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Autore: happy endings    06/11/2012    4 recensioni
dalla storia.
- “Curly! Dove sei, idiota?! Har-“ si fermò di scatto quando, varcando la porta della loro stanza di tutta furia, vide Harry seduto sul loro letto, con il volto rigato da lacrime e un computer in grembo. -
OS!Larry, Angst.
cosa succede quando i manager si mettono in mezzo a due ragazzi che si amano?
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: prima che qualcuno mi picchi per aver scritto questo orrore, voglio dire che è la mia prima OS Larry.
se volete picchiarmi, non fatelo durare tanto,pls! (?)

enjoy! or maybe not? O:


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“Harry! Ho un’ idea per una canzone! Harry!” urlò Louis entusiasta entrando nell’appartamento suo e del ragazzo.
“Curly! Dove sei, idiota?! Har-“ si fermò di scatto quando,  varcando la porta della loro stanza di tutta furia, vide Harry seduto sul loro letto, con il volto rigato da lacrime e un computer in grembo.
Louis non capiva e fece per avvicinarsi a Harry, ma questo iniziò a leggere e Lou si pietrificò al suo posto.
‘la Larry è la più grande stronzata che io abbia mai sentito’ ? “, lesse il riccio con voce strozzata.
Louis sbiancò e spalancò gli occhi. Chi aveva detto questa cosa? Hazza Non avrebbe pianto se lo avesse detto una haters, lo sapeva. Poi realizzò.
No. Dio mio, ti prego, non di nuovo, pensava Louis.
Si avvicinò tremante a Harry e prese il computer, cosa di cui si pentì non appena lesse un tweet, quel  tweet, il suo, quello che non aveva mai scritto. Era riaccaduto quello che temeva da tempo: i manager erano entrati nel suo account twitter e avevano scritto quel tweet, quel fottutissimo tweet, per depistare le fan, per  tenere nascosto ancora una volta il loro amore che, secondo i manager, avrebbe portato alla fine della band, perché era un amore sbagliato, che non sarebbe mai stato accettato e né Louis né Harry non capivano proprio cosa ci fosse sbagliato nel loro amore così vero, sincero, puro.
Rilesse più volte quella frase, poi guardò Harry, i suoi occhi verdi arrossati dal pianto e le guance rigate da lacrime e Louis pensò che avrebbe preferito morire che vedere il ragazzo che più amava al modo in quello stato.
Gettò il computer sul letto e si mise di fronte a Harry che aveva  portato le ginocchia al petto e poggiato la testa su di esse, in preda a piccoli singhiozzi irregolari.
Louis provava rabbia, una rabbia nata dalle sue viscere che non aspettava altro che liberarsi e scatenarsi su tutte quelle persone che li avevano costretti a stare nascosti e che avevano ridotto Harry così fragile ed insicuro.
Non sapeva esattamente cosa dire, ma non sopportava più quel silenzio. “Harry, credi davvero che io abbia mai scritto o anche solo mai pensato una cosa del genere? Credi che io possa definire la nostra relazione una stronzata?”, chiese con un tono di voce apparentemente calmo in cerca di una risposta che non arrivò. Lo pensava davvero?
“Io ti amo”, continuò lui ma, questa volta, la sua voce era strozzata e solo in quel momento si rese conto delle lacrime che gli scorrevano silenziose sul viso.
Harry sollevò lo sguardo e sorrise amaramente. “So che non le hai scritte tu, Lou. So che mi ami e ti amo anche io”.
Si, pensò Louis, mi ami e io amo te quindi ti prego, smetti di piangere e fatti stringere tra le mie braccia.
Quanto avrebbe voluto dire quelle parole! Ma non poteva farlo perché aveva capito che Harry aveva lasciato la frase a metà non sapendo come continuare. Lo capiva dal suono della sua voce, lo vedeva nei suoi occhi e nel suo sorriso, anche se quello non sembrava affatto ad un sorriso, a quello tipico di Harry: quello stupendo con tanto di fossette che amava baciare, quello che gli illuminava le giornate, quello che gli faceva passare ogni dubbio, problema ed incertezza.
Una volta Harry gli disse che la causa del suoi sorrisi era lui e Louis si sentì come in paradiso perché sapere che lui era la causa di quello che pensava fosse l’ottava meraviglia del mondo, lo rendeva felice.
Ma ora non riusciva ad essere felice, perché era consapevole che lui era la causa anche di questo sorriso, anzi, questa smorfia di dolore.
Il maggiore prese un respiro profondo. “Ma..?”, disse per incitare Harry a continuare anche se temeva fottutamente la risposta che gli avrebbe dato, ma che già aveva intuito.
Harry fece incrociare i loro occhi e sentì una fitta al cuore. Quanto gli sarebbero mancati i suoi occhi..
“M-ma non ce la faccio, non più, non adesso, non così”. Concluse il ricciolo sentendo un nodo alla gola e nuove lacrime che scorrevano dai suoi occhi. Nascose la testa tra le sue ginocchia, incapace di respirare normalmente.
Quelle parole arrivarono forti a Louis, come degli schiaffi e facevano male. Solo quando la sua testa iniziò a girare si rese conto di aver smesso di respirare.
“Harry, i-io ti promet-“ iniziò il maggiore che però venne subito interrotto dal Harry.
“Cosa? Cosa mi prometti? Che sarà diverso, da oggi, forse? Che andremo dai manager e che ci ribelleremo? Che potremmo andare in giro per Londra o Parigi o Venezia mano nella mano senza nasconderci? Che non ci sarà più una stupida beard a pararci la reputazione?” sbraitò Harry più stanco che arrabbiato. Stanco di non poter urlare al mondo ‘Ehy, io sto con un ragazzo di nome Louis e lo amo!’, stanco di dover aspettare di essere soli per poterlo baciare, stanco di dover fingere alle interviste e di stare attento ad ogni sguardo che lanciava a Louis; stanco di quella vita doppia vita. E lo era anche Louis, da morire.
Harry aveva ragione, cosa gli avrebbe promesso? Niente, un bel niente.
“Louis, tu sai quanto questa situazione mi stia uccidendo, quanto vorrei poter far finta di nulla e riabbracciarti e fare l’amore con te per tutta la notte e baciarti e accarezzarti e sentire il tuo respiro sulla mia pelle e, cavolo, sentirmi vivo e libero di essere me stesso ma.. ma credo, anzi, io so che crollerò”.
Harry aspettava che Louis dicesse qualcosa, qualsiasi cosa, ma continuava a fissarlo con una faccia incredula perché non riusciva davvero a credere a quelle parole, a quello che stava succedendo.
E adesso? Come avrebbe fatto a guardarlo negli occhi, ogni giorno, sapendo che non gli apparteneva più? Come avrebbe fatto senza il suo Harry? Niente aveva senso senza lui al suo fianco, era troppo importante.
“Non hai idea di quanto io mi odi in questo momento per le parole che sto per dire ma ho bisogno di farlo.”
Louis non era pronto, non poteva sopportare quelle parole. Aveva paura, troppa. Tremò.
“N-noi” – Harry respirò, chiuse gli occhi e strinse i pugni – “dobbiamo lasciarci”.
Il mondo crollò per entrambi insieme alla loro storia, a tutti i momenti passati insieme, a tutte le parole dette, a tutte le risate, al loro primo sguardo, alla prima volta che avevano capito di essersi innamorati, al loro primo bacio, la loro prima volta. Insieme a loro.
“E’- è forse uno specie addio questo? Un punto alla nostra relazione? No, perché io non sono pronto a mettere quel punto, a dirti addio. Non lo sono ora, e non lo sarò mai” sussurrò Louis dopo parecchi minuti di silenzio.
“Non è un addio, non riuscirei mai a dirtelo”, confessò Harry.
Il ricciolo si sporse verso Louis e gli asciugò le lacrime, sorridendo. “Ti amo troppo per dirti addio”, disse depositandogli un ultimo bacio a fior di labbra. Non avrebbe mai dovuto farlo, dannazione.
Strinse ancora più gli occhi e si alzò, sfiorando la mano del ragazzo che avrebbe amato per sempre, ne era certo.
“Lo sai che non smetterò mai d-di combattere per te, per noi, vero?”, chiese Louis ancora seduto sul letto.
Il piccolo sorrise. “Lo so, amore”, affermò colpito dalla verità delle sue parole e di quelle di Louis.
Perché non si poteva lasciar perdere un amore come quello loro, perché nessuno dei due si sarebbe mai veramente arreso, il loro amore era troppo grande.




-- Note autrice --

okay, che ve ne pare? sono in ansia lol
come ho detto è la mia prima OS Larry e gradirei davvero tanto che mi facciate sapere come vi sembra,se c'è qualcosa da sistemare, qualche consiglio. davvero, ditemi tutto e alla prossima -se ci sarà, lol- proverò a fare di meglio perchè, diciamolo, non è granchè ;_;
potete anche dirmi che ne pensate scrivendomi un tweeeeeeeeet u.u
btw, scriverla è stata una sofferenza perchè sono una Larry Shippers e scrivere/leggere 'ste cose mi uccide,lala.
ma ne avevo bisogno perchè io amo l'angst, l'angst è tutto e tutto è angst. #povere noi.
ah, vorrei dedicare questa.. cosa (?) a Benny, Ale e Anna. | spammiamo la nostra pagina-appena nata- Larry, lol: - now kiss me, you fool., quindi se volete,mi piacciatela (Y)|
ora davvero,basta, chiudiamola
peace,love and believe in bullshit :')

- Clà
  
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