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Autore: Melabanana_    06/11/2012    4 recensioni
SeraH
Si, sono tornata °^° Stavolta con una raccolta dedicata a molte pairings di Hetalia ♥
Ovviamente se volete potete anche richiedere delle coppie a vostra scelta ~ - magari non la RomanoxBelgio perchè è l'unica che odio dal profondo del mio cuore .u.""
Ora vi lascio alla raccolta.
~
1# … to hug me and put down that frying pan ♥ (PrussiaxUngheria)
2# … That I’d like see you again ♥ (Sacro Romano ImperoxChibitalia)
3# … Stay with me forever and… Let’s buy Tomatoes! ♥ (SpagnaxRomano)
4# … that I will always protect you ♥ (GermaniaxItalia)
5# … that I like you when You’re angry ♥ (InghilterraxSeychelles)
6# …that I miss having fun with you♥ (AmericaxInghilterra)
7# … that I want to cuddle in your arms♥(FranciaxInghilterra)
~
[scritta da Camy]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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7# … that I want to cuddle in your arms(FranciaxInghilterra)

 
In quell’esatto momento si stava chiedendo cosa ci facesse quel maledetto francese in casa sua. Possibile che attraversasse i muri? Che fosse uno stalker non c’era dubbio, ma così si esagerava.
In più Françis lo irritava terribilmente, soprattutto quando gli lanciava quelle occhiate furbe e maliziose.
Chiunque avrebbe detto che erano semplicemente troppo diversi per poter instaurare anche la più piccola e sciocca conversazione, sarebbe finita con i soliti insulti.
Eppure non si poteva negare il legame che avevano le due nazioni.
- Dimmi cosa ci fai in casa mia. – disse Arthur squadrandolo in modo ostile.
L’altro sorrise – Mi annoiavo da solo.
- E non potevi andare dai tuoi amici? Per forza qui dovevi venire?
- Ti sono mancato, dì la verità.
L’inglese sbuffò contrariato – Stai zitto, la porta è di là, aprila ed esci.
Il biondino scosse la testa e si alzò dal divano dov’era seduto – Siamo più scontrosi del solito oggi. – mormorò sconsolato.
Arthur lo vide allontanarsi, eppure c’era qualcosa che continuava a dirgli di fermarlo, di convincerlo a restare lì con lui, perché non voleva rimanere solo in una quella casa troppo grande per lui, perché gli sarebbe mancato troppo.
Qualcosa che non riusciva ad ammettere. Il suo cuore che batteva più forte del solito quando i suoi occhi incrociavano quelli cielo del francese.
L’inglese si morse l’interno del labbro, il sapore del sangue gli scivolò giù per la gola, aveva davvero senso  sopprimere in  quel modo i propri sentimenti?
Se per una volta si fosse lasciato andare sarebbe cambiato qualcosa? Forse si sarebbe sentito meglio o forse si sarebbe sentito in colpa.
Un rischio che valeva la pena di correre?
Tanto anche se l’avesse fermato, se fosse rimasto lì, in quella stanza il silenzio sarebbe rimasto sovrano. Non avrebbe mai trovato le parole giuste da pronunciare.
Però non voleva restare solo quella sera. No, non voleva.
- Francis…
Il francese si girò versò Arthur e lo guardò curioso – Oui?
L’inglese si lasciò scivolare sul divano, lo sguardo rivolto verso il pavimento – Se vuoi puoi rimanere, però non farti strane idee.
Francis gli sorrise e gli si sedette accanto – Certo. Nessuna strana idea. – mormorò.
Il vento continuava a sbattere contro le finestre e la pioggia continuava a cadere.
- Che brutto tempo. – osservò il francese inarcando un sopracciglio.
- Ormai ci sono abituato. – sbuffò Arthur incrociando le braccia al petto.
Francis fece spallucce.
- Dev’essere abbastanza deprimente.
L’inglese non rispose, si limitò ad annuire leggermente.
- Devi sentirti solo vero mon cheri?
- Non chiamarmi così.
- Non te la prendere. – lo canzonò Francis – Comunque non mi hai risposto.
- Sei insopportabile. – Non avrebbe risposto, anche perché lui realmente si sentiva completamente solo, però non lo avrebbe ammesso.
Era sempre colpa del suo stupido orgoglio.
- Manchi di originalità.
- Sta zitto.
Francis notò una strana espressione malinconica dipingersi sul volto del ragazzo di fronte a lui, lo strinse tra le sue braccia.  Aspettava che qualcosa di violento lo colpisse, Arthur era piuttosto prevedibile di solito, però non successe niente. L’inglese si stava comportando in modo palesemente strano.
Sentì un leggero singhiozzo, ancora una volta rimase in silenzio e si limitò a stringerlo ancora più forte.
Arthur avrebbe voluto parlare, dire qualcosa, sicuro che in quel momento stesse sentendo il calore di chi non è affatto solo.
E fu solo il suo maledetto orgoglio ad impedire di dire a Francis che a lui sarebbe rimasto volentieri tra le sue braccia ancora qualche ora.
Invece si staccò da lui e si voltò dall’altra parte per nascondere lacrime e imbarazzo.
Francis si limitò ad accarezzargli leggermente i capelli.

.:Fine:.



.:Angolo di una malata cronica:.
Sera.
Ho di nuovo la febbre, che cosa brutta. Eppure ho scritto, una schifezza ma ho aggiornato.
Sono inutile, sono un'incapace e questo capitolo è orribile. 
Non mi picchiate por favor (?) - ho sonno, e odio le carote (?) e mi sento sola. Voglio anche io Francis che mi abbraccia (?).
Ho deciso di concludere qui la raccolta perché avevo in mente una long :') Già già C:
Forse un giorno la leggerete (?) - ovviamente sul mio nuovo account :'DDDD E posterò anche alcune OneShot (?) - ma che ve ne frega poi DDDD:
Mi odiate vero?
Comunque se volete seguirmi io sono qui C:
A presto :') Spero non vogliate davvero uccidermi (?) - si che volete :'D
Buonanotte - odiamo le carote che mi fanno stare male e i fottuti termometri che misurano la temperatura in Fahrenheit DDDD: 
Camy


   
 
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