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Autore: artisticbex    06/11/2012    2 recensioni
Tempo fa avevo scritto una one shot su Sally e Poseidone, e alcuni mi avevano chiesto di scrivere una long su come si fossero conosciuti. Quindi, ecco qua! :)
Sally Jackson, 21 anni, lavora come cameriera in un pub sulla spiaggia di Montauk, per potersi pagare un corso di scrittura. Il suo sogno: fare la scrittrice.
Ma un incontro inaspettato le cambierà l'estate. E la vita.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Poseidone, Sally Jackson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il dio e la mortale.'
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«Oh miei dei...» Sally fissò sconvolta il test di gravidanza che aveva fra le mani, non credendo ai suoi occhi.
Piccole lacrime cominciarono a scivolarle lente sulle guance, mentre le parole dello zio le rimbombavano nelle orecchie: "Vedi di non tornarmi a casa incinta."
Avrebbe voluto zittire quella voce sempre più insistente, ma non ci riusciva. Aveva paura, e il tono minaccioso dello zio non faceva che aumentare quel sentimento.
Quelle due ultime settimane si era spesso sentita male, vomitava e sveniva all'ordine del giorno, ma non aveva detto niente a Poseidone pensando che fosse un'influenza passeggera.
Poi un'idea aveva cominciato a farsi strada nella sua mente ed ora si ritrovava con quel maledetto test in mano e un bambino nella pancia.
Doveva dirlo a Poseidone, ma non sapeva come farlo.
Era terrorizzata all'idea che lui l'avrebbe abbandonata, che non gli sarebbe importato niente del bambino.
Sally sbattè con forza il piede contro il mobile del bagno, asciugandosi con rabbia le lacrime.
«Ho solo ventun'anni, cielo!» gridò piangendo sempre più forte e accasciandosi a terra.
Qualcuno bussò alla porta, ma lei non si alzò. Continuò a tenere la testa tra le ginocchia e non rispose nemmeno quando sentì la voce di Poseidone chiamarla.
«Sally! Apri la porta...che succede?» continuava a gridare lui, preoccupandosi sempre di più non avendo ricevuto risposta. Stava fuori la porta quando l'aveva sentita urlare e si era allarmato.
Vedendo che la ragazza non apriva, Poseidone si trasformò in acqua e scivolò sotto la porta del bungalow, cercando veloce Sally. Quando si rese conto che era nel bagno, riprese forma umana e corse da lei.
La vide lì a terra, in lacrime, così si abbassò verso di lei e la abbracciò senza chiederle spiegazioni. Lei gli si aggrappò addosso, inzuppandogli la maglietta con le sue lacrime salate.
Poseidone la lasciò sfogare, accarezzandola e sussurrandole parole dolci. Finalmente Sally smise di piangere e si staccò da lui. Poseidone le asciugò premuroso le guance e le sorrise, dandole un bacio sulla fronte.
«Mi vuoi dire cosa è successo?» chiese preoccupato.
Sally lo guardò negli occhi, spaventata, e si accorse di stare ancora stringendo il test fra le mani.
Lo sollevò e lo porse all'uomo, chiudendo gli occhi.
«Che cos'è questo?» chiese sempre più allarmato.
Lo prese e lo guardò con attenzione, realizzando solo pochi minuti dopo che cosa fosse. Sgranò gli occhi.
«Oh...» disse semplicente, mentre Sally non aveva il coraggio di aprire gli occhi.
«E l'esito è...» iniziò a dire Poseidone, ma non sapeva come concludere. Non ne aveva la forza.
Sally si fece coraggio. «Sono incinta.» disse piano, quasi sussurrandolo, mentre ricominciava sienziosamente a piangere.
Poseidone l'abbracciò istintivamente, stringendola a sè come il più fragile degli oggetti, come la perla più preziosa dell'oceano.
«Non piangere, Sally...va tutto bene, io sono qui.» cercò di rassicurarla.
«Non lasciarmi» lo supplicò lei, aggrappandosi al suo collo.
«Non lo farò, mai.» le promise. Poi la guardò e sorrise dolcemente.
«Ho paura» ammise Sally, fissando lo sguardo nel suo. «Cosa dirà mio zio?»
«Shh, tranquilla. Non devi avere paura, capito? Io non ti lascerò. E' nostro figlio.»
Sally si commosse a sentire quelle parole uscire dalla bocca di Poseidone. La sua voce e quelle parole rassicuranti le scaldarono il cuore, facendole sentire la creatura che portava in grembo come sua.
Per la prima volta da ore sorrise anche lei. Si alzò sostenuta da Poseidone, che la sollevò in braccio e la mise sul letto, stendendosi vicino a lei.
Le baciò le mani e le accarezzò dolcemente i capelli, depositandovi lievi baci e sussurrandole cose confortanti.
Sally si addormentò poco dopo, con la mano di Poseidone che le sfiorava la pancia.
Nei suoi sogni, c'era di nuovo il piccolo Perseus.










Buonasera genteeeeeee :D Finalmente ho aggiornato, eh? xD Ho finito proprio in questo momento di scriverlo, dopo giorni senza ispirazione...
Spero vi piaccia, è un po' deprimente come capitolo, lo so. Ma io penso che avrei reagito allo stesso modo di Sally...disperata! ç.ç
So che è cortissimo e vi chiedo di perdonarmi...
Fatemi sapere cosa ne pensate...oggi non ho molto da dire, stranamente. O.O
Un bacione a tuttiiii :*
   
 
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