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Autore: shadowsdimples_    06/11/2012    0 recensioni
Ciaaao. Bene, andiamo al dunque: questa è la mia prima FF sui Sevenfold, vi chiedo di essere clementi se trovate qualche errore o altro. :)
"Per un attimo, e giuro un attimo solo, incrociai lo sguardo di Matthew Sanders, che mi fissava di rimando."
Fan fiction romantica su un amore impossibile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo diciotto.


Samantha~

Sapevo che quello che stavo per fare fosse incredibilmente egoista, ma ignorai la vocina nella mia mente e montai in macchina, diretta a casa di Brian. Per tutto il tragitto non feci altro che mordermi l'interno delle guance, il nervosismo sembrava aver preso pianta stabile nel mio stomaco, facendomelo rimpicciolire. Scesi dall'auto e suonai al campanello. Passai al mordicchiarmi il labbro inferiore nell'attesa che Brian venisse ad aprirmi. Quando lo fece, sembrò sorpreso di vedermi.
«Sam? Che ci fai qua?» Chiese squadrandomi. 
«Posso entrare?» La mia voce era appena udibile. 
«Certo. Vieni pure.» Si spostò ed entrai. Il calore e l'odore fortissimo di Brian mandarono in tilt il mio povero cervello. Mi mise le mani sulle spalle e mi tolse la giacca, buttandola su una sedia. 
«Come mai questa visita?» Fece di nuovo bevendo un sorso della sua birra e guardandomi sospettosamente. In effetti, da come ero arrivata e dalla mia espressione sembrava che volessi lasciarlo. Risi. 
«Nulla di serio. Volevo solo comunicarti la mia decisione.» Risposi alzando le spalle con un sorriso tranquillo sulle mie labbra. 
Lui aggrottò le sopracciglia. «Decisione?» Ok che non ci eravamo visti per una settimana, ma cavolo, hai ventisei anni, la memoria dovrebbe funzionarti bene! 
«Brian, ti trasformerò.» 
Probabilmente gli ci volle un po' prima che carburasse quello che gli avevo detto, poiché continuava a guardarmi impassibile sbattendo le palpebre. 
«Davvero? Cioè... Diventerò come te?» Il suo sguardo si illuminava a ogni parola che diceva. Sospirai e annuii. 
«Già.» Lui posò la birra sul tavolo e mi abbracciò tirandomi su da terra e facendomi girare come una bambina. L'aria si riempì delle nostre risate finché lui non mi rimise giù e non mi fissò con i suoi occhioni scuri e disarmanti. Sospirai e distolsi lo sguardo. 
«Sam, non fare così.» Sospirò a sua volta esasperato. Mi voltai a guardarlo. 
«Che intendi?» 
«Non... Fare così! Non sospirare, non sembrare dispiaciuta, non pensare che sia uno sbaglio. Sono io che lo voglio, non lo stai facendo per egoismo o che cazzo ne so; io ti ho chiesto di trasformarmi, e tu lo farai perché hai deciso di farlo. Io voglio stare con te per sempre, ti amo, non potrei sopportare che io invecchi e tu no, perché un giorno, inevitabilmente, ci lasceremo. E io non voglio.» Deglutii con le lacrime agli occhi. 
«Vuoi... vuoi stare con me per sempre?» Mormorai. Lui annuì con un sorriso appena accennato, uno dei più dolci che potesse tirare fuori. 
«Sì. Non credo nel matrimonio, ma se lo avessi fatto, ti avrei già sposata tempo fa, tranquilla.» Risi asciugandomi le lacrime con la manica della mia camicia nera. 
«Non... lascia stare il matrimonio. Alla fine è solo una firma fatta davanti a un'entità astratta.» Feci con un sorriso. «Possiamo stare insieme quanto vogliamo anche senza pezzetti di carta santificati.» Conclusi con il sorriso ancora più largo di prima. Lui si riavvicinò e mi abbracciò di nuovo. 
«Grazie.» Mormorò prima di baciarmi una guancia. Sentii una lacrima scendere giù e andare a finire sulla maglia di Brian. Lui la asciugò e mi costrinse a guardarlo in faccia: era bellissimo, anche distorto dalle lacrime. Si chinò e premette le labbra sulle mie. Era una sensazione bellissima, mi sentivo viva con lui. Le mie mani raggiunsero la sua nuca e si infilarono nei suoi capelli, stringendoli in modo da attirarlo verso di me. Lo desideravo con tutta me stessa, volevo trasformarlo e renderlo mio per sempre. Ci separammo solo per toglierci i vestiti e per controllare che non sbattessimo contro qualche mobile nel tragitto verso la camera da letto. Mi misi a cavalcioni su di lui e lo guardai un'ultima volta. 
«Sicuro?» Mormorai con un filo di voce. 
Lui annuì. «Come mai prima d'ora.» 
Sorrisi e gli baciai il collo poco prima di morderlo e sentire il suo sangue dolcissimo invadere la mia bocca.
 
Victoria~

Alzai gli occhi e osservai Matt: camminavamo nella foresta da più di mezz'ora, lui continuava a guardare a terra mentre prendeva a calci i sassi e le foglie nel suo cammino; mentre lo faceva, si mordicchiava il labbro con fare concentrato. Risi e lo presi per l'avambraccio. 
«Ehi...» Bofonchiò con un sorriso. Ricambiai. 
«Che succede?» Mormorai di rimando. Amavo quando mormoravamo anche nel bel mezzo del nulla. 
«Nulla, tranquilla. Come stai?» 
«Io bene, ma ti vedo un po'... Preoccupato.» 
«Nulla di importante.» Rispose con un sorriso. 
«Va bene.» 
«Come te la stai cavando con la morte di tuo fratello e tutto il resto?» Chiese prendendomi per mano. Era strano, sapete? Prima aveva quasi paura di tenermi per mano, adesso lo faceva come se fossi una persona qualunque. 
«È tutto noioso. Prima dovevo preoccuparmi di pararmi il culo e di far sì che non ti succedesse nulla, ora... È vuoto.» 
«Ti manca?» Sorrisi senz'allegria. 
«Certo, Matt. Era mio fratello, gli volevo un bene dell'anima, e l'ho perso troppo presto. Ma devo imparare a guardare avanti e a lasciare il passato lì dov'è adesso. Ho bisogno di guardare al futuro.»
«E con chi ti vedi, nel tuo futuro?» 
«Probabilmente Damien me lo avrebbe detto con più certezza, ma io mi vedo insieme a te.»
«Intendi trasformarmi?» 
Risi. «Non lo so, Matt. Tu sei un cantante, una celebrità, hai una band da portare avanti... E poi, ci sta già pensando Sam con Brian.» Feci guardando il suolo. 
«Sam trasformerà Brian?» Annuii. «Oh... Beh, io non penso che i Sevenfold faranno la fine degli Iron Maiden. Voglio dire, quelli dopo vent'anni e più ancora fanno cd di successo, dubito che noi arriveremo agli stessi livelli. Dopo un po' dovremo lasciare la scena anche per via di Brian. Uno in più non cambierebbe nulla.» Lo guardai aggrottando le sopracciglia. 
«Mi stai chiedendo di trasformarti?» Lui alzò le spalle. 
«Io morirei, tu no. Non voglio che tu soffra più di quanto non abbia già fatto. Rimarrò con te fino alla fine.» Mi agitai a quelle parole. 
«Come fai ad essere così sicuro di voler stare con me per sempre? E il sempre non comprende la morte, non è una normale unione.»
Lui rise scuotendo la testa. «Victoria, ho lasciato Valary perché non la amavo più; ero sposato, credevo di amarla, ma poi sei arrivata tu, e... Mi hai cambiato, in bene. Mi sono reso conto di una cosa che non avrei mai potuto capire da solo: non amavo più Val, ma te. Sono sicuro di voler stare con te per sempre.» Disse guardandomi negli occhi e stringendomi le mani fra le sue, enormi. 
«Io... Ci devo pensare.» Matt mi mise un braccio intorno alle spalle e mi baciò la fronte. 
«Non vado da nessuna parte.» Mormorò fra i miei capelli.

***

Ok, avete TUTTE le ragioni del mondo per odiarmi, ma non ho avuto assolutissimamente (?) tempo per scrivere çwç 
Pertanto vi chiedo scusa in tutte le lingue che conosco (relativamente poche, lol) per la schifezza appena letta/pubblicata e boh, cercherò di rifarmi çç 
BAI!

Ilaria.
   
 
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