Ciao
a tutti!!! Finalmente ho aggiornato!!! Bene, dunque!!!
Eccovi il 5^ chap. Intanto
ringrazio: LORIGETA, dolcebunny,
bra, cicci12, emic, sweet little brief e erika93,
scusate se non vi ringrazio ad una ad una ma lo farò!!
Bacioni!!
Cap 5 – il dopo festa
Le ora passarono e in fretta si fece l’una di notte,
ma in casa Brief la festa continuava anche se molte
persone andarono via.
Nel
frattempo Goten e Trunks
rientrarono.
-
Certo
che c’è qualcosa che non quadra! –
-
Uh?-
-
Stasera
non mi sembri neanche tu! Mi hai chiesto di tornare ed è l’una! Ma sei sicuro
di stare bene Goten? – gli chiese seriamente
preoccupato riponendo il suo veicolo in capsula.
-
Ma
niente Trunks, un po’ di stanchezza, sai come è…-
Trunks sollevò il sopracciglio ricordando
quando aveva la febbre a 40 e con tutto è rimasto fino le
-
Ma
se tu…ehi, cosa sono queste urla? Sembra Bra! –
esclamò Trunks.
Lo
sguardo di Goten si svegliò tutto d’un tratto e i due
ragazzi si precipitarono verso il giardino dove tutti erano radunati in centro.
-
Basta,
piantatela voi due!!! – gridava Bra
mentre Pan divideva due invitati che litigavano.
-
Ma
hai visto che ti ha fatto Bra?!?!
– esclamò uno dei due.
-
Cosa
vuoi, non è mica la tua ragazza!! - disse spavaldo
l’altro avvicinandosi alla giovane Brief afferrandola
dalla vita ma qualcuno fu più veloce di lui e lo fece
volare.
-
Ma
chi diavolo sei tu? – sbottò il ragazzo finito per
terra.
-
Goten! – esclamò Bra
dietro di lui.
-
La
festa è finita ragazzi, tutti a casa!!! – gridava Trunks in mezzo alla folla spingendo i ragazzi.
Il
ragazzo per terra si alzò e guardando Goten con
sguardo omicida, se ne andò; l’altro ragazzo soccorse Bra
facendola sedere sulla panca li accanto.
Poco
dopo il giardino era sgombro, rimanevano solamente Pan, Goten,
Trunks, Bra e il suo amico.
-
Tutto
bene Jaru, puoi andare –
-
Sei
sicura che stai bene? –
Lei
annuì.
-
Ciao
Bra, ci sentiamo domani – disse accarezzandole la
testa, salutò gli altri 3 e andò via anche lui.
-
Perché
piangi? Non è successo nulla! – la confortò il fratello.
-
Nulla?
NULLA?!? HANNO ROVINATO
-
Stasera
siete tutti permalosetti – bisbigliò il violetto.
-
Io
vado a letto. Buonanotte – e con gli occhi bassi, sbavati di matita nera, senza
alzarli verso i presenti si voltò per tornare in camera sua.
-
Bra, asp…- incomiciò Pan, ma fu bloccata dallo zio.
-
Lasciala
andare. Ha bisogno di stare sola –
-
Ci
teneva molto a questa festa – disse Trunks
avvicinandosi ai due Son.
-
Ok, noi andiamo a casa che è già tardi. Buonanotte
Trunks –
-
Ciao
Goten, poi parliamo noi due –
Il
moro annuì distrattamente e si avviò verso l’uscita del guardino.
-
Ciao
Trunks – lo salutò timidamente Pan –
E
lui, con un sorriso e una carezza in testa, fece contenta almeno la vivace
14enne.
Goten, dopo aver accompagnato la nipotina a casa,
tornò alla sua ma prima di entrare esitò.
Qualche
pensiero veloce gli girò per la testa e decise di seguirlo. Così Sali
nuovamente sul suo scooter.
Bra era ancora sveglia, appoggiata al davanzale aperto della
sua finestra da dove prendeva sul viso un leggero venticello molto piacevole.
Ma qualcosa la fece sussultare.
-
Go-goten! Che ci fai qui? - si meravigliò lei
vedendo il giovane Son fluttuare di fronte la sua
finestra del 4^piano dell’edificio.
-
Sono
venuto perché mi è passato il sonno e perché magari, potevo aiutarti con la
festa –
-
Ma
quale festa? Per favore, smettila di scherzare –
-
Io
non scherzo affatto! Vuoi essere portata ad una festa meravigliosa? –
-
Ma
che stai dicendo?! Io non vado alle feste alle 2 di
notte! –
-
Se
hai un po’ di fede…-
-
Ma
non sono neanche vestita! E poi se mio padre mi scopre…-
-Non c’è bisogno né di trucco né di
vestiti. Allora vieni? –
Bra si fece prendere
dalla curiosità, inoltre non aveva dimenticato l’accaduto
prima della festa e voleva conoscere le intenzioni di Goten. Così, con l’aiuto del ragazzo, uscì dalla finestra e
in braccio a lui si fece condurre alla “festa”.
Qualche minuto dopo arrivarono vicino casa Son, fra i monti Paoz, in quello
più alto.
-
E
qui ci sarebbe un festa? –
-
Eh
si, meglio di tutte le feste che si possano organizzare –
Lui si distese sull’erba e lei gli si sedette
accanto abbracciandosi le gambe.
-
è un tranello? O una presa per i fondelli?
Fammi capire! –
-
no assolutamente, la festa sta per iniziare,
guarda su –
Bra alzò il viso solcato
da lacrime nere e vide tutte le stelle in cielo che brillavano, uno spettacolo
che da lei in città era raro vedere.
Rimase incantata da tanta naturale bellezza,
poi una stella cadente solcò il cielo.
La turchina chiuse gli occhi e in pochi
secondi li riaprì, dopo aver espresso il suo desiderio.
-
Sei
veloce –
-
A
fare che? –
-
A
esprimere i desideri. Hai aperto subito gli occhi –
Lei sorrise teneramente guardando dall’alto il
ragazzo disteso con le mani messe dietro la nuca, ma subito si insospettì.
-
Ma
come mai tuta questa trovata? Cioè, tu Son Goten che guardi le stelle…non ci credo!!
–
In effetti neanche lui sapeva
che cosa gli era preso.
Goten si mise a sedere.
-
Oh
bèh, volevo consolare un’anima in pena! Dopo tutto quel macello, dopo la tua
frignata almeno volevo farti soffrire, ma se non apprezzi…-
-
No,
mi piace molto però…ehi! Frignata!! Non ti permettere, sai? –
-
In
tal caso cosa mi fai, eh? –
-
Guarda
che anche io ho i geni sayan, che ti pare?! –
-
Vai,
dimostrami quanto sei combattiva! –
Lei socchiuse gli occhi e gli saltò addosso
schiaffeggiandolo, ma Goten sapeva parare benissimo
quei colpetti, ma prima la lasciò giocare un po’, finchè
non si liberò imprigionando lei sotto di lui.
-
M
acosi non vale!! Non puoi
usare la tua forza contro di me!! –
-
Ah
no? e perché mai? –
-
Perché
sei muscoloso! –
-
Ah
si? Da quando guardi i miei muscoli?? –
Lei arrossì lievemente.
-
Ma
piantala, anche mio padre ha i muscoli che ti pare? –
-
Ok, d’accordo, come vuoi…-
Una goccia di acqua cadde sulla fronte di Bra, ma non era acqua piovana. Goten
le prese la gocciolina che aveva in fronte spostandole i capelli.
Si guardarono dritti. Occhi scuri neri come la
pece, contro occhi azzurri e brillanti come il cielo al
mattino.
Qualcosa, in quel tranquillo silenzio dei
monti Paoz, li attirava fra di
loro, come un calamita. Lei era il positivo e lui il negativo.
E i due poli non possono non unirsi e cosi le loro labbra, proprio come i due poli, si unirono in
un fresco bacio estivo che si prolungò a differenza di quello precedente.
Non durò che un minuto, un solo lunghissimo
minuto che fu interrotto da alcuni rumori dietro il cespuglio.
-
Accidenti…-
-
Chi
è lì? – gridò Bra sedendosi.
Goten si alzò.
I cespugli si mossero e ne uscì una sagoma
alta, possente che alla luce della luna si rivelò essere…
- Urca ragazzi,
scusatemi è che…ehm…la notte mi capita di venire qui a
fare 4 flessioni!!! –
I due rimasero a bocca aperta.