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Autore: Mirokia    23/05/2007    12 recensioni
Inuyasha: esperto professore di ballo classico e moderno.
Kagome: semplice ballerina incredibilmente dotata per il ballo moderno.
Entrambi legati dalla passione per il ballo si innamorano, nonostante le difficoltà della vita odierna.
"Sai ballare?"
"Certo! Per chi mi hai presa?"
"Guarda che sono esigente!"
"Cosa...?"
"Devi farmi innamorare dei tuoi passi...vediamo cosa sai fare..."
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dance&love

Dance&love

Vietato ballare

 

Il viaggio di ritorno era stato tranquillo, sebbene Kaggy fosse molto nervosa di cosa sarebbe successo, quando si fosse imbattuta di nuovo nella madre.

Inuyasha rimase in silenzio se non per chiedere il perché del nervosismo della ragazza, ma lei rispose ripetutamente con un “no niente, niente”

I due non si salutarono, quando arrivarono all’abitazione di Kagome.

Lei scese dall’auto entrando cauta in casa.

Sua madre era ancora in ospedale…per fortuna!

Tutto ciò che le rimaneva da fare era aspettarla buona buona.

Ma per ammazzare il tempo decise di raccogliere un po’ di soldi, quelli che aveva nel salvadanaio,così forse ce l’avrebbe fatta a raggiungere la somma necessaria, senza il bisogno di lavorare. Poi Kikyo aveva promesso di prestarle dei soldi…sì ce l’avrebbe fatta senza problemi, si convinse la ragazza.

Così corse in camera da letto e frugò nel cassetto fino a che non trovò un piccolo salvadanaio a forma di porcellino con inciso il suo nome. Era stato suo padre a farle quel piccolo animaletto di porcellana. Kagome lo ricordava come se fosse successo il giorno prima. Il padre aveva fatto un’apertura sotto la pancia del maialino proprio per evitare che venisse distrutto nell’intento di recuperare i soldi depositati all’interno.

Così Kaggy prese i soldi senza problemi e, dopo averli contati accuratamente ne rimase delusa: c’erano solo 250 euro! Possibile che in tutto quel tempo era riuscita a racimolare solo 250 euro?

Stava per rimettersi a frugare nel cassetto, quando sentì due giri di chiave che provenivano dalla porta. Kagome si infilò i soldi in tasca e aspettò nervosa.

 

“Basta! Mi sono stufata! Sono stanca della vita!” borbottò la madre scaraventando la borsa da un lato, scura di rabbia.

“Vorrei non essere mai nata! Così non avrei messo al mondo figlie come voi!” parlottò ancora avvicinandosi pericolosamente a Kagome.

“Spiegami ciò che è successo se non vuoi che deduca tutto da sola e passi al sodo!”

 

“Cosa vuoi che sia successo?”

 

“Tua sorella si è rotta la caviglia! Non è successo niente vero?”

 

“Non è stata colpa mia! Non so perché te la prendi con me! Ero già abbastanza sconvolta, quando l’ho saputo! Ero nell’aula al secondo piano e ho sentito l’ambulanza. Sono uscita e, quando mi hanno detto che Kikyo aveva avuto un incidente, l’ambulanza era già partita. Spaventata ho raggiunto più presto che potevo l’ospedale, ma…” cercò di spiegare Kaggy.

 

“E come ci sei arrivata? A piedi? E se è come dici tu, perché sei arrivata con quasi un’ora di ritardo?” urlò la madre.

 

“Un professore della Dance&Love mi ha offerto gentilmente un passaggio, ma la macchina si è fermata a metà strada: era finita la benzina. Un uomo si è accorto dell’auto ferma e ci ha aiutato a spingerla fino al benzinaio…e ti sembra che in tutto questo trambusto mi venga in mente di chiamarti?” Kagome alzò la voce.

 

“E’ la prima cosa a cui devi pensare! Ormai sei grande e vaccinata e devi saperle queste cose! Non hai neanche immaginato a cosa avrei potuto pensare, quando non vi avrei visto tornare all’ora abituale?”

 

“No che non l’ho immaginato! In tutta la nostra esistenza, tu non ci hai lontanamente degnato di uno sguardo…”

 

“Come osi insultarmi così?? Chi è stata a darti una casa? Chi è stata a darti un letto? Chi è stata a darti da mangiare? Chi è stata l’idiota che ti ha cresciuto per l’amor del cielo?”

 

“Papà!” fu la risposta secca della figlia.

 

“Per caso tuo padre ti ha mai chiesto di andare a Parigi con lui? Questo è amore paterno secondo te?” domandò la donna sempre più alterata.

Kagome non rispose.

 

“Hai ragione, non è colpa tua…è colpa della vostra stupida scuola! Da quando la frequentate non fanno che succedere casini! Non ricordi, due anni fa? Quando hanno scoperto che sniffavano droga nei bagni? E alcuni mesi fa? Quando quel ragazzo, ballando, ha battuto la testa e ha perso la memoria a breve termine? E non ricordi quel fatto del professore che picchiava i ragazzi per spronarli al ballo? Io sono stufa se non l’hai già capito. Le cose cambieranno!” disse la madre tenendo un tono di voce molto alto.

A queste parole Kagome sentì battere il cuore a mille sperando che sua madre non dicesse quello che pensava.

 

“Sarò chiara: non voglio più sentir parlare di balli, danze e audizioni! Tanto meno di concorsi! E per far sì che ciò accada dovrò vietarvi di frequentare quella dannata scuola una volta per tutte! Controllerò ogni vostra uscita da casa per fare in modo che non vediate quell’edificio manco di striscio” affermò la donna.

 

“Non…non…non puoi…impedirmelo!!” urlò Kagome con le mani sul petto.

 

“Certo che posso! E non vi sognate di fare piroette e saltelli in casa! Sono stufa! S-T-U-F-A! E puoi scordarti il tuo maledetto concorso!”

 

“Tu vuoi solo impedirmi di vedere papà!”

 

“Non mi importa un accidente di tuo padre!”

Kagome restò a guardare la madre con gli occhi lucidi sussurrando:

 

“Hai rovinato tutto!”  le chiuse la porta in faccia e si buttò sul letto abbracciando il cuscino e bagnandolo di lacrime. Non poteva vietarle di seguire il suo sogno. Alzò lo sguardo umido guardando oltre la finestra. Nel palazzo di fronte Inuyasha la guardava con il suo solito sguardo freddo: non avvertiva la disperazione della ragazza. Era davvero troppo per lei! Era un affronto, una sorte di sfida. In quel momento odiava sua madre più di qualunque altra cosa. Avrebbe potuto ucciderla nel sonno quella notte se Inuyasha non avesse appoggiato un foglio al vetro della sua finestra con scritto a caratteri enormi:

 

smettila di piangere e combatti

 

Kagome rimase un attimo a riflettere poi si alzò di scatto dal letto asciugandosi le lacrime con la manica. No! Non avrebbe rinunciato alla sua passione! Non l’avrebbe fatto! Avrebbe combattuto, anche se le sarebbe costato caro! Sorrise ad Inuyasha che le aveva dato un aiuto prezioso, ma lui non ricambiò. Poi prese il cellulare con l’intenzione di chiamare Sango.

Era decisa a trovare un lavoro per racimolare i soldi per il concorso. Al diavolo sua madre! Presto sarebbe andata a Parigi!

 

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“Allora, cosa volevi dirmi?” chiese Sango sedendosi comoda sul suo letto assieme a Kagome.

 

“Prima di tormentarti con i miei problemi, vorrei sapere cosa è successo la scorsa notte con Miroku” disse l’altra lanciando un’occhiata maliziosa all’amica.

 

“Niente di che…mi ha accompagnata a casa e poi ci siamo baciati…”

 

“Tu non me la racconti giusta!” commentò Kaggy.

 

“… … E va bene! Siamo andati a letto…”

 

“Era qui che ti volevo! Grande sociaaaa!”

 

“Si, si ok! Ma tu che dovevi dirmi?”

Kagome tornò seria e raccontò tutto all’amica.

… …

“Brutta cosa” commentò Sango alla fine del discorso.

“E tu intendi comunque andare al concorso e alla Dance&Love nonostante tua madre ti abbia vietato di ballare?”

 

“Sì…ma i miei soldi e quelli di mia sorella non mi bastano! Avrei bisogno di un lavoro sperando che riesca a lavorare fino a fine mese”

 

“mmm…un lavoro? Bè come sai mio fratello lavora in un bar non lontano da casa tua. E’ un bar abbastanza grande, quindi credo che abbiano bisogno di qualche persona in più per gestirlo. Ma non sono sicura che ci siano dei posti. Per toglierci ogni dubbio sarà meglio chiederlo a Kohaku” disse Sango. Poi uscì dalla camera e tornò poco dopo con suo fratello per un braccio. Certo, aveva solo 16 anni, ma era un gran bel ragazzo.

Sango gli spiegò la situazione.

 

“Allora, che dici? Si può fare?”

 

“Se non sbaglio, ci sono un paio di posti…ma per fare la cameriera. Ti andrebbe bene?” chiese Kohaku mostrandosi disponibile.

 

“Sì sì certo!”

 

“Va bene! Allora farò il tuo nome al proprietario. Però ti avverto: è molto esigente!”

 

“Sarò in grado, non preoccuparti!” affermò Kagome.

Poi uscì con Sango diretta alla Dance&Love pregando che sua madre non la stesse seguendo.

 

Aveva nascosto le scarpette nella borsa sotto le varie cianfrusaglie che portava sempre con sé. Passando dalla bacheca, vide che Inuyasha era stato confermato come accompagnatore al posto di Kikyo.

Kagome accompagnò Sango nella sua classe. Questa, appena vide Miroku, gli saltò letteralmente addosso baciandolo intensamente.

-Wow, hanno fatto un bel passo avanti quei due!- pensò Kagome.

L’amica la invitò ad ascoltare un pezzo della loro nuova canzone.

Miroku afferrò la chitarra (la suonava fin da bambino) e cominciò a pizzicare le corde. Sango si sedette a gambe incrociate sulla sedia e intonò le prime note, seguita a ruota da Kouga. Il motivetto era orecchiabile e il trio era affiatato. Ma la musica della chitarra fu sovrastata dallo squillo del cellulare di Sango. Era Kohaku.

 

“Sì che c’è? Stavo provando!” rispose la ragazza irritata.

 

“Ho detto al capo di Kagome. E’ disposto a cedere un posto! Può iniziare a lavorare mercoledì…”

 

“Bene, benissimo! Le riferisco! Ciao!” Sango chiuse la comunicazione mozzando le parole del fratello.

“Ehi scricciola! Adesso hai un lavoro! Cominci mercoledì!”

 

“Bene!” disse Kagome.

“Mamma…prendi questo! Chi vincerà adesso? Io o tu?”

 

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Ehilà!! Ritardo stratosferico, lo so! Ma capitemi ragazzi! Sono stata impegnatissima! Spero di avervi soddisfatto comunque con questo capitolo! Yum! Sto mangiando una mela se vi interessa! Io mi nutro esclusivamente di mele (Anch’io mi nutro……ma……se io mi nutro…e tu ti nutri…perché Frank si natra?_nd_inu) (ahahahah! Devo ammettere che questa mi ha fatto davvero ridere!_nd_me) (guarda che non era una battuta!_nd_inu) (-_______- bisogna compatirlo! E’ un povero mezzodemone sfigato!_nd_me) (Vai piano con le parole! Ho una dignità io!_nd_inu) (TT____TT_nd_tutti).

r.s. i problemi si moltiplicano! La madre di Kagome si è incacchiata di brutto e ha vietato di ballare alla figlia, anche se questa non si vuole arrendere ed è riuscita a trovare un lavoro grazie al fratello di Sango. Come andrà il primo giorno di lavoro di Kaggy? Chi vincerà, la madre o la figlia? E soprattutto…cosa succederà a Miroku?(Cosa vuoi fargli????_Nd_fan di Miroku) (top secret ^_- _nd_me)

 

RINGRAZIO:

DylSilvy: WOW! New entry! Sono contenta che ti piaccia! Grasssieee!

Ale93: ciau bella! Grazie grazie!! Mi spiace ma purtroppo ci sarò di meno su msn…causa->genitori! Grazzie! XD

Ale_ffFan: Grazie 1000000!

Akitohayama4ever: beeeeneeee sono contenta!!! Grazie duemila!

Michi88: ehhhh già…l’amore è nell’aria!!!

Seikochan: ci sei quasi sarina…quasi quasi…grazie!

AYRILL: Ciauuu! Grazie grazie grazie dei tuoi commenti sono i più graditi! Baci!

Kikka_hachi: già…che demoni! Grazie ^X^

Athenachan: Grazie athy!! Tvb XD

Katia_h: si sembra strano che la madre si preoccupi ^^ kiss!

Gre: Ti ringrazio! Comunque non si dice cacchetta ma…escremento! Scusa sono scema! A presto!

Taty88: sono contenta ti sia piaciuto! ^^

Ale93: grazie bellissima! XDXDXD

 

ARRIVEDERCI AL PROX CAPPY!! KISSSSSSSSSS

 

 

   
 
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