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Autore: Hogwarts_lady    07/11/2012    8 recensioni
Una storia, che poi è un gioco con MadameTonks: la nostra coppia preferita, paesaggi invernali e citazioni.
Ron e Hermione decidono di passare le vacanze invernali in una graziosa casetta, qui l'uomo decide di rivelare alla moglie i suoi pensieri.
Comincia un romantico viaggio indietro nel tempo che sarà anche l'ultimo tributo al suo amore. Perché si sa la neve raggiunge sempre il suolo.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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SORRISI ASSAPORATI

Note:

In questa storia io e MadameTonks abbiamo deciso di darci degli elementi e delle citazioni comuni da usare per sviluppare una trama. Gli elementi di questo nostro gioco sono:

Elementi:

1. Ovviamente, le nostre care casettine;

2. Ron e Hermione;

3. Ambientata dopo la 2 guerra magica;

4. Paesaggi invernali;

5. Uguali citazioni in entrambe;

  1. Lo stesso titolo .

     

Citazioni:

1. Quando trovi l'amore, il vero amore, non puoi buttarlo all'aria senza nemmeno combattere; Questo da Un amore sotto l'albero;

3. I tuoi occhi non smetteranno mai di essere il colore del mio sorriso;

4.Quando penso a tutto ciò che mi è accaduto, non posso togliermi dalla testa l'idea che un destino misterioso tessa i fili della nostra vita, con una visione chiara del futuro, in cui i nostri desideri e progetti non hanno spazio;

5. Grazie per avermi insegnato ad amarti.
 

Le parti in corsivo sono il discorso di Ron, che si svolge poco prima della nascita di Rose, invece le altre si svolgono quando la coppia è anziana.


 

Nevicava in quella dolce serata, erano entrambi molto felici di trovarsi nella graziosa casetta che avevano da acquistato molti anni prima, appena entrarono nel piccolo, ma accogliente, salotto si riposarono per alcuni minuti sul divano, il viaggio era stato lungo ed erano entrambi molto stanchi, l'avanzare dell'età non aiutava certamente nei lunghi viaggi.

Hermione si alzò per prima dal divano e chiese al marito << Vuoi un té? >> Ron le sorrise, così lei andò in cucina a preparare la bevanda calda, appena uscì l'uomo la fece accomodare vicino a se e la avvolse in un caldo abbraccio, rimasero per alcuni secondi così, fermi. Poi Ron parlò << Voglio raccontarti una cosa, ti ricordi quando eri incinta di Rose? Ecco, in una serata invernale come questa, mentre dormivi sulle mie ginocchia ho riflettuto su una cosa....

 

Una sera rientrando a casa mi hai messo sotto il naso la foto di questa casa e dicendomi << Voglio passare qui Natale! >> io ti ho guardata come se fossi impazzita, sapevi che mia mamma non l'avrebbe persa troppo bene, ma quando nei tuoi occhi ho visto brillare due stelle non ho più saputo resisterti. Appena ho fatto sì con il capo, sul tuo viso è apparso un sorrisone e ho capito di averti ressa felice, poco dopo mi hai scoccato un bacio sulla guancia dicendomi << Grazie per averci rese felici! >>. Io ti ho guardata negli occhi e ho chiesto << ...Averci? >> e tu, Hermione, con gli occhi lucidi, hai aperto la bocca in un sorriso ancora più grande per poi annuire con il capo e saltarmi al collo. In quel momento mi sono sentito in paradiso e non ho saputo fare altro se non baciarti, tenerti stretta a me e ringraziare il cielo. >>

 

<< Mi ricordo tutto questo, perché è stato il giorno più bello della mia vita, e non passa momento in cui vivo senza che ci ripensi, ma sto invecchiando e i ricordi cominciano a farsi più sbiaditi e i particolari cominciano a sfumarsi ed ho paura di dimenticarmi della vita che abbiamo passato insieme, ho paura Hermione. Ho paura che un giorno non ci sarò più e tu non saprai tutto ciò che provo! Quindi se da giovane sono stato tanto stupido da nascondertelo ora che sento la morte farsi più vicina ho bisogno che tu sappia ciò che ho provato e che provo ancora adesso... >>

 

<< Devo dire che avevi ragione a voler venire qua, quella serata è stata magica, ed è valsa ogni rimprovero che mi fa fatto mia mamma: la luna era piena, il vento soffiava facendo vorticare i fiocchi di neve che danzavano nel buio della notte e tu eri bellissima, anche con indosso un mio maglione pesante e i pantaloni della tuta troppo larghi per te, i capelli arruffati e gli occhi stanchi. Ma non mi importava di questo, tu eri e sei mia moglie e non posso fare altro se non continuare a ripetermi quanto sono fortunato ad averti e poterti ripetere che non ti lascerò mai. >>

 

<< Ma ora sappiamo che non è possibile vivere per sempre, quindi ti racconto ogni particolare, amore mio, perché sappiamo entrambi che la neve cade sempre, anche se non lo vogliamo. >>

 

<< Sai che non so parlare d'amore, ma una cosa è sicura: sono l'uomo più fortunato della terra, e se quando ero solo un ragazzino che frequentava Hogwarts, mi avessero detto che avrei passato tutta la vita con te probabilmente non ci avrei mai creduto, e invece quando penso a tutto ciò che mi è accaduto, non posso togliermi dalla testa l'idea che un destino misterioso tessa i fili della nostra vita, con una visione chiara del futuro, in cui i nostri desideri e progetti non hanno spazio, ma non ho altri desideri se non te, ne altri progetti se non occuparmi fino alla fine di mia moglie.

Quella sera ho ricordato le nostre sfuriate e non posso fare a meno di darmi dello stupido, ma forse un po' mi piaceva farti arrabbiare, quando lo facevo i tuoi capelli si scarmigliavano, gli occhi si accendevano e vedevo ardere in te il fuoco dei Grifondoro. Non avevamo molte cose in comune, ma è proprio questo a unirci di più: Harry al nostro matrimonio aveva detto che siamo complementari e aveva ragione, io senza te sarei perso come un'anima privata della sua gemella. >>

 

Ron si fermò un secondo, ha bisogno di prendere fiato, e quando si voltò a guardare la moglie vide che aveva le guance rigate dalle lacrime, così le passò il suo fazzoletto e la abbracciò stringendola forte, al loro matrimonio le aveva promesso che si sarebbe sempre occupato di lei, mettendola prima dei suoi bisogni e questo vuole fare anche oggi e anche domani, fino alla fine.

Appena si calmò ricominciò:

 

<< Quando ti ho guardato e mi è sembrato di vedere un angelo. E ancora oggi lo sembri, perché tu sei il mio angelo, il mio angelo custode e ogni volta che ti guardo mi sento fortunatissimo. E se non fosse stato per il pancione ti avrei presa tra le braccia e fatto ballare sotto la neve tutta la notte. Avevi la testa poggiata sulle mie gambe e gli occhi chiusi, eri molto tenera sembravi una bambina. E poi, miseriaccia, hai aperto gli occhi e mi hai guardato come una cucciola, la gravidanza in quel periodo ti aveva resa bellissima, anche più di quanto eri già. Poi mi hai sorriso e fatto segno con un dito di abbassarmi, ti sei avvicina al mio viso e mi hai baciato, ti adoravo quando facevi così. >>

 

La donna sorrise al marito, che le sollevò delicatamente il viso e lasciandole un leggero bacio a fior di labbra, si amano, si amano anche se sono passiti così tanti anni e si conoscono -condividendo tutto- da una vita. Hermione gli fece cenno di continuare e così lui proseguì:

 

<< Avrei voluto rimanere a baciarti tutta la notte, ma non potevo, aspettavi la mia bambina e questo basta a fermarmi.

E mi ricordo, che ho pensato che in quel momento avresti potuto essere incinta del figlio di Viky, non me lo sarei mai perdonato, ma ho vinto io, eri mia, mia per la vita. Sapevo di avere fatto la cosa giusta perché quando trovi l'amore, il vero amore, non puoi buttarlo all'aria senza nemmeno combattere ed io l'ho fatto ho combattuto per te!

Poi i ricordi si fanno confusi, ma credo di essermi appisolato pensando a quanto ti amavo! >>

 

Hermione era felice, felice perché sapeva quanto il marito la amasse e ci tenesse a lei. La coppia rimase ancora per qualche tempo abbracciata. Hermione poi farfugliò << Vado a preparare la cena. >> Così si rifugiò in cucina, sapendo che il marito la sta per lasciare, non voleva ammetterlo, ma ora sa che il momento è vicino e il peso di tutto ciò è troppo pesante persino per lei. Non deve portarlo tutta sola. Ron arrivò da dietro e l'abbracciò, la tenne stretta: come se così avesse potuto cancellare tutto e portarla nel mondo illusorio che aveva creato per lei, per lei sola. Sapevano che nella vita non esisteva lieto fine, ma almeno così potevano fingere, fingere non è poi così difficile quando ti dimentichi che esiste la realtà.

Ma la giornata finì, alle prime luci dell'alba una neve leggera cadeva lentamente, ma inesorabilmente dal cielo e nessuno potè più farci nulla: la vita di Ron si spense. Se ne andò nel modo che aveva sempre sognato: tra le braccia di Hermione, che non riuscì a dire null'altro se non << I tuoi occhi non smetteranno mai di essere il colore del mio sorriso, aspettami amore mio. >>

 

Hermione uscì dalla graziosa casetta e mentre stava sorgendo l'alba sussurrò a Ron, alla neve: << Grazie per avermi insegnato ad amarti. >> e sapeva che quelle sarebbero state le sue ultime parole, ma non pianse, non disse nulla, solo ringraziò il cielo per il grande dono che aveva ricevuto. Era felice.

E poi cadde anche l'ultimo fiocco di neve, raggiungendo la sorella acqua.


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

  
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