Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: V@le    24/05/2007    1 recensioni
E se Ramon Victorino fosse un campione di calcio argentino e migliore amico di Juan Diaz? E se avesse una sorella per cui Juan ha una particolare attenzione? Leggete e scoprite... N.d.A. Il titolo è tratto da un verso della canzone "Hermanita" degli Aventura ULTIMO CAPITOLO
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ayer...


CAPITOLO 10
 
 
-Grazie per essere venuti.
-Grazie a lei per averci invitati: non ce ne siamo per niente pentiti.
-Ne sono felice- sorrise Nelly agli eleganti signori che avevano appena assistito alla presentazione del frutto del suo lavoro.
-Allora la aspettiamo tra una settimana. Arrivederci.
-Arrivederci.
Dopo qualche stretta di mano, la ragazza raggiunse l'amica in camera che si stava rodendo dalla curiosità per l'attesa.
Quando Ingrid la vide entrare, scattò in piedi.
-Allora?
-Preparati psicologicamente, perché tra una settimana dovrai cantare a una partita di calcio a Santa Fé.
-Vuoi dire... mi stai dicendo che mi hanno presa?
-Piccola, ora possiamo dire che il tuo sogno si è avverato: sarai una cantante qui in Argentina.
Per la gioia, le saltò addosso stringendola forte, ma poi ricordandosi della sua condizione, si allontanò.
-Scusa, scusa scusa... ti ho fatto male?
-Certo che sei strana. Mica sono fatta di porcellana, puoi strapazzarmi quanto vuoi.
-Ma ora... tu te ne andrai?
-Certo non posso restare qui in eterno, ma ti accompagno a Santa Fé, così conosco il tuo ragazzo e ci salutiamo come si deve.
Ingrid la guardò stranamente.
-Che c'è?
-Nelly...-l'abbracciò -finirò mai di dirti grazie?
-E di che? Guarda che la voce è la tua. Avanti- disse staccandosi -scegliamo una canzone decente.
-Ok...aspetta.
-Cosa?
-Juan non abita a Santa Fé, perché dovresti vederlo lì?
-Come, non te l'ho detto? La sua squadra ci giocherà un'amichevole.
 
-E' ora di andare. Muovetevi.
I ragazzi cominciarono ad uscire dallo spogliatoio.
-Juan? Juan! Vieni, è ora.
Alan si avvicinò all'amico.
-Dai, cerca stare un po' allegro, su.
-Sì, sì, certo- si lazò lui pesantemente.
-Sicuro di riuscire a giocare in questo stato?
-Basta che mi concentri, non ti preoccupare.
 
-Hanno giocato bene. Sono bravi.
-Sì, sì- Ingrid non prestava molta attenzione alle parole di Nelly.
-Ehi, rilassati. Sei una bomba, andrà tutto bene.
-Certo, per te è facile dirlo.
Nelly sospirò e le si paro davanti.
-Ingrid. Respira.
Lo fece.
-Sbadiglia.
Fece anche quello.
-E pensa a divertirti come quando abbiamo fatto Sister Act poco tempo fa'.
-Lì ero vestita da suora con un altra decine di ragazze.
-Oh, certo che sei pessimista. Allora pensa a che faccia farà Juan quando ti vedrà cantare... insomma, inventati qualcosa.
-Sì, va bene.
Sentirono chiamare.
-Vai. In bocca al lupo.
Sospiro.
-Crepi.
 
Uno scroscio di applausi invadeva il modesto stadio, mentre Ingrid si guardava intorno pensando a tutt'altro.
Sobbalzò quando vide al limite del campo Alan che la salutava. Gli corse incontro.
-Ciao! Sei stata davvero brava, complimenti...
-Grazie, ma Juan...
-Che ci fai qui?
-Juan dov'è?
-Era con me fino a un'attimo fa', poi se n'è andato.
La ragazza avevo uno sguardo leggermente spaurito.
-Mi ha detto che ti aspettava sul tetto- la tranquillizzò indicando un ampio terrazzo in alto.
Dopo un profondo sospiro di sollievo, lei partì sotto gli occhi sorridenti di Pascal.
Raggiunse in poco tempo il posto, trovandolo seduto, a capo chino.
Ci mise un po' prima di riuscire ad emettere qualche suono.
-Juan...
Il ragazzo si voltò di scatto e si alzò, fissandola.
Lei deglutì.
-Ciao, Juan.
-Sei... ancora qui- aveva usato un tono strano... come se non fosse contento di vederla.
-Sì. Ho incontrato Nelly a Buenos Aires e mi ha parlato del provino.
-Quale provino?
-Nelly ha detto che, riflettendoci quest'estate, le sembravo pronta per intraprendere una carriera... o qualcosa di simile. Così ha cominciato a sentire delle persone per farmi sentire e le ha trovate.
-Hai già fatto il provino?- chiese lui lentamente.
-Sì. E... mi hanno presa.
-Sono felice per te- però dal tono non sembrava -ma ancora non ho capito che ci fai qui a Santa Fé.
-Io sono a Santa Fé perché... perché questo era il mio primo ingaggio. Il provino me l'ha fatto un discografico di Buenos Aires e aveva detto che se oggi andava bene, avrei cominciato presto a lavorare.
-Un discografico di... aspetta- alragazzo gli ci volle qualche momento per riorganizzare le idee -vuoi dire che rimarrai qui in Argentina?
-Sì.
In un attimo Ingrid si sentì abbracciare e ricambiò subito l'abbraccio.
-Non è uno scherzo, vero?
-No, non è uno scherzo.
-Non sai come mi sono sentito in questi sette giorni...
-Forse come mi sono sentita io quando sono partita...
Juan sciolse lentamente l'abbraccio, cercando di guardarla negli occhi che guardavano il pavimento.
La prese per mano, si risedette e fece sedere lei sulle sue gambe.
-Scusa se prima sono stato brusco. E' che non ci capivo più niente... vederti lì, a cantare. Quasi credevo che fosse un'allucinazione.
-Capisco, forse avrei dovuto avvertirvi...
-Non fa niente. Comunque riusciremo a vederci così, giusto?
Lei annuì.
-Bene. Quindi tu vuoi ancora essere la mia ragazza?
-Sì.
-Ok.
Il ragazzo la fece chinare e la baciò.
-Bentornata, piccola.
 
 
continua...
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: V@le