mio futuro è già stato scritto. Non so se mi piacerà, ma lo dovrò accettare comunque.
Ma continuo ad imparare che, nonostante tutto, c’è un lato positivo in tutto questo. Non le farò più del male.

I never meant to do those things to you
I’m sorry that I hurt you
It’s something I must live with everyday

Non avrei voluto farle questo. Non avrei mai dovuto farle questo. Sinceramente? Non so nemmeno io perché l’ho fatto. Lei è così bella, così dolce, così… cieca. Glielo dicevano tutti che tipo stavo diventando. Ma lei? Niente. Non ha fatto proprio niente. Ogni giorno a scuola circolavano voci nuove su di me e sulle mie bravate. La gente lo sapeva. Lo sapevano tutti, persino lei avrebbe dovuto saperlo.
C’era chi diceva: “Avete sentito l’ultima ragazza con cui è stato Niall Horan? Pare sia stato domenica scorsa” e nel frattempo lei sentiva tutto e ignorava le loro parole. Perché pensava che si sbagliassero, tutti.
E io non ho fatto niente per impedire che le notizie si spargessero. Anche perché erano tutte vere. Ma io le mettevo il braccio sulle spalle e, con una risata liquidavo i fatti: “Non dare retta a quelle stupidaggini”. Lei annuiva e si dimenticava subito dopo delle notizie.
Ma quante volte l’ha fatto? Un’infinità, probabilmente.
L’ultima volta, non ha creduto nemmeno ai suoi occhi.
Eravamo ad una festa organizzata a casa di un mio amico. L’ avevo portata in macchina e con una scusa le avevo detto: “Vado a prendere da bere!” e me ne sono andato. Il tempo passava e con esso anche la mia lucidità. Guardavo tra la folla con non curanza. Una ragazza mi è venuta incontro e io non ho perso tempo. L’ho portata nella prima camera che ho trovato.
Quando abbiamo finito, siamo usciti e lei ci ha visti, insieme. Se ne è andata via e io l’ ho raggiunta. Le ho spiegato che era stata un’idea di quella ragazza e che io non volevo fare niente, che c’era solo lei per me. Lei mi hai sorriso e, come al solito, mi ha perdonato.
Mi dispiace se l’ho ferita. Oh, non sa quanto mi dispiace. È qualcosa con cui devo vivere ogni giorno. Ogni volta le dicevo che era l’unica. E, strano a dirsi, lo era davvero. Anche se nessuno mi crede, tutte le ragazze con cui sono stato non sono niente in confronto a lei. Però le ho portate a letto, sapendo che me le avrebbe fatte passare lisce.
Poi, un pomeriggio, tornavo a casa da scuola e ho trovato una lettera sul tavolo. L’ho aperta e ne ho letto il contenuto. Era una lettera di trasferimento. Per me.

And all the pain I put you through
I wish that I could take it all away
And be the one who catches all your tears

E tutto quel dolore che le ho inflitto, vorrei poterlo portare via tutto. Vorrei non aver mai fatto tutte quelle cose, vorrei poter tornare indietro nel tempo ed essere il ragazzo che si meritava e che non ho mai avuto il coraggio di essere. Vorrei essere quello che caccia via le sue lacrime, che la protegge, che l’abbraccia e la rassicura. Vorrei essere tutto ciò che non avrò mai più occasione di essere.
Le mie speranze si sono affievolite, fino a sparire del tutto proprio quando ho avuto quell’inutile pezzo di carta fra le mani, la conferma che ho sbagliato e che non posso rimediare.
Eppure, in cuor mio so che c’è un’alternativa.
Ecco che le ultime persone stanno salendo sul treno. Passo in rassegna chiunque mi capiti a tiro. Un padre e sua figlia; una donna d’affari; un cane che vaga in cerca del suo padrone; una bambina che segue il nonno; una ragazza bionda, chiusa in un giubbotto con lo sguardo preoccupato… Aspetta… Quella ragazza…
Appiattisco il viso contro il finestrino, socchiudo gli occhi per inquadrarla meglio. È lei!
Senza badare alle persone su cui sbatto mentre scendo dal treno, corro per di fiato per raggiungerla.

That’s why I need you to hear
I’ve found out a reason for me
To change who I used be
A reason to start over new

Sono davanti a lei, che mi guarda con gli occhi umidi. Non riesce a parlare, per dirmi come mai si trovi qui. Balbetta, cercando di formulare una frase che abbia un senso. Ma la blocco. Non è lei che deve parlare.
“Ho bisogno che tu sappia una cosa. So che non è molto parlarne adesso, ma mi dispiace. Per tutto, tutto quanto. Per ogni singola volta che ti ho tradita, per ogni singola bugia che ti ho detto, per ogni singolo giorno in cui sei stata al mio fianco e io te l’ho lasciato fare, sapendo comunque che non ero la persona giusta per te. Ma ho trovato una ragione per cambiare quello che ero. Una ragione per cominciare di nuovo”.
Non mi sono ancora azzardato ad avvicinarmi, per paura che mi respinga. Invece, mi prende le mani e le stringe. “Niall, lo so. È vero, non ti sei comportato bene con me. Ma so anche che non potevo lasciarti partire senza prima averti salutato. In effetti, mi sento stupida adesso, in questa stazione…”.
Mi libero dalla sua presa e appoggio le mani sul suo viso, accarezzandole le guance rosate.

I’ve found out a reason to show
A side of me you didn’t know
A reason for all that I do

“Ascoltami” cominciò guardandola dritto nei suoi occhi color nocciola: “Tu non mi devi alcuna spiegazione. Anzi, ti devo ringraziare per essere venuta, altrimenti non avrei mai avuto occasione di dirti che ho un motivo per diventare una persone migliore, per mostrarti una parte di me che non conosci” spiego e sono più sicuro che mai.
“Ma adesso te ne vai e…”.
“Non m’importa dove vado. L’unica cosa che conta è che ho la possibilità di chiarirmi e non ho intenzione di sprecarla”. È il momento. Ora o mai più. “Adesso so di avere una possibilità per tutto ciò che farò. Jamie, io ti amo”. Lei rimane zitta. “Ti amo!” ripeto: “Ti amo e l’ho capito solo quando ti ho vista prima. Ti amo e non te l’ho mai detto in tutto questo tempo. Ti amo e se non mi credi, ti capisco. Ma ti prego, dammi un’altra chance. L’ultima. E ti prometto che cambierò. Fidati di me”.
Lei annuisce, ancora perplessa. Poi, senza aspettare un secondo di più, la bacio. La stringo a me e respiro il suo profumo, che forse non ho mai apprezzato fino in fondo. Quando mi stacco, appoggio la mia fronte sulla sua, sussurrandole: “Devo andare. Ricordati di ciò che ti ho detto”.
E la lascio lì, in piedi, immobile.
Risalgo sul treno e mi sistemo al mio posto.
Guardo sul vetro e noto che non se n’è ancora andata. Il capostazione fischia. Gli sportelli si chiudono e il veicolo comincia a muoversi.
Abbasso il finestrino e mi sporgo. Jamie sta camminando velocemente per stare al passo. Fa un breve cenno con la mano e mi manda un bacio sorridente. “Tornerò, lo prometto! Ti amo!” le urlo prima di sparire nella galleria.
Ora so bene che posso rimediare. Posso diventare chi non sono mai stato. E lo farò. Ho trovato una ragione.

And the reason is you

 
 
  
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