Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: taisa    23/05/2007    22 recensioni
Quando tutto va storto, quando sembra che peggio di così non può andare forse c'è qualcuno disposto ad aiutarti (attenzione: il primo capitolo è un pò violento)
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
MOON LIGHT

MOON LIGHT

*

Il significato della luna

*

“Ti odio papà!!” senza attendere altra risposta si girò di scattò uscendo dal ristorante e scappando sotto la pioggia battente…

Vegeta restò immobile ad osservare la schiena da figlio “Trunks” mormorò debolmente, quasi impercettibile.

Bulma era anche più pietrificata, non aspettandosi la comparsa del bambino “Trunks” sussurrò anche lei prima di riprendere le facoltà mentali.

La donna fu la prima a riprendersi dallo shock, e fu la prima a correre dietro al figlio per andare a cerarlo.

Lui non mosse un solo muscolo continuando a fissare l’uscio della stanza dalla quale aveva visto sparire le due persone più importanti.

Quando finalmente tornò in sé scattò anch’egli verso l’uscita bloccandosi prima di sparire dalla stanza.

Osservò la scatola al suolo e la raccolse correndo poi verso l’ingresso del Moon Light.

Bulma si stava guardando attorno apprensiva quando lui la raggiunse trafelato compiendo il medesimo gesto “Dov’è andato?” chiese in apparenza, ma solo in apparenza, tranquillo.

“Non lo so” mormorò lei osservando le nubi nere all’orizzonte e l’acqua che scendeva dal cielo non permettendo una chiara visibilità.

Vegeta scattò in avanti, fece solo due passi prima di sentire nuovamente la voce della donna chiamarlo “Ora mi ricordo…perché ti ho lasciato” ammise lei, mentre l’uomo si fermò dandole le spalle.

“Hai cambiato atteggiamento quando sono rimasta incinta” gli rivelò stringendo i pugni.

L’uomo alzò lo sguardo lasciando che la pioggia gli bagnasse i lineamenti del volto “Ora non ho più…paura” ammise invece lui facendo un altro passo.

Bulma guardò la sua schiena “Vegeta…dillo tu a Trunks” l’uomo si fermò nuovamente prima di tornare sui suoi passi.

Afferrò la nuca della donna avvicinando il suo viso a quello di lei “Va bene” confermò baciandola.

“Troviamolo prima” disse poi guardandola dritta negli occhi una volta staccate le labbra da quelle di lei.

Annuì decisa liberandosi della mano dell’uomo e scattando nella direzione opposta da quella presa da lui.

Voleva ritrovare il suo bambino alla svelta!

Ancora una volta Vegeta restò per ultimo sul posto, poi riprese a correre nella direzione scelta precedentemente.

*

Osservò il cielo notturno e tutte le piccole luci che lo rendevano così armonioso e bello.

Poi il suo sguardo si fermò sulla luce più bella e luminosa di tutte, la luna!

Restò a fissarla per un po’ constatando che lì, nel punto in cui la stella più grande regnava sovrana le tenebre si diradavano al suo cospetto.

Improvvisamente si alzò sedendosi in modo composto ed osservandola con più attenzione.

“Che diamine ti prende?”le chiese la voce del ragazzo alle sue spalle.

Lo sentì alzarsi per mettersi a sua volta seduto sull’erba del giardino, leggermente bagnata per alcune gocce di pioggia che erano scese nel pomeriggio.

“Finalmente ho capito perché ti piace tanto la luna” affermò lei continuando ad osservare il cielo.

Vegeta non le ripose nulla restando a fissare la sua nuca, in parte curioso di capire dove andassero a parare i suoi pensieri.

Bulma si voltò a guardarlo seria “La luna spazza via le tenebre della notte…quando c’è lei è tutto meno buio e tetro” affermò convinta.

Il ragazzo la fissò per alcuni istanti, poi tornò a sdraiarsi volgendole la schiena sistemandosi un braccio sotto la testa “Chi lo sa” rispose enigmatico, ma non a sufficienza per nascondere a lei quale fosse la verità…aveva indovinato!

Sorrise divertita appoggiandosi sulla sua spalla “Ho ragione vero?” chiese per un ulteriore conferma, e solo per il gusto di stuzzicarlo un po’.

“Piantala di dire idiozie” brontolò lui, ulteriore riprova che la teoria della ragazza era corretta.

Bulma gli punzecchiò una guancia con un dito “Non dico idiozie…ho indovinato, perché non puoi semplicemente ammetterlo?” continuando a tormentarlo.

Vegeta sbuffò afferrandole il dito della mano e voltandosi a guardarla negli occhi “Piantala ho detto!” borbottò digrignando i denti.

La ragazza lo guardò negli occhi per alcuni istanti “Ah!” esclamò poi ritirando la mano e sedendosi in modo più composto.

Inarcò un sopracciglio sospettoso “Ah cosa?!” chiese alzandosi con il busto, “Moon Light!” dichiarò apparentemente fuori luogo.

Vegeta continuò a fissarla in attesa di ulteriori spiegazioni, che conoscendola non sarebbero tardate ad arrivare.

“Il nome del ristornate!” appunto, ecco le spiegazioni in arrivo “Un nome poetico, che attira la gente! È perfetto!!! Cosa ne pensi?” guardò per un secondo il ragazzo senza però dargli il tempo di rispondere, semmai avesse intenzione di farlo “Sì è fantastico! Così avrai sempre una luna che illumina le tenebre anche quando ci sono le nuvole”continuò ignorando qualunque protesta lui potesse anche solo pensare.

Vegeta sbuffò, si lasciò cadere tornando nella posizione precedente “Ho già la mia luna” mormorò impercettibile, tanto che lei non sentì quell’affermazione…

*

La pioggia scrosciante continuava a bagnarli la pelle.

Lui continuava a correre…aveva corso per chissà quanto, e per chissà quanto avrebbe continuato a correre.

Le sue gambe stavano muovendosi da sole, non aveva neanche idea di dove stesse andando.

La scarsa illuminazione delle strade, aggiunta alla mancanza della luna, coperta dalle nuvole cariche di pioggia non gli permettevano una chiara visibilità.

Non sapeva nemmeno in che zona della città fosse, lui stava solo correndo.

Le lacrime che gli bagnavano il viso si stavano ormai confondendo con la pioggia, e i suoi occhi annebbiati non videro quel marciapiede rialzato che lo fece inciampare cadendo al suolo.

Si osservò la gamba, il suo ginocchio si era sfregiato ed iniziava a perdere sangue.

Singhiozzò guardando i suoi pantaloni strappati e notando quella macchia scura che andava estendendosi.

Si alzò barcollante e zoppicando raggiunse un cunicolo, li si accomodò accanto alla parete appoggiandovi la schiena.

Si asciugò il volto per eliminare le lacrime, nonostante fosse conscio che la pioggia le stava comprendo.

Si raggomitolò su sé stesso tremolante a causa del freddo che iniziava a penetrargli le ossa.

Chissà per quanto rimase così…bagnato dalla pioggia.

Sentì qualcuno avvicinarsi a lui, le scarpe di una persona farsi largo tra le pozzanghere che aveva davanti.

“Smettila di frignare” gli intimò una voce maschile, una voce che Trunks riconobbe al volo, “Non sto frignando” mentì il bambino senza alzare il capo.

Aveva appena dichiarato di odiare quell’uomo, eppure stava ancora cercando di non deluderlo.

L’uomo non disse nulla restando a fissarlo con aria severa, finalmente Trunks alzò gli occhi incrociando quelli neri del padre “Alzati e andiamo” furono le uniche parole che egli gli disse.

Il figlio si asciugò nuovamente il viso e con un gesto automatico si alzò nonostante il ginocchio sbucciato restando a capo chino.

Vegeta fece un passo verso di lui continuando a guardarlo dall’alto “Non mi stupisce che mi odi, io non sarà mai un padre come Kakaroth” ammise imperturbabile.

Trunks sgranò gli occhi, poi alzò lo sguardo “A me va…benissimo così!” si affrettò a dire avendo intuito che il genitore aveva ascoltato la sua conversazione con la madre alcune sere prima “Io non ti…odio affatto” si corresse poi guardando altrove per non incrociare i suoi occhi.

L’uomo sospirò debolmente guardando nella direzione opposta, tornò a guardarlo tendendogli una mano all’altezza della spalla “Lascia che io ti abbracci…” disse all’improvviso sbalordendo notevolmente il bambino che lo guardò sorpreso.

Non ebbe il tempo di dire o fare nulla, il padre gli aveva già appoggiato una mano sulla spalla stringendolo goffamente a sé.

Sembrava che anche il cielo volesse partecipare al loro abbraccio, le nuvole cariche di pioggia si diradarono lentamente, e le gocce d’acqua smisero di cadere.

Vegeta lasciò la presa e si voltò velocemente dando al figlio le spalle, senza attendere oltre cominciò a camminare verso casa “Andiamo” ordinò al bambino.

Il piccolo Trunks guardò la sua schiena disorientato per un secondo, poi annuì e zoppicante prese a seguire il genitore.

Dolorante chiuse un occhio e non si accorse che la figura davanti a sé si era fermata costringendolo a sbattergli contro una gamba.

Alzò lo sguardo osservando nuovamente il padre immobile.

L’uomo allungò un braccio costringendo il figlio a guardare ciò che reggeva in mano, la sua macchinina “Tua madre la monterebbe più facilmente” dichiarò in modo contorto per promettergli il suo aiuto.

Questa volta l’interpretazione del bambino fu impeccabile, sorrise ad annuì deciso “Grazie papà!” disse afferrando la scatola con entrambe le mani.

Vegeta tornò a guardare davanti a sé, mentre Trunks continuava a guardare con entusiasmo la scatola della sua macchinina.

“Io e tua madre…torneremo insieme” ecco…come aveva chiesto lei glielo aveva detto.

Il bambino alzò gli occhi dalla scatola dischiudendo la bocca incredulo, ma le sorprese non erano finite.

Il padre s’inginocchiò di fronte a lui mostrandogli la schiena e facendogli chiaramente capire di salire.

Dopo un attimo di smarrimento dovuto a due eventi inaspettati obbedì aggrappandosi saldamente alle spalle del genitore che senza troppa fatica lo sollevò riprendendo il suo cammino.

Trunks non poteva credere a quanto stava succedendo, ma nella sua mente da bambino stava creandosi una domanda “Papà…per te, che cos’è la mamma?” chiese timidamente.

Vegeta non rispose subito, alzò gli occhi al cielo, osservò la luna che si stava facendo strada tra le nuvole con la sua luce dorata “Lei…è la luna” ammise infine lasciando il figlio decisamente disorientato.

No, lui non era affatto come suo padre!

*

FINE

*

*

Un ringraziamento particolare ha chi ha letto questa storia, personalmente mi sono divertita a scriverla, spero voi vi siate divertiti a leggerla.

*

Mela: no, come vedi le cose sona andate un po’ diversamente

*

mery: esagerata, ma ti ringrazio per il pensiero ^^

*

selegeta: ecco l’aggiornamento

*

Kino: ti ringrazio, spero che la fine ti sia piaciuta

*

marina_heart: troppo buona, ti ringrazio. Spero che la fine ti sia piaciuta

*

Charlie_2702: spero sia stato abbastanza sostanzioso e che ti sia piaciuto. Riguardo a Trunks, sta imparando ad interpretare lo strano linguaggio di suo padre

*

lillax: come vedi è riuscito a farsi perdonare da entrambi

*

V@le: sono contenta che il mio esperimento della ripetizione di battute sia stato percepito come volevo, ossia di mostrare tutti i punti di vista. Grazie, spero il finale ti sia piaciuto

*

santy886: grazie mille, mi auguro che l’attesa sia valsa la pena

*

lilac: che dire…grazie, davvero! Mi fa piacere riuscire a rendere bene anche i momenti drammatici senza appesantirli troppo, anche se devo ammettere che l’ironia che metto mi viene piuttosto naturale…eheh ^^

*

vit: grazie, sono contenta di riuscire ad interpretarlo in modo corretto nei suoi piccoli gesti, e mi fa piacere che ti sia piaciuta fino ad ora

*

Majin: ecco l’ultimo capitolo, spero ne sia valsa l’attesa

*

LeftEye: ahah hai assolutamente ragione, le poche volte che parla non fa altro che creare casini

*

sweet memole87: per ora devo ammettere di non avere idee in mente…più o meno almeno…nel senso che qualcosa che mi frulla per la testa c’è, ma devo vedere se è “fattibile”, quindi non so. Intanto spero ti sia piaciuta la fine di questa storia…non verrai a cercarmi vero?

  
Leggi le 22 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: taisa